juveland

© foto di www.imagephotoagency.it

Intervistato nel dopo partita di Sky, l'amministratore delegato e direttore generale della Juventus Beppe Marotta ha commentato il trentatreesimo Scudetto bianconero. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Non si aspettava un bottino così nel 2010.

"No, ma l'avvento del presidente Agnelli ha dato senso di appartenenza. Con grandi strutture e mandati ha dato a me e ai miei collaboratori grandi risorse per costruire questa squadra".

Come definisce questo Scudetto?

"Ha un sapore particolare. E' nato tutto in modo traumatico, con quel giorno di calci, uova e sputi sulla macchina del presidente. Era una sfida accattivante, e con un grande allenatore e un grande gruppo abbiamo raggiunto questi risultati".

Regge bene l'alcol?

"Ho dato solo un sorso... Sono stato lucido nei commenti (ride ndr.)".

Come commenta il tweet di Renzi?

"Ha detto una grande verità, seppur soffrendo (ride ndr.). In un campionato emergono i valori, anche oggi abbiamo risposto bene contro una grande squadra. Si pensava che fossimo con la testa a martedì, invece la squadra ha dato una grande risposta. Ha ragione Renzi, hanno vinto i più forti".

Allegri è l'emblema dello Scudetto?

"L'allenatore ha grandi meriti, è leader e gestore della squadra. Non contano solo le forze effettive, ma anche gestione e come li stimoli. Max si è imposto come leader, imponendo disciplina e filosofia tattica".

Avete trovato anche grandi riserve...

"Abbiamo fatto a meno a lungo di Asamoah, Caceres e Barzagli. I comprimari come Padoin hanno fatto bene. Lui è l'emblema del gregario divenuto titolare".

I campioni ora avranno voglia di venire alla Juve vedendovi, con poca voglia di andar via.

"E' una cosa importante. Il nostro brand è cresciuto, tanti chiedono di venire. Nel 2010 si faticava a portare importanti italiani, ora stranieri fanno la fila. Facciamo trattative interessanti, merito dei risultati sportivi e della credibilità ritrovata con Andrea Agnelli. E anche a noi stessi".

Tevez rimane?

"Il giocatore ha un contratto con noi, si trova benisssimo. I numeri lo testimoniano, con medie altissime e vittorie. E' riconosciuto come uno dei leader dello spogliatoio, mi auguro e spero non vi siano motivi di addio. Un plauso per quanto fatto".

Quando rinnoverete con Allegri?

"Ora c'è la Champions e la Coppa Italia. Ha fatto bene, e quando un professionista fa bene il rinnovo è quasi automatico. Il tweet del presidente Agnelli è emblematico".

© foto di www.imagephotoagency.it

La Juventus cerca il punticino scudetto in quel di Marassi. Allegri fa meno turnover del previsto mantenendo Tevez e Llorente in avanti, turno di riposo per Pirlo con centrocampo formato da Sturaro in versione derby, Vidal e Marchisio, in difesa riposa solo Evra con Chiellini, quindi difesa con Barzagli e Bonucci. La Sampdoria schiera la coppia Eto'o- Muriel.
La gara vede all'inizio una Juventus aggressiva, ma la prima occasione e' tutta Samp con bella conclusione di Obiang fuori di poco.  Attacca bene la Sampdoria quando si propone in massa. 
Pericolosa anche la Juventus, prima con un tiro di Sturaro rimpallato, poi con un colpo di testa di Llorente alto di poco. Gioca bene la Juve al minuto venticinque, ci prova Vidal, ma il tiro e' troppo debole. 
Grande azione della Juventus al minuto trentuno. Bella azione, inizia l'azione Tevez, che passa a Llorente e Lichtsteiner, bel cross per Vidal che di testa batte Viviano, azione corale e pregevole con i bianconeri che festeggiano tra di loro, non avendo tifosi al seguito. 
Grande occasione per Fernando al minuti trentaquattro ma palla alta. 
La Juventus rallenta un po' è la Samp crea un paio di situazioni pericolose e con Soriano va vicino al gol. 
Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio per uno a zero, bel gol di Vidal.  
La Juventus inizia il secondo tempo con il piglio da grande squadra occupando bene il terreno di gioco e facendo possesso palla. La Sampdoria però è viva e va vicina al pareggio con Eto'o. 
Bel contropiede Juve al minuto cinquantacinque, Tevez non riesce però a trovare il varco giusto. Al minuto cinquantotto Tevez si riscatta con una gran conclusione patata bene da Viviano. 
Chiude bene Bonucci al minuto sessantacinque su Bergessio dopo che Vidal aveva perso un pallone pericoloso. Poco dopo occasione per Tevez e poi per Marchisio ma i tiri sono centrali. 
Allegri toglie Tevez ed inserisce Morata ed inserisce poi Chiellini per Pereyra passando a tre in difesa. 
Entra anche Coman al posto di Llorente che con un bel dribbling provoca il giallo di De Silvestri. 
Nel finale Muriel ci prova nel recupero, così come Sturaro.

La Juventus vince il suo scudetto numero 33 con una grande prestazione come attenzione ed intensità. Vittoria meritata, peccato averla festeggiata senza pubblico. Tutti felice in casa Juve.