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La Mia Creatura

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Aek Atene-Milan 1-0

Post n°596 pubblicato il 22 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineMilan primo, qualificato ma anche un po' triste. Certo, il pareggio tra Lilla e Anderlecht ha dato ai rossoneri il diritto al primato matematico nel girone anche perdendo, ma un risultato positivo avrebbe fatto morale, e non sarebbe stato demeritato. Il fatto è che i rossoneri hanno giocato gran parte della gara in inferiorità numerica, nel senso che dall'altra parte c'era un avversario in più: la sfortuna. E quando la palla non vuole entrare non entra. Sprechi, miracoli del portiere avversario e anche un palo hanno finito per tagliare gambe e idee ai rossoneri. A quel punto, la sfortuna è uscita dal campo, e sono bastate la sagacia tattica e la condizione fisica dei giocatori dell'Aek a conservare l'1-0 fino alla conclusione.

L'avvio è frizzante, con occasioni a raffica da entrambe le parti. I rossoneri provano a pungere con la propulsione di Seedorf, Kakà e Inzaghi (in versione in realtà un po' generosa); i greci rispondono con un Emerson che dirige efficacemente l'orchestra, Cirillo che spinge sulla destra e la coppia Liberopoulos-Julio Cesar che cerca la porta di Dida appena può.
Col passare dei minuti il Milan si impadronisce del centrocampo e arriva vicinissimo alla marcatura, prima con Seedorf, poi con un precipitoso Inzaghi, che in un paio di occasioni, a tu per tu con Sorrentino, si fa respingere da quest'ultimo la palla-gol. Sembra quasi che sia un'ansia eccessiva di fronte alla porta avversaria ad aver stregato quest'ultima.
E poco dopo la mezzora, proprio nel momento in cui sembrava maturo il gol rossonero, arriva quello dell'Aek, grazie a un doppio regalo milanista: prima Seedorf concede un'evitabilissima punizione dal limite, poi Dida sbaglia la posizione piazzandosi dietro alla barriera, facendosi così soprendere dall'esecuzione di Julio Cesar, che trova l'angolino alla destra del portiere. Da qui a fine primo tempo non è più lo stesso Milan: il colpo non viene metabolizzato e l'efficacia del gioco cala drasticamente insieme al rendimento di alcuni uomini, Kakà.
Nella ripresa Ancelotti gioca la carta Jankulovski (per Costacurta) alla ricerca di una maggiore spinta sulla sinistra, anche a costo di sbilanciarsi un po'. E proprio dai piedi del ceco arriva l'ennesima occasione per Inzaghi, il cui tocco di esterno destro mette stavolta fuori causa Sorrentino, ma a dirgli di no pensa il palo. Ma lo sbilanciamento c'è e si vede: tra il 16' e il 18' per due volte i greci arrivano a tu per tu con Dida e solo un errore clamoroso nel primo caso e una prodezza del portiere nel secondo evitano il raddoppio.
L'Aek poi torna a chiudersi ma lo fa con intelligenza tattica, concedendo poco e nulla. E i numeri che parlano di una netta superiorità milanista in termini di possesso palla e di attacchi (9-4 il conto dei corner) servono a poco: conta l'1-0.

 
 
 

Champions League bene il Lione il manchester rischia

Post n°595 pubblicato il 22 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineNella quinta giornata della fase a gironi il Lione incassa i primi gol del suo cammino in Champions e blocca il Real Madrid al Bernabeu. Ma per gli uomini di Capello, già qualificati, c'è il rammarico di aver sprecato la grande occasione con un rigore calciato da Van Nistelrooy sul portiere Coupet. Nakamura stende il Manchester e porta il Celtic a una storica qualificazione. Nelle altre partite della serata successi del Benfica (3-1 al Copenaghen con doppietta di Miccoli), dell'Arsenal sull'Amburgo e del Porto sul Cska Mosca.

GRUPPO E
Steaua-Dinamo Kiev 1-1
– Nello spareggio per il terzo posto la Dinamo passa in vantaggio con una conclusione di Cernat al 29' ma alla Steaua basta lo splendido gol di Dica (tiro a girare imparabile per Shovkovskiy) per guadagnare l'accesso alla coppa Uefa. Proteste della Dinamo per due reti annullate dall'arbitro Jara.
Real Madrid-Lione 2-2 – La partita più attesa della serata si apre con il gol di Carew, che al 12' parte in progressione, vince un rimpallo con Cannavaro, e infila il diagonale vincente. Gli spagnoli reclamano il rigore per un mani di Abidal, ma al 31’ incassano lo 0-2 da Malouda (deviazione su calcio piazzato di Juninho). Gli uomini di Capello riescono a pareggiare con Diarra, ex di turno, e Van Nistelrooy che però spreca nel finale il rigore del possibile 3-2 calciando sul portiere Coupet (azzerata al Bernabeu la sua imbattibilità in Champions dopo 400 minuti).
GRUPPO F
Benfica-Copenaghen 3-1
– Partita chiusa in 40 minuti: il Benfica segna tre volte con Leo (assist di Katsouranis) e Miccoli. L’italiano va in rete due volte: inizia con un tiro dal limite dopo uno scambio con Nuno Gomes, e finisce con un tocco a due passi dalla porta sfruttando una ribattuta corta del portiere Christiansen. Di Allback la rete danese.
Celtic-Manchester Utd 1-0 - Primo tempo senza grandi emozioni. Nella ripresa i Red Devils cercano il gol con Saha (colpo di testa fuori di poco) ma alla fine devono piegarsi agli scozzesi: Nakamura pennella un calcio di punizione imparabile per Van der Sar, poi Boruc conclude l'opera parando il rgiore di Saha.
GRUPPO G
Cska Mosca-Porto 0-2
– Dopo il pareggio senza reti dell’andata, il Porto si rifa con gli interessi vincendo a Mosca grazie alle reti di Quaresma al 2’ del primo tempo e di Lucho Gonzalez al 16’ della ripresa. Grazie a questo successo la squadra di Ferreira mette praticamente al sicuro la qualificazione: nell’ultima gara con l’Arsenal ai lusitani basterà un pareggio.
Arsenal-Amburgo 3-1 – Gunners costretti a inseguire dopo 4 minuti: l'Amburgo va avanti con lo splendido gol di Van der Vaart da fuori area. Gli uomini di Wenger però non si scoraggiano e ribaltano il risultato con un diagonale di Van Persie, e i gol di Ebouè e Julio Baptista.
GRUPPO H
Lilla-Anderlecht 2-2
- Partita spettacolare: francesi avanti due volte con Odemwingie, bravo a sfruttare un’indecisione di Deschacht e Fauvergue. Ma c'è sempre Mpenza a spezzare i sogni del Lilla, pareggiando con un gol per tempo.

 
 
 

La Critica!!!

Post n°594 pubblicato il 20 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineOggi ragazzi ho deciso ho deciso di aprire una nuova rubrica su questo blog che riguarderà le squadre di Serie A e B e i loro problemi. Sarà difficile sentirmi parlare bene delle squadre data la mia indole molto critica e soprattutto pessimistica in ambito calcistico. Lasciate qualche commento su questa mia idea.

Serie A

Inter: la squadra di Mancini in questo momento ha pochi punti deboli però se si riuscisse a esprimere di più il proprio gioco non sarebbe male, inoltre va calmata la cattiveria agonistica.*****

Palermo: il problema del Palermo è che se vuole puntare veramente allo scudetto deve assolutamente rinfoltire la rosa e soprattutto la panchina di giocatori di qualità. Zamparini non può arrabbiarsi se Guidolin mette in campo il povero Brienza... non ha scelta. E per fortuna che di infortuni ce ne sono stati pochi. Insufficienti sicuramente i rincalzi Guana Parravicini e Brienza.****

Roma: la Roma è la squadra perfetta di questo campionato. Grazie ad acquisti mirati si è concessa un ottima panchina che può comprendere giocatori ottimi come Vucinic Montella Acquilani e Ferrari. L'unica cosa da rimproverare all'11 di Spalletti è la mancata continuità, punto di forza l'anno passato.*****

Atalanta: In un altro campionato come quello degli anni passati la squadra di colantonio sarebbe la candidata n°2 alla retrocessione davanti solo al Chievo. Ma grazie all'impoverimento del campionato italiano la squadra nerazzurra ne sta approfittando e sta emergendo come possibile out-sider alla corsa alla Coppa Uefa. Il problema dell'Atalanta però è di ordine caratteriale. O meglio bisogna che i giocatori entrino in campo con determinazione e voglia di vincere per non ripetere partite come quella contro il Chievo.***

Torino: Il Torino è una bella squadra con un allenatore fra i più preparati ma con un direttore sportivo troppo buono che non ha avuto il coraggio di chiudere la porta granata ad elementi come Abbruscato Stellone Muzzi Doudu artefici si della promozione nella massima serie ma non adatti sicuramente a quest'ultima e i dati lo dimostrano. Quindi alcuni interventi in attacco e la squadra potrà decollare tranquillamente.***

Catania: il 7-0 subito domenica scorsa è solo un falso allarme e la squadra non si deve smarrire. Un impianto di gioco cosi non si vedeva dai tempi di Galeone al Pescara alla sua prima stagione in serie A in cui sfiorò l'ingresso in coppa uefa. Non ci sono individualità di nessun tipo ma puntando sul gioco si può arrivare molto lontano.****

Parma: La squadra non ha un identità colpa delle scelte di una società fantasma che è ora di trovare. Mi domando come una squadra cosi diretta dalle amministrazione giudiziarie possa ancora stare in Serie A. è l'anno nero stavolta a mano che non ci sia lo sboccio definitivo di alcuni giovani interessanti come Ferronetti De Lucia Gasbarroni e Ciaramitaro ma comunque sia sostituire i vari Bresciano Marchionni Bonera Cannavaro non è semplice.**

Chievo: Squadra in declino... la fine di una favola sono dispiaciuto molto dall'andamento dei gialloblu ma allo stesso tempo contento per il fatto che chi ne risentirà sarà la dirigenza che ha esonerato Pillon solo perchè Del Neri non trovava un ingaggio e ha indebbolito la squadra pensando di fare come ogni anno di incassare e incassare soldi ma non è sempre Natale.*

Udinese: Squadra perfetta tecnicamente per tenere testa a Roma e Inter l'unico problema dell'11 di Galeone è riguardante l'inesperienza dei giocatori in rosa. Forse Bertotto e Candela sarebbero stati ancora utili alla causa se non altro per fare da chiogge ai piccoli sbarbatelli. Ma la squadra troverà la tranquillità in quanto Galeone ha sempre tratto il massimo dai giovani (vedesi Pescara e Perugia).****

Empoli: Altra squadra senza problemi... si puntava alla salvezza senza grosse spese e tanto sta facendo quindi nulla da rimproverare alla dirigenza però con Tavano o con un degno sostituto si sarebbe potuto puntare più in alto.****

Cagliari: Squadra invariata dall'anno scorso con un tecnico nuovo preparatissimo come Marco Giampaolo che può tornare agli allori di un apio d'anni fa.***

Ascoli: Squadra insufficiente ad affrontare anche un campionato di Serie B per la dirigenza vale lo stesso discorso di quella del Chievo unica nota positiva rispetto a quella gialloblu è stata la scelta di esonerare Tesser e chiamare Sonetti unico uomo in grado di salvare questo Ascoli.*

Lazio: Squadra divertente con un allenatore che  mi sta sempre di più conquistando grazie al suo gioco spregiudicato. Adesso che la squadra ha raggiunto la forma migliore verrà il bello e chi lo sa da cosa nasce cosa... un pensierino allo scudetto nonostante la penalizzazione si potrebbe fare!****

Milan: I problemi del Milan li ho ripetuti per una settimana e sono la mancanza di motivazioni da parte della squadra e del tecnico. Il ciclo è finito e si è perso un annata in cui si poteva far4e ben poco in campionato e dove il cambiamento sarebbe potuto essere assorbito alla grande per tornare padroni l'anno prossimo.**

Messina: La squadra è ottima può puntare veramente alla coppa Uefa anche se sta pagando un poco troppo l'inesperienza di Giordano ottimo tecnico dai futuri rosei ma ancora inesperto.***

Reggina: Se non ci fosse stata la penalizzazione di mezzo il 4° posto sarebbe stata una certezza. Squadra con un gioco spettacolare e con giocatori che stanno rendendo al massimo grazie anche ad un gran tecnico come Mazzarri e grazie anche agli investimenti di Foti che ha speso fior di quattrini per prendere Bianchi Tognozzi e Aronica.****

Livorno: squadra che soffre le pressioni del proprio presidente e che si sente condizionata in campo. Non un bel gioco ma molta concretezza. Ma cosa sarebbe senza Arrigoni e Lucarelli?****

Samdoria: qui vale lo stesso discorso del Chievo società ingorda e tirchia che sperava in un abbassamento delle qualità del campionato per poter puntare in alto. Da buon genovese Garrone non ha cacciato un euro e si è intascato i soldi della cessione di Diana e Tonetto. In più ha messo assieme una squadra di zingari incontrollabili del calibro di Terlizzi Delvecchio Bazzani Flachi Olivera Parola e Accardi gente che non sa fare gruppo e che non è adatta a giocare in una squadra grande come la Sampdoria che sicuramente merita di meglio. Se si cacciavano più soldi si sarebbe potuti arrivare a giocatori come Ledesma Amauri Vucinic e trattenere oltre che ottimi giocatori bravi ragazzi come Tonetto Diana Dalla Bona e Antonioli.**

Siena: Ammetto di non aver tanto seguito i toscani ma penso siano una delle squadre più attrezzate tra le medio-basse per via di avere in rosa 22 giocatori che stanno sullo stesso livello un livello più che discreto. Inoltre anche se a me Beretta non piace si sta vedendo la farina del suo sacco.****

Fiorentina: Non ci sono problemi se non fosse quello psicologico di aver avuto la penalizzazione. Se non fosse stata per questa avrei visto i viola tranquillamente trionfatori del tricolore. Ottima squadra e Ottimo allenatore *****

Valutazione:

*=Gravemente Insufficente

**=Insufficente

***= Sufficiente

****= Buono

*****= Ottimo

Nel prossimo numero la serie B.

 
 
 

Serie A

Post n°593 pubblicato il 19 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineDodicesima di Serie A e non c'è attesa per il posticipo di stasera Torino-Sampdoria un po per la non spettacolarità delle due compagini un po perchè gli amanti dello sport più bello del mondo sono stati abboddantemente saziati dalle partite di oggi.

Vi ricordate la Roma? squadra non all'altezza e con pochi giocatori oltre Totti che entravano nel tabellino marcatori? bene oggi ha stravinto con la sorpresa Catania per ben 7-0. Scesi in campo con una cattiveria agonistica che anche le squadre di Capello invidierebbero la Roma di Spalletti ha il compito agevolato anche dalla doppia inferiorità numerica del Catania per via delle espulsioni di Mascara e Baiocco. Il primo addirittura si è fatto cacciare al 15' dopo una violenta gomitata ai danni di Chivu. Terza espulsione in dodici partite... come dire genio e sregolatezza! Buona la partita anche dell'Inter che trova quel cinismo mancato in tanti anni battendo per 1-0 una sorprendente Reggina in grado a volte di prendere le redine del gioco alla scala del calcio. A decidere il dempre presente Crespo. Rientra Adriano e fa subito la differenza anche se non trova ancora la via del gol. La Lazio ha iniziato a ingranare e batte 1-4 il Messina grazie ancora ad uno strepitoso Mauri in odore azzurro. Per i peloritani sorride solamente Riganò ancora a segno. La cura Sonetti ha avuto effetto l'Ascoli blocca la Fiorentina grazie anche ad un grandissimo sempre verde Pagliuca. I viola ritrovano Toni che va subito a segno. L'Udinese rinasce schiantando 3-0 il Siena grazie al gran ritorno di Vincenzo Iaquinta. Stesso risultato tra Livorno e Parma grazie ad un Lucarelli par-time che trascina i labronici. 2-2 tra Chievo e Atalanta con i uomini di Colantonio che prima rimontano il 2-0 avversario e vanno vicini all'impresa ma senza sfruttare le tante occasioni concesse dall'11 di Del Neri sempre più in crisi.

Ascoli - Fiorentina 1-1

Reti: pt 46° Toni (F); st 39° Bjelanovic (A)

Chievo - Atalanta 2-2

Reti: pt 25° Zanchetta (C); st 12° Pellissier (C), 27° Zampagna (A), 29° Loria (A)

Inter - Reggina 1-0

Reti: pt 4° Crespo

Livorno - Parma 3-0

Reti: pt 26° Pfertzel; st 26° aut. Ferronetti, 37° C. Lucarelli

Messina - Lazio 1-4

Reti: pt 10° Mauri (L); st 12° rig. Riganò (M), 14° Pandev (L), 37° Mauri (L), 39° Makinwa (L)

Roma - Catania 7-0

Reti: pt 12° Panucci, 19° Mancini, 24° e 40° Perrotta; st 3° Panucci, 14° Montella, 25° Totti

Udinese - Siena 3-0

Reti: pt 19° Asamoah, 44° rig. Iaquinta; st 34° Iaquinta

Empoli - Milan 0-0 (ieri)

Cagliari - Palermo 1-0 (ieri)

Reti: st 45° Pepe

Torino - Sampdoria (ore 20.30)

La classifica: Inter 30 punti; Palermo 27; Roma 26; Livorno 22; Atalanta 17; Empoli, Udinese, Siena e Catania 16; Lazio 15; Cagliari e Messina 14; Sampdoria 13; Milan, Torino e Parma 8; Ascoli 5; Fiorentina e Chievo 4; Reggina 0.

Torino e Sampdoria una partita in meno.

Penalizzazioni: Siena -1, Lazio -3, Milan -8, Reggina e Fiorentina -15

 
 
 

Cagliari-Palermo 1-0

Post n°592 pubblicato il 19 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineIl Cagliari ferma la marcia della capolista, imponendosi 1-0 sul Palermo al Sant'Elia. La squadra di Guidolin, che del resto non aveva mai vinto a Cagliari nei 23 precedenti match, ferma a cinque la serie delle vittorie consecutive e incappa nel suo terzo k.o. stagionale. E domenica prossima è attesa dallo scontro diretto con l'Inter di Mancini.

PRIMO TEMPO Fra Cagliari e Palermo è gara aperta e di buon ritmo: più intraprendenti i rosanero nelle prime battute, il Cagliari finisce il primo tempo in crescendo. I primi 45' scorrono all'insegna dell'equilibrio, col Palermo che tiene a consolidare fama e primato, e un Cagliari che non vuole sfigurare al cospetto della capolista. Giampaolo punta su Budel e Langella, innesti non previsti alla vigilia, Guidolin, che ha Corini squalificato, riparte da Brienza, con Bovo in panca (fino al minuto 23 della ripresa) e Tedesco in campo. Il palermitano parte bene e dopo 7' va anche al tiro ma non trova la mira giusta, poi cala alla distanza. Più attivo Langella, che conclude in un paio di occasioni e confeziona per Suazo un assist che mette l'honduregno in condizioni di segnare, nella migliore occasione rossoblu. Invece la prima frazione finisce 0-0, nonostante le idee e i colpi di Bresciano e Amauri, i più intraprendenti ed attivi fra i rosanero. Colpo di scena allo scadere: Simplicio asfalta Suazo lanciato in contropiede, Bertini opta per la chiara occasione da rete ed espelle il brasiliano.
SECONDO TEMPO Il Palermo in dieci riparte con Parravicini al posto di Brienza, e subito rischia su un colpo di testa di Suazo, con Fontana sugli allori. Poi la gara si appiattisce, si fa più nervosa (piovono anche 5 cartellini gialli), col Cagliari che non riesce a far fruttare la superiorità numerica. Anzi, è di Amauri la palla gol più nitida dei primi 44' della ripresa. Per il resto i sardi spingono ma senza la necessaria intensità, e il Palermo non molla di un centimetro. Il tourbillon di sostituzioni non altera gli equilibri in campo. Nemmeno gli innesti di Capone, Pepe e Del Grosso lì per lì regalano al Cagliari un cambio marcia. Anzi la gara col passare dei minuti si fa più noiosa e prevedibile. Poi, anche nella ripresa il colpo di scena arriva alla fine: è bastata un'unica distrazione difensiva al 90' per lasciare spazio alla zampata decisiva di Pepe, subentrato a Langella, abile nello sfruttare un tentativo di sforbiciata di Suazo. E il Palermo aspetta con ansia crescente il risultato di Inter-Reggina di domani.

 
 
 

Empoli-Milan 0-0

Post n°591 pubblicato il 19 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineMettiamola così: un punto che fa classifica. Soprattutto per l'Empoli, perché pareggiare con il Milan fa sempre tendenza. Ma, conti alla mano, anche per i rossoneri che escono dal Castellani con uno 0-0 dopo tre sconfitte consecutive. Oliveira ancora una volta deve fare i conti con una traversa e un palo ed è Balli a salvare il risultato a pochi istanti dalla fine su un rasoterra di Costacurta dal limite.

SENATO ROSSONERO - Con Alessandro Nesta k.o. il quadro della sfortuna è completo. Sfottò a parte, Carlo Ancelotti è costretto a grattare il fondo del barile e schierare una delle più antiche difese di tutti i tempi, con Cafu, Costacurta, Maldini e Jankulovski da destra a sinistra. Centoquarantatrè anni spalmati davanti a Dida. Poi il tradizionale rombo, con Pirlo arretrato rispetto a Brocchi e Seedorf e Kakà il vertice di tutto; quindi Oliveira e Gilardino. Svanisce quindi l'idea del 4-2-3-1, esattamente il modulo di Cagni che affida a Saudati il compito di fare il guastatore tra gli "highlander" rossoneri.
I PALI DI OLIVEIRA - Avranno insieme pure 143 anni, ma i monumenti di Ancelotti non faticano poi molto a contenere i niente affatto sprovveduti padroni di casa, contribuendo a far ripartire la squadra che per venticinque minuti buono non fanno giocare l'Empoli. Proprio la difesa alta impone ai toscani il gioco del Milan che sfrutta tutte le sue pedine impedendo agli avversari di ragionare. Brocchi, in stato di grazia, impegna due volte Balli e conferma la sua maturazione. Il sostituto di Gattuso copre e suggerisce, facendo impazzire Moro che lo marca a uomo. Ciò che manca a questo Milan è la rete e il contributo di elementi (vedi Pirlo) essenziali per illuminarlo. Ma cosa fare quando la palla non vuole entrare? Chiedetelo a Oliveira, molto più propositivo di Gilardino che cerca sempre la profondità, ma senza mai convincere. Il brasiliano invece si muove bene, crea spazi, dialoga con i compagni e non può gridare al gol, ma non per dabbenaggine. Al 17' la traversa gli dice di no su un tiro da lontano, al 18' Moro salva sulla linea sul suo colpo di testa ravvicinato; al 45' il palo alla sinistra di Balli gli manda a quel paese un perfetto diagonale. All'Empoli resta solo un tentativo di Matteini neutralizzato da Dida.
TOCCA A INZAGHI - Non cambia infatti la trama anche nella ripresa. Kakà sfiora subito il vantaggio e i rossoneri mantengono il pallino del gioco, ma con una superiorità fumosa e inconcludente, anche se il merito spetta ai ragazzi di Cagni, diretti da Vannucchi a centrocampo, ben organizzati in difesa, dove spicca Marzoratti, scuola Milan in prestito a Empoli, che oggi come oggi avrebbe fatto davvero comodo ad Ancelotti. Il primo cambio, Inzaghi per Gilardino, la dice lunga sul momento no dell'attacco rossonero. Cagni risponde con Pozzi per Saudati e Adani per lo stesso Marzoratti, infortunato. Due sostituzioni che non modificano l'assetto dei toscani, bravi però a mettere in crisi Dida in due occasioni. Ancelotti, invece, con Gourcuff al posto di Pirlo e Borriello per Oliveira, sottolinea il suo desiderio di portare a casa i tre punti, anche se servirebbe ben altro per rompere la maledizione. Il Milan finisce la benzina e anche i nuovi entrati, eccezion fatta per un colpo di testa di Borriello controllato da Vanigli, non incidono più di tanto. Finisce con un miracolo di Balli che blocca sulla linea, ma con i piedi, un rasoterra da fuori area di Costacurta. L'Empoli sale a 16 punti; quelli che avrebbe il Milan senza penalizzazione.

 
 
 

Serie B

Post n°590 pubblicato il 19 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineDodicesima giornata di campionato cadetto e Davide mette lo sgambetto al Gigante Golia. Il gigante della situazione è la Juventus e il Davide la sorpresa Albinoleffe quest'anno come non mai sorpresa del campionato di serie B. Mondonico sta facendo un grande lavoro ma l'espulsione di Buffon del tutto giudicabile è stata determinante per l'andamento della gara. Deschamps è costretto a richiamare Bojinov per fare entrare Mirante a cui non riesce però il miracolo di parare il rigore a Joelson. La Juve fa gioco e produce occasioni ma senza una punta di peso la davanti la situazione si fa difficile ma Palladino ha qualcosa da dire ed è sua la zampata che porta al pareggio. Il Napoli si porta in testa alla classifica grazie ad un rigore trasformato dal solito Calagol con Bucchi che si vede la partita in panchina. I problemi di gioco dei partenopei nonostante gli ottimi risultati delle ultime settimane sono evidenti ma si va a Pescara con la consapevolezza di poter vincere contro una squadra in pienissima crisi. Il Brescia esce dalla crisi battendo 0-2 un ottimo Arezzo che forse un punticino se lo meritava. Frosinone best che batte anche il Bari e si catapulta nelle zone alte della classifica grazie ad una rete di Di Venanzio. Colpaccio dello Spezia che nel derby piega 1-2 un buon Genoa propositivo ma non cinico a sfruttare le tante occasioni. Il Crotone fa il corsaro a Lecce uscendo vittorioso da una trasferta insiodosissima. Zeman traballa. Il Rimini passa sopra il Verona per 3-0 in una partita dove il puntaggio è stato ovvio gia dopo i primi 10 minuti. Chiude il pareggio veneto 2-2 tra Treviso e Vicenza.

Albinoleffe - Juventus 1-1 (pt 25° rig. Joelson; st 7° Palladino)

Arezzo - Brescia 0-2 (pt 44° rig Hamsyk; st 23° Stankevicius)

Frosinone - Bari 1-0 (14° Di Venanzio)

Genoa - Spezia 1-2 (pt 44° rig. Saverino; st 16° Guidetti, 30° rig. Adailton)

Lecce - Crotone 0-1 (st 14° Cariello)

Modena - Cesena 0-1 (st 23° Pellè)

Napoli - Bologna 1-0 (pt 38° rig. Calaiò)

Rimini - Verona 3-0 (pt 22° Cascione, 23° Jeda, 27° Porchia)

Vicenza - Treviso 2-2 (pt 10° Padoin, 16° Russotto, 42° Schwoch; st 50° rig. Beghetto)

La classifica: Napoli e Piacenza 22 punti; Juventus, Rimini, Genoa e Cesena 21; Triestina, Bologna e Brescia 19; Mantova, Bari, Frosinone e Albinoleffe 17; Spezia  15; Lecce e Treviso 14; Crotone 12; Modena 11; Verona 10; Vicenza e Pescara 4; Arezzo -1.

Mantova e Piacenza una partita in meno.

Penalizzazioni: Triestina e Pescara -1, Arezzo -6, Juventus -9.

 
 
 

Serie A giornata n°12

Post n°589 pubblicato il 18 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineDodicesima giornata di serie A con molte partite insidiose per le grandi.

Il Milan deve dare una sterzata al momentaccio che sta passando e ad Empoli l'imperativo è vincere. Ancelotti potrebbe rischiare la panchina in caso di sconfitta e decide di puntare sulla coppia d'attacco Gilardino-Olivera con sua maestà Inzaghi in panca. Pesano le assenze di Nesta e Cafu rimpiazzati da Costacurta e Simic con l'ennesima bocciatura per Bonera. L'Empoli dal canto suo deve fare a meno di Almiron ma può contare sull'ottima forma generale della squadra e in particolare dei fantasisti Vannucchi e Matteini con l'eterno Buscè a trascinare la squadra. Cagni vuole una prova di carattere dai suoi a cui ha chiesto la vittoria per pensare ad un campionato più ambizioso.

Le capoliste si preparano al big match della prossima settimana. Il Palermo privo di Corini e Di Michele va a fare visita al Cagliari squadra rinvigorita e con l'insidia del Sant'Elia mai espugnato dai rosanero. Guidolin lancia Caracciolo lasciato un po in disparte in quest'inizio di stagione. L'Inter di Mancini affronta la una Reggina spavalda e in area di colpaccio al Meazza. Mazzarri ha in mano una squadra in forma ma che deve finalizzare di più quanto di buono creato dal centrocampo amaranto. Mancini riabbraccia Adriano ma lo manda in panca per dare fiducia la duo Crespo-Cruz un autentica macchina da gol. Dacourt preferito in estremis a Viera non al meglio.

Il Chievo prova ad uscire dalla crisi contro un Atalanta che in trasferta macina gioco e gol e che ha avuto un ottimo avvio di stagione. Del Neri punta molto su Obinna alla ricerca della continuità. Oggi si potrà dire se il miracolo Chievo sta mettendo la parola fine ad un capitolo di storia entusiasmante per la società gialloblu. La Sampdoria va a Torino contro la squadra di Zaccheroni sempre più allo sbando e sfiduciata dagli ultimi risultati.

Ad Ascoli c'è molta attesa per vedere se la cura Sonetti ha iniziato a dare i suoi frutti e uno scherzetto alla Fiorentina ci sta tutto. Fiorentina che recupera Toni, emergenza invece sulla sponda binconera. L'Udinese ha voglia di rivincita contro il Siena dopo la cinquina subita dalla Lazio e Galeone vuole sfodare l'onore dei suoi. La Roma riceve il Catania in una partita che si preannuncia ricca di gol da una parte e dall'altra. Recuperato Totti la Roma punta sul solito schema, Marino dal canto suo si aggrappa al magico tridente Spinesi-Corona-Mascara con il piccolo fantasista al rientro.

Chiude Parma-Livorno su cui non ho niente da dire in quanto è una partita apertissima in cui Arrigoni e Beretta potrebbero giocarci la panchina.

 
 
 

Addio Puskas!!!!

Post n°588 pubblicato il 17 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineL'addio ad un mito è sempre doloroso e dopo Facchetti Best Scirea e tanti altri il mondo del calcio deve digerire anche quello di Puskas il miglior giocatore nella storia del calcio ungherese e del Real Madrid. Numeri da capogiro per una carriera finito addirittura a 39 anni ma mai finita per chi lo ha sempre ricordato per quel micidiale sinistro potente e preciso come non si è mai visto nella storia del calcio.

Un campione di calcio ma anche di vita fermato ma che non è riuscito a vincere la più dura battaglia della vita quella del morbo di Parkinson.

Grande trascinatre dell'Ungheria e del Real Madrid insieme a Di Stefano ha fatto registrare numeri da capogiro qualcosa come 1200 partite e più di 500 gol segnati con i titoli di capocannoniere in Spagna che sono arrivati fino all'età di 36 anni!!!

Sari sempre nei nostri cuori!!!!

 
 
 

Cannavaro Pallone d'Oro, Buffon d'Argento!!!

Post n°587 pubblicato il 17 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineè Fabio Cannavaro il nuovo pallone d'oro. Il Capitano della nazionale campione del Mondo è stato scelto dai giornalisti di France Football dopo un estenuante testa a testa con lo juventino nonchè nazionale azzurro Gianluigi Buffon.

Cannavaro è il quarto Italiano di sempre a ricevere il premio di miglior giocatore d'europa dopo Rivera Rossi e il divin codino Roberto Baggio. Insomma una bella soddisfazione, doppia se si considera che il Fabio nazionale di mestiere fa il difensore centrale. Ma evidentemente le uscite palla al piede tra i vari Henry Zidane Poldosky Shevchenko hanno fatto capire la classe di questo giocatore a cui però io ancora oggi rimprovero di aver abbandonato la Juventus a cui deve essere grato per il ricevimento di questo premio. Ma torniamo al giocatore... non era facile dopo lo scandalo moggiopoli che aveva coinvolto lui di persona, prendere per mano la nazionale e portarla fino l'infinito e oltre. Non era facile dopo tutte quelle offese subite da tutto il mondo fare 7 partite con quella concetrazione che lo contraddistingue da tutti gli altri giocatori. Una media di takle riusciti che probabilmente passerà alla storia del calcio. Lui questo pallone d'oro se lo prende ma è da condividere con Buffon Grosso Zambrotta Del Piero Nesta Pirlo e Gattuso tutti quelli che se lo meriterebbero dopo la storica impresa di Berlino. Ma non scordiamoci anche i suoi meriti... partita con gli Usa spettacolo a più non posso il secondo tempo complice l'espulsione di Materazzi e la voglia di Lippi di vincere Cannavaro e Nesta rimangono in due in difesa... voi direte figurati poveracci... ma poveracci gli attaccanti statunitensi che sono stati messi in ridicolo da due difensori di una classe e tenacia da far paura, e noi che avevamo paura del Brasile!

 
 
 

Parma-Inter 1-2

Post n°586 pubblicato il 13 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineIl solito, Santo Cruz consente all'Inter di tenere il passo del Palermo contro un Parma alla sua migliore serata della stagione.

Nel primo tempo le squadre scoprono subito le carte. L'Inter parte aggressiva, decisa a dare la caccia ai tre punti, con un Ibrahimovic in grande serata; e il Parma mostra subito di non avere timori reverenziali, rispondendo colpo su colpo soprattutto con la propulsione della coppia Morfeo-Pisanu.
A occasione i gialloblù rispondono con occasione, grazie anche a qualche sbavatura difensiva dei nerazzurri, scoperti soprattutto sul fianco sinistro forse proprio per la voglia offensiva di Grosso e Zanetti. E a gol subìto, con Paci non impeccabile sulla prodezza di Ibrahimovic, rispondono con gol segnato grazie a un bel tiro al volo di Budan, sul quale Materazzi è in netto ritardo.
Poi la partita si accende ulteriormente, con colpi anche oltre il regolamento, comprese manate in faccia e trattenute anche dentro ciascuna area. Ne subisce una Crespo, ne dà una Materazzi a Budan per poi subirne un'altra dalla parte opposta da Paci.
La ripresa parte allo stesso modo: grande agonismo, Parma per nulla intimorito. Anzi, a tratti anche più aggressivo ed efficace degli avversari, penalizzati dalla serata poco brillante di Figo e Crespo. Quest'ultimo viene infatti sostituito da Mancini, col pubblico del Tardini che gli tributa un lungo applauso all'uscita, memore del periodo in gialloblù dell'argentino. Mancini inserisce Cruz per cercare di mettere al Parma quell'apprensione che invece sono i suoi a subire, con l'ulteriore crescita di Budan e Morfeo e con un pressing incessante. Apprensione che lievita ancora quando Muslimovic si trova solo davanti a Julio Cesar ma, tradito forse dal dubbio di essere in fuorigioco, spedisce alle stelle. Esce anche Figo per Solari, ma l'Inter non ritrova lucidità offensiva: il gioco è ormai troppo elaborato e prevedibile.
Ma nel finale la partita si infiamma ancora, col forcing interista che produce di nuovo occasioni e un palo, e con il Parma che risponde: il tutto condito con falli e cartellini a grappoli. Fino al gol di Cruz, sul cui primo colpo di testa De Lucia fa il miracolo ma che poi mette dentro, punendo forse troppo il Parma e regalando invece all'Inter il mantenimento del primato. E pazienza se Ibra nel finale viene espulso, forse un po' troppo severamente, per doppia ammonizione: con un Cruz così...

 
 
 

Ecco i convocati di Donadoni

Post n°585 pubblicato il 12 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineCon oltre un'ora di ritardo, Roberto Donadoni ha diramato la lista dei convocati, per l'amichevole di Bergamo contro la Turchia, in programma mercoledì 15 novembre alle 20.50. Scelte faticose, soprattutto a causa della valanga di infortuni che ha investito parecchi azzurri: da Del Piero a Toni, da Perrotta a Gattuso, fino al più recente Di Michele. Da aggiungersi, inoltre, la decisione di non convocare alcuni elementi fuori forma, come Pirlo, Nesta e inzaghi. Tra i 20 giocatori chiamati dal commissario tecnico, spiccano due novità: il centrocampista del Milan Christian Brocchi e quello della Roma Alberto Aquilani, che diserterà martedì sera l'amichevole in programma tra l'Italia Under 21 e la Repubblica Ceca. Il romanista, infatti, era stato chiamato dal c.t. dell'Under 21 Casiraghi.

Rientra nel giro azzurro Alberto Gilardino, fuori negli ultimi due incontri di qualificazione a Euro 2008. Nessuna convocazione, invece, per Doni e Paro, indicati come possibili novità. "Sarei forse banale a dedicare la convocazione a mia moglie, i miei nonni, mia mamma e tutta la famiglia - ha dichiarato Brocchi dopo la chiamata di Donadoni -. Per non cadere in questo, l'unica dedica che ci tengo a fare, e la faccio con tutto il cuore perché se sono a questi livelli lo devo a lui, è a un allenatore che mi ha aiutato: Cesare Prandelli. Mi ha insegnato tanto ed è stato importante per me".
Questa la lista:
Portieri: Buffon (Juventus) e Amelia (Livorno);
Difensori: Cannavaro (Real Madrid), Barzagli (Palermo), Zaccardo (Palermo), Zambrotta (Barcellona), Oddo (Lazio), Materazzi (Inter), Pasqual (Fiorentina);
Centrocampisti: Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Mauri (Udinese), Aquilani (Roma), Brocchi (Milan), Palombo (Sampdoria), Barone (Torino);
Attaccanti: Iaquinta (Udinese), Di Natale (Udinese), Gilardino (Milan), Rocchi (Lazio).
I giocatori dovranno ritrovarsi lunedì 13 novembre entro le 15 presso lo stadio San Siro di Milano dove, alle 16, si svolgerà il primo allenamento.

 
 
 

Serie A

Post n°584 pubblicato il 12 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineUNdicesima giornata di Serie A scoppiettante e ricca di gol tra i quali alcuni di pregevole fattura, è questo lo scenario che mi appare agli occhi questa sera attendendo il posticipo di Parma dove Parma e Inter finora sono sull1-1 con reti di Ibrahimovic e Budan.

Ma veniamo alle partite di oggi. Il Palermo si gusta il momentaneo primato solitario in classifica schiantando senza non poche difficoltà un Torino che si è arreso solo dopo il secondo gol. Capitan Corini firma il vantaggio in scivolata poi Di Michele raddoppia su un micidiale contropiede becchettando Abbiati con un pallonetto soft e infine il solito Amauri chiude la partita. La Sicilia vive un gran momento e il successo del Catania per 3-2 sul Livorno lo dimostra, i rossoazzurri rimontano il parziale 1-2 degli ospiti trascinati da Bakayoko. A definire il risultato è ancora una volta bomber Corona con uno dei suoi guizzi. La Sampdoria ritrova il successo battendo 3-0 un Chievo di morti. Colossale la papera di Sicignano in occasione del secondo gol di Quagliarella ma c'è da dire che i clivensi protestano per un rigore dubbio non concesso dall'arbitro. La Lazio ne fa 5 all'Udinese con uomo partita Oddo che distribuisce assist e si prende il lusso di segnare un calcio di punizione alla sua maestà Baggio. Doppiette di Mauri e Rocchi. Tra Messina e Cagliari finisce 2-2 con molte occasioni da gol mal sfruttate dai sardi e un Messina salvato dalle prodezze di Riganò e Cordova con il Cileno che dopo il gol al Torino fa rivedere le sue proprietà balistiche silurando Chimenti con una punizione dai 35 metri. L'Empoli fa la voce grossa con un Ascoli oramai rassegnato alla retrocessione che perde anche la roccaforte casalinga punto di forza dei marchigiani lo scorso anno e che non vince da 8 mesi. La Reggina la spunta a Siena grazie ad un rigore trasformato da Rolando Bianchi che permette ai calabresi di azzerare la penalizzazione in classifica.

Ascoli - Empoli 0-1

Reti: pt 7° Buscé

Catania - Livorno 3-2

Reti: pt 35° Spinesi (C), 48° Bakayoko (L); st 15° Paulinho (L), 16° Caserta (C), 45° Corona (C)

Lazio - Udinese 5-0

Reti: pt 33° Rocchi, 41° Mauri; st 29° Mauri, 33° Oddo, 37° Rocchi

Messina - Cagliari 2-2

Reti: pt 35° Cordova (M); st 8° Esposito (C), 19° Riganò (M), 48° Conti (C)

Palermo - Torino 3-0

Reti: pt 43° Corini; st 24° Di Michele, 34° Amauri

Sampdoria - Chievo 3-0

Reti: pt 19° Bonazzoli, 28° e 36° Quagliarella

Siena - Reggina 0-1

Reti: st 25° Bianchi rig. (R)

La classifica: Palermo 27 punti; Inter 24; Roma 23; Siena, Atalanta, Catania e Livorno 16; Empoli 15; Messina 14; Sampdoria e Udinese 13; Lazio 12; Cagliari 11; Parma e Torino 8; Milan 7; Ascoli 4; Fiorentina e Chievo 3; Reggina 0.

Inter e Parma una partita in meno.

Penalizzazioni: Siena -1, Lazio -3, Milan -8, Reggina e Fiorentina -15

 
 
 

Milan è crisi

Post n°583 pubblicato il 12 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineIl Milan è in crisi e i rimpianti non sono pochi e penso che vengano quasi tutti dal mercato estivo. Analizziamo la situazione:

In campionato è vero che la penalità mette una pressione psicologica di rilievo ma bisogna dire che questa squadra non può competere con squadre come Inter Palermo Fiorentina e Roma che nonostante non siano ottime squadre si sono viste più attrezzate della compagine rossonera. In Europa la squadra di Ancelotti non ha strafatto considerato il basso livello delle squadre con cui è capitato ma li comunque qualcosa in più si è visto.

Il problema del Milan è generale, un mercato deficitario in cui c'era bisogno di rifondare una squadra dalle radici, una squadra insomma che oramai aveva finito il suo ciclo, con giocatori ormai alla fine di una carriera lunga e ricca di successi o altri che in questi anni non sono stati all'altezza del blasone rossonero.

La cessione di Shevchenko è stata dolorosa e si poteva evitare tanto quanto l'acquisto di Olivera pagato quanto un certo Ibrahimovic e meno di un certo Van Nisterloy. Gilardino anche se io sono convinto che farà tanti gol in questa stagione ha lasciato qualche perplessità sul fatto che sia da Milan. Ancelotti ha dimostrato di avere le idee un po confuse ed è stato messo in difficoltà proprio dalla partenza di Sheva su cui basava il modulo a due punte. 

Adesso la squadra deve dare il massimo fino a giugno portando a termine la stagione puntando decisamente alla Champions League ma a giugno ci sarà bisogno di una totale rifondazione a partire proprio dal tecnico. Prandelli Lippi e Novellino sarebbero le alternative ideali secondo me.

Come formazione ci sono da fare alcuni ritocchi e secondo me la squadra per la prossima stagione deve essere questa:

                                                          Amelia

                                     Bonera        Nesta       Barzagli     Jankulosky

                                                      Gattuso     Pirlo

                                           Ronaldinho       Kaka      Gourcuff 

                                                              Gilardino

Insomma concentrare le risorse economiche sul Gaucho o in alternativa su Messi dato che uno dei due a fine stagione partirà dal Barcellona e rinforzare la rosa con rincalzi giovani ma promettenti come Rinaudo Almiron Foggia Tavano Canini e tanti altri che potrebbero sbocciare da un momento all'altro. Fatemi sapere con i vostri commenti cosa ne pensate.

 
 
 

Milan-Roma 1-2

Post n°582 pubblicato il 12 Novembre 2006 da gianmaria5
 

immagineFrancesco Totti prende per la mano la Roma e con una doppietta annienta un Milan sfortunato, ormai alla terza sconfitta consecutiva. Il 2-1 finale, rete del capitano, pareggio di Brocchi e zuccata vincente del giallorosso, apre una voragine di dimensioni incalcolabili in casa rossonera.

COSI' IN CAMPO - Nelson Dida c'è. Vittima di una lombalgia, Dida stringe i denti e per Kalac non c'è nemmeno la panchina. Ancelotti gli preferisce Fiori. Senza Gattuso c'è posto per Brocchi, e nonostante le feroci critiche (ecco il coraggio di Ancelotti) al fianco di Gilardino c'è Oliveira. Teoria applicata da Ancelotti per l'evidente incompatibilità fra Inzaghi e l'ex Parma. Con un suggerimento: Oliveira facci vedere qualcosa di buono. Anche perché la Roma è squadra compatta. Spalletti infatti non regala sorprese e schiera in campo il suo 4-2-3-1, con Totti unica punta. Con il consiglio semmai, di usare un po' di prudenza.
TOTTI GOL - Ma l'alta, veloce e brillante Roma assorbe l'impetuosa partenza dei rossoneri e già dalle prime battute appare evidente una tranquillità che il Milan sembra avere perduto. Al primo affondo, infatti, i giallorossi passano con un destro incrociato di Totti, servito da Taddei. Resta da comprendere l'ampio spazio regalato al capitano, solo in mezzo all'area, libero di colpire. La reazione del Milan c'è, è immediata. Commovente, per certi versi spettacolare. All'8' Tonetto toglie la palla dai piedi di Oliveira pronto a infilare Doni; al 18' il portiere romanista risolve un mischione; al 21' blocca un rasoterra di Kakà e pochi istanti dopo è la traversa a salvarlo incredibilmente sull'elegante destro a rientrare di Seedorf. Finalmente anche Gilardino tenta la conclusione, ma la sua bella girata sorvola di parecchio la traversa. La colpisce in pieno Oliveira, sottolineando che la sfortuna non ha pietà di questo Milan. Anche nel duello brasileiro tra Kakà e Doni alla fine del primo tempo, allorché il portiere riesce a deviare in angolo con le gambe il tocco a colpo sicuro del rossonero. E a conti fatti, calcoli che la Roma ha sfruttato l'unica occasione che le è capitata. Cinica. Con carattere. Pronta ad aprire nuove ferite a un Milan a cui non ne va bene una. Mica facile aprirsi varchi nella difesa giallorosa, dove spiccano la precisione di Mexes e la furbizia di Chivu, protetti, e non è poco, dalla copertura di De Rossi.
CUORE MILAN - Al 2' della ripresa Brocchi pesca Oliveira al limite e il brasiliano manca il gol con un bel diagonale, confermando il trend della prima frazione. A parte il rasoterra sul prima palo di Totti deviato da Dida, è infatti il Milan a tenere alta la tensione. All'assedio partecipano tutti. Simic compreso, e il meritato pareggio lo regala Brocchi con un potente tiro angolato. Gioca bene adesso il Milan e la Roma, che di pareggiare non ne vuol sapere, inevitabilmente si scopre. Spalletti toglie Perrotta per Aquilani. Il nuovo entrato esalta Dida, miracoloso sul suo bolide dal limite. E se non è Dida è il palo a rimediare, respingendo il siluro di Totti da identica distanza. Entra Inzaghi per Gilardino, ma è Kakà a far tremare Doni. Partita vibrante, con il Milan che pressa e la Roma pericolosa in contropiede.
IL CROLLO - Ancelotti toglie Oliveira per Borriello; Spalletti sostituisce l'infortunato Mexes con Ferrari, ultime due tessere di un finale palpitante in cui prevale la personalità della Roma, pronta a sfruttare una ripartenza e colpire ancora con Totti: di testa, su assist di Mancini, ancora una volta padrone dell'area di rigore. E' il gol che fa calare il sipario su San Siro. E allarga a macchia d'olio l'angoscia di un Milan in crisi.

 
 
 
 
 

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