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Messaggi di Aprile 2016

Ufficiale - Riscattato Lemina

Post n°8046 pubblicato il 29 Aprile 2016 da nadir63l
 


© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Ufficiale - Riscattato Lemina

La Juventus tramite il suo sito internet, ha comunicato di aver riscattato Mario Lemina. Ecco il comunicato ufficiale:

 Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver esercitato in data odierna il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del calciatore Mario Lemina dall’Olympique de Marseille SASP. Il contratto prevede un corrispettivo di € 9,5 milioni pagabile in quattro rate: € 3,5 milioni da versare entro il 20 maggio 2016, € 1,5 milioni entro il 30 novembre 2016, € 1,5 milioni entro il 28 febbraio 2017 e € 3 milioni entro il 30 luglio 2017.  Il valore di acquisto potrebbe incrementarsi di € 1 milione al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi nel corso della durata contrattuale.  Il contratto con il calciatore ha durata fino al 30 giugno 2020.  Si presentò così Mario Lemina all’inizio della stagione che gli avrebbe riservato il primo trofeo della carriera: lo Scudetto 2015/16 vinto con la Juventus. Il grintoso ed energico centrocampista, che aveva già dimostrato personalità da vendere nell’amichevole estiva giocata con la maglia dell’Olympique Marsiglia, si è ambientato subito alla grande e ha dimostrato di essere da Juve fin dalle prime apparizioni.  Ebbene, oggi il cartellino del duttile e giovane playmaker è tutto di proprietà della Juventus, che lo ha riscattato dall'Olympique Marsiglia, stipulando con il giocatore un contratto valevole sino al 30 giugno 2020. Dalla parte del mediano franco-gabonese stanno i numeri di una stagione di quantità e qualità, almeno in quelle 11 occasioni in cui è stato chiamato in causa: in media, a partita, il numero di palle recuperate (5.22), contrasti vinti (2), palloni intercettati (1.56) sono superiori rispetto alla media ruolo del campionato (4.69, 1.22, 1.33), così come i dribbling riusciti (2.11 vs 0.91), i passaggi positivi (40.56 vs 28.38) e, in fase offensiva, la percentuale realizzativa. Quella di Mario è infatti la migliore della squadra (80%), e inoltre vanta il centrocampista anche la miglior precisione al tiro (40%). Delle cinque conclusioni effettuate, infatti, due hanno centrato il bersaglio, contro Napoli e Atalanta. Si ispira a Nedved, d’altronde, come lui stesso ha dichiarato. Dopo un anno di Juve, Lemina è maturato nel ruolo, coniugando sia le qualità di un uomo da metà campo vecchio stile (prezioso in fase di interdizione), sia quelle di un centrocampista moderno, mai timido nella fase di impostazione del gioco ed efficace in quella offensiva e oggi è una preziosa pedina tattica al servizio della Signora.", si legge su Juventus.com. 

 
 
 

Andrea Agnelli, giù dal carro!

Post n°8045 pubblicato il 29 Aprile 2016 da nadir63l
 

Glmdj

 

agnelli(7).jpg

 

di E. Loffredo

 

In questi giorni mi è capitato di leggere ammonimenti del tipo "voi siete quelli che fino ad ottobre criticavate e ora salite sul carro! Io non dimentico". Ho sinceramente provato pena per la pochezza intellettuale di chi lo andava scrivendo e per la protervia con la quale brandiva una presunta superiorità di fede bianconera.

Poi capita di leggere un tweet del presidente della Juventus "Tutti pronti a celebrare il nostro funerale. Invece... semplicemente abbiamo scritto la storia! Gruppo infinito... #finoallafine". Un paio di giorni dopo è stata issata una bandiera in sede e apposta una vetrofania allo Stadium sulle quali campeggiava orgogliosamente il "34" (Link). Quindi anche il 28 e il 29? Strano. Di concreto cosa ha fatto Andrea Agnelli per riprendersi quei due scudetti?

Personalmente non ho mai voluto dare patenti di juventinità a destra e a manca, così come non ho mai preteso salire sul carro degli eletti (lì si sale solo se si è allineati...), ma se vogliamo metterla in quei termini, beh, allora molti di quelli che dimenticano di lottare per gli scudetti del 2005 e 2006 al massimo possono salire sul carro del numero "32". Neanche io dimentico, e con me, credo, i rancorosi della prima ora. La storia non basta scriverla, la si deve anche conservare.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=4716

 

 
 
 

Lo scudetto come anestetico delle coscienze?

Post n°8044 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nadir63l
 

Glmdj

 

34.jpg

 

di F. Filippin

 

E' arrivato il quinto titolo consecutivo.
E quanti sono in totale? Risposta ovvia, per qualsiasi (vero) Juventino.
Ma è proprio così? Da Torino si sono subito premurati di aggiornare l'immagine all'entrata dello stadio e di esporre in sede un bandierone con scritto a caratteri cubitali il numero fatidico: “34”!
Il tutto annunciato dall'ormai immancabile tweet di accompagnamento.
Basta questo? Certo che no. 
Ogni anno di questi tempi, ormai da un lustro, si ripete la stessa scenetta, a volte con qualche imbarazzo in più (ricordate il dubbio, ormai superato dagli eventi, su quante stellette mettere e se era opportuno esporle?), a volte con più spavalderia, figlia più dei tempi di twitter che di vera e propria convinzione.
E questo dovrebbe metterci l'animo in pace, secondo alcuni.
Vincere è bello, ma non cancella il passato e chi pensa che siccome vinciamo come e più di prima non ci sia più spazio per le ferite ancora aperte di Calciopoli non ha capito nulla. 
Se c'è un momento in cui bisogna far sentire di più la propria voce per rivendicare quanto ci è stato illecitamente tolto è proprio questo.
Perché è proprio in giorni come questi che gli usurpatori tornano a farsi sentire più forte, togliendoci ogni volta quello che è nostro, contestando la nostra “contabilità” e citando a sproposito sentenze che probabilmente neppure hanno mai letto.
E' tutto un fiorire di “Altro che 34. Sono 32 perché le sentenze dicono che hanno rubato” “E' stato accertato che i campionati sono stati truccati”, “I due scudetti non sono loro perché si erano comprati gli arbitri”, “Gli andrebbe tolto anche quello del rigore di Ronaldo” e amenità simili.
Qualcuno, invece, è convinto che ormai si debba pensare ad altro, che bisognerebbe festeggiare e sotterrare l'ascia di guerra, inebriati da quello che stiamo ottenendo, come se per sentirsi propri quei due titoli bastasse esporre un cartellone o una bandiera, salvo poi rapidamente ritirarli al passaggio di qualche figura istituzionale che potrebbe offendersi.
Noi possiamo rivendicarli, perchè abbiamo fatto e stiamo facendo tutto quanto in nostro potere.
E tanto continueremo a fare.
Ci aspettiamo che finalmente anche chi oggi si vanta dei 34 titoli faccia altrettanto. 

 

 

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=4713

 

 
 
 

Tuttosport - Juve poco ottimista su Morata

Post n°8043 pubblicato il 28 Aprile 2016 da nadir63l
 

Tuttosport - Juve poco ottimista su Morata

Come riferisce Tuttosport Morata sembra sempre più vicino al Real Madrid,  non c'è ancora l'ufficialità, ma tutto sembra  già deciso con il Real che vuole esercitare la recompra. Per la Juve non c'è assolutamente nulla da fare. Ma Marotta darà battaglia e nei prossimi giorni presenterà a Perez un'offerta da 15-20 milioni per cancellare la clausola. L'operazione si annuncia molto complicata anche perchè il tecnico madridista, Zinedine Zidane, stima molto Alvaro e lo rivorrebbe nel suo gruppo. Morata a Torino si trova benissimo, ma lui desidera un posto da titolare inamovibile o quasi. Il guaio è che nessuno dei due club può garantirglielo. 

 
 
 

Bonucci, il Chelsea insiste: possibilità minime per i londinesi

Post n°8042 pubblicato il 27 Aprile 2016 da nadir63l
 


© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Bonucci, il Chelsea insiste: possibilità minime per i londinesi

Il nuovo Chelsea targato Antonio Conte non ha intenzione di mollare la pista che porta a Leonardo Bonucci, difensore centrale classe 1987 della Juventus e della nostra nazionale: secondo indiscrezioni provenienti dall'Inghilterra, e riportate dal "Mirror", infatti, il tecnico "in pectore" dei "Blues" tenterà di convincere il suo ex alfiere a seguirlo a Londra, anche se, al momento, le possibilità di vedere Bonucci in Premier League l'anno prossimo sono minime, se non inesistenti. 

 
 
 

ALLEGRI a RAISPORT: "Ad ottobre diventati una squadra.

Post n°8041 pubblicato il 25 Aprile 2016 da nadir63l
 

Onore al Napoli. Grande futuro davanti. Troverò accordo con la società"

© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ALLEGRI a RAISPORT: "Ad ottobre diventati una squadra. _nore al Napoli. Grande futuro davanti. Troverò accordo con la società"

Massimiliano Allegri, il tecnico campione d'Italia per la seconda volta consecutiva con la Juventus, si è mostrato raggiante e felice ai microfoni della Rai. Ecco le sue dichiarazioni. "Siamo partiti come un gruppo, ad ottobre siamo diventati una squadra ed era una cosa fondamentale, era l'obiettivo da raggiungere per lottare per il campionato. Era impensabile vincere 24 gare su 25 ma la squadra aveva le possibilità. Onore al Napoli che ha disputato un campionato straordinario, può chiudere ad 82 punti, quota - ha spiegato - che ti permette di lottare per lo scudetto. Ora noi abbiamo tre gare da giocare più la finale di Coppa Italia da vincere contro il Milan che in campionato ci ha creato delle difficoltà. Rabbia, voglia e convinzione sono stati i conduttori che ci hanno permesso questa rimonta ed è normale che, tornando indietro, mi venga da ridere ripensando a cosa veniva detto e scritto su di noi, anche se fa parte del gioco. L'importante era non farsi prendere dai momenti di difficoltà dove mancavano i risultati, ma continuare a lavorare sulla costruzione della squadra. Sono arrivati - ha detto - 10 giocatori nuovi quest'anno e la società ha lavorato acquistando giocatori giovani ma di grande qualità mischiati a calciatori dallo spessore internazionale. Siamo al primo anno ed abbiamo un grande futuro davanti; l'anno prossimo dovremo essere competitivi in campionato e disputare una grande Champions League, perchè in questa stagione abbiamo fatto bene fino all'ottavo con il Bayern. Siamo usciti con i tedeschi acquisendo consapevolezza per il futuro. Penna? Non ce l'ho (sorride, ndr). Qualche tabaccaio sarà aperto. Con la società non ci sono problemi; non ho mai avuto dubbi sul fatto di andar via. In settimana o quella prossima ci siederemo ad un tavolino e troveremo l'accordo". 

 
 
 

E SONO 34

Post n°8040 pubblicato il 25 Aprile 2016 da nadir63l
 


© foto di www.imagephotoagency.it
E SONO 34

La Juventus vince il suo trentaquattresimo scudetto senza giocare, il Napoli cade a Roma contro i giallorossi e rimane a distanza incolmabile. Per la Juventus inizia la festa che partirà da Vinovo e proseguirà in tutta Italia. Juventus campione d'Italia per la quinta volta consecutiva impresa storica che ha il colore dell'impresa visto l'andamento della stagione e l'inizio difficile. Un'impresa che ha il sapore e gli occhi di Buffon, i gol su Dybala, quelli di Mandzukic, ma soprattutto la voglia della Vecchia guardia che ha saputo dal 28 ottobre con il gol di Sansone risalire fino alle 24 vittorie su 25 partite. Ora inizia la festa che non durerà tantissimo visto che c'è ancora una finale di Coppa Italia da vincere. Tutto questo grazie all'abile regia di mister Allegri. Grazie a tutti, questo dicono i tifosi.

 
 
 

Pressione delle big su Pogba, la Juventus cerca di trattenerlo

Post n°8039 pubblicato il 25 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it
Pressione delle big su Pogba, la Juventus cerca di trattenerlo

Pogba resta sempre uno dei temi più attuali di casa Juve, aumenta la pressione delle big straniere sul francese, sono tante, infatti le squadre che stanno bussando anche alle luce delle ultime prestazioni con offerte sui cento milioni. La Juventus però non vuole perdere il francese ed ha deciso di blindarlo e già entro questa o la prossima settimana ci sarà un incontro con Mino Raiola.

La dirigenza della Vecchia Signora ha intenzione di proporre a Pogba un aumento di ingaggio e anche un progetto tecnico in cui Pogba è il leader. Il polpo a Torino si trova molto bene e vista la giovane età non è detto che accetti e possa rimandare a data da destinarsi l'eventuale fuga dall'Italia. La permanenza di Pogba è stata indicata anche dallo stesso Allegri come base per la permanenza e sarebbe una di quelle condizioni necessarie per provare a vincere la Champions League l'anno prossimo.

 
 
 

"21 anni fa ci lasciava Andrea Fortunato". Il ricordo della Juventus

Post n°8038 pubblicato il 25 Aprile 2016 da nadir63l
 

"21 anni fa ci lasciava Andrea Fortunato". Il ricordo della Juventus

La Juventus, attraverso il suo sito ufficiale, ha ricordato la figura di Andrea Fortunato, scomparso il 25 aprile di 21 anni fa:

"Fu un giorno terribile, il 25 aprile di 21 anni fa. Un giorno in cui i tifosi bianconeri si trovarono di fronte, quasi improvvisamente, a una notizia di quelle da togliere il fiato: Andrea Fortunato non era riuscito a vincere la sua battaglia contro un male terribile, la leucemia.

E se ne era andato, a nemmeno 24 anni.

Andrea aveva nel suo futuro una carriera brillante, nel suo bagaglio talentoaccompagnato a gentilezza ed educazione, doti che ne fecero fin da subito uno dei giocatori più amati.

Lasciò un’eredità che ancora oggi deve essere scolpita in tutti noi: quella legata allaserenità con cui, nonostante il destino con lui fosse stato tremendo, affrontò ogni momento della sua vita. Anche i più difficili. Anche gli ultimi.

Ed è proprio con quella serenità e con quel sorriso gentile che vogliamo pensare a lui: è passato un altro anno, Andrea, ma il tuo ricordo è ancora vivo dentro di noi.

Più vivo che mai".

 
 
 

BUFFON : "E' lo scudetto della Juventus, del gruppo, sulla Juve dei 102 punti..."

Post n°8037 pubblicato il 25 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
BUFFON A RAISPORT: "E' lo scudetto della Juventus, del gruppo, sulla Juve dei 102 punti..."

Gigi Buffon ha parlato a Raisport: "E' lo scudetto della Juventus, del gruppo che la società ha messo in piedi, per essere re dei re bisogna dimostrarlo ogni volta che si entra in campo se no restano parole senza risocntro. Io ormai mi sono levato da queste gare, ho un'età in cui sembrerei presuntuoso ad essere paragonati ad altri più giovani, guardo la carriera la stoeia ed il presnete, devo continuar,e mi sto togliendo con la squadra soddisfazioni e penso siano meritate. Sportiello? Viene da una stagione positiva, è uno dei più bravi ed affidabili, trasmette questo alla squadra, una dote per diventare uno dei migliori. Gol Germania: "Per 75 minuti non ne abbiamo presi, se miglioriamo quel quarto d'ora finale, ci possiamo togliere delle soddisfazioni". Cosa poter ambire dalla prossima stagione: "I trofei più prestigiosi, una vittoria qualsiasi essa sia con la Nazionale, la Champions con la Juve, sarebbero un sogno ed il coronamento di una carriera giocata a buoni livelli".

Considerazioni avversari: "Il divertimento te lo devi creare, ci deve essere una sfida, lavori per quella, io quella sfida me lo sono detto e voglio arrivarci fino in fondo come adesso. Più forte la Juve dei 102 o questa? Penso che alla fine questa ha più consapevolezza, vieni da altri anni di vittorie, con una rosa importante con altri giocatori di livello internazionale e grandissimo presente e grande avvenire

 
 
 

JUVE, VITTORIA DA SCUDETTO

Post n°8036 pubblicato il 24 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di www.imagephotoagency.it
JUVE, VITTORIA DA SCUDETTO

La Juventus cerca di superare l'ultima fatica contro la Fiorentina. Allegri un pochino sorprende e lascia fuori sia Morata che Cuadrado, l'ex più atteso. Difesa classica con Barzagli, Bonucci e Rugani, centrocampo  con Khedira, Pogba e Lemina che vince il ballottaggio con Hernanes e attacco con Dybala e Mandzukic.
Sousa punta su Tello, Ilicic e Bernardeschi dietro a Kalinic.
Gara equilibrata in avvio con ritmo alto. Prima conclusione viola con Ilicic al minuto quattordici. Meglio la Fiorentina nella prima mezz'ora dal gol annullato a Bernardeschi che forse era buono alla grande occasione dello stesso Bernardeschi con salvataggio di Buffon a cui risponde Khedira chiuso da Alonso e con Dybala. 

GRANDE AZIONE JUVE E MARIONE SEGNA  - Bellissimo gol della Juventus al minuto 39. Percussione di Khedira, apertura fantastica per Pogba, assist al volo per Mandzukic che porta avanti i bianconeri. 
La Fiorentina tenta il pareggio, prima Bernardeschi con parata di Buffon e poi Alonso spreca a lato di testa la grande occasione del pari. 
Primo tempo con i bianconeri avanti, Juve in vantaggio in modo cinico. 
Nella ripresa nessun cambio, spinge la Fiorentina. Spreca una bella occasione Ilicic che esce ed entra Zarate.
Grande azione Juve al minuto dieci, Mandzukic manda in porta il francese che a tu per tu con Tatarusanu mette a lato. Fallaccio di Gonzalo Rodriguez, da arancione su Dybala, Juventus che prende campo. Pogba ci prova a giro, palla alta. 
Fiorentina pericolosissima con Kalinic e Zarate, meglio i Viola in questa fase. Esce Dybala ed entra Morata.


BATTI E RIBATTI - La Fiorentina pareggia con Kalinic che segna con un tiro a giro dopo che Zarate aveva rubatp palla a Bonucci e segna il pareggio, nemmeno il tempo di esultare e Juventus che si riprende il vantaggio con Morata che sfrutta una sponda di Mandzukic, su assist di Pogba e tiro di Evra, lo spagnolo e' lesto a segnare il nuovo vantaggio.  Entra Cuadrado ed esce Lichtsteiner. 
Rigore generoso per la Fiorentina al minuto quarantacinque, ma Buffon fa una doppia parata di difficoltà altissima, miracoloso. All'ultimo assalto la Fiorentina prende una clamorosa traversa con Kalinic. 
La Juventus vince una rocambolesca partita con un pizzico di fortuna e tanta bravura, sarà scudetto, maxi soddisfazione in attesa di quello che succederà.

 
 
 

ALLEGRI: "Gara Firenze non è semplice. Chiellini sta bene ma non gioca.

Post n°8035 pubblicato il 23 Aprile 2016 da nadir63l
 

 Stagione Dybala importante"

LIVE TJ - ALLEGRI: "Gara Firenze non è semplice. Chiellini sta bene ma non gioca. Stagione Dybala importante"

Alla vigilia di Fiorentina-Juventus, Massimiliano Allegri presenta la sfida del Franchi in conferenza stampa al Media Center di Vinovo. Tuttojuve.com riporta integralmente e in tempo reale le sue dichiarazioni:

Come sta Chiellini? E' pronto dal primo minuto?
"Chiellini sta bene ma non gioca".

Ti fa differenza vincere lo Scudetto nel salotto di casa tua, in poltrona, o sul campo domenica prossima?
"Innanzitutto, così chiariamo questa cosa, lo Scudetto non dipende da noi domani, perchè prima di tutto bisogna far risultato a Firenze e non è una partita semplice, perchè per loro è partita della stagione visto che hanno quasi conquistato un posto in Europa League e stanno preparando questa partita già da una settimana, visto che nell'ultima partita a Udine i diffidati non hanno giocato. Quindi troveremo come sempre.... storicamente per la Juventus a Firenze è sempre una partita molto difficile, credo che ormai siano 4 anni che la Juventus non vince a Firenze, nelle ultime tre stagioni non ha vointo a Firenze in campionato. E noi dobbiamo fare 4 punti per vincere lo Scudetto, mancano 4 partite, dovremo farli, però bisogna farli. E poi non è detto che se dovessimo fare risultato a Firenze il Napoli non possa fare risultato a Roma. Quindi, un passo alla volta. Quando è il momento di festeggiare, festeggeremo, non pensiamo a quello che succederà, pensiamo a quello che dobbiamo fare, come abbiamo fatto sempre finora e come dobbiamo fare da qui alla fine del campionato, perchè abbiamo ancora 4 partite che bisogna affrontare comunque con il massimo impegno, per tenere alta la tensione, soprattutto per arrivare al 21 maggio nelle migliori condizioni, non tanto fisiche perchè lo siamo, quanto mentali, perchè una volta che si stacca la spina riattaccarla non è semplice".

Un punto sui vari giocatori. C'è qualcuno che ha bisogno di rifiatare? Potremo vedere sia Evra che Alex Sandro a sinistra?
"Rifiatare.... mercoledì abbiamo giocato una partita che è durata 50 minuti, perchè poi la Lazio è rimasta in dieci, noi abbiamo avuto una buona gestione, non c'è stato grande dispendio di energie. Sicuramente qualcuno è più stanco di qualche altro perchè ha giocato più partite, dovrò valutare oggi quelli che hanno bisogno di rifiatare, ma soprattutto è una questione più di gestione, per evitare sovraccarichi di lavoro delle partite. Perchè poi gli altri stanno bene, Asamoah è un giocatore che sta bene, Lemina sta bene, Zaza e Morata stanno bene e quindi uno dei due può giocare al posto di Mandzukic o Dybala. Devo ancora valutare. L'unica cosa dietro, Chiellini stando bene ma non potendo giocare dall'inizio, ho Rugani, Barzagli e Bonucci, a meno che non decida di far giocare Evra nei tre come ho fatto a Monaco. Però è una questione di gestione, magari è una gestione della partita diversa, i cambi che abbiamo in panchina sono importanti, sarà una partita di grande intensità, soprattutto perchè la Fiorentina è la squadra che insieme alla Roma nella prima mezz'ora ha segnato più di tutti, quindi ci sarà da fare una prima mezz'ora importante, oltre che i restanti 60 minuti perchè è nelle caratteristiche della Fiorentina. E per noi è una partita importante come lo è stata quella di mercoledì con la Lazio. E' vero che abbiamo 9 punti di vantaggio ma come ho detto prima bisogna fare 4 punti e domani bisogna andare a Firenze per prendere i 3 punti".

Volevo tornare sulle sue arrabbiature specialmente nel secondo tempo di Juventus-Lazio. Ha detto che l'eliminazione gli è rimasta qui per determinati episodi. Possiamo definire questo suo atteggiamento un programma di costruzione di una certa mentalità da riportare anche a livello europeo? Mollare mai anche quando il risultato dà sicurezza..
"Chiamatela come vi pare, mentalità o non mentalità, è una questione di crescere soprattutto nella consapevolezza di arrivare a certi risultati. Ognuno di noi deve chiedere a se stesso sempre qualcosa di più. per cercare di migliorare e costruire qualcosa di importante. E' normale che l'eliminazione in Champions ci è dispiaciuta molto e ci è rimasta di traverso, perchè essere eliminati già nel tempo di recupero, a parte dopo il supplementare, ecco perchè noi l'anno prossimo dobbiamo lavorare per riconfermarci in Italia, in Coppa Italia e in Campionato, ma soprattutto per fare una grande Champions. E io credo che nella vita non ci sia niente di impossibile, tutto è possibile, l'importante è avere la convinzione giusta per arrivare a certi traguardi".

Khedira può giocare? Dybala è il '93 più decisivo d'Europa? Ricordi qualcuno che ha avuto un impatto così alla sua età?
"Non so i numeri, perchè bisognerebbe andare a vedere le statistiche, posso dire però che Dybala ha fatto un'annata importante. Diciamo che l'infortunio che ha avuto gli è servito per ricaricare le batterie. Questa è la dimostrazione che tutti i giocatori hanno un calo fisiologico e ora Dybala è in una buona condizione. Khedira è vero che non ha mai giocato tre partite di seguito, però è anche vero che mercoledì la partita è durata 50 minuti, la partita precedente non ha giocato tutta la partita, quindi ha un po' di minutaggio arretrato che gli consente... vediamo, vedrò oggi nell'allenamento se potrà giocare domani dall'inizio".

In questo momento sei il tecnico leader in Italia per tanti motivi. Che ct consiglieresti dopo Conte al calcio italiano?
"Non lo so, in Italia ci sono tanti allenatori che possono andare a fare il ct. Ci sono anche allenatori che lavorano all'estero che possono fare anche i ct. La Federazione credo sceglierà bene, non posso consigliare io chi sarà il ct della Nazionale. Sicuramente qualunque tra quelli che saranno a disposizione per allenare la Nazionale e la federazione sceglierà, sarà in mani buone".

 
 
 

Altri 10, 100, 1000 anni di Totti

Post n°8034 pubblicato il 23 Aprile 2016 da nadir63l
 

 

 

totti(3).jpg

 

di F. Filippin

 

Il titolo è simile a quello dedicato qualche settimana fa al nostro Principino Marchisio (a proposito, auguri), ma il senso, ovviamente, no.
Ieri sera abbiamo assistito ad una “favola”, ad una “impresa”, alle gesta di un “eroe”, per limitarci ai titoli più sobri dei giornali.
Cosa è successo? Due gol der Pupone (uno su rigore che più regalato di così non si può...) che hanno spezzato le reni (usiamo questa espressione, che dà più enfasi) ad un pugnace Torino, consentendo alla Roma, udite udite, di consolidare addirittura il terzo posto in classifica (da quelle parti sono titoli che contano, che credete...), resistendo alla tenace rincorsa della strepitosa Inter di Mancini (che intanto perdeva a Genova).
Pianti a dirotto dagli spalti, corsa irrefrenabile del numero 10 sotto la curva, solita dedica su cui ricamare per anni, cori pro e contro (Spalletti, ovviamente).
Corsa sotto la curva, giova ricordarlo, dopo il primo gol, quando il risultato era fermo ancora su un'inutile pari, che non serviva a nulla in classifica: ma, conoscendo il personaggio, sappiamo bene che il dirigersi subito verso il centrocampo per riprendere il gioco il prima possibile non gli appartiene, preoccupato più di ottenere la prevedibile celebrazione della curva o di farsi una foto per i posteri, che della sostanza (da lasciare a noi umani che viviamo terra terra, mentre gli dei viaggiano su altri livelli, si sa).
Stupidi noi che qualche anno fa ci emozionavamo per un gran gol di Del Piero su punizione alla Lazio, che non era (solo) il suo canto del cigno, ma (soprattutto) un gol scudetto (non nell'aritmetica, ma nella sostanza).
Altra cosa rispetto a ieri.
Quello che conta qui è la guerra Totti – Spalletti e il risultato finale (la classifica, non la singola partita) è secondario.
Spalletti, che era riuscito nell'impresa di riportare la Roma a livelli decenti, dopo gli scempi del violinista e, soprattutto, pensionando definitivamente (almeno così sperava) i totem Totti e De Rossi (vera causa, non l'unica, chiaramente, dei chiari di luna della Roma - più propriamente delle eclissi - nelle ultime stagioni), si deve ormai rassegnare.
Spalletti, che parla di squadra e non di singoli, di colpe e meriti collettivi e non individuali, non ha capito nulla: e dire che lui a Roma c'era già stato.
Chissenefrega, meglio un gol del Pupone che una squadra che gira e gioca: queste cose lasciamole a quei gretti settentrionali per cui conta solo la vittoria (questa è poesia, mica sport!).
Contano le emozioni e allora, auguriamoci che a Roma continuino ad emozionarsi ancora per un bel po', il tempo di un lungo rinnovo pluriennale, per continuare a festeggiare la Leggenda a 14, 17 (tanto per ricordare le ultime tre classifiche) o 30 punti di distacco da noi.

 

http://www.giulemani...lio.asp?id=4705

 

 
 
 

MORATA, IL TEMPO STRINGE

Post n°8033 pubblicato il 22 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
MORATA, IL TEMPO STRINGE

La Juventus vede i giorni passare e chiede chiarezza oltre limite al Real Madrid. C'è da pianificare una stagione, la prossima, da concludere bene le ultime cinque di queste e soprattutto da capire se lo spagnolo può ancora far parte del progetto Juve o se ci saranno una trentina di milioni pronti da spendere nelle casse bianconere, per individuare nuovi talenti da gettare nella mischia per un anno, il prossimo, che sarà quello di una sfida sempre più complicata, tra un possibile campionato da difendere è una Champions che sarà sempre il solito sogno da inseguire. Ora però la Juventus ha terminato la pazienza e vuole una decisione da parte delle Merengues che devono capire se puntare o meno sullo spagnolo. Lo stesso Morata chiede chiarezza perché non vuole essere considerato moneta di scambio,ma far parte di una società che crede in lui.

 
 
 

Quale futuro per Morata? Il Real non molla il pressing

Post n°8032 pubblicato il 21 Aprile 2016 da nadir63l
 

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Quale futuro per Morata? Il Real non molla il pressing

Si lavora alacremente in questi giorni per defiire una volta per tutte il destino del 23enne attaccante Alvaro Morata, da due stagioni ormai un punto fermo nello scacchiere di Allegri ma costantemente in sospeso tra Torino e Madrid. Nelle ultime ore anche in Inghilterra, in particolare sulle pagine del Daily Mail, la questione relativa al giocatore ex camiseta blanca è un validissimo argomento di calciomercato. Il diritto di riacquisto esercitabile in estate dal club di Florentino Perez è una spada di Damocle nei confronti della quale la società di corso Galileo Ferraris difficilmente potrà opporsi, se non coadiuvata dalla ferrea volontà del giovane cantera madrilena di rimanere all'ombra della Mole. Nelle passate settimane proprio il Real ha reso noto che il ritorno di Morata nella capitale spagnola per i 30 milioni pattuiti potrebbe essere il preludio ad una successiva cessione per 50 milioni, con l'Arsenal di Wenger che rimane interessato alla finestra. 

 
 
 

     

 

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