Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

ONE MAN TELENOVELA

Attenzione! Chi volesse vedere le puntate della mia ONE MAN TELENOVELA, tutte in bell'ordine, una per una, in fila, può cliccare qui sulla giocalista di YouTube. Se poi qualcuno ritenesse che tanto lavoro merita un compenso, come gli artisti di strada quando fanno passare il cappello, può mettere le banconote in una busta e mandarmele: via Pinelli 34, 10144 Torino. Grazie!

 
 
 
 
 
 
 

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Messaggi di Ottobre 2014

 

La discrepanza

Post n°1252 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

LA DISCREPANZA

«Di tutti questi suoi discorsi, dottore» - disse il pazzo -
«non so bene che cosa pensare. La fase orale,
la fase anale... A me sembra che il problema sia a monte
(se posso discutere con lei, dottore, io pazzo,
di queste cose di scienza),
sia a monte di quelle fasi lì, forse è la fase del parto,
quando si entra in contatto
con tutta quella roba incontrollabile, ostile,
che va per conto suo: come chiamarla? il mondo?
la realtà?
E ci si accorge quasi subito, per giunta,
che quella roba incontrollabile
non è solo là fuori (il capezzolo che a suo capriccio
c'è o non c'è, dà il latte o non lo dà; la carezza
che c'è o non c'è, è concessa o non lo è;
più avanti, la donna che ci sta o non ci sta)
ma è anche qua dentro, e per sempre: anche adesso
che le sto parlando, dottore, la voce
che le porta le parole che dico
mi disturba, la detesto, è una voce
stridula, non mi è mai piaciuta
la voce del mio corpo, che non ha
nulla a che vedere, sia chiaro, con la mia voce:
eppure devo usare la voce del mio corpo,
e mostrarmi con la faccia del mio volto,
che nulla ha a che vedere con la mia faccia,
è tutta roba esterna incontrollabile.
Non so, dottore, dove si colloca l'origine
del problema, forse al parto, forse prima,
al concepimento, o prima ancora,
al big bang, quando sono cominciate
le separazioni, le differenze, le distanze. Non so.
Però direi che il problema è questo,
la discrepanza, dottore, la discrepanza
fra io e il mondo: compreso, nel mondo, me stesso.
Lei ritiene di avere una qualche soluzione?»

 
 
 

Vale meno di una sega

Post n°1251 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

VALE MENO DI UNA SEGA

Fin da ragazzino ho notato che
nei giorni in cui sono occupato, preso,
non mi faccio seghe
- d'altronde già lo dicevano i preti
e i proverbi:
l'ozio è il padre dei vizi.

Ed è proprio vero.

Ma quindi
se ciò a cui spontaneamente tendiamo
quando siamo liberi (cioè non occupati)
è una sega
vuol dire che tutto il resto
- tutto ciò che facciamo quando siamo occupati -
per noi nel profondo
vale meno di una sega.

Boh, non lo so.

Comunque questa cosa
la scrivo seduto su una panchina
nella piazza di Leinì
con un pallido sole
dopo un caffè e una pisciata
mentre l'orologio della torre
batte le due.

Una panchina
un caffè
una pisciata
un pallido sole
l'orologio della torre
che cosa vuoi dalla vita di più?

 
 
 

Psicoterapia

Post n°1250 pubblicato il 14 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

PSICOTERAPIA

 

Il mio mondo non esiste.

Il vostro non mi piace.

Ora studio il da farsi.

Poi vi faccio sapere.

Nel caso v'interessi.

 
 
 

Amfalschenplatz

Post n°1249 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

AMFALSCHENPLATZ

Chi è frutto di una gestalt-azione
extrauterina - secca, stretta, scomoda -
e sopravvive
non avrà mai lo stesso punto di vista
degli altri, che hanno galleggiato
nell'amniotica promnesia:
nost-algo-ritmo di nostofilia,
Mutteranschauung cosmo[a]gonica:
fiat noluntas vitae, vel dei voluntas, amen.

No. Gli manca - e se n'è fatto, per difesa, fiero -
la concordantia temporum,
la consecutio oppositorum.
Lascia agli schiavi il naufragare dolce:
difende con coraggio da leone
la sua vile tagliente - da sempre - libertà.

 
 
 

La spiegazione impossibile

Post n°1248 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

LA SPIEGAZIONE IMPOSSIBILE

Vorrei darti ragione, dirti
che un bacio, una scopata, in sé
non hanno importanza se non c'è
l'amore o qualcosa del genere, ma
non è così per me.
Vorrei darti ragione perché
oltretutto, alla mia età,
sono ormai quasi soltanto teorie
e sono stanco. Ma non riesco
né a mentire né a mutare pensiero.

Per me un bacio in bocca
se non degenera in schifo
entro sette secondi netti,
massimo dieci,
l'amore o qualcosa del genere
lo genera o rivela, e dunque non esiste
- per me - il bacio senza
amore o qualcosa del genere: certo
la baciante potrebbe non sentire
come io sento, lei forse potrebbe
non amarmi o qualcosadelgenerarmi
- è successo, a volte, di sicuro -
ma che importa? Conta più amare
che essere amati, conta di più
qualcosadelgenerare
che essere qualcosadelgenerati:
e comunque se una mi bacia
di sicuro quantomeno in quel momento le piace:
non vedo altri possibili moventi
(non sono ricco, non sono un politico...)
e se le piace è già una cosa grande,
perché nella vita non è poi così frequente
fare qualcosa che piace davvero.

Sì, ho sempre cercato baci, forse in modo leggero
- qualunque cosa «leggero» voglia dire -
ma in un modo mio, tutto mio, che forse
(nonostante i profluvi di parole)
non sono mai riuscito a spiegare a nessuno.

I baci e le scopate di certi giovani ubriachi
che poi il mattino si ritrovano in un letto
dell'uno o dell'altra
e hanno come primo problema
a parte il mal di testa
quello di liberarsi l'uno dell'altra
- ti chiamo un taxi? -
mi fanno ribrezzo, mi scandalizzano
come si scandalizzerebbe un musulmano
a vedere pisciare sul Corano.

Vedi, non è così semplice.

Io ho sempre guardato
con venerazione commossa
la ragazza il mattino dopo nel letto:
è una che mi ha baciato, capisci,
è una che abbiamo scopato! Capisci?
No, non capisci, lo so che non capisci:
probabilmente è impossibile capire.

E dunque ci rinuncio e mi rifugio
nelle solite battute poetico-iperboliche
che dicono e fuggono:
ho cercato mille baci di mille donne
perché in essi ho cercato mille eterni
meravigliosi amori.

E mille no, ma qualche decina
li ho trovati, di baci belli e quindi
meravigliosi amori
eterni quantomeno dentro me.

Ma adesso sono vecchio e sono stanco:
e morire, lo dicono chiaro
poeti e cantautori,
si muore soli.

 
 
 

L'insensibile

Post n°1247 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

L'INSENSIBILE

Non crediate: la vedo la voragine carsica
che l'acqua della vita ha scavato
fra il pensare e il sentire, vedo le falde
nascoste della vostra sofferenza
e quanto è sottile il mantello dell'erba
a coprire la melma. Vi vedo così da vicino
che mi bruciate gli occhi: troppo aperto
diaframma è la pupilla, sovraesposta la retina,
fragile la cornea: devo serrare
le palpebre, presto, serrarle.

Per questo raramente, con durissima cautela
vi chiedo come state.

 
 
 

Erect on demand

Post n°1246 pubblicato il 02 Ottobre 2014 da molinaro
Foto di molinaro

ERECT ON DEMAND

Disse l'uomo-un-poco-bambino:
«Oh, sì, ho - e ho sempre avuto -
i miei problemi del cazzo:
del cazzo in senso proprio, che è timido
e soprattutto
è poco coordinato con la testa e con il cuore:
e spesso ci devo litigare
per farlo collaborare
- a vent'anni era ben peggio, poi
un poco ha accettato
di partecipare ai miei amori -
però sappi, ragazza-ormai-donna,
tu che adesso critichi le nostre
passate scopate,
che nella testa e nel cuore
ho raggiunto, per te, eccitazioni
infinitamente più intense
di tanti uomini a prontocazzo,
erect on demand,
che poi ti dimenticano in 48 ore:
mentre in me sei eterna, che ti piaccia o no»
- disse l'uomo-un-poco-bambino
e nella mente mandò un poco
(ma solo un poco)
la ragazza-ormai-donna affanculo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

Buona cosa...
Inviato da: anita_19
il 02/07/2020 alle 09:15
 
Bello!
Inviato da: lumachina85
il 22/03/2019 alle 09:19
 
Era quasi nove anni fa. Qualcosa è cambiato e qualcosa no.
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:31
 
Queste tortuose specie di poesie, questo appigliarmi a...
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:26
 
Grazie!
Inviato da: molinaro
il 09/08/2016 alle 11:41
 
 
 
 
 
 
 
 

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