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Messaggi del 07/09/2015

PERSONE ORIGINALI

Post n°7022 pubblicato il 07 Settembre 2015 da romolor
Foto di romolor

Talvolta capita di incontrare in vacanza delle persone talmente originali, tanto da rimanere affascinati dalla loro presenza, in quanto non omologate.
E' quello che ho pensato facendo acquisti presso un ipermercato nei dintorni di Ostuni.
Una madre e una figlia davvero sui generis: la figlia, sulla sessantina, secca secca, capelli bianchi raccolti, dall'abito fuori moda (smanicato, con sopra disegnate delle foglie autunnali) teneva a bada la madre, un'ottantenne tranquilla, ma nello stesso modo arzilla.
L'anziana, dall'abito anche lei smanicato ma più vivace, raffigurante dei girasoli, era come una scolaretta al cospetto della rigidità dell'attempata "figliola", che le proibiva questo e quello.
"Comprare orecchiette? Ma se ne abbiamo ancora in credenza un sacco che quasi sta facendo i vermi!".
Ho sbirciato nel carrello delle due donne: alcuni bottiglioni di vino in offerta facevano bella mostra all'interno.
Ho pensato: sarà per allietare i loro ospiti?
A un certo punto però, la voce alterata della figlia si propagava all'interno dell'esercizio: mamma, mamma, mamma, in una sorta di continuo redarguire e ordinare.
La vecchia, in prossimità delle casse, afferrava una grossa spazzola a forma di coccinella per l'acquisto.
La figlia, spazientita, la rimetteva a posto ("a che serve?").
Però si affannava ad afferrare una lettiera per gatti: fino a quel momento era stata una necessità ignorata.
Poco distante, una coppia più tradizionale (e giovane )di madre e figlia, la prima sui 40, la seconda sui sedici, era alle prese con una scena analoga.
La figlia voleva una cipria colorata con lo sconto, la madre gliela negava.
Qui però i ruoli erano quelli soliti , mentre nel primo caso le signore sembravano appartenere più a una commedia di Pirandello che al 2015.
ROMOLO RICAPITO

 
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CANI IN SPIAGGIA

Post n°7021 pubblicato il 07 Settembre 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Ma i cani è giusto o no che vadano in spiaggia coi padroni?
Dilemma irrisolvibile.
Rifugiatomi in una radura contigua alla spiaggia di Cala di Rosa Marina, per leggere all'ombra, ho ricevuto la visita di due gentili signore.
Ovviamente si trattava semplicemente di due bagnanti che volevano ripararsi anche loro dalla calura.
Una delle due donne recava con sé un pittbull.
Indovinata la razza del cane, avendone vista in precedenza l'immagine su internet, ho chiesto cortesemente appunto di che quattrozampe si trattasse, per confermare i miei sospetti.
"Pittbull", la risposta, "femmina".
"E' pericoloso?" ho chiesto timidamente.
"Moltissimo" ha risposto la proprietaria dell'animale, per stemperare la tensione e scoppiando dunque in una risata.
Devo dire la verità: ho letto il mio libro per 5 minuti in trance, quasi temendo un assalto.
Poi mi sono rilassato.
La sera, in compagnia della padrona, "la" pittbull faceva mostra di sé in prima fila, assistendo a una manifestazione.
Lodabile il non abbandonare i cani in pensioni o presso parenti rimasti in città, da parte dei proprietari.
Comprensibile anche un certo timore, perlomeno iniziale, dei villeggianti, che si confrontano con animali di grossa taglia e dalla fama un po' sinistra.
ROMOLO RICAPITO

 
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"MAMMA AFRICA" NON VUOLE AIUTO

Post n°7019 pubblicato il 07 Settembre 2015 da romolor
 
Foto di romolor

Domenica sera: percorrendo la via Dante Alighieri, a Bari, ero  rimasto incuriosito dall'incredibile acconciatura di un'immigrata africana, che si stagliava sul capo terminando con una treccia arricciata, sorretta da un fermaglio particolare.
Ma subito dopo la mia attenzione è andata a qualcosa di più importante: il figlio della donna, di circa 9 anni, ha iniziato a sentirsi male, strozzandosi.
Il bambino stava assaggiando del cibo che non ho potuto qualificare perché coperto da carta di alluminio e trasportato in una piccola teglia di quelle che si usano
per infornare.
Per degli interminabili attimi, è stato il panico: il ragazzino non riusciva quasi a respirare né a deglutire e si toccava il collo disperato.
Io e un'anziana signora assistevamo preoccupati: in un attimo sarei sicuramente intervenuto, tentando di praticare all'infante quella manovra che si ottiene per liberare le vie aeree, battendo sulla schiena .
In gergo tecnico chiamasi manovra di Heimlich.
Per fortuna non ce n'è stato bisogno: il cibo è sceso e il bambino a iniziato a respirare autonomamente.
A questo punto la madre ha guardato in cagnesco la signora anziana che osservava preoccupata, urlando in un italiano scorretto: "fatti li fatti tua!".
L'anziana ha protestato gentilmentem dicendo che era solo preoccupata e che comunque io ero lì li per intervenire, dunque per aiutare.
Andata via la donna africana, col figlio e un'altra bimba piccola in carrozzina, ho discusso del fatto appena successo con la signora italiana, sostenendo che molti extracomunitari scambiano gesti di cortesia e attenzione per atteggiamenti critici e a volte anche per razzismo.
Inoltre ho spiegato alla passante che venni salvato da piccolo con la manovra di Heimlich.
ROMOLO RICAPITO

 
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