LUCIDA FOLLIA

06-06-2010

L'ho scoperto per caso, sembrava una domenica mattina come tante, lui era uscito a comprare il giornale ed io, sorseggiando un caffè, mi ero seduta al pc .

Non era possibile cio' che stavo vedendo, stava succedendo a me? Non riuscivo a crederci, non era possibile, non poteva esserlo.

Uscendo aveva dimenticato alcune pagine aperte, o forse, semplicemente aveva  cliccato per chiudere  e quelle erano rimaste aperte con il risultato che  davanti a me c'erano  le prove del suo tradimento.
Sotto i miei occhi c'erano  varie conversazioni di chat con donne diverse .

Fu come sentire una mattonata in pieno volto ed una pugnalata sul cuore, come se qualcuno , in quel preciso istante mi ci stesse affondando  un  coltello di cristallo.  Serrai le labbra e gli occhi dal disgusto, era assurdo, inconcepibile.

Non mi ero mai  accorta di nulla e non perché fossi un' idiota, ma perché in tutti quegli anni io ero rimasta integra, lo avevo sempre amato e lui invece no. Lui era marcito, mi aveva mentito e continuava a farlo ogni giorno, e questa cosa, non l'avevo affatto messa  in conto, ero totalmente  incapace di concepirla.

Cominciai a piangere e a  rovistare nel computer,  non lo avevo mai fatto in 20 anni insieme, ero folle di rabbia, le lacrime scendevano copiosamente rigandomi il viso mentre bagnavano la tastiera. Con la vista annebbiata dalle lacrime cercavo altri indizi, volevo sapere tutto, notai infine una cartella nominata "chat", la aprii una ad una con le mani tremanti e cominciai a leggere parole su parole scritte da un uomo che mi risultava difficile credere fosse mio marito, un uomo che non conoscevo.

Molte di quelle  conversazioni  erano con la stessa donna che lui chiamava "dolce amante mia" . Cominciai a divorare quelle parole, leggevo senza volermi fermare, dovevo sapere tutto. Le diceva di avere ancora in mente il loro ultimo incontro del quale aveva ricordi intensi e le chiedeva scusa per essere sembrato un po' aggressivo(lui non lo è) ma la "signora"  dalla risposta non sembrava affatto dispiaciuta. Guardai la data di quella conversazione dove lui scriveva: " Sono solo in casa, fantastico..festa finchè non tornano". Guardai la data di quella chat, era di una settimana prima, della sera in cui ero andata a Teatro, gli avevo pure chiesto di venire con me ma si era rifiutato, aveva preferito stare in casa a chattare con una puttana qualsiasi.

Fu come se dentro  lo stomaco una mano  mi avesse chiuso e stretto forte le budella in un pugno. Piansi, piansi, piansi, ma quando lui rientrò ero piu' "rilassata" , avevo cominciato a stirare e quando lui entrò nella stanza senza nemmeno guardarmi,  con voce pacata riuscii a dire:

"Tu hai un'amante! "

Lo vidi cambiare espressione e diventare rosso, poi con voce quasi tremante disse :

"Io? ...No!" .

Lo guardai,  sembrava stupito e allo stesso tempo  spaventato da cio' che gli avevo appena detto, senza avere il coraggio di guardarmi uscì dalla stanza senza aggiungere altro lasciandomi da sola con il mio dolore,  posai il ferro da stiro e  lo raggiunsi  nella stanza dove si era rifugiato , gli  sedetti  di fronte  e  con voce sempre  pacata feci altre domande, lo vidi crollare e ammettere che era tutto vero, non capiva come avessi fatto a scoprire tutto, era stupito dalla mia reazione, dalla mia forza, aveva gli occhi pieni di lacrime e si giustificava dicendo che era successo perchè si sentiva solo, abbandonato da me , credeva di avere  diritto ad un po' di "felicita'". Ero sconvolta! Si sentiva solo? Abbandonato? Non lo avevo lasciato da solo, erano anni che chiedevo amore, erano anni che era distante da me, erano anni che cercavo la dimostrazione che mi amasse. Era malato! Non c'era altra spiegazione plausibile .

Parlava, farfugliava, piangeva, mi guardava con il labbro tremante, gli occhi tristi e pieni di lacrime, sembrava un bambino ferito non so da cosa.

Ero sconvolta nel guardare quell'uomo che mi stava di fronte in lacrime e che non aveva nulla dell'uomo di cui mi ero innamorata vent'anni prima, un uomo che avevo sempre creduto forte ed invece era li di fronte a me in tutta la sua fragilità, provai quasi pena e  tenerezza  di fronte a quegli occhi pieni di lacrime e senza più la maschera dietro cui nascondersi, la maschera era scivolata per terra e quegli  occhi  non avevano il coraggio di sostenere il mio sguardo .

Lo guardavo e sentivo una voglia irrefrenabile di essere toccata da lui, di sentire le sue mani sulla mia pelle, gli chiesi di farlo, gli chiesi con voce tremante di accarezzarmi , erano troppi mesi che non lo faceva piu', volevo lasciargli sulle mani il mio odore, volevo togliergli quello dell'altra.

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E' trascorso qualche mese da quella mia tragica scoperta, lui adesso è affettuoso :

" Era te che volevo, ti ho sempre voluto, con quella era sesso, la cercavo per quello e lei era li' per lo stesso motivo"

"E questo dovrebbe forse farmi stare meglio? NO! NON STO MEGLIO!!! STO MALE ..CAVOLO!!! Non mi fa stare meglio sapere che hai fatto sesso con una Troia che si fa scopare da chiunque".

Mi ripete che si vergogna per  cio' che ha fatto e soffre nel vedermi sofferente, ma il mio dolore non è diminuito per niente, soffro come il primo giorno. Ha chiuso  con lei il giorno dopo la mia scoperta , non mente, lo so, anche perchè,  folle di gelosia mi sono creata un account falso e fingendomi un uomo l'ho contatta fingendo interesse.

E' lampante che la "signora"  è di nuovo alla ricerca di qualcuno, è chiaro, dice di essere trascurata dal marito, infatti, credendo sempre che fossi un altro da cui farsi scopare mi ha pure inviato una sua foto e l'ho vista, volevo vederla, volevo vedere la sua faccia,  ha proprio la faccia della "scopatrice seriale". Un tizio con il quale ho fattto amicizia in chat e che vive nel piccolo paesino in cui vive anche lei mi ha detto:

" Non se la scopa solo chi non vuole" .

Malgrado ciò sono gelosa, gelosa, come non lo sono mai stata prima, lui ha capito , mi consiglia di smettere, era soltanto sesso con quella ....e allora? Mi fa tanto male lo stesso!

Forse è vero che ci eravamo allontanati sempre di più, ero stanca dei suoi malumori, dei suoi silenzi, ero stanca di chiedere vicinanza , affetto, amore, comprensione ed avere la sensazione di parlare ad un sordo. Mi ero chiusa in me stessa, parlavamo lo stretto indispensabile, mi sentivo sola, depressa, non ridevo più, stavo male,  e lui invece di parlarmi così come avevo sempre chiesto, se ne era  andato a cercare consolazione fra le cosce di una Troia.
Lo so, mi sto dilungando ma qui dovrei fare una premessa, per farvi capire meglio il tutto.
Ci eravamo conosciuti 20 anni fa, per me fu un colpo di fulmine, io ero single da quasi sempre, lo so, puo' sembrare strano ma essendo una romanticona aspettavo l'uomo dei miei sogni, quel principe azzurro al quale sin da bambine eravamo abituate a credere, pensavo che un giorno sarebbe arrivato ....ed  come un'idiota lo aspettavo paziente.

Lui pero' mi era piaciuto tanto sin dalla prima volta che lo vidi,  ben presto però, seppi che, anche se da un pò in crisi, aveva una fidanzata, cercai percio' di non pensarci e mi interessai ad altri ragazzi, non lo frequentai, anzi, cominciai ad uscire con un vecchio amico dai tempi  del liceo, eravamo stati compagni di classe e lui già allora mi faceva il filo, ricordo che la mattina a scuola, mi faceva sempre trovare dei fiori di campo sul banco ed era sempre tanto gentile con me. Mi dissi che forse ero solo una bimba che doveva crescere, il principe azzurro non esisteva, c'era quel ragazzo che sembrava volermi bene e che mostrava immutato interesse nei miei confronti. Cominciammo ad uscire insieme, era galante, affettuoso, allegro, cosa volevo di più? Una sera con lui feci sesso per la prima volta a 27 anni, sì a 27 anni e non lo avevo mai fatto prima.. 

A 27 anni  dunque, mi resi conto che forse ero davvero  una "bimba stupida e sognatrice" , mi dissi  che  quell'uomo non esisteva o esisteva solo nei films dei quali da adolescente sognatrice  avevo fatto scorpacciate, quell'uomo  era solo nei miei sogni e pretendevo chissa' cosa e chi,   in fondo quell'ex compagno di scuola  era forse  innamorato di me , era li' ancora a volermi bene dopo tanti anni , forse era lui  l'uomo della mia "vita"?
Restammo insieme due mesi, poi un giorno , mi allontanai con la mia famiglia per un week end al mare, al rientro le amiche vennero  a raccontarmi che lui mi aveva tradita,  ci stetti male, gli parlai, mi disse:

" da solo non so stare, lo sai! dimentica tutto e ripartiamo da qui"

dissi "NO!!!" senza esitare un istante e andai via senza aggiungere nulla, non ne valeva pena, capii che non lo amavo, non aveva senso continuare con uno come lui.

Ripresi ad uscire con gli amici di prima e capii che che quel ragazzo che mi piaceva si era lasciato con la fidanzata storica, feci di tutto per farmi notare da lui , dopo due mesi ci fidanzammo, dopo 5 giorni facemmo l'amore, fu bellissimo per me, ebbi degli orgasmi da urlo, urlavo davvero per cio' che lui mi faceva provare (mai successo con l'altro), sentii il bisogno di essere sincera quando  mi chiese quand'era stata la mia prima volta, gli dissi la verita', era stata otto mesi prima.

Eravamo abbracciati, lo sentii irrigidirsi,  mi disse che per tutta la vita aveva aspettato una come me che invece mi ero data ad un idiota,  mi detesto', mi urlo' contro:

" perchè non hai voluto essere quella che avevo sempre sognato? perchè hai rinnegato il tuo sogno di darti all'uomo della tua vita?"

Furono mesi duri, il suo amore per me era quasi folle, a volte sembrava adorarmi, mi trattava da Dea, ma altre sembrava proprio reprimere la rabbia, la gelosia e mi trattava anche male. Lo giustificavo, lo amavo e mi sentivo in colpa per non averlo reso felice. Che stupida! La nostra era una passione fortissima, ogni momento era buono per fare l'AMORE tutti i giorni ed ogni volta erano fuochi d'artificio.
Rimasi incinta, lui decise che dovevamo sposarci, ero felice, lo amavo e speravo che prima o poi la sua rabbia si sarebbe affievolita e mi avrebbe amata allo stesso modo in cui io lo amavo. Purtroppo mi sbagliavo. Già a pochi giorni dal matrimonio, il suo atteggiamento cambiò ulteriormente, piansi chiusa in bagno, cosa avevo fatto? Lo avevo sposato perchè lo amavo ma allora perchè all'improvviso mi sentivo in trappola? Asciugai le lacrime e tornai da lui, convinta che lo avrei cambiato,  ma non fu così, si allontanava sempre di più, diceva di volermi bene, ma non voleva piu' quella passione che lo aveva fatto soffrire.
Cominciavo a sentirmi giu', a lui chiedevo di starmi piu' vicino, non riuscivo a smettere di amarlo, ma lui sembrava sordo, mi cercava sì, era tenero, passionale, ma soltanto nei momenti di intimità e poi sembrava quasi non esistessi più, dimenticava i miei compleanni, il nostro anniversario qualsiasi cosa che potesse farmi piacere, mai un bacio o un regalo inaspettato, una carezza, un gesto carino.

A volte mi stancavo, altre lo giustificavo pensando che in fondo mi amava ma era per la rabbia che si comportava così...in fondo non mi faceva mancare quasi nulla, qualche volta avevamo dei bei momenti e mi ripetevo che prima o poi sarebbe stato diverso, il mio amore lo avrebbe cambiato. Ma gli anni passavano, li vedevo scorrere quasi tutti  uguali , rari momenti sereni e poi tanta solitudine . Lo vedevo  allontanarsi sempre più ed io mi sentivo sempre piu' sola, piangevo spesso , non sapevo che fare.

Gli amici ci vedevano come una splendida coppia innamorata e felice , ma non era affatto così, ci eravamo costruiti quasi inconsciamente l'immagine della bella famiglia unita ma  ero sempre piu' stanca.

Mi stancai davvero, avevo diritto anch'io ad un po' di serenità, ed una mattina  gli dissi che volevo separarmi, ero stanca del suo modo di trattarmi e del non sentirmi ricambiata nell'amore che provavo per lui,  mi rispose che se avesse avuto piu' soldi mi avrebbe lasciata andare, fu una pugnalata, sentii davvero il cuore dolermi, mi chiesi se si muore di cuore spezzato? In quel momento il mio lo era, mi faceva davvero male, un dolore lacerante, ebbi  paura per me stessa, stavo morendo? Andai in camera e cominciai a fare respiri profondi mentre piangevo, non mi aspettavo quella reazione, è vero che gli avevo detto che volevo lasciarlo ma dentro di me speravo in una sua reazione ed un risveglio da quel "torpore sentimentale" che durante quell'ultimo mese era diventato ancora più evidente, adesso so perchè, c'era già quell'altra, diventammo  sempre piu' ostili l'uno verso l'altro , anche se io sotto sotto speravo sempre in lui che capisse che in fondo lo amavo sempre, che ero solo sua, ogni tanto facevo qualcosa di carino per lui, un sms o una torta, una mail o una poesia, piccole cose che lui non vedeva o non voleva vedere.

Ieri sera durante una mia crisi di pianto mi ha ripetuto per l'ennesima volta:

" non era amore, l'ho cercata io, ma solo per  sesso, tu mi allontanavi, non c'era un traduttore che mi spiegasse che mi amavi, non capivo i tuoi segnali, mi sentivo solo , abbandonato, avevo il diritto di star bene, mi vergogno tremendamente, adesso è in discussione tutto il mio essere, mi vergogno di me stesso"

- "perchè l'hai fatto? perchè mi hai tradita? io ti amavo e tu lo hai sempre saputo."

"Non lo so, vallo a capire cosa passa nella testa di un uomo...forse LUCIDA FOLLIA!"

Provo tanta  rabbia adesso, per come mi ha trattata in tutti quei lunghi anni, per avermi fatta sentire in colpa, per avermi accusata di aver fatto l'amore con uno che in realtà non amavo, e lui invece? Dove sta la differenza?

Io ero sola, non avevo avuto un ragazzo per anni, non avevo lasciato nessuno a casa ad aspettarmi, non avevo raccontato bugie a nessuno per poter stare fuori. Avevo tanto bisogno di innamorarmi,  non succedeva, ero davvero sola, mi ero aggrappata a colui che credevo mi volesse sinceramente bene.
Non fu  così , lo capii ben presto e scappai via, ma lo ripeto, io ero SOLA, non tradivo nessuno, non facevo male a nessuno, non c'era nessuno che mi apettasse a casa, non inviavo a nessuno sms falsi inventandomi un impegno ,  lui invece cosa aveva  fatto? Lui mi aveva pugnalata alle spalle, io c'ero, i nostri figli c'erano pure , bastava solo che si aprisse con me, che mi parlasse del suo malessere, che mi desse la sua mano quando la chiedevo e gli offrivo la mia, quando volevo parlargli e lui invece mi voltava le spalle ed  usciva.

Adesso dice di amarmi, ammira la mia forza che non si aspettava per niente, la sua stima nei miei riguardi è cresciuta a dismisura ma io dentro sto malissimo, mi sento spezzata,   se ne dispiace ma sto troppo male pensando a cio' che ha fatto con quella, l'ha baciata e non intendo in bocca, gliel'ho chiesto, non è riuscito a negare, ha detto no, ma era un no poco convincente, non vuole parlare , mi fa schifo, ha fatto urlare di piacere anche lei? mi fa RABBIA!!!!!! chissa' con quanti altri è stata prima di lui. Gli ho chiesto se è bella, lo è più di me? " E' una donna interessante!" mi ha risposto. Sara' una donna interessante ma  TROIA resta !!!!

Mi fa male perchè adesso so che con lei ha fatto tutto cio' che io credevo fosse "NOSTRO", invece era soltanto sesso anche fra noi. Lui dice di no, il nostro è sempre stato amore, ma da cosa dovrei capirlo? dove sta la differenza?

Per diversi mesi ho continuato le mie ricerche, so tante cose di lei, ho trovato il contatto del figlio su Badoo dove era iscritta anche lei, ho visto le sue foto, quelle del matrimonio della figlia, conosco il viso di suo marito, il nome della nipotina, so dove lavora e conosco pure il suo numero di telefono, ma tutto questo non mi fa stare meglio, il dolore resta sempre dentro di me.

E adesso che succederà?..Dovrò imparare a tenermi in piedi da sola? A camminare da sola? Imparerò da sola e starò bene di nuovo, perche la vita é lunga e non si ferma un attimo! Ma quanto dolore! Un dolore indescrivibile e che non abbandona, un dolore fisico, psicologico e morale. Il dolore di un tradimento da parte dll'unica persona che hai amato in tutta la tua vita, l'unica che pensavi non ti avrebbe mai fatto del male, è troppo difficile da superare. E' troppo triste trovarsi di botto accanto ad una persona che dovrebbe essere intima ed invece ti rendi conto di non aver mai conosciuto.

Mi sento come se avessi vissuto in una sorta di cecità da cui sono stata liberata di botto dalla verità che mi è stata sbattuta in faccia, mi guardo intorno, alzo lo sguardo su questa mia  anonima vita che credevo speciale, ed invece ciò che vedevo e pensavo  non erano altro  che inganno e follia e adesso

MI SENTO FRAGILE, FRAGILISSIMA, MI SENTO A PEZZI.....ADESSO VOGLIO PIANGERE, VOGLIO URLARE.

"A ogni donna tradita dev’essere concesso il diritto di impazzire”

D.B.