Creato da trixty il 30/08/2011

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La cultura

Post n°21 pubblicato il 11 Dicembre 2011 da trixty
 

 

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La cultura è una parola tutta tonda, un’arcata infinita tra il pensiero, l’emozione, le capacità, la professionalità, l’attitudine, la passione e tutto ciò il mondo della conoscenza.

Come si può intuire cultura non è quantità di informazioni né quantità di formazioni istituzionali, lauree, diplomi, master, ecc. né l’estetismo ad esso collegato.

Cultura non è libri che si leggono se non li amiamo o capiamo, i giornali, i luoghi, gli abbigliamenti, gli atteggiamenti.

Colti si nasce da un lato e lo si diventa da un altro.

Fare cultura è diverso dall’esser colti.

La cultura è nel DNA ad esempio di una civiltà come la nostra, quella che l’Italia ha avuto e ha ancora, la cultura di un paese è nella tutela e nell’amore che ha verso tutto ciò chi la cultura la fa e perché è costruito nelle pieghe della loro vita.

I maestri della cultura sono gli artisti, giovani e meno giovani, conosciuti e meno conosciuti, ma poi ci sono i grandi dalla Fallaci al magnifico Roberto Bolla, fino al piccolo studente universitario che vive a Cortina ma che la cultura la vive e la fa quasi dalla nascita.

Gli Italiani amano la cultura, ma sarebbe straordinario che venisse riconosciuto che lo stesso amore è il bisogno esistenziale che fa unire l’anima con l’arte, il sapore con il progresso e la creatività, la cultura comunque, fa rimuovere e rinunciare alla violenza.

La cultura quella vera ha una regola comunque, non puoi mentire se la cultura la usi, ma se non la ami e non la conosci allora la cultura ti può seppellire nel silenzio e nella solitudine, perché la cultura non ha bisogno paradossalmente quasi di nulla, se non di spazi fisici, rispetto, coraggio e libertà, perché senza tutto ciò c’è solo un’alienante ripetizione.

 

Vera Slepoj

 

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Commenti al Post:
lorifu
lorifu il 11/12/11 alle 22:05 via WEB
La cultura è un popolo e le sue radici, è l’immagine che offri al mondo, è il senso di identità Questo per me significa cultura nella più ampia accezione del termine. Quando voglio darne una definizione spicciola rammento le parole di Piero Angela che per darne una definizione disse: “Cultura è ciò che resta quando hai dimenticato tutto ciò che hai imparato a scuola.” E lo trovo sacrosantamente vero. Al momento non te ne accorgi ma viene il tempo in cui grazie a quello che hai incamerato in gioventù riesci a fare collegamenti impensabili, a veder tradotto in pensiero quello che era solo un guazzabuglio di idee informi. Ed è qualcosa di assai diverso dalla erudizione di chi come un freddo calcolatore macina informazioni e nozioni in maniera asettica e senza emozioni. Ciao e buona domenica, loretta
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 21:01 via WEB
Anch’io amo l’aforisma che hai citato lo trovo sacrosanto, ma anche Angela lo riportava da altri, ma ora non ricordo con precisione. Neanche il web è affidabile, la danno ad almeno quattro autori diversi!
 
pensiero_bianco
pensiero_bianco il 12/12/11 alle 09:45 via WEB
buongiorno,è tutto descritto in modo così spontaneo e vero che sembra anche musicale,per il modo in cui mi arrivano queste parole,che concordo a pieno.
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 21:04 via WEB
Sì, le è proprio venuto dal cuore e di getto. Almeno così mi pare. è vero anche che Vera Slepoj si è adoperata molto, anche se quasi in silenzio, per dichiarare durante il governo precedente quanto fosse importante non tagliare i fondi alla cultura.
 
J_SEE_YOU
J_SEE_YOU il 12/12/11 alle 18:38 via WEB
...conobbi,molti anni fa un eremita...era affascinante sentire raccontare le storie o accompagnarlo nei boschi per scegliere le erbe con cui poi si faceva una frittata.
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 20:59 via WEB
Come fa una persona a vivere senza gli altri? Questo non l’ho mai capito.
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 13/12/11 alle 22:02 via WEB
Come non concordare? Cultura è un atteggiamento mentale, apertura, brama di conoscenza, di pensieri e di sfere e mondi che non ci appartengono , cultura è saper ascoltare gli altri e cambiare idea, cogliere la bellezza in tutte le sue forme ... e si potrebbe continuare , credo :)
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 21:10 via WEB
Condivido molto la tua idea di saper ascoltare gli altri e avere di conseguenza un atteggiamento critico con cui guardare il mondo.
 
Lolablu7
Lolablu7 il 15/12/11 alle 21:21 via WEB
La cultura è conoscenza di sè e degli altri;è presa di coscienza ed eleborazione personale di ciò che si è in grado di fare e di ciò che sanno fare gli altri;è l'interpretazione, l'elaborazione e l'interiorizzazione di tutte le esperienze vissute.L'insieme di tutto ciò diviene cultura personale e di un popolo.E' conoscenza attiva;altro è l'erudizione.Un abbraccio:-)
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 20:58 via WEB
Credo che il punto sia esattamente l’elaborazione personale a seguito di una qualsivoglia tipo di conoscenza.
 
solsimi
solsimi il 16/12/11 alle 18:15 via WEB
E cultura è anche questo nostro incontrarci "elettronicamente"....dialogare e raffrontarci sui più disparati temi. Concordo con tutto ciò che ho letto sia nel post che nei commenti e...ricorderai che pur professandomi un ignorante in fatto di "nozioni acquisite scolasticamente" (dopo le medie solo un corso regionale professionale...un mestiere e zero preparazione "culturalgenerica") rivendico orgogliosamente le nozioni acquisite nei diversi ambienti frequentati, nelle letture di vario genere, e nell'uso ponderato del telecomando televisivo. E quì...prendendo in esame l'ultima opzione che ho elencato, si aprirebbe un lungo discorso (sai che quello televisivo è tema che stimola molte delle mie riflessioni) che parte dal...bianco e nero dello Zecchino d'oro e degli sceneggiati teatrali e del vero cabaret, ed arriva al "guardonismo" attuale. Interessantissimo quindi per me il concetto sopra esposto della popolazione che deve essere "spugna" per autoalimentare la propria conoscenza culturale, solo che sempre più spesso i..."liquidi" che bagnano tale spugna sono "avariati". Fatalità...nel post con cui sono tornato (dopo aver staccato la spina un mese per sorta di stanchezza mentale) ho scritto di quello che ritengo un paradigma di tutto questo discorso! P.S......'cci mia, se passavo prima da TE...potevo svilupparlo molto meglio :)))) Bacioni.
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 21:09 via WEB
La televisione privata e quella urlata di certi programmi ha dato fastidio a molti, a me non ne parliamo! Ora vengo a vedere che hai scritto di bello:-)
 
gioia58_r
gioia58_r il 17/12/11 alle 12:16 via WEB
mi definisco spesso una persona "poco acculturata " nel senso che ho voluto studiare poco, sì ho preso il diploma..ma più di quello co, la cuyltura poi me la sono fatta con la vita stessa, ben rivista^_*
 
 
trixty
trixty il 17/12/11 alle 20:57 via WEB
Ecco vedi, anche l’elaborazione sul campo è cultura, come dimostri nel tuo blog. I pensieri della persona comune, trasversale ad ogni classe e grado scolastico.
 
m.a.r.y.s.e
m.a.r.y.s.e il 19/12/11 alle 21:55 via WEB
Bonjour, leggevo e leggevo e ho pensato fino alla fine che la riflessione fosse tua. Però immagino che tu la senta molto e ti riconosca nel pensiero dell'autrice.
Sì, la cultura è il bagaglio culturale, innato e acquisito, indotto inconsciamente e involontariamente, assorbito in un certo senso dall'esterno senza percezione, e quello acquisito, volontariamente e coscientemente.
Occorre come scritto su, l'elaborazione e la riflessione, a volte si resta impermeabili e superficiali, altre volte si vuole andare all'osso.
Toi, je crois que tu vas jusqu'au fond de la question. Tant mieux, mais fait attention à ne pas précipiter !
Allez, je vais prendre ma tisane comme les mamies.
Bisous (ça va ?)
 
 
trixty
trixty il 19/12/11 alle 22:09 via WEB
Hai perfettamente ragione: avrei potuto scrivere io quel testo, anche per scelta dei vocaboli, pause ecc. Complimenti :-) Oui, quelques fois souvent je précipite :-)
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 22/12/11 alle 00:19 via WEB
Nel mondo che ormai ci circonda, penso che il concetto di cultura si sia ormai perso. Siamo circondati da laureati e diplomati che spesso non hanno la minima idea di cosa sia la cultura, a prescindere dai loro titoli di studio. La cultura è amore per il bello, imprecindibile dall'educazione, dalla gentilezza, dalla generosità, dal rispetto. Ho visto più cultura in vecchi analfabeti che rispettavano il mondo e la natura di quanto non ne abbia trovata in ricchi laureati con Suv e villa al mare. :))
 
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