Salammbô

Post n°15 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da ragazzacciodlg1
Foto di ragazzacciodlg1

Questa sera voglio prendere spunto da un brano tratto dal romanzo Salammbô di Gustave Flaubert per una sintetica riflessione.

Siamo a Megara, sobborgo di Cartagine, nei giardini di Amilcare

“V’erano, là uomini di tutte le nazioni: liguri, lusitani, baleari, negri e fuoriusciti romani. Accanto al pesante dialetto dorico, s’udivano risuonare le sillabe celtiche, rumorose come carri da battaglia, e le terminazioni ioniche s’urtavano alle consonanti del deserto, aspre come gridi di sciacallo. Il greco si riconosceva dalla taglia sottile, l’egizio dalle spalle rialzate, il cantabro dai larghi polpacci. I carii portavano fieramente le piume sull’elmo; gli arcieri di Cappadocia s’erano dipinti, con succhi d’erbe, larghi fiori sul corpo, e alcuni lidii, vestiti d’abiti femminei, pranzavano in pantofole e orecchini. Altri, che s’erano cosparsi per la solennità di cinabro, somigliavano a statue di corallo “

La riflessione che impone questo brano è ” ma come!!!! Non avevano la Bossi-Fini, tutti questi stranieri che vivevano contemporaneamente nella stessa città!!!!! Boh

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MEGLIO EVITARE

Post n°13 pubblicato il 03 Gennaio 2007 da ragazzacciodlg1

immagine

Victor: François, François, ma da dove stai arrivando così trafelato?

François: Sapessi caro Victor.

Victor: Cosa dovrei sapere? avanti François sai che sono curioso.

François: Tu sai benissimo che mi diletto ad inventare congegni.

Victor: Certo che lo so, come so che a volte sparisci per molti giorni ed allora?

François: Si da il caso, caro Victor, che ultimamente pervenni alla scoperta della macchina del tempo.

Victor: Ma, ma, è meraviglioso, potremo viaggiare nel tempo e magari dare una sbirciatina nel futuro per vedere cosa ci attende.

François: E' proprio questo il punto amico mio dopo aver fatto una capatina nel futuro ne sono rimasto disgustato ed ho distrutto la macchina ed ora correvo ancora per il terrore.

Victor: Ma come!!!! Avremmo potuto fare grandi cose con le conoscenze acquisite.

François: Caro Victor se il futuro è rincoglionirsi dietro ad una scatola che vomita stupidaggini, carri che non sono trainati dai cavalli ma spandono aria malsana, uomini e donne che parlano da soli, un mondo governato ancora dagli idoli per i quali abbiamo fatto la rivoluzione direi che è "meglio evitare".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L'ANARCHIA

Post n°12 pubblicato il 05 Novembre 2006 da ragazzacciodlg1
Foto di ragazzacciodlg1

Ieri mentre stavo rientrando a casa ho notato disegnato sul muro vicino al portone un simbolo dell'anarchia, d'istinto mi è venuto da sorridere perchè ho immaginato che chi lo avesse scritto forse non sa nulla di cosa sia realmente l'anarchia ed ho trovato questo simbolo come dire anacronistico, ma voglio chiedere a voi cosa ne pensate dell'anarchia proiettata nel nostro tempo, visto che quando si sono formati i primi anarchici si viveva in un periodo completamente diverso dal nostro

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 30 Ottobre 2006 da ragazzacciodlg1

immagine

"Dal Leggo edizione romana odierna"

I valori degli avi per la nuova Italia.

I nostri antenati erano per lo più contadini, cafoni timorati di Dio e nobili d'animo poiché sapevano di non sapere e si collocavano con dignità nei loro ruoli. I nostri padri, invece, inurbandosi di nuovi guadagni di fabbriche e fabbrichette s'illudevano di emanciparsi comprando quattro mura o quattro ruote. Noi, nati nell'era delle autostrade, ci concedemmo il lusso di filosofeggiare prendendo a calci presupposti educativi e produttivi verticali. Abbeverandoci al mito della rivoluzione ci limitammo a movimenti che produssero qualche scossa al sistema con un numero limitato di vittime. Scoprimmo l'animo e le gambe, scegliemmo i1 sesso come chiave di comprensione del mondo, dichiarando inutile sovrastruttura ogni rituale tramandato per dare un senso al vivere comune; smaniosi di arrivare al nocciolo gettammo via la polpa.

E sempre noi guardiamo con complicita e disgusto il nuovo che avanza. I nostri figli, irretiti in legami di dipendenze virtuali, calpestano o dribblano la cacca sui marciapiedi e poco gli interessa la bruttura che li circonda, ubriachi di alcol senza trasgressione, di spettacolo e chiacchiere senza fine che il potere gli elargisce a larghe mani. Frignano di precariato, ma s'imbucano appena possibile nei suoi circuiti. Comprano l'istruzione dei nuovi corsi per allodole che le università svuotate di risorse economiche e forza intellettuale propinano loro alla medesima stregua ammiccante di un prodotto di telefonia mobile. Non è tutta colpa loro se i loro padri - quelli che dicono di aver fatto tutto loro - li hanno consegnati ad una pratica di governo ancorata al nepotismo che distribuisce spazi pubblici e ruoli lottizzati a dovere.

E come le antiche masse che si placavano nelle carnevalate circersi, così anch'essi insieme, padri e figli, si lasciano sfamare da una politica festivaliera che illumina il cielo e stende un velo pietoso sulle macerie della quotidianità feriale. Ma l'apparenza non combacia  più con la vivibilità, che deve invece tornare ad essere sede del sogno e del desiderio. Si avverte il bisogno di una nuova scossa di utopia, oserei dire di una nuova rivoluzione, che ridistribuisca ricchezze e competenze, e che ristabilisca elementari verità. Urge recuperare il file Italia, prima che questo Bel Paese esca dal disco rigido della realtà e si cancelli dalla memoria dell'eccellenza contadina, artigiana, operaia, intellettuale e artistica che ancora lo tiene in vita.

Beh cosa aggiungere d'altro semplicemente perfetto quanto scritto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

LA SPOSA RUSSA

Post n°10 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da ragazzacciodlg1
Foto di ragazzacciodlg1

Vladivostock è una cittadina russa sull'Oceano Pacifico affacciata verso il Giappone, città particolare che diede i natali al più famoso attore calvo della storia del cinema, Yul Brinner, ma anche famosa perchè vi giunge e termina il suo lungo viaggio la ferrovia transiberiana, potete vederne un'immagine nella foto a lato.

Anche in questo posto mi ha portato il  mio lavoro, il primo impatto che ebbi fu il clima rigido (circa - 20 gradi) situazione che veniva peggiorata da venti siberiani che ti flagellavano dandoti la sensazione di aver perso naso ed orecchie.

Inizialmente io ed i miei due colleghi incappammo in una sorta di diffidenza, dovuta al fatto che fino a poco tempo prima questa landa era preclusa agli stessi cittadini russi che non appartenessero alla regione del Primorie della quale Vladivostock fa parte, quindi era comprensibile non fossero abituati molto agli stranieri.

Ovviamente quando liberi da impegni lavorativi ci dedicammo ad una visita della città, fummo contenti che in quella landa la natura avesse fornito ragazze molto belle, compensate da uomini di elevata bruttezza :-). Tra i luoghi che visitammo non poteva mancare la stazione della transiberiana che, proprio in quel periodo era sottoposta a lavori di ristrutturazione eseguiti, guarda caso, da una ditta italiana "La Tegola" proveniente da Udine. Fu emozionante assistere all'arrivo del convoglio che aveva percorso più di 9000 km attraverso la Russia. Era anche esposta una vecchia locomotiva e per un attimo chiusi gli occhi ed immaginai mentre questo sbuffante mezzo meccanico nero percorreva il lungo tragitto, sembrava quasi di rivivere scene tratte dal Michele Strogoff.

Di sera decidemmo di uscire, nonostate la rigida temperatura, mentre passeggiavamo con le membra ormai vicine all'assideramento, nonostante fossimo abbigliati, quasi bene per l'occasione ed ormai convinti che fosse meglio rientrare, ad un tratto fummo attirati da un gruppo di gente ferma fuori ad un locale, pensando che stessero aspettando per entrare in qualche locale frequentato da giovani ci avvicinammo, ma........ per nostra meraviglia si trattava di invitati ad un matrimonio che stavano per entrare nel luogo del festeggiamento, allora, approfittando della presenza degli sposi, cominciammo a dare gli auguri in varie lingue ed a baciare la sposa. L'atmosfera era già elettrica grazie all'apporto di vodka che un volenteroso e generoso invitato provvedeva a versare agli altri, fummo invitati a bere con loro e non ce lo facemmo dire due volte, dopo circa sei (ehmm non sono sicuro sul numero :-))brindisi di vodka, seguiti da spicchio di mandarino e grazie ad un'atmosfera veramente amichevole fummo addirittura invitati a partecipare al banchetto.

Entrati nella sala continuammo a bere, ci furono offerte delle pietanze, delle quali non ricordo quasi nulla, e ci ritrovammo seduti ad un'allegra tavolata, eroe pluridecorato della seconda guerra mondiale incluso,  io ero seduto tra due belle ragazze delle quali una era abbigliata con tailleur dalla scollatura vertiginosa che unito all'alcol donava senso di beatitudine, instaurammo subito una certa complicità fatta ovviamente di sguardi, sorrisi e gesti, visto che non avevamo una lingua in comune con la quale esprimerci, all'improvviso uno dei miei colleghi, dotato sempre di musicassetta al seguito, cominciò a far ballare tutti, eroe di guerra compreso, facendo anche fare il trenino intorno ai tavoli, nel frattempo si continuava a bere vodka, poi, all'improvviso, tra i fumi dell'alcol, vidi uno di noi tre, quello più grosso per essere precisi, che veniva preso di forza da alcuni invitati e scaraventato fuori dal locale e contemporaneamente fummo invitati anche noi due a seguirlo, insomma dopo che quell'animale del mio collega ubriaco aveva cominciato a palpare il sedere ed anche il resto ad una fanciulla si era scatenata l'ira di questa brava gente.

In conclusione, quella serata che, si preannunciava molto divertente e piacevole terminò con noi due poveracci  che barcollando dovevamo trasportare, fino in albergo, sulle nostre spalle, il bestione che ci aveva fatto concludere tanto maldestramente la serata, che rabbiaaaaaaaaaaa!!!!!! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Ultime visite al Blog

ragazzacciodlg1letizia_arcurireginasorayaMariaSalgadoangelica6624prefazione09batida0sole.luna66ssmerlada35fragolina_di_bosco_7CrossPurposesgiovannas1btt_partners2acquasalata111volami_nel_cuore33
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963