Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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« La felicità di bimbo è n...Auguri »

Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno. U. Eco

Post n°400 pubblicato il 12 Novembre 2013 da AngeloQuaranta
 

 

Dopo il primo caldo meno intenso dell’estate finita, nella casualità delle sere, il cielo vasto ha assunto delle tonalità di colore più tenue, ritocchi di una fredda brezza che annunciavano l’autunno. Non era ancora l’ingiallirsi del fogliame, o la caduta delle foglie, né quella vaga angoscia che accompagna la nostra sensazione di morte esteriore, perché sarà anche la nostra. Era come una fatica dello sforzo esistente, un sonno impreciso sopraggiunto negli ultimi atti dell’azione. Ah, sono sere di una indifferenza così triste che l’autunno, prima di cominciare nelle cose, inizia dentro di noi.
Fernando Pessoa, Il Libro dell’inquietudine

Rosso, porpora, giallo, mischiati al verde e marrone, anelo ai caldi colori dell’autunno, come una coperta a scaldare i mie sogni, le mie speranze per custodirli per tutto l’inverno. La primavera ne farà buon uno, perchè sboccino d’estate. A l’autunno, sapori che non so scordare, dolci e caldi preludi del prossimo inverno.
Stephen Littleword

 

Ormai è l’autunno, tutto torna a dormire, tutto scompare nella pace dell’inverno imminente. Anche i rumori vanno in letargo come ghiri nelle tane. Le case tacciono, ascoltano, sentono la neve depositarsi sui tetti. Quelle senza tetto la ricevono dentro i muri, sui solai, nelle cucine distrutte. La visita della dama bianca entra nel cuore delle case sgangherate. Il paese abbandonato guarda a tramonto con gli occhi malinconici delle finestre senza vetri, sospira adagio con la bocca delle porte sfondate. Era un bel paese, il nostro, adesso non c’è più.
Fantasmi di pietra, Mauro Corona

 

 

“Prima che la mia anima mi consigliasse, dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho capito che gli alberi fioriscono in Primavera e fruttificano d’Estate senza cercare lodi; e le loro foglie cadono in Autunno e i loro rami restano spogli d’Inverno senza timore di biasimo.”
K. Gibran, Pensieri e Meditazioni

Caruso di Lucio Dalla 

 

 
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