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L’UOMO SULLA LUNA: una finzione cinematografica?

Post n°13 pubblicato il 24 Gennaio 2009 da oltre.le.righe
 

Alle 4:17 ora di Houston del 20 luglio 1969 il modulo spaziale Apollo 11 con a bordo i tre astronauti americani Armstrong, Collins e Aldrin atterrò sul suolo lunare. Era partito il 16 luglio, dal Centro Spaziale di Cape Kennedy in Florida spinto dal vettore di lancio Saturno V. Armstrong fu il primo uomo a mettere piede sulla Luna ed è rimasta famosa la sua frase: “un piccolo passo per un uomo, ma un enorme balzo per l’umanità”. Ma è andata davvero così?

 

C’è chi sostiene che nel 1969 non esisteva la tecnologia necessaria per portare l’uomo sulla Luna e che l’intera missione è stata ricostruita in un set cinematografico. In piena guerra fredda gli Stati Uniti avevano bisogno di un grande successo nella corsa allo spazio dopo che l’Unione Sovietica era riuscita a mandare in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik, lanciato il 4 ottobre 1957. I sostenitori di questa teoria affermano che la NASA aveva messo a disposizione del grande regista Stanley Kubrick un sofisticato set cinematografico in grado di utilizzare i più costosi ed evoluti effetti speciali; nonostante l’accuratezza con cui fu allestita la scena, sfuggirono alcuni particolari che dimostrerebbero la messinscena.

Le prove a sostegno di questa teoria partono dall’analisi delle riprese televisive dell’allunaggio: in nessuna foto sono visibili le stelle che invece avrebbero dovuto essere presenti in grande quantità al posto di uno sfondo completamente nero. Inoltre, la bandiera piantata nel suolo lunare pare essere mossa dal vento mentre sappiamo che sulla Luna non esiste atmosfera e quindi dovrebbe esserci un’assoluta assenza di vento. Il modulo lunare, gli uomini e le attrezzature che si vedono nei filmati lasciano sul terreno ombre che non sono tra loro perpendicolari come se fossero illuminate da diverse fonti luminose mentre la luce sarebbe dovuta provenire esclusivamente dal Sole e avere quindi un’unica direzione. Da notare anche che non si osserva sotto il modulo lunare alcun cratere che invece sarebbe dovuto essere presente, considerando la potenza dei motori sviluppata in fase di atterraggio. Infine, sono stati trovati dei filmati girati negli stessi giorni della missione Apollo 11 in cui i tre astronauti registrano alcune scene del viaggio facendo capire che sarebbero state montate successivamente.

Per tutti questi dubbi esistono spiegazioni fornite dai tecnici della NASA che, tuttavia, non hanno chiarito in modo definitivo alcune anomalie dei filmati televisivi della missione e pertanto rimangono ancora alcune perplessità che alimentano la teoria della finzione cinematografica. Per approfondire l'argomento guarda il filmato che segue (8 minuti) ottenuto da spezzoni di un documentario andato in onda su La7 nell'ambito della trasmissione Stargate.

 
 
 
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