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Messaggi di Maggio 2015
Post n°8310 pubblicato il 31 Maggio 2015 da psicologiaforense
Una donna ha trovato, dopo la morte del marito, un computer all'interno di una scatola di apparecchiature elettroniche, e se ne è sbrigativamente disfatta portandolo in un apposito centro di recupero di rifiuti elettronici della Silicon Valley….. In realtà, quello che per lei era solo un computer da buttare, per qualcun altro è diventato un tesoro da 200.000 dollari...
IL TESORO NASCOSTO
Quello che per lei era solo spazzatura, in realtà era una rarità, un piccolo tesoro. Ora una ditta specializzata in rifiuti elettronici della Silicon Valley sta cercando una donna che si è liberata di un vecchio computer della Apple. La macchina si è poi rivelata un oggetto da collezione del valore di 200.000 dollari. Il computer, come scrivo sopra, era all'interno di una scatola di apparecchiature elettroniche, delle quali la donna si è disfatta dopo la morte del marito, ha detto Victor Gichun, vice presidente della compagnia Clean Bay Area. La donna non ha voluto una ricevuta fiscale e non ha lasciato un numero al quale poter essere ricontattata, ed è stato solo alcune settimane dopo che gli addetti dell'azienda hanno aperto la scatola e scoperto all'interno un AppleI. Il giornale San Jose Mercury News scrive che si tratta di uno dei soli circa 200 desktop assemblati da Steve Jobs, Steve Wozniak e Ron Wayne nel 1976. "Davvero non potevamo credere ai nostri occhi. Abbiamo pensato che fosse falso" ha detto Gichun alla televisione KNTV-TV. La compagnia ha venduto l'Apple I per 200.000 dollari a una collezione privata, e poiché riconosce il 50% del valore degli oggetti venduti ai proprietari originari, Gichun ha detto di voler dividere il ricavato con la misteriosa donatrice. Dice di ricordarne le fattezze e ha lanciato un appello affinché torni per ricevere i 100.000 dollari che le spettano
Post n°8309 pubblicato il 30 Maggio 2015 da psicologiaforense
E' un tema trascurato dagli stessi blogger, ma l'elenco di chi, a causa del blog, viene ucciso è infinito in quei paesi in cui la libertà d’espressione è un dover essere lontanissimo come quasi tutte le altre libertà individuali. Però anche in Italia...
NÉ EROI NÉ MARTIRI, SOLTANTO BLOGGER
Poche settimane fa è toccato al bengalese Ananta Bijoy Das, abbattuto a colpi di macete... uno dei tanti blogger eroi quotidiani il cui nome si diffonde spesso contemporaneamente alla notizia della loro morte. L’elenco è tanto lungo quanto spaventoso per le postille di minacce o requiem da aggiungere accanto ad ogni nome. L’ultimo è Mario Piccolino, ultimo in ordine temporale. Faremmo bene a ricordarne il nome per impararne altri di nomi come il suo... prima di piangerli su una lapide.
«Ucciso a Formia l’avvocato blogger paladino della legalità». La notizia della morte di Mario Piccolino, assassinato nel suo studio legale in provincia di Latina con un colpo alla testa, rimbalza sui siti internet italiani mentre i media si arrabbattano alla ricerca delle note biografiche di questo temerario 71enne fino a questo momento pressoché ignoto alle cronache nonostante la sua coraggiosa battaglia contro la camorra, bestia nera dell’agro pontino. Mario Piccolino, era in pensione e si dedicava al suo Freevillage.it, il sito dedicato alle battaglie civili che gli era costato già più d’una minaccia e svariate teste di animali mozzate depositate davanti casa (nel 2009 fu aggredito e picchiato con un cric). Mario Piccolino, era un blogger... E di questi tempi i bloggers, considerando l’espressione come sinonimo di giornalisti per hobby che provano a raccontare l’irraccontabile, non se la passano bene da nessuna parte.
Post n°8308 pubblicato il 29 Maggio 2015 da psicologiaforense
Noi e i nostri figli… il processo di formazione dell'uomo va nella direzione di una lenta ma autentica scoperta e chiarificazione di sé, ovvero delle proprie peculiari caratteristiche, soprattutto spirituali. La coscienza educativa contemporanea afferma la necessità di realizzare un'educazione consapevole della sua intrinseca e fondamentale problematica e capace di dare la giusta rilevanza a tutti gli aspetti che caratterizzano e costituiscono l'uomo...
ONORA IL FIGLIO E LA FIGLIA
C'è un unico modo per educare: con il proprio esempio. In senso educativo, infatti, l'esempio può essere considerato come la più alta forma di linguaggio pedagogico che un adulto allevante (genitore, insegnante…) possa usare nel suo rapporto con l'educando. In questa accezione, con il termine esempio si intende la testimonianza autentica che l'educatore deve dare del proprio spirito e della propria vita interiore (del proprio orientamento esistenziale), in assoluta coerenza, sincerità e schiettezza: unica garanzia dello stabilirsi di un commercio spirituale lontano da ogni inganno o da qualunque auto-mascheramento. L'esempio, dunque, non è la presentazione di un «modello» statico che pretende di incarnare la perfezione, ma di un modello dinamico la cui validità pedagogica consiste essenzialmente nel presentare senza infingardaggine lo sforzo di una persona nella ricerca della sua migliore realizzazione. NOTA INTEGRATIVA I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO Se un bambino vive con le critiche, impara a condannare. (Dorothy Law Nolte)
Post n°8307 pubblicato il 29 Maggio 2015 da psicologiaforense
Attende, nudo, il risultato delle urne... Il 18 giugno la Danimarca vota per elezioni anticipate e i candidati stanno scendendo in campo. John Erik Wagner,candidato indipendente di 52 anni, nato in un distretto della capitale danese, ha pensato bene di tappezzare la città di manifesti che lo ritraggono nudo e con solo un cinturone da cow boy sui fianchi... NUDO MA NON DISARMATO
Per chi - visti i manifesti elettorali dove il candidato premier fa lo sceriffo: nudo e armato - sia interessato a sapere qualche punto fondante la sua proposta politica basti sapere che John Erik Wagner promette di : a) modificare le regole elettorali, b) rendere gratuite le visite mediche e dentistiche, c) modificare sostanzialmente il mercato del lavoro perché tutti abbiano sei mesi di lavoro e sei di vacanza, d) .... Il candidato non è nuovo ad iniziative clamorose: presentatosi alle regionali e alle politiche già dal 2005, si segnalò nel 2013 per una irruzione in uno studio televisivo dove era in corso una tribuna politica. Munito del fido cinturone, protestando per l’esclusione dai dibattiti dei partiti minori, «NON SONO ELEZIONI LIBERE!!!» urlò a più non posso prima di essere portato via dal servizio d'ordine. Adesso corre per la carica di primo ministro, come è scritto chiaramente sui manifesti che sono di due tipi in modo da "accontentare tutti" : i primi, in cui compare tutto nudo; i secondi in cui Wagner posa di tre quarti, completamente vestito e incravattato. In rete, e come poteva essere diversamente? Si sono scatenati i commenti: «Bel lavoro Wagner ? ha twittato una internauta - ha riempito Copenaghen dei suoi attributi con la scusa di correre alle elezioni» e un altro utente si è chiesto «cosa abbiano a che fare le nudità di Wagner con il suo programma». La risposta l’ha fornita un laconico commentatore: «È la Danimarca bellezza».
Post n°8306 pubblicato il 28 Maggio 2015 da psicologiaforense
Soprannominata la "Barbie Russa", Angelica Kenova racconta la sue difficoltà in campo affettivo, relazionale, sessuale... ancora protetta dai genitori vive una vita vuota dove è arduo trovare senso e significato....
VITE DA BAMBOLE Ormai è chiaro, le "Barbie umane" hanno un particolare appeal sui social network. Ed è per questo motivo che, dopo la bella ucraina Valeria Lukyanova e Alina Kovalevskaya, ecco spuntare una nuova bambola in carne ed ossa. Bellissima e bionda, arriva dalla Russia e si chiama Angelica Kenova. Quest'ultima, però, non solo somiglia alla ragazza di plastica prodotta dalla Mattel, ma viene anche trattata come tale. In che senso? A 26 anni, Angelica vive ancora sotto il controllo di genitori iperprotettivi e non ha mai conosciuto l'amore. "Sono stata chiusa in un palazzo di ghiaccio per tutta la vita, ma forse un giorno potrò scappare", racconta al Daily Mail la giovane.
Post n°8305 pubblicato il 27 Maggio 2015 da psicologiaforense
Le nevrosi sono condizioni morbose caratterizzate dalla presenza di vari sintomi psichici e somatici, suscettibili di spiegazione psicologica soprattutto a livello delle motivazioni dell'inconscio; questi sintomi disturbano in vario modo, e con sofferenza, la vita affettiva ed i rapporti interpersonali e sociali di chi ne è affetto e sono determinati non da cause organiche, ma da traumi e conflitti psicologici, più o meno inconsci, intervenuti nella prima infanzia o nella vita adulta... L’ETÀ DEL DISAGIO La nevrosi è una reazione abnorme che deve considerarsi la forma più comune di risposta « sbagliata» agli stress della vita. Essa si differenzia dalle psicosi (cioè dalle malattie mentali vere e proprie) per la genesi prevalentemente o esclusivamente psicologica; per la minor gravità; per la mancanza di una frattura con la realtà; per la consapevolezza di malattia ed il conseguente desiderio da parte dei malati di essere curati e guariti. Secondo le manifestazioni sintomatologiche prevalenti, si possono distinguere varie forme di nevrosi: alcune, per la presenza di una sintomatologia esclusivamente psichica o perché dovute a cause passate spiegabili solo in termini di personalità del malato e di storia della sua vita, vengono definite anche psiconevrosi (psiconevrosi isteriche, psiconevrosi fobiche, psiconevrosi ossessive, psiconevrosi ansiose o d'angoscia, psiconevrosi reattive).
Post n°8304 pubblicato il 27 Maggio 2015 da psicologiaforense
È dal 2008 che si è perdutamente innamorato di Malia, la primogenita del presidente americano Barack Obama, e ora si è dichiarato offrendo come dote 50 mucche, 70 pecore e 30 capre.
Il suo è amore vero e sull'altare degli affetti è pronto ad offrire in sacrificio 150 splendidi capi di bestiame. A dichiararsi in modo così originale, è stato un avvocato kenyano - hanno riferito i giornali locali, poi ripresi da Sky News online - la cui età non è stata rivelata. "Sono interessato a lei dal 2008 - ha affermato Felix Kiprono - Non sono fidanzato e le prometto di essere fedele". L'uomo, ligio alle tradizioni locali e per sottolineare la serietà della sue intenzioni presenterà la sua offerta direttamente ad Obama a luglio, quando il presidente visiterà il Kenya, Paese di cui è originario. "Sto preparando una lettera per Obama - ha proseguito Kipromo - in cui voglio chiedergli di farsi accompagnare da Malia nel suo viaggio".
Post n°8303 pubblicato il 25 Maggio 2015 da psicologiaforense
Fin dalle origini ed in tutte le civiltà, l'uomo è ricorso a dei riti per esprimere a se stesso il senso della propria vita, per metterla in relazione con un mistero che lo circonda e lo sorpassa, per invocare le divinità, rendere loro omaggio o ringraziarle....
RITI CHE FORMANO E TRASFORMANO Anche in un mondo secolarizzato le celebrazioni e i riti occupano un posto rilevante, sia che riuniscano un gruppo di amici o una classe sociale, una città o una nazione, oppure tutto il mondo; alcune di tali celebrazioni ritornano secondo un ritmo periodico, mentre altre sono provocate da un avvenimento inatteso che segna la storia del gruppo o del mondo. Nello spiegarsi infinito della loro diversità, le celebrazioni seguono tuttavia qualche regola fondamentale. Esse hanno sempre, come punto di partenza e come oggetto, un avvenimento della vita umana o in relazione alla vita umana. Hanno un carattere collettivo o almeno riuniscono parecchi partecipanti. Esse si richiamano non soltanto al linguaggio della parola, ma anche al linguaggio dei gesti e dei simboli e osservano certi riti tradizionali. Si svolgono in un clima di emozione, di comunione e, generalmente, di gioia e di festa. Quando si tratta di celebrazioni religiose, la loro intenzione è quella di celebrare la vita dell'uomo nei suoi momenti salienti, collegandola al Mistero; oppure, secondo un altro punto di vista, esse cercano di celebrare la Divinità che si rivela e si comunica agli uomini con la sua potenza. Il rito però non appartiene a nessun ambito specifico dell'esistenza non è esclusivo del sacro né del profano, non è prerogativa dell'uomo religioso né di quello secolare; non è fenomeno unicamente soggettivo, né unicamente collettivo, non ha scopi solamente propiziatori né solo gratulatori. Il rito appartiene alla normalità e alla patologia; è presente nelle culture arcaiche e nella civiltà postindustriale; è praticato da persone ingenue e superstiziose e da persone intellettuali e razionali. Il rito è dell'uomo.
Post n°8302 pubblicato il 25 Maggio 2015 da psicologiaforense
Nella coppia siamo abituati a vedere un quadro estremamente sfaccettato di comportamenti dai più normali ai più scioccanti. Infatti, quanti matrimoni, iniziati con mille sogni e una grande voglia di amarsi, si riducono a luoghi d'indifferenza o addirittura rifiuto, odio, ripugnanza, desiderio di nuocere o di vendetta… TROVATE CENERI E FRAMMENTI OSSEI DI UNA DONNA NEL WC DI UN SUPERMERCATO Si dice, ricordando le parole di François De La Rochefoucauld, che, a ben guardare. l’amore nella maggior parte dei suoi effetti somiglia più all’odio che all’amicizia. Forse questo accade per aspettative frustrate o per altri motivi che generano, nei confronti del partner un rancore che neppure la morte riesce ad attenuare. Così è accaduto a Tokyo dove un 68enne giapponese ha gettato le ceneri della moglie defunta nel water di un supermercato.
Post n°8301 pubblicato il 23 Maggio 2015 da psicologiaforense
Nel libro della Genesi (11,1-9) si può leggere come gli uomini si sarebbero accinti a costruire una torre la cui cima toccasse il cielo e come il Signore, offeso da tanta presunzione, avrebbe posto fine alle loro intenzioni semplicemente confondendo le loro lingue. Il costo del grande progetto è enorme...
«VENITE, COSTRUIAMOCI UNA CITTÀ E UNA TORRE LA CUI CIMA GIUNGA FINO AL CIELO; ACQUISTIAMOCI FAMA, AFFINCHÉ NON SIAMO DISPERSI SULLA FACCIA DI TUTTA LA TERRA».
È un albergo, ma sembra una città. È iniziata in Arabia Saudita la costruzione del più grande hotel del mondo, l'Abraj Kudai. Il progetto comprende, tra le altre cose: 10mila camere, 70 ristoranti, pista di atterraggio per elicotteri, suite e interi piani presidenziali, un gigantesco centro commerciale, un centro conferenze 'full size', parcheggi e fermate per l'autobus. Il tutto sarà distribuito in una dozzina di torri, sovrastate da un'immensa cupola. Il design richiamerà le tradizionali fortezze del deserto saudita, stilizzate e reinterpretate in chiave contemporanea. Dieci delle torri offriranno sistemazioni a quattro stelle; due saranno invece riservate a chi cerca (e può permettersi) il lusso più sfrenato. In totale, il cantiere coprirà una zona di 1,4 milioni di metri quadrati nell'area di Manafia (nella provincia della Mecca), a soli 2,2 chilometri dalla Moschea Sacra di Masjid al-Haram, meta di pellegrini musulmani da tutto il mondo. Lo studio di architettura che firma questa opera elefantiaca - il cui costo si aggira attorno ai 3,5 miliardi di dollari - è quello internazionale (ma con sede a Beirut) di Dar Al Handasah, mentre il design d'interni è stato affidato allo studio londinese Areen Hospitality. Secondo i piani, l'Abraj Kudai sarà pronto per l'inaugurazione nel 2017.
Post n°8300 pubblicato il 22 Maggio 2015 da psicologiaforense
La Boschi ha riscoperta e praticata l'arte del fascino in politica... ha la capacità di suscitare l'attenzione altrui, che si realizza con il corpo, il linguaggio, i gesti, lo sguardo sapendo comunicare in maniera efficace e seduttiva con tutte le persone che la circondano… BELLA, SOLIDA E ALLINEATA. MARIA ELENA BOSCHI SPIEGATA DA POLITOLOGI E SONDAGGISTI: NON ERA L’UNICA RENZIANA DOC, MA LA PIÙ RESISTENTE
La nuova onda renziana vede la Boschi in primissima fila, accanto al leader, non solo in quanto ministro delle Riforme: "E' una mela fresca, piacevole - è il commento di Oliviero Toscani - E' una bella ragazza, cicciottella, rassicurante. Con quell'aria ingenua sa usare un po' più degli altri la comunicazione politica". Che sia competente o meno, nota Toscani, non è rilevante. Va dritta al punto, in Parlamento come in tv. Anche per questo si è lasciata alle spalle le altre renzine salite alla ribalta nel 2013, da Simona Bonafè ad Alessia Morani, fino alle "acquisite" Marianna Madia, Alessandra Moretti e Pina Picierno, che pure hanno guadagnato posizioni importanti ma sembrano essersi perse un po' per strada, soprattutto come appeal generale. "La Boschi non si è persa - spiega la Gualmini - lei studia, si prepara, quando dibatte non commette errori, non si fa prendere in castagna, mantiene brillantezza".
Post n°8299 pubblicato il 22 Maggio 2015 da psicologiaforense
La polizia municipale ha sequestrato il listino prezzi di un parrucchiere etnico in zona fiera. I costi sono infatti diversi. Ad esempio, ad un italiano sono chiesti 10 euro per il taglio dei capelli e a un black (nero) 6 euro. Anche la barba ha due prezzi diversi: bianchi 5 euro, neri 3. E taglio con barba bianchi 15 euro, neri 8.«Questo è razzismo», commentano il presidente del consiglio comunale Roberto Marcato e l'assessore Fabrizio Boron, entrambi della Lega e candidati in regione... PADOVA, PARRUCCHIERA FA PREZZI DIVERSI A SECONDA DEL COLORE DELLA PELLE: 10 EURO PER UN TAGLIO AI BIANCHI, 6 AI NERI Mercoledì 20 maggio, agli ordini del comandante Antonio Paolocci, i vigili urbani di Padova hanno fatto irruzione in un parrucchiere africano a due passi dalla Stazione, «Gloria Coiffeur Beauty Center» di via Tommaseo, ed hanno sequestrato alla titolare il tariffario esposto all’ingresso, dove i prezzi sono differenti a seconda del colore della pelle del cliente. L'assessore comunale di Padova Fabrizio Boron e il presidente del Consiglio Roberto Marcato hanno denunciato attraverso un video pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco Massimo Bitonci l'esistenza di un prezzario differente. «Questo è razzismo - ha spiegato Boron - Noi siamo contro il razzismo, chi difende questo stato di cose è razzista». « Padova, No apartheid» ha scandito Marcato. Per ora i vigili non hanno elevato una multa nei confronti del parrucchiere ma lo denunceranno in Procura per violazione della legge Mancino. Ma Gloria, la parrucchiera sotto accusa, si difende. E spiega: "Non è razzismo, faccio pagare di meno i neri perché con loro in 10 minuti finisco. I bianchi mi chiedono di più, lavaggio, taglio, gel, ci vogliono 40 minuti".
Post n°8298 pubblicato il 21 Maggio 2015 da psicologiaforense
AFFRONTARE IL CANCRO AD ARMI PARI E RIPRENDERSI LA VITA: QUESTO È IL CORAGGIO CHE EMMA BONINO HA DIMOSTRATO DI AVERE. INFATTI, UNENDO ALLE TERAPIE TECNICAMENTE PIÙ AVANZATE LA SUA FORTE VOLONTÀ DI VIVERE HA VINTO LA PRIMA BATTAGLIA CONTRO UN NEMICO OSTICO E TERRIBILE, MA CHE SI PUÒ SCONFIGGERE… EMMA BONINO ANNUNCIA LA REMISSIONE DEL TUMORE La leader dei Radicali ora farà una radioterapia preventiva al cervello Lo annunciò in diretta, a Radio Radicale. Con la voce spezzata dalla commozione, Emma Bonino, lo scorso 12 gennaio, decise di parlare della sua ennesima battaglia, forse quella più dura della sua vita: un cancro al polmone. Disse che avrebbe affrontato sei mesi di chemioterapia, e che lei non era il suo male. Ed oggi sceglie ancora una volta radio Radicale per annunciare che gli esami clinici e la tac fatti in questi giorni «evidenziano una disapparizione di ogni evidenza di cancro». So perfettamente che dovrò fare bene adesso questa radioterapia preventiva al cervello - ammette la Bonino - e poi un periodo di riposo abbastanza lungo che mi è stato prescritto proprio per evitare ricadute percentualmente molto alte in questo tipo di cancro nei primi 12 mesi dopo il trattamento». Ma ammette anche che «oggi è certamente un bel giorno per me». Felice anche Renata Polverini, anche lei toccata dallo stesso male (è stata operata per un tumore alla tiroide): «Il cancro fa paura. Ma di cancro si può guarire. E Emma Bonino ne è un esempio. Non cedere allo sconforto, ma combattere per sconfiggerlo».
NOTA INTEGRATIVA Emma Bonino (nata a Bra, 9 marzo 1948) è l’unica italiana inclusa dalla rivista statunitense Newsweek nell'elenco delle "150 DONNE CHE MUOVONO IL MONDO”. È stata ministro degli affari esteri della Repubblica Italiana nel Governo Letta dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. È una delle figure più importanti del radicalismo liberale italiano dell'età repubblicana. A lei si devono clamorose conquiste nel campo dei diritti civili (divorzio, aborto, ecc) . Dopo essere stata eletta negli anni settanta e ottanta del XX secolo per varie legislature deputata alla Camera ed al Parlamento europeo, ricopre la carica di commissario europeo dal 1995 al 1999, per poi nel 2006 essere ministro per il commercio internazionale e per le politiche europee nel Governo Prodi II, e successivamente vicepresidente del Senato della Repubblica dal 6 maggio 2008 al 15 marzo 2013. Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell'International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte Penale Internazionale, professoressa emerita all'Università Americana del Cairo, delegata per l'Italia all'Onu per la moratoria sulla pena di morte, nonché fondatrice dell'organizzazione internazionale Non C'è Pace Senza Giustizia per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili.
Post n°8297 pubblicato il 21 Maggio 2015 da psicologiaforense
Sondaggio Gallup: il 60% degli americani è a favore dei matrimoni omosessuali, una percentuale record, mai vista prima...
E VISSERO FELICI E CONTENTI Il matrimonio tra persone dello stesso sesso - che è una delle principali rivendicazioni della militanza omosessuale - è consentito in diversi paesi e vietato in altri. Si tratta di un problema che nasce dall'esigenza di eliminare dalle legislazioni la disparità di trattamento fra unioni eterosessuali e unioni omosessuali, sul presupposto che il rapporto omosessuale sia una espressione della sessualità e che il diritto al matrimonio sia un diritto inalienabile della persona. Il 60% degli americani è a favore dei matrimoni gay e della loro legalizzazione. Si tratta di una cifra record, la maggiore mai registrata. È quanto emerge oggi da un sondaggio Gallup. Negli ultimi anni il numero di americani che si è schierato a favore delle nozze gay è salito in forma esponenziale. Nel 1996, quando Gallup li ha per la prima volta sondati, la percentuale era del 27%. Diciannove anni dopo, la quota è più che raddoppiata, aumentando di cinque punti solo nell'ultimo mese. In ITALIA l'apertura del matrimonio alle coppie dello stesso sesso, è oggetto di vari progetti di legge presentati al Parlamento italiano. In Senato sono in discussione presso la Commissione Giustizia tre disegni di legge presentati durante la legislatura corrente. Un sondaggio condotto da Demos nell'ottobre 2014 ha mostrato che il 55% degli Italiani è favorevole al matrimonio omosessuale, in aumento di ben 13 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione condotta poco più di un anno fa, a maggio 2013. I contrari sono il 42%.
Post n°8296 pubblicato il 20 Maggio 2015 da psicologiaforense
Splendida donna imprigionata nel corpo di un uomo, Stefano scopre la sua diversità durante l' infanzia e l’adolescenza quando preferisce i giochi tipicamente femminili e la compagnia dei maschietti a quella delle ragazzine. Attraverso un percorso arduo e doloroso, dopo i 20 anni, dà spazio alla sua vera identità e, ora è pronta a subire l'intervento per asportare i testicoli e corpi cavernosi del pene al fine di realizzare una vaginoplastica….
PUOI VOLARE FARFALLA Una lunga lotta per la libertà. Per l'identità. Perché Stefano (nome di fantasia), svizzero, 27enne, in quel corpo si sente chiuso in una gabbia intollerabile. Ora manca l'ultimo passo, il più importante: l'intervento chirurgico. Poi Stefano diventerà Stefania a tutti gli effetti. "Entro la fine del 2015 sarò donna - sussurra un po' imbarazzata - Per me partirà una nuova vita" (…) "L'operazione è costosissima ma sarà coperta dalla cassa malati. Sì, perché chi è nella mia condizione sta male. Ed è una sofferenza forte, radicata nell'intimo. Il cambiamento è l'unica soluzione per avere una vita dignitosa. Altrimenti ti senti come in una prigione da cui non puoi evadere" ( …) " Già da bambino mi sentivo una persona diversa. Crescendo, il disagio è aumentato. Ero attratto dagli uomini, ma mi sentivo comunque molto diverso da loro. Non riuscivo a collocarmi " (...) Attorno ai 20 anni, la prima, grande, svolta. "Pur con molti timori, ho iniziato un cammino psicologico e le terapie mediche. Gli ormoni mi hanno fatto sparire i peli, hanno reso la mia pelle più morbida. Poi ho fatto l'operazione e mi sono fatta crescere il seno. Una tappa fondamentale, che mi ha resa ancora più determinata". Per Stefania oggi è partito il conto alla rovescia verso l'intervento che cambierà la sua esistenza. La 27enne di Chiasso è appoggiata dalla madre. Avversata dal padre. "Lui non capirà mai. Ha le sue idee. Continua a rivolgersi a me usando il maschile. E spesso si finisce per litigare". Sogna, Stefania. Con i suoi occhi dolci e con quello sguardo carico di emozione. "Vorrei avere una vita serena, una storia d'amore vera, un lavoro. Ho tanto da dare. Mi sento penalizzata, come se mi avessero rubato una fetta della mia vita. Ma io di tempo non ne voglio più perdere. Ora voglio semplicemente vivere".
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49