ONE MAN TELENOVELA
Attenzione! Chi volesse vedere le puntate della mia ONE MAN TELENOVELA, tutte in bell'ordine, una per una, in fila, può cliccare qui sulla giocalista di YouTube. Se poi qualcuno ritenesse che tanto lavoro merita un compenso, come gli artisti di strada quando fanno passare il cappello, può mettere le banconote in una busta e mandarmele: via Pinelli 34, 10144 Torino. Grazie!
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Messaggi di Luglio 2014
Post n°1227 pubblicato il 31 Luglio 2014 da molinaro
Carlo Molinaro legge un suo classico, "Le nude", ma prima ricava una piccola poesia dai pezzi letti prima di lui da Filippo Balestra (per il labirinto sbagliato e il sole contro), Alfonso Maria Petrosino (per la donna che è ovunque ma non qui) e Guido Catalano (per il tenere stretto nel vento). Le suddette poesie di Balestra, Petrosino e Catalano si trovano dentro il video complessivo del centesimo concerto dal balconcino in via dei Mercanti 3 a Torino, che è lo vedi se clicchi QUI.
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Post n°1226 pubblicato il 21 Luglio 2014 da molinaro
Tre poesie dal balconcino il 20 luglio 2014. Accompagnato da Daria Spada, Maksim Cristan e il Ding Dong Duo. Inedite le prime due, pubblicata nell'e-book Le cose stesse la terza.
CERVANTES «Odio Cervantes perché dice che Dulcinea «Lo ammetto, dottore, fin da bambino «La realtà» -- disse il terapeuta, e il paziente E aggiunse: «Non erano nemmeno soltanto «Quindi lei visse in modo molto solitario?» Dopo un silenzio aggiunse: «Stavo bene «E poi?» A questo punto il paziente e il terapeuta Era ora di chiudere lo studio:
LUNG TA ti allontani da me
MENTRE TI SPOGLI Mentre ti spogli |
Post n°1225 pubblicato il 19 Luglio 2014 da molinaro
Presidio alla Cavallerizza Reale di Torino per impedire la chiusura del giardino, il mattino del 19 luglio 2014: alcune fotografie. Il video più completo della manifestazione è qui.
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Post n°1224 pubblicato il 17 Luglio 2014 da molinaro
L'ARIA BUONA CHE C'È IN CERTE SERE Dopo uno spettacolo, bello, |
Post n°1223 pubblicato il 16 Luglio 2014 da molinaro
PETIT ALBATROS Non era per un perfezionismo |
Post n°1222 pubblicato il 07 Luglio 2014 da molinaro
Visto che tutti stanno dicendo di tutto sul fatto e sull'argomento, dico anch'io la mia. La natura non ha più molto senso invocarla da quando abbiamo inventato l'agricoltura, cioè abbiamo ucciso alcune piante a favore di altre che ci servivano di più. La storia dell'uomo è fatta prevalentemente di lotta contro la natura, che si tratti di bonificare una palude, guarire una malattia, unire due isole con un ponte o affittare un utero. Quindi, massima libertà di scelta. La natura non c'entra. Però, due cose. Primo: perché tutta questa importanza alla genetica, cioè alla forza su cui si basa proprio la natura bruta? Paternità e maternità (umane) stanno molto più nella vicinanza e nel crescere un bambino, allevarlo, piuttosto che nel propagare in lui il proprio patrimonio genetico. Inoltre, sul piano fisico, c'è più simbiosi (e matepaternità) nel crescere un bambino nel proprio ventre (credo) e nel partorirlo (credo) che nel condividerne i cromosomi. Dunque così, istintivamente, per quel che vale, a me sembra più madrepadre (in partenza, almeno) del bambino la donna che noleggia il proprio utero, piuttosto che quelli che lo prendono a nolo. Secondo: massimo rispetto per tutte le scelte e massimo rispetto per chi affitta il proprio utero per dare a un'altra coppia (omosessuale o eterosessuale, femminile o maschile o mista) o a una singola o a un singolo il piacere (ovviamente egoistico) di avere un figlio. Ma IDENTICO massimo rispetto, senza se e senza ma, IDENTICO massimo rispetto per chi affitta la propria vagina (o il proprio ano o bocca eccetera) per dare a qualcuno il piacere (ovviamente egoistico) di praticare del sesso. È precisamente la medesima cosa: e noto, così per inciso, che affitto dell'utero per la procreazione altrui e affitto della vagina eccetera per il piacere altrui possono entrambi avvenire per libera scelta di una donna in una condizione di benessere oppure per sfruttamento di una donna disperata in una condizione di miseria e degrado. Perfetta analogia. Corollario: chi prende in affitto un utero per propagare il proprio «io genetico» agisce «molto secondo natura», è naturale, naturalissimo, segue il più naturale degli istinti, fa quello che fanno tutti i viventi, animali e piante: propagarsi a tutti i costi. Il che spesso non comporta neppure una «conoscenza» con la prole: ci sono animali che depongono le uova e non le vedranno mai schiudere (le tartarughe, per esempio) - è un istinto che non ha nulla a che fare con la matepaternità, è «solo» la forza della specie che necessariamente si propaga, usando l'istinto di conservazione autoreplicante dell'individuo. |
Post n°1221 pubblicato il 07 Luglio 2014 da molinaro
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Post n°1220 pubblicato il 05 Luglio 2014 da molinaro
BASTEREBBE QUESTO Io avrei teso ad ammorbidire i dislivelli Basterebbe questo a capire Ma non è una lagna o un piagnisteo, Mi sento, tuttavia, in diritto Ecco. |
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