Creato da patty1_mah il 02/10/2007

Sottouncielodistelle

Ai confini dell’infinito, dove cielo e terra si prendono per mano

 

Messaggi di Dicembre 2017

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Post n°11129 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da patty1_mah

Per una sola volta, vorrei anche io qualcuno che abbia paura di perdere me.
M. Barbati

 
 
 

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Post n°11128 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: una o più persone, persone sedute, albero e spazio all'aperto


"Se mi chiederanno qual è il sentimento che considero più bello o più importante, sorriderò e dirò: "Quello corrisposto!"
Martha Medeiros

 
 
 

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Post n°11127 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da patty1_mah

Sapevo che saresti stata troppo orgogliosa per tornare, così ho deciso di venire a prenderti.
- Gabriel García Márquez, "L’amore ai tempi del colera".

.L'immagine può contenere: 1 persona, persona seduta e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°11126 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da patty1_mah

Ogni volta che la ignori l'abitui a vivere senza di te...
cit

 
 
 

Ti auguro un amore che ti faccia sentire le farfalle nello stomaco

Post n°11125 pubblicato il 16 Dicembre 2017 da patty1_mah

Ti auguro amore, ma un amore bello, di quello che ti fa sentire le farfalle nello stomaco, che ti fa assumere un’espressione stupida e che ti illumina il sorriso. Uno di quegli amori da cui non si può scappare per quanto lo si voglia, che ti rende dipendete ad amare di più, ad amare con più forza e, soprattutto, ad amare in modo giusto.
Ti auguro un amore vero, non facile, che di questi ce ne sono già troppo, uno da innaffiare tutti i giorni, che ti sorprende in positivo e nel quale vorrai rifugiarti quando non saprai cosa fare. Amore, sì, solo queste cinque lettere, ma ti auguro di trovarlo perché ti porterà ad aggiungere molte altre parole. Aggiungerà qualcosa anche alla tua persona, perché ci sono mille significati per la parola amore e… sai qual è il più importante? Quello che ti rappresenta.
Ti auguro questo amore, l’amore che abbraccia forte e sicuro, quello che bacia con passione, che ti fa tremare le gambe, che ti dà calore quando fa freddo
e che ti dà aria quando brucia. Un amore che ti faccia dimenticare dei tuoi “mai più”, dei tuoi limiti e delle tue promesse stupide e vane; quell’amore che ti dà storie da raccontare e che ti spinge alla vita, perché non dimenticarlo: se non ti dà la vita, non è amore.
Ti auguro molto più che parole
Non sarà sufficiente che abbia il suono dell’amore, dovrà rappresentarlo, non deve essere fatto solo di parole, bensì deve andare oltre, perché se ti basi solo sulle lettere, allora non ti auguro amore.
Quando uno sguardo non ha bisogno d’altro, quando un gesto parla da solo, quando ti fa tremare senza averti ancora toccato o quando vi è una chimica così forte da far fluire tutto senza bisogno di nessuna parola. Adesso sì che parliamo d’amore e di quello che ci piace, dell’amore bello.
Voglio augurarti sorrisi, di quelli che hanno un perché, ma anche quelli che non ce l’hanno. Voglio che ti emozioni quando parli e che me lo racconti, voglio che me lo faccia provare così che possa divertirmi anche io. Ti auguro di amarti così tanto da avere ancora amore da regalare e che lo regali con risate,con fatti, con molto più che parole.
“Ti auguro di avere voglia di avventure, di saltare nel vuoto e di spaccare il mondo. Spero che tutto quello che ti auguro siano più che parole, voglio che lo raccolga, che lo faccia tuo e che lo senta, perché, altrimenti, non vale a nulla.”
Non perdere il desiderio di continuare a lavorarci
E visto che siamo in tema di auguri… perché no, ti auguro anche di non perdere l’entusiasmo, che dopo aver provato tutto ciò tu possa continuare ad avere voglia di provarlo ancora e che non smetta di cercarlo. Pensa che l’amore non è fatto solo di fiori, ma anche dell’acqua necessaria affinché crescano e non muoiano, uno senza l’altro non serve a nulla.
Quando lo perderai, cerca dove è scomparso, dentro di te o fuori; continua a sforzarti perché l’amore tutto può, non ti arrendere e recuperalo, innamorati ogni secondo. Se c’è una cosa di cui pentirsi, è di non averci provato, di non aver lottato per esso, perché l’amore cura tutti i mali.
Continua a cercare la tua passione e, con passione, continua a sentirla, continua a sprizzare amore da tutti i pori ed in ogni tuo sorriso, continua a lavorare e ad agire affinché l’amore non muoia. Quando sarai soddisfatto, sarà giunto il momento di regalarlo al mondo, perché si ha bisogno d’amore, perché si ha bisogno di gente che distribuisca amore.
La mente è meravigliosa

 
 
 

dedicata ad A. e G.

Post n°11124 pubblicato il 15 Dicembre 2017 da patty1_mah

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 
 
 

Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza

Post n°11123 pubblicato il 15 Dicembre 2017 da patty1_mah

L’indifferenza arriva in una relazione di coppia in modo lento, ma implacabile. È un silenzio amaro nel quale vive l’incertezza, la nostalgia per ciò che un tempo era quotidianità e complicità e del quale, adesso, sentiamo la mancanza.
Le relazioni “muoiono” per molti motivi, lo sappiamo bene, e siamo sicuri che tutte le rotture implicano un livello molto alto di sofferenza, per la quale nessuno è pronto. Nonostante ciò, potremmo dire che è proprio quel vuoto, quell’atteggiamento passivo e freddo da parte dell’altra persona nei nostri confronti, di solito, a scatenare una disperazione e un’ansia maggiori.
Di solito, l’amore ha tre nemici: l’indifferenza, che ci toglie l’ossigeno poco a poco, l’indecisione, che ci impedisce di andare avanti, e la delusione, che mette fine a tutto in un istante.
Ognuno di noi può reagire in un certo modo di fronte al  rifiuto o ad un tradimento, ma come possiamo affrontare il vuoto emotivo dell’indifferenza? Non è facile, ed ecco perché si cerca sempre di trovare un motivo, un perché che spieghi quella distanza affettiva. Anche se, in realtà, non sempre c’è una spiegazione dietro la fine di un amore, a volte, semplicemente, si spegne, soffoca come un sole al tramonto che resta senza fiato…
Una coppia, come qualsiasi organismo vivente che ha bisogno dei propri nutrienti vitali, necessita di rafforzare la propria struttura, la propria relazione. Tutto ciò si ottiene grazie a quei piccoli riti quotidiani, impregnati di complicità, nei quali si registrano i gesti che ci legano, le parole che ci rendono più forti, le carezze che ci aiutano a riconoscerci e gli spazi comuni abitati da una necessità di vicinanza fisica ed emotiva.
Nonostante ciò, a volte, quasi senza sapere perché, facciamo uso del silenzio o decidiamo di non intervenire, dando all’altro la responsabilità di fare, dire e agire. Iniziamo a dare per scontato i sentimenti e persino le risposte a domande che, ormai, non poniamo più. Poco a poco, si dà la priorità ai piccoli dettagli e si trascurano gli aspetti più importanti.Se dobbiamo parlare di un esperto di relazioni affettive, è quasi inevitabile nominare John Gottman e la sua teoria dei “quattro cavalieri dell’apocalisse” per spiegare i motivi che spingono una coppia verso l’abisso del distacco.
Non vi sorprenderà sapere che, tra questi pilastri, oltre alle critiche al disprezzo e all’atteggiamento difensivo, c’è anche “l’indifferenza”, quel comportamento evasivo che ci fa guardare dall’altra parte e che crea grandi abissi di incertezze. Tutto ciò, tutto questo vuoto emotivo e questa freddezza affettiva, comportano serie conseguenze che entrambi i partner devono conoscere.
Le conseguenze psicologiche dell’indifferenza
Quali sono, dunque, le conseguenze dal punto di vista psicologico dell’indifferenza?
Il comportamento indifferente del nostro partner causa soprattutto perplessità e paura. L’amore tra due persone ha bisogno della sicurezza di alcuni affetti e di alcune abitudini con i quali sostenere il proprio legame.
Quando le nostre aspettative su quel legame non sono più rispettate, sorge l’incertezza e l’inquietudine. Due dimensioni di fronte alle quali, il nostro cervello
reagisce con stress e ansia emotiva.
Quando non riceviamo più quella reciprocità emotiva, quello scambio delicato e perfetto nel quale le risposte dell’altro ci rassicuravano e rendevano più forti, restiamo “paralizzati”. Restiamo in attesa, aspettando che la situazione cambi, un comportamento stancante e distruttivo.
Se commettiamo l’errore di interpretare l’indifferenza come qualcosa che “noi stessi abbiamo scatenato”, perdiamo ancora di più il controllo della situazione. La nostra autostima precipita e finiamo in uno stato di vulnerabilità che è molto pericoloso.
Non provo più dolore, adesso il mio cuore è più arido che mai perché si è rassegnato. Ora provo solo indifferenza, che è la carenza più assoluta e desolante di sentimenti.
 La mente è meravigliosa

 
 
 

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Post n°11122 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

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Post n°11121 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

Eppure, dicono che non ti togli il vizio finché non tocchi il fondo. Ma come fai a sapere quando l’hai toccato? Non importa quanto una cosa ci faccia male, certe volte, rinunciare a quella cosa, fa ancora più male.
- Grey’s Anatomy
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il venditore di palloncini

Post n°11120 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

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Un bambino dalla pelle scura stava a guardare il venditore di palloncini alla fiera del villaggio.
L'uomo era evidentemente un ottimo venditore, poiché lasciò andare un palloncino rosso, che sali alto nel cielo, attirando così una folla di aspiranti piccoli clienti. Slegò poi un palloncino blu, e subito dopo uno giallo e un altro bianco, che volarono sempre più in alto finché scomparvero. Il bambino continuava a fissare il palloncino nero e finalmente domandò: «Signore, se tu mandassi in aria quello nero, volerebbe in alto come gli altri?».
Il venditore rivolse al bimbo un sorriso affettuoso, poi strappò il filo che teneva legato il palloncino e, mentre saliva in alto, spiegò: «Non è il colore che conta. È quello che c'è dentro che lo fa salire». 🙂 (dal web)

 
 
 

Non si può togliere dalla testa ciò che non esce dal cuore

Post n°11119 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

Dicono che voler dimenticare significhi ricordare per sempre, e hanno ragione. Cercare di sbarazzarsi dei propri sentimenti è un’avventura che può finire in tragedia. È un suicidio emotivo, una vera follia.
Di certo, non è la stessa cosa provare a dimenticare un pensiero che un sentimento o un’emozione. Con il primo, possiamo riuscirci: è sufficiente abituarsi a pensare ad altro, dirsi “basta” o “stop” quando questo sovviene alla mente.
Tuttavia, tentare di eliminare le nostre emozioni e ciò che esse comportano significa negare la realtà e rifiutare gli insegnamenti che ci si presentano. Voler inibire o sbarazzarci di ciò che sentiamo nel profondo non farà altro che ingigantire tutto ciò che vogliamo evitare.
Voler dimenticare significa ingannare se stessi
Molte volte voler dimenticare significa alimentare inconsapevolmente l’ossessione per quella determinata persona, non rinunciare a quel che ci ha fatto, sentire la sua presenza o il suo ricordo. Tuttavia, può darsi che ciò che vorremmo dimenticare non sia una persona, bensì una sensazione.
Ogni emozione e ogni ricordo ci spinge a prestare attenzione al nostro io più profondo, quell’io a cui non badiamo nel quotidiano. È per questo che è così difficile da capire: molto spesso la nostra coscienza e le nostre parole non riescono a comprendere ciò che trabocca dall’anima.
Tali situazioni richiedono un lavoro interiore molto intenso, che sicuramente ci pesa. Dobbiamo essere consapevoli che è molto probabile provare sentimenti contrastanti, arrabbiarsi con se stessi e con gli altri, sentire ira, gelosia ed altre emozioni che la nostra morale castiga.
È una cosa normale, quindi dobbiamo accettarla. Non possiamo dare alla nostra mente l’incarico di evitare le nostre emozioni: non solo è impossibile, ma anche molto pericoloso.
Ciò che dobbiamo fare è imparare a gestire queste emozioni, a controllare i nostri comportamenti e a favorire il nostro benessere. Lavorare su questo punto significa non sforzarci di stare bene a tutti i costi, bensì provare a tollerare quel che sente il nostro cuore.
In altre parole, scappare dalla sofferenza è impossibile; l’unico modo per farla scomparire è permetterci di sperimentarla e di viverla fino a che questa non si esaurisca
Ricordare ciò che ci ha lasciato il segno
La soluzione non sta nel tentativo di evitare il dolore, bensì nella comprensione, per poter ricordare senza dolore. Il cuore guarisce solo quando riusciamo a conservare nella memoria i bei momenti.
Ciò che ci fa soffrire non è il ricordo di quegli istanti, ma la perdita di qualcuno che amavamo o di un sentimento che è sfumato e che non riusciamo a riconquistare. L’essenza dell’aria che respiravamo in sua presenza, l’odore di quell’ossigeno con il quale contavamo fino all’infinito migliaia di volte…
Se faremo lo sforzo psicologico di comprendere che le persone della nostra vita vanno e vengono, ci renderemo conto che l’importante è quello che è entrato dentro di noi, perché lì rimarrà per sempre.
Quando saremo capaci di fare questo passo, riusciremo a sentire tutto ciò che abbiamo reso nostro, ciò che fa la differenza, ciò che ci restituisce alla vita e che forma il prima e il dopo.
In altre parole, ognuno dei nostri sentimenti si trasforma in una parte di noi alla quale non possiamo rinunciare; tutto ciò che ci fa male perdere resterà per sempre dentro al nostro cuore.
La mente è meravigliosa

 
 
 

Lasciatevi amare, perché l’amore bello non ferisce

Post n°11118 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

Lasciatevi amare, perché l’amore bello ed autentico non ferisce, non tradisce e non fa piangere. L’amore che dà allegria è quello che si offre con gli occhi aperti e il cuore acceso, è una relazione matura e consapevole in cui non si riempiono vuoti e non si alleviano le solitudini egoistiche.
Se ci pensiamo su, ci renderemo conto di quanto è radicata nella nostra cultura l’idea che “il vero amore fa soffrire”; in realtà è sbagliata. Il dolore e l’amore sono molto diversi. Una relazione sincera basata sulla reciprocità non presenterà mai, nella sua composizione, additivi tossici o velenosi.
Lasciatevi amare di un amore bello, lasciate che vi amino come vi meritate, perché l’amore vero non ferisce, porta allegria e non dispiaceri.
John Gottman, professore emerito dell’Università di Washington, è uno dei maggiori esperti in relazioni di coppia. In uno dei suoi libri, “Intelligenza emotiva per la coppia”, ci spiega che il segreto per una relazione durevole e felice risiede nel sapersi ossequiare.Con ciò, il professore vuole esaltare la necessità di aiutarsi l’un l’altro, di dimostrarsi a vicenda l’interesse sincero e reciproco e, soprattutto, di creare significati e valori condivisi.
Il dolore, pertanto, non trova senso né spazio nei rapporti di questo tipo. Vi invitiamo a rifletterci assieme a noi.
Il disamore e il segno che lascia nel nostro cervello
Una delle caratteristiche più notevoli delle persone che riescono ad instaurare rapporti di coppia basati sul rispetto, sull’allegria e sulla crescita è essere capaci di amare come se non fossero mai state ferite prima, senza riversare sul nuovo partner il possibile dolore delle relazioni precedenti. Non c’è sfiducia e l’amarezza non viene riesumata.
Ma al mondo esistono anche individui convinti che l’amore faccia male, perché le loro esperienze passate gliel’hanno confermato. Stiamo parlando del disamore Difatti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of Neurophysiology”, il nostro cervello, dinanzi ad una rottura o una delusione affettiva, reagisce come reagirebbe al dolore fisico.
Per affrontare situazioni così delicate, si sta sviluppando una prospettiva molto interessante nella neurobiologia relazionale. Questa teoria utilizza come principale punto di partenza l’idea che il nostro cervello, grazie alla neuro-plasticità, sia capace di curare le proprie ferite, le impronte del dolore.
Se potessimo costruire nuovi tessuti e rafforzare i legamenti neuronali colpiti dal dolore del trauma emotivo, di certo raggiungeremmo un equilibrio interiore più salubre.
L’amore bello, quello che non ferisce e non fa piangere
Non è mai il vero amore a ferire, è sempre il disamore a farlo. È la battaglia persa a spegnere e sconsolare, è la stanchezza di un cuore inerme, ormai privo di speranze. Un cuore che ormai non crede più ai “ti prometto che cambierò” e ai “sono sicuro che d’ora in poi le cose andranno meglio”.
Voglio un amore così, di sguardi 

 
 
 

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Post n°11117 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

 
 
 

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Post n°11116 pubblicato il 14 Dicembre 2017 da patty1_mah

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Ed in fine si arrese,
si sfilò la pesante armatura
fece cadere le sue ultime armi, 
si vestì di coraggio 
e si innamorò.
Emily Seraphine

 
 
 

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Post n°11115 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

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Post n°11114 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: una o più persone, sMS e spazio all'aperto

 
 
 

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Post n°11113 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

Ed eccola lì.
Lei. 
Che tutti dicevano conoscere.
Lei.
Tutta d'un pezzo.
Ferma.
Forte.
Felice.
E dentro un'altra donna.
Con i suoi dubbi,
fragile,
piena zeppa di paure,
avida d'amore e gravida di sogni.
Lei, a raccogliere cocci e ricominciare,
a toccare il fondo e risalire,
con gli occhi chiusi a ricordare 
e il cuore aperto ad aspettare.
✨Angelo De Pascalis✨
#sottoilvestitolanima

 
 
 

1968 ultima vacanza con mia mamma..

Post n°11112 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

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Matrimonio dei miei genitori...

Post n°11111 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

 
 
 

la foto della mia prima carta d'identità...

Post n°11110 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da patty1_mah

L'immagine può contenere: 1 persona, primo piano

 
 
 

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E sto abbracciato a te
senza chiederti nulla,

per timore
che non sia vero
che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
senza guardare e

senza toccarti.
Non debba mai scoprire
con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

Pedro Salinas

 

 
 

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