Idraulico capo: "Buongiorno signora! Oggi il mio assistente non c'è."
Sogno (ridendo): "Sia ringraziato il cielo!"
Idraulico capo: "Eh si ha ragione, è un tipo un po' particolare, però è un bravo ragazzo. Lavora bene. Signora, devo parlarle, abbiamo un problema."
Sogno: "Che è successo? Mi dica ..."
Idraulico capo: "Gli attacchi che ho predisposto per lo scaldasalviette non vanno bene per il modello che mi ha indicato."
Sogno: "E come mai?"
Idraulico capo: "Perchè li avevo già predisposti prima che lei mi indicasse il modello."
Sogno (incredula): "Non è ragionevole."
Idraulico capo: "Ma io il modello l'avevo già scelto."
Sogno: "In che senso scusi?"
Idraulico capo: "Un modello bellissimo, classico, e si può montare in orizzontale."
Sogno: "Piacerà anche a lei ma non va bene a me! Senta, ora mi risolve il problema. M. (l'architetto), puoi venire un attimo qui? Abbiamo un problema con lo scaldasalviette."
Idraulico capo all'architetto, spiega tutta la faccenda.
Lei, ovviamente, fa le mie stesse osservazioni e mi assicura che troveremo una soluzione.
Conclusione: gli attacchi non si possono spostare perchè l'impianto di riscaldamento è centralizzato ed è già in funzione. Si possono soltanto girare le valvole rispetto alla posizione attuale e ridurre l'interasse di dieci centimetri, cosa che non consente in ogni caso di montare lo scaldasalviette che voglio io.
Altri modelli compatibili con la testa dell'idraulico e che soddisfino il mio gusto, oltre ad assicurare le calorie necessarie, finora non ne abbiamo trovati.
E non venite a dirmi che uno scaldasalviette vale l'altro! Vi ho sentiti eh!
Questo va sistemato sulla vasca che è posta di fronte all'ingresso del bagno, quindi deve anche avere una funzione estetica.
Secondo voi, quest'idraulico mononeurone, accompagnato peraltro da un assistente eccezionale, che neanche Stanlio e Ollio signori, come avrebbe potuto impiegare meglio la sua vita?
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rypdal il 14/10/10 alle 17:38 via WEB
Io m'incazzerei, ma vista da fuori (non essendo parte in causa) la questione è meno mononeurale di quanto sembra. Nella maggior parte dei casi ciò che decide l'artigiano è approvato dal cliente (fruitore finale), altrimenti le alternative vengono accordate con largo anticipo. Quantomeno il tizio viene messo in allerta, con largo anticipo, dal committente, sul fatto che lo stesso committente sarà un tipo rognoso (dal punto di vista dell'artigiano). Questo vale con tutti gli artigiani che ti fanno lavori in casa. Una volta ho domandato a un amico elettricista se hanno il progetto dell'impianto, e lui mi ha guardato come se fossi diventato 100% scemo. Questo modo di procedere è comprensibile, perché nella maggior parte dei casi i clienti evidentemente non ne capiscono una mazza, né sanno cosa vogliono, fanno perdere tempo e (per questo motivo) lievitare smisuratamente i costi, ma vogliono pagare come se ciò non fosse accaduto. Penso che raramente trovino uno che sappia cosa vuole, proprio anche dal punto di vista tecnico. Altrimenti se solo sa cosa vuole "a sensazione", l'aspetto tecnico potrebbe rendere irrealizzabile quel "cosa vuole" e tutto si arenerebbe. Del resto, se così non fosse, ovvero se l'80% dei clienti sapesse esattamente cosa e come vuole, si sarebbero già adeguati a tale condizione. Proprio per la enorme quantità di casi in cui devono loro decidere la sistemazione di tutto, non stanno neanche a informarsi su come la pensa il cliente. Questo anche perché rischiano di trovarsi di fronte uno che non ci pensava, che gli sarebbe andata bene qualsiasi cosa, ma a stimolarlo comincia a volere il tecnicamente irrealizzabile di cui sopra, o da eccessiva perdita di tempo senza volerla riconoscere economicamente. Stando così le cose, in genere il cliente che sa bene cosa vuole si scotta una volta, e poi impara a mettere le cose in chiaro fin dall'inizio. A prova di analfabeta e di mononeurone. Anche perché per fare certi mestieri non occorre essere dei grandi pensatori, e i grandi pensatori certi mestieri non li vogliono fare. Per cui anche su questo occorre adeguarsi. Chiaramente, l'elettricista di cui sopra, se deve farmi un impianto e gli dico che voglio un progetto e che sia rispettato nel dettaglio, e glielo spiego per bene prima ancora che cominci a comprare il materiale, discuterà e poi si adeguarà o mi dirà subito che non ce la fa o non vuole seguire un progetto. Questo intendendo il progetto in sé come un input qualsiasi, al pari dello scaldasalviette del tuo caso. Anche se non è "logico" è così, e alla base di tutto c'è la domanda: chi è disposto a fare un determinato mestiere? Non con riferimento ai neuroni, bensì a un atteggiamento mentale. C'è gente intelligente che però è anche molto sbrigativa e che dei dettagli se ne fotte, giusto per dire. Per fare l'artigiano (o il dipendente, ma di mestiere e condizioni di lavoro assimilabili a quelle dell'artigiano) nell'edilizia e indotto, bisogna essere piuttosto spicci. È una qualità che noto in tutti coloro che conosco, che lavorano nel settore: idraulici, piastrellisti, elettricisti, "cartongessisti", eccetera.
(Rispondi)
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