thebigbrother'sblog

George intervista Bridjet_2005 (parte 2°)

Pier Giorgio::Abbiamo scherzato  giocando ad un role playng ossia ad un gioco di ruoli in cui io interpretavo il giornalista e tu l'intervistata. Ci siamo dati del lei per rendere il tutto più buffo, più simpatico e soprattutto per sdrammatizzare la situazione con molta ironia. Adesso tornando ad essere quello che siamo PG e Teresa volevo riportare la discussione ad un livello più intimo e personale.  Dandoci nuovamente del tu, volevo domandarti. Che tipo è Teresa/Bridjet?
Bridjet: esattamente ciò che si legge, ironica simpatica, lunatica, umorale ciclotimica buffa imbranata e terribilmente sensibile, razionale permalosa
Pier Giorgio:Non ne ho mai dubitato neanche per un attimo
Pier Giorgio:Teresa, quali sono le cose che contano di più nella tua vita?
Bridjet: gli affetti, la famiglia gli amici ,il rispetto verso se stessi e il prossimo, la tolleranza, il saper perdonare, cambiare idea se è necessario cioè sapersi ricredere e non ostinarsi accettare ciò che non può cambiare, trovare la forza per cambiare ciò che si può non giudicare il prossimo perché nella vita non si sa mai ciò che può capitarci e ciò che possiamo diventare..
Pier Giorgio scrive: Complimenti Teresa sei una bella persona. Non dico questo per piaggeria, per arruffianarmi, e poi per cosa dovrei arruffianarmi, ma perché lo sento e lo credo e perché ti stimo. Teresa hai dei sogni nel cassetto che vorresti realizzare?
bridjet scrive:si che ne ho, altrimenti non riuscirei ad alzarmi la mattina vorrei che mio padre almeno una volta venisse ad assistere ad un mio concerto vorrei riuscire a conservare le amicizie di oggi anche in vecchiaia,vorrei avere dei figli e potergli dare amore e sicurezza, presenza e sopratutto avere il coraggio di fargli fare errori che servano loro a crescere  vorrei svegliarmi tra 30 anni con adolf ancora accanto a me e poter ridere con lui come faccio oggi e tenere accesa la passione per la musica sempre!! per tutta la vita trovando la forza di non fermarmi anche in futuro d'avanti agli ostacoli.
Pier Giorgio: Se non sbaglio Teresa sei figlia d'arte. Anche i tuoi genitori sono cantanti vero?
Bridjet: si cantanti lirici del coro del teatro San Carlo di Napoli
Pier Giorgio: Sei una musicista, quando è nata la tua passione per la musica e i tuoi genitori hanno avuto in questo un ruolo?
Bridjet: la mia passione è nata dal momento in cui sono stata concepita credo quando potevo seguivo i mei alle prove ai concerti sin da piccolissima,  avevo sei mesi la prima volta che ho annusato un palcoscenico e 5 anni la prima volta che mi sono esibita in pubblico nel coro dei bambini nella Boheme
Pier Giorgio scrive: complimenti!!!
Bridjet: per me la musica è la cosa più naturale del mondo, come respirare (grazie !!)
Pier Giorgio: Infatti la prossima domanda sarebbe proprio questa: Teresa oggi per te cosa rappresenta la musica?
Bridjet: l'antidoto che mi ha sempre salvato dai momenti difficili, la spinta per sentirmi realizzata gratificata, per mostrare al mondo che ci sono anche io, ma sopratutto per me la musica vuol dire EMOZIONARE svegliare gli animi dal torpore dalla noiala musica non salva il mondo, ma  può ISPIRARE l'uomo a trovare soluzioni, a trovare vie di uscita, dai piccoli o grandi drammi della vita.
Pier Giorgio:Quali generi musicali preferisci, quali hanno contribuito alla tua formazione artistica, quali attualmente suoni o hai suonato?
Bridjet:bhè questa è tosta.....come dicevo prima sono figlia di cantanti lirici, quindi l'opera sicuramente mi ha plasmata per bene, infatti ho studiato canto lirico per formare la voce poi mio padre un giorno mi regalò un cd di ella fitzgerald  e li è iniziata la mia conquista verso il jazz e la musica così detta leggera un mio caro amico mi presentò il vecchio SIGNOR ROCK e lì  bridget  prese una brutta strada e divenne la pecora nera della famiglia ..eheh attualmente per far emergere al meglio le mie doti vocali(e mentre scrivo doti rido....) canto acid jazz soul. quindi Sade,  Lisa Stansfield, Jamiroquai, George Michael, Incognito
Pier Giorgio:Perché suoni sotto mentite spoglie?
Bridjet: eh eh eh si mi nascondo quando scendo dal palco.. non si sa mai....metti che mi riconoscono...mi ammazzano sul serio altro che le minacce del blog da parte dei trolls eh eh eh INCOGNITO la band...per chi non li conoscesse
Pier Giorgio:Lo so scherzavo. Quindi Teresa ad un certo punto della tua vita hai abbandonato la lirica, la musica dei tuoi genitori, per trovare una tua "strada" ed una tua dimensione artistica. Loro come l'hanno presa...?
Bridjet:mio padre non mi ha mai vista dal vivo.. questo ti basta come risposta? mia madre invece no.. lei mi ha sempre appoggiata e incoraggiata credo che entrambi siano fieri di me..lo spero....
Pier Giorgio: Ne sono certo. Cosa prova Teresa ogni volta che sale sul palcoscenico?
Bridjet: eheh il mio rituale è questo: prima di scendere da casa sto incazzata e dico ma chi cavolo me lo fa fare, poi dopo le prove dei suoni mi viene sonno e inizio a sbadigliare...SEMPRE a pochi minuti dal calcio di inizio faccio visita al mc perché la colite fa brutti scherzi
Pier Giorgio: a cosa fai visita?
bridjet: faccio visita al WC
Pier Giorgio scrive:Ah, la fifa....ho capito
bridjet scrive: fifa? me la faccio sotto!! sempre!! poi salgo sul palco, mi giro verso i musicisti.....dico la frase magica....DIVERTIAMOCI e si inizia....
Pier Giorgio: Quanto è importante per te, a livello umano, il rapporto con il pubblico dei locali in cui suoni?
Bridjet:credo sia fondamentale se riesco a staccare quei quattro pecoroni dal piatto mentre si ingozzano col panino e farli alzare a ballare... per me la serata è andata bene ma sopratutto quando a fine serata ringraziano dicendo MI HAI EMOZIONATO lì sono la persona più felice e gratificata del mondo
Pier Giorgio: Ecco appunto un'altra volta hai preceduto la mia domanda rispondendomi. Stavo per chiederti infatti come ti senti in genere dopo aver terminato uno spettacolo quando come si dice si "spengono le luci"
Bridjet: sudata stanca con i piedi che chiedono pietà...ma felice e sopratutto VIVA  mi piace l'atmosfera che si crea mentre smontiamo il palco  qualcuno del pubblico ci saluta ci chiede quando ritorniamo a suonare in quel locale, sabato prossimo dove siamo si scambiano 4 chiacchiere con i camerieri,( categoria che stimo tantissimo) se si può si beve qualcosa dopo tutti insieme , si fa il punto della serata tra di noi, rimproveri, congratulazioni e poi si carica la macchina e si torna a casa.
Pier Giorgio: Usando una definizione di Luciano Ligabue, tu come blogger (perché anche il blog potrebbe diventare una sorta di palcoscenico), ma soprattutto come musicista ti senti una di "quelli tra palco e realtà"? In fondo il musicista come l'attore vive "sospeso" in una dimensione a metà tra il palcoscenico ossia la finzione, la rappresentazione artistica, e la realtà, ossia la vita di tutti i giorni,  la quotidianità.
Bridjet:è una canzone che amo in cui mi ci ritrovo molto sai, cantare è come recitare è dura salire su un palco e sorridere trascinare il pubblico farlo sentire vivo quando magari hai casini in famiglia oppure hai le scatole che ti girano li devi fingere sdoppiarti, devi tirare fuori dall'anima tutta la forza che hai perché credimi, se sei spento sul palco, demotivato, annoiato , il pubblico se ne accorge immediatamente, devi essere convinto di ciò che fai su quel palco altrimenti chi ti ascolta non sarà mai convinto di te!
Pier Giorgio: Quanto di vero, di autentico,ma questa è una domanda scontata, c'è nella Teresa che si esibisce come cantante dei Daphne?
Bridjet:bhè...tutto ,anche se gioco molto col mio ruolo di cantante che tiene il palco devo essere grintosa convincente sfacciata... alcuni sopratutto i più giovani a volte mi guardano con ammirazione.. ma io me la rido io sono PIGRA INDOLENTE....PANTOFOLAIA dormirei tutto il giorno !! ma a volte tra il pubblico i ragazzini mi guardano come chissà che facessi!!
Pier Giorgio: Insomma sul palco ti trasformi ed esce fuori la tigre che è in te.  Dott. Jekjll e Mr Hide...
Bridjet:si si una tigre che al posto degli stivali tacco 70 metterebbe volentieri le pantofole a forma di conigliosi è così
Pier Giorgio:Racconteresti brevissimamente ai lettori di questo blog la tua carriera artistica e come sono nati i Daphne, la formazione in cui suona anche il "Calmo" che poi nella vita è tuo marito?
Bridjet:i daphne sono nati nel 99 dopo lo scioglimento di una band precedente i new jerico ,band che mi ha fatto incontrare il calmo io il calmo e il bassita decidemmo di continuare a suonare ,cambiammo genere perchè il calmo ha saputo tirare fuori le mie doti canore facendomi interpretare brani più adatti alla mia timbrica dopo di che l'incontro con il batterista amico del calmo, le prove nel garage tra polvere e monossido di carbonio il salto ad ostacoli per entrare in un buon giro di locali,  sudore, delusioni voglia di arrenderci, le battaglie contro  i gestori dei locali che di musica a volte ne capiscono quanto me di fisica nucleare e poi lentamente il decollo, alcuni concorsi regionali vinti quali il Sanremo rockfestival fino a non dover girare più per i locali a prendere serate perchè finalmente il telefono squilla e i direttori artistici ci mettono in programmazione loro  poi un periodo di fermo forzato a causa del trasferimento di mio marito che è anche impiegato, lunga depressione da parte mie, malintesi con la band, collera dolore e simili dopo un anno e mezzo il ritorno di mio marito , la voglia di riprendere ciò che ci era stato tolto...ed eccoci quie nel frattempo ci siamo pure sposati......
Pier Giorgio: Appunto. Ieri quando ci siamo sentiti in chat mi hai raccontato che tra te e Adolf non è stato amore a prima vista, ma che vi siete fidanzati dopo una lunga amicizia. Come è successo?
Bridjet: eheh si è così la prima volta che ci siamo visti fu in sala prove, fu subito odio! lui preciso petulante io ipercritica rompipalle
Pier Giorgio: insomma due persone fatte l'uno per l'altra!
Bridjet: le volte successive erano solo battibecchi e fili del microfono lanciati in faccia lui era fidanzato io avevo appena rotto con un pazzo isterico
Pier Giorgio: l'amore non è bello se non è litigarello...
bridjet: e poi.........e poi..... amici lui sempre a casa mia a fare le sue confidenzeio a dirgli tutti i fatti miei le mie storie che nascevano e si spegnevano in pochi giornie poi......ci innamorammo
ehehe
Pier Giorgio: sì sì ti stava puntando...il marpione...
bridjet:se ne erano accorti tutti tranne la sottoscritta infatti quando comunicammo il nostro fidanzamento ci risero tutti in faccia dissero " e che non si sapeva?" per me non doveva essere una cosa seria, infatti le mie parole furono"Enzo non voglio casini, voglio sentirmi libera di frequentare anche altre persone" bene dopo 3 anni avevo già la fede al dito ehe
Pier Giorgio:Gli “enzini” e le “teresine”  quando saranno in "cartellone" se non sono indiscreto?
Bridjet: nel senso? da quanto tempo stiamo insieme?
Pier Giorgio: no parlavo dei marmocchi...
bridjet:ah i bimbi scusami non afferravo i mostriciattoli? Ehehe  bhoooooooo, diciamo che devo trovare ancora un altro pò di equilibrio personale ma credo che non manchi molto chissà...magari l'anno nuovo din don bridget fatti crescere il pancione....
                    
                                                                                 (continua... )