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Non ho perso nessuno, sono gli altri ad avermi perso

Post n°10648 pubblicato il 19 Maggio 2017 da patty1_mah

Imparate a cambiare il vostro modo di vedere le cose e a rendervi conto che chi non è più al vostro fianco non vi valorizzava, quindi è quella persona ad avervi perso
Siamo sicuri che, almeno una volta nella vita, avete perso qualcuno che per voi era importante: un amore, un amico, il legame con un determinato familiare…

Parliamo di perdite emotive, non fisiche; ci riferiamo a quelle rotture che si verificano alla base quasi senza sapere perché e che ci lasciano delle ferite, oltre a molte domande.

L’aspetto più complesso della fine di una relazione, di qualsiasi tipo essa sia, è che non è affatto facile affrontarla in modo positivo, ovvero fare in modo che favorisca la nostra crescita personale.

È comune che, in seguito ad una rottura, la nostra autostima sprofondi. Sono molte le persone che si danno la colpa della fine di una relazione, dando vita ad un circolo di pensieri e sensi di colpa autodistruttivi che hanno come filo conduttore il “avrei potuto comportarmi diversamente”, “non merito di essere amato”, “non ero abbastanza per quella persona”…

Dobbiamo averlo ben chiaro: superare il dolore di una perdita affettiva implica controllare i pensieri che si creano nella nostra mente.

Non esiste peggior nemico che noi stessi, e quando ci si riferisce alle perdite emotive, agiamo come autentici carnefici.

Non va bene: vi proponiamo di mettere in pratica le seguenti strategie di gestione emotiva.

 Quello che avete perso, quello che vi siete lasciati alle spalle e ciò che vi spinge ad avanzare 

Le persone sono più fragili di quanto credano. Giorno dopo giorno riusciamo a mantenere un’apparente capacità di controllo che ci aiuta a pensare che possiamo farcela sempre, che niente può farci soffrire.

Lo crediamo in determinati momenti della nostra vita, perché disponiamo di legami forti con le persone che amiamo.

I veri amici, i forti legami familiari e una relazione di coppia soddisfacente e felice ci fanno sognare, ci danno forza ed ottimismo.

Ebbene, a volte è necessario che un solo anello della catena si sganci per farci perdere l’equilibrio e cadere.

Ci troviamo improvvisamente schiacciati dalle emozioni negative, che ci bloccano, e non sappiamo cosa fare, cosa pensare e come reagire.

I nostri punti fermi vitali sembrano essere crollati e la nostra mente non fa altro che ricordarci di continuo la perdita, quella persona che ci ha lasciati senza capire perché.

In primo luogo è necessario capire che ogni emozione negativa, vale a dire la rabbia, la disperazione, la tristezza e la paura, ha un fine concreto nel cervello: quello di farci vedere la realtà per emettere una risposta in funzione ad un “pericolo”.

  • Le emozioni negative sono istintive e ci avvisano di qualcosa: dobbiamo reagire.
  • Se abbiamo chiaro il fatto che ormai non ci amano più, non c’è niente di più distruttivo che implorare una nuova opportunità.
  • Una fine fa male, è necessario avvertire la tristezza, piangere e passare del tempo a tu per tu con i propri pensieri.
  • In seguito, accetteremo con dignità quanto successo e ci riprenderemo.

Focalizzare la mente sul passato e su quelle frasi condizionali del tipo “se mi comportassi così, forse”, “se gli dicessi questo, è probabile che..” non fanno altro che far divenire cronica la stessa disperazione.

Voi non avete perso nessuno, sono gli altri ad avervi persi. Vedere le cose in quest’ottica non è un atto di egoismo, ma di forza emotiva.

Se qualcuno non era in sintonia con
  • Non incolpatevi di quella perdita. Non umiliatevi né maltrattatevi emotivamente; non pensate di dover cambiare per andar bene ad un’altra persona.
  • Non perdete mai la vostra identità né la vostra grandezza. Se non piacete agi altri, è un loro problema; se una persona non ha compreso queste vostre caratteristiche, smettetela di torturarvi.

Alimentate il vostro amor proprio, prendetevi cura della vostra autostima e non date fuoco a quei pregi che tanto vi è costato raggiungere, solo perché qualcuno non li vede, solo perché quella persona vi ha lasciati.

 Non perdete voi stessi solo perché avete perso qualcuno 

i vostri sogni, se non ha compreso la grandezza dei vostri valori, se non era in armonia con il vostro amore saggio, il vostro affetto e il vostro modo di fare, chi vi ha perso è quella persona, non voi.

Non vale la pena perdere se stessi. Non è sano smettere di amarsi solo perché qualcuno ha preferito prendere le distanze quando voi cercavate vicinanza.
  • Se scegliete di trascurarvi, se optate per prendere le distanze dal vostro cuore, sarete tristi prigionieri di chi un giorno vi ha detto di no, di chi un tempo ha chiuso le porte di casa vostra per seminare tristezza nella vostra mente.
  • Chiudete questa fase, ponete fine a questo circolo di sofferenza ed uscite a ritrovare voi stessi.
  • Non cercate un amore come analgesico per sopportare il dolore e riuscire a dimenticare.

La cosa migliore da fare in questi casi è passare del tempo con se stessi e ricordare, nuovamente, quali sono le nostre allergie, i nostri sogni e i nostri valori.

Ciò che avete perso non esiste più, ve lo siete lasciati alle spalle, ma quello che ancora deve arrivare può portarvi speranze e felicità. È alla vostra portata, se voi lo volete.


 
 

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