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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIŁ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Dicembre 2016

31.12.2016

Post n°1184 pubblicato il 31 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Ciao 2016 che stai andando via...


Eppure prima alle 15 sembrava davvero che tu volessi fermarti per sempre.
A volte noi e il tempo, ci fermiamo. A volte, il tempo, soprattutto quando è arrivato a girare pagina definitivamente, sembra arrestarsi.
Alle 15 sembrava essere tutto fermo. Gli alberi, la luce del sole, i colori. Senza più stagione, tempo, nulla. 

Ora la notte è scurissima, e il tempo, invece sembra correre veloce.

Matteo dorme. La camminata al pratone è stata molto lunga, e, devo dire, che ho visto dei segni. davvero notevoli. Sorrido.
Sorrido a me, stessa, alla mia libertà e felicità. Sì, sono felice. Anche se non mi vengono su, le parole che avevo belle dentro prima. 

Ho cucinato, per me e il mio amore. Pensando a quello che mi sono conquistata... a chi ancora, non sa farsi ragione, nonostante tutto, agendo in modo irrazionale, MA, arriverà anche quel tempo.  Sì.   L'importante quando si pianta in un terreno difficile, un terreno che andava bonificato, prima.. dopo la bonifica, è più dura.. certamente. Non conta quanto terreno tu abbia, conta che sia bonificato.   Ecco la metafora mi aiuta. Mentre voglio ripercorrere l'ultima scia di questo ultimo giorno di questo anno... che per me, non è stato brutto, anzi. Mi ha fatto dei bei regali... 
sono fiduciosa sul prossimo, ma non voglio sbilanciarmi, voglio godermi questi istanti di libertà, rifacendo pace con tutti gli anni indietro, e questo 2016, sarà il fiocco, la chiusura.. e di questo sì, sono felice. Ricomincio da me.   Con nuovi propositi che evito di scrivere qui.
Li tengo nel mio cuore. Sì perchè stasera, brinderò alle mie consapevolezze. saremo io e Matteo. il mio cavaliere, il mio portafortuna, NON in senso di amuleto. Poter stare con lui, è meraviglioso, riuscire ad avere un minimo di serenità e di appagamento dell'anima, non ha prezzo.

Ho cucinato per noi, pasta al tonno e capperi, cremosa, un sugo che mi è venuto buonissimo, so' che lui gradirà !! lui  è quello che mi fa più onore, amore mio.
Poi spigolona bollita... e basta con ste spigole al sale, sti scogli, ste vongole, basta !!

bollita la spigola è favolosa. Non si accendono forni, e si può preparare prima, ad insalata. Non mi importa della maionese, non mi piace da anni, ormai. Così come c'è a chi non piacciono i capperi, de gustibus... ma già da qui, si capiscono i perchè e i gusti:-) ecco.
Condita con olio nostrano e limone... La pensasse chi vuole che il pesce lesso fa ospedale.. a mia memoria, non ricordo di averne viste mai di spigole lesse in ospedale, se le danno, come la mia mi ricovero !  intanto botti... :-)
poi purè, rigorosamente fatto da mè. Non in busta. e non moltissimo, per evitare di riscaldarlo. Poi ho su, negli effluvi della cucina la lenticchia. Si si, è molta, troppa in verità, ma, ci mangeremo anche domani. Le salsicce di prosciutto le ho già lessate, sgrassate, ho tolto la pelle, e fatte a fettine. Non devo fare altro che aggiungerle alla lenticchia. Ricomincerò a cucinare? io dico di sì.
Ma shhhhhsshhhh sui propositi niente.

Sto ancora male. Il dott. non mi ha dato antibiotici. Ha detto che sono pulita, ho bronchi e polmoni puliti, - solo tracheite. Si ma dotto' ho un raffreddore epocale, e poi, questa tosse... eehhhhh ma i figli crescono e le mamme invecchiano, ahhhhhh grazzzzie eh dotto' - eh ma così fa la canzone, si ma è una canzone antica !!! ufffh forse è perchè odio gli strati..? copriti, mi fa... eh già!!!

2016 mio? ma quanto sei durato? un battito di ciglia? un attimo impercettibile? già una pagina nuova? già botti, ? forse dovremmo dormire, subito e svegliarci.. perchè questi sono momenti ... particolari... fermiamoli !!   .... fermiamoci.
:-)

auguri a tutti, il post, mi viene male.. ho bisogno di una doccia calda, di scrutarmi, guardarmi... sto molto giù.. e voglio farmi bella, mentre guardo le stelle.. voglio parlarci con le stelle e con i fuochi di artificio.. e gettarmi tutto alle spalle, una volta per tutte, finalmente...
godermi, ORA, LA MIA LIBERTA', la mia scelta.. in fondo, sì, è un giorno esattamente come tutti gli altri, peraltro è anche sabato, è solo che è un sabato un pochetto più speciale, con una cucina un poco più importante, e poi, il panettone, e i datteri, e il vino rosso e lo spumante rigorosamente veneto, e l'ananas. Il profumo della mia lenticchia invade la casa, e il sapore  è buono. Fra poco aggiungerò la salsiccia e poi andrò a vestirmi, normale. Forse giulietta e romeo rosso? oppure un maglione viola per scaramanzia. Vedremo.
Un poco di trucco, per brindare alla mia e alle persone che mi vogliono bene. Le mie amiche, i miei amici, reali e virtuali.

sono riuscita a fotografare, un tramonto bellissimo rosa e azzurro maschio e femmina. A pensare bene e fluido.. a capire quanto sono timida con me stessa, a capire, che non sono atrofizzata a capire, che posso bastarmi, e amarmi. 
Ho trovato al mercatino anche i due maglioni che mi servivano. ... Quello blu avrei dovuto prenderlo, ad un prezzo ridicolo! quello nero non ho chiesto, ma ci tornerò... il Mio Matteo era vicino  a me, bellissimo, leggermente curvo.. per il peso che lui sà... ma sempre più alto e bello.
è bello andare in giro con lui, sentire quel disco ... senza che abbia messo le mani nelle orecchie!! un regalo di capodanno... krautrock sotto casa, al mercatino.. nonostante, il tizio, o deve avermi scambiato per svizzera, o ricca, oppure deve aver visto (visti i suoi trascorsi acidosi), un anello al naso che NON ho, sparandomi 30euri per un vinile! si vabbè, ho preso il titolo, e me li sono sentiti, sul tubo. Del resto, le mie orecchie si accontentano... anche dei suoni del mio lenovo.
:)

DEVO chiudere.. il tempo corre, e io voglio apparecchiare bene.. essere casalinga, ma ---ritrovarmi finalmente e piano.
Auguro a me stessa, di andare avanti e salire. Auguro a chi legge di soppiatto, di farsi un esame di coscienza, abbandonare i livori, e capire che sì, era la cosa migliore da poter fare.. senza per questo, impegnarsi in coazioni sterili, ma cercando invece di - abbracciare scelte durissime essendone orgogliosi... si impresa ciclopica ma non impossibile.

A tutti i miei amici virtuali e reali, auguro salute e gioia. Serenità, pace.

il post non è il massimo... e non posso nemmeno mettere le belle foto che ho scattato, non avevo la schedina e sono sulla memoria della macchinetta !!!! non sono tecnologica, il modo lo troverò, ma non ora !! l'importante è averle fatte, e aver colto i segni.
Ora è ora della notte più scura d'inverno, ... molto buia... ciao dicembre caro, ciao S. Silvestro... domani è il compleanno di mio padre.. mi è rivenuto in mente, bellissimo e caro.

Capricorno, come il mio Matteo... Matteo regalo della vita, regalo di Natale regalo di inverno.
Faccio pace con tutto,
faccio pace con me.

Auguri un brindisi stasera per voi e per me.

Roberta




*(regalino di buona fine e buon principio) da SEVERAL (Daniela, bloggher).

AUGURI A TUTTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!  

il blues come un cucchiaino di miele ambrato, di castagno, che in bocca fa sentire gli aromi del bosco e sicuramente non è mai troppo dolce ... lo interpreto così ... successi ne hai conquistati, ricorda quelli e le miserie degli altri lasciale cadere dalla finestra come cocci rotti ... nono, non sarete soli :-)))



 
 
 

Post Notturno

Post n°1183 pubblicato il 30 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Post di Notte. E' da tanto che non scrivo, di notte. Caro Diario pubblico, caro blog, caro inverno... le tue stelle e il tuo cielo non hanno nulla da invidiare a quello estivo. Le tue stelle caro inverno sono stupende e brillanti come se proprio sì, i brillanti nel cratere della terra, per magia si fossero spinti fino a lassù. Per prendere lo stenditoio, mi dimenticavo del raffreddore, ben coperta, certo. Col naso in su' a guardare! Mi sembrava- mi sembra la prima volta che le vede così splendenti. Forse questo è il mio regalo, avere ancora occhi per vedere le stelle così. ...Scintillanti, piene di vita, brillanti nel cielo gelido. Le mie parole non restituiscono la bellezza che forse non si può descrivere nell'attimo di connessione col cielo. Non si può.

Ma volevo scrivere delle stelle d'inverno, che nulla hanno da invidiare a quelle estive, laddove tutto sembra possibile con quell'aria calda e carezzevole, in cui il vento gentile, sembra prometterci l'eternità, ma, la firma è adesso. SI. Come se l'inverno e queste stelle, lo volessero proprio dire: siamo qui, a testimonianza! c'è chi è felice ora, di questo, sorrido al mio pensiero, perchè so' che qualcuno è felice di questo.. mentre io mi muovo sui tasti il mio pensiero è idea concreta e intento comune per qualcuno, sotto le stelle gelide.. con un vino buono e dolce e fruttato che raggiunge la gola e il cuore, o con uno spumante secco e frizzate - a far sposare poche parole e silenzi che sanno raggiungere le stelle d'inverno per brillare insieme. Come contraltare agli orrori del mondo, come rovescio della medaglia, delle nostre contraddizioni più feroci e inconsolabili.

Ho un raffreddore epocale. Non ricordo di averlo avuto così. Tracheite si, un anno fa, più o meno? forse più... in inverno pieno. Ma raffreddore così no. Sto nel pieno, proprio, grazie a Dio niente febbre per ora.   No caro dolce inverno, NO, non è colpa tua, ma mia.

La vigilia sono scesa ventenne, con un peso di troppo sulle spalle, il resto degli anni !

giacchettino canottiera e giaccone... sicccerto. COME NO!!! naturalmente giaccone aperto...

siccerto: me la sono cercata, per NON parlare del giorno dopo, coi veli sotto, e il giorno dopo ancora come se fosse autunno ... come se, l'autunno mi fosse riamasto incollato addosso, quasi come se, io non me ne volessi lasciare il poco tempo e i colori.. lame d'inverno  - a ricordarmi gli inverni VERI che furono.. quando avevo tutti i miei maglioni più pesanti, finiti ormai in ucraina (sorrido), certo là fa più freddo, e poi che serve parlarne? avessi avuto allora lo spazio che ho adesso. Sorrido a questo pensiero stupido, mentre fanno prove di botti qui vicino e in lontananza, come se,l'anno che sta finendo, dicesse... c'è tempo ancora...

stamattina tempo splendido, tramontana gelida. Io finalmente calata nell'inverno. Magliettina della salute, dolcevita, giacca di lana, piumino sciarpa cappello, ecco. Così sì !Tramontana gelida. Da tormenta, contro il sole violento e troppo caldo. Ma vinceva lei, la tramontana. Non mi trovava impreparata stavolta. Abbraccio invernale.. con un filo di trucco e burro cacao, scarpe di vernice,alte. Comode. Dolce inverno, con i colori di primavera, le roselline rosse del viale a resistere come me, che non sono una rosellina:-)

Botti ancora, in lontananza.. niente tristezze, se non fosse per il raffreddore!! che mi tormenta, e la tosse, violenta.

Ho comprato la lenticchia stamattina. Ma non farò il cotechino, troppo pesante. Salsicce di prosciutto. Non vorrei ribissare l'episodio di cui al post precedente... non ce lo potrei fare !

Stamattina sono andata al CAF a ritirare il mio modello isei che domani porterò in circoscrizione, il mio Matteo dorme, stamattina è uscito col suo assistente; poi piscina con suo padre, poi di nuovo a casa. Ha capito che sto male, e non mi chiede di uscire, sebbene stamattina sono andata a fare un poco di spesa, e domani usciremo di nuovo. Altra spesa a finire, frutta verdura, e poi in circoscrizione a portare il documento. Poi  nel pomeriggio vedrò il medico. mi accompagnerà il mio cavaliere, sempre lui.  A parte la crisi comportamentale dello scorso giorno, oggi e ieri è stato buonissimo. Tranquillo. sereno. Questa è una bellissima cosa per me. A volte il silenzio tra di noi, diventa ovatta di pensiero... come se i pensieri divenissero tanto più silenziosi... come se riuscissi a sentire il suo silenzio nascosto e la sua tranquillità... non lo so dire. Ed è per me, - che non ero più abituata a questi climi una piccola grande conquista, che se fossi abbastanza brava, potrei - sarebbe l'inizio per un lavoro nuovo, per lui. Ma non ce la faccio, sono troppo provata.. troppo. Mi hanno scritto ora da una delle associazioni a cui sono iscritta, per il solito questinario, sulla scuola... la questione è stazionaria... se non  in taluni casi, peggiorata. Annuisco. I miei occhi rassegnati e stanchi come quelli di tanti genitori come me, se la pigliano comoda... Ognuno il suo natale, le sue sconfitte, le sue botte.. che l'autismo non ti "esenta", MICA, da tutto il resto. E  per taluni di noi, il resto si equivale, è talvolta lo stesso peso, se NON più pesante. E senza pessimismo alcuno...

mi aggrappo e scarto ricordi, non potendo scartare torroni e cioccolatini.. forse è meglio così.. mi tornano alla mente e al cuore, le cose belle che ho avuto... ogni anno, è tremendo,ma è già tanto, se ci regala altrettanti momenti dolci e le prove dei nostri sogni.. che - sono serviti e serve adesso il bilancio, per capire, che possiamo migliorare SEMPRE. Che mettersi d'accordo con noi stessi è l'impresa più ardua e difficile, ma non impossibile... o meglio sembra impossibile, ma nel fare ciò che è possibile e poi ciò che è necessario... allora arriverà :-)   volendoci BENE. .... per ora me ne voglio, a tratti, mi sopporto... imparerò ad amarmi, oltre che a piacermi...  e poi.. poi si vedrà :-)))

Botti ancora in lontananza,  mentre il sonno sta per arrivare.

Domattina sveglia presto, caffè e latte caldi con miele di castagno, quello che ho già preso poco fa. Poi se dovrò prendere medicine, le prenderò. Sono riuscira a fare una doccia ieri, - ma è dura in queste condizioni... sono un po' provata ! Chiedo al mio sonno..

di... portarmi carezze di guarigione, ... un grazie ai colori d'autunno che stanno andando via, nella potatura dei rami.. nella pulizia dei giardini, fortunata ad averli veduti, contemplati, amati. Altri giorni, nei miei occhi, altre notti piene di sogni, altra vita ancora. Scrivo per salvarmi, scrivo per dare un senso ai fallimenti della mia vita, per trasformali e farli splendere come splendono le stelle di questo cielo di stasera. A darmi forza, a dimostrazione, - che - la vita sa e può brillare anche in altro modo.

Passo e chiudo...

dolce notte aglinternauti notturni di questo inizio ultimo w.e. dell'anno 2016.

https://youtu.be/zUuZ3CZYwDc

 
 
 

Post N° 1182

Post n°1182 pubblicato il 28 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Incipit: ho un mal di gola "epocale". ...Malanni di stagione, signora mia...

Ho la voce che ricorda vagamente quella di amanda lear. Tracheite acuta, con poco catarro, mal di schiena ossa. Insomma : una cariatide :-) un catorcetto... meglio. La passeggiata santostefanina in quel di piazza bologna/villa massimo, sarà stata pure bella e piena zeppa di ricordi, in uno dei quartieri confinanti e pieni di storia, anche famigliare, MA, l'umidità profonda, lame sulla mia schiena, in testa, e sui reni. Vestita forse un poco inadeguata, troppi veli, sotto. Poca piuma d'oca sopra. Lana cinese, non "chachemire", come una volta come ei fu. Senza cappello...

E, siccome non ci facciamo mancar nulla, ho avuto in contemporanea, anche le altre due di influenze, ossia, quella intestinale, e quella di stomaco! tacabanda!

insomma sto un fiore. Eppure la cera non è male. Salvo CHE mentre vomitavo, in solitudine, Matteo non gradiva il mio star male, e aveva una delle sue crisi comportamentali. Eh già.

Questo il giorno del suo compleanno. .... Sì ,è vero, ci sono stati natali e compleanni più felici... l'età piccina - è la più bella, questa casa, era più bella, più piena, sembrava un negozio di giocattoli, tutto sembrava fluire, - forse - meglio di adesso, ma anche allora... ma bastavano come ho scritto nel commento a Dany, la speranza, e il bimbo più bello della terra. Eppure, ... poi tutto cambia e si modifica,in bene o in peggio, cambia,e punto.

Dicevo, scrivevo, non che non ci siano stati nel tempo, anche compleanni diciamo così pericolosi. Mi ricordo, un anno, che spaccò la finestra del bagno, ha ancora il segno sulla vena del polso, se fosse stato un poco più giù. Ma non ci voglio pensare, questo mi ha fortificata, e almeno questo non c'è più...

dicevo, scrivevo, lui non gradiva il mio star male, quindi mentre vomitavo e altro, mi colpiva a calci sulle gambe.   Io sorrido, non prendetemi per pazza. Sono riuscita a calmarlo. Con l'autorità.  Poi tutto è tornato normale. Non stavo così male dalla sera della sua comunione nel 2014, e dalla puglia nel 2013. Certo hanno contribuito NON POCO, i miei stati emotivi.

Vorrei davvero impormi il prossimo anno, di partire. Lontano proprio dalla mia famiglia di origine. Mia madre e mia sorella ormai si sono convertite nella via della nipotitudine e cugitudine... che non m'appartengono.    Si, ok, lo scorso anno, MA, non è più lo scorso anno. La tombola di cocco bill, mio cugino l'ha dimenticata, ed era tutto così distorto. Mio cognato, la cucina, tutto.  Anche il compleanno di Matteo con l'ex marito. Insomma, cose che avrebbero atterrato un bue, che a scriverle qui, mi fa da una sorta di psicoanalisi de' noantri e de' voialtri... io poco riservata? no. io scrivo, per non morire, scrivo per salvarmi, ciò che può uscire dal  mio cuore, il resto, rimane dentro.

Respirone.

La casa è calda e superilluminata. La città eterna chiama sull'appiantica. Chiama ad ostiantica, chiamalmare. Ma dove vado, congestionata? con le fiamme in gola? eppure...

sento caldo. Fatta colazione, tardi. Svegliata tardi, con un mal di schiena, ossa, eppure fatto tutto. Tornata al mio ordine. Dormito un bel po' dopo essermi alimentata per forza di cose, a pane, e the. Basta.

Il mio gigante, sta discretamente. Bello come il sole, nel fiore dei suoi 16anni. Bellissimo.

Sono riuscita a coglierlo, che lo zio non c'era che era al lavoro, se ce la faccio metterò foto.

Volevo esser brava come gli altri anni, amoredi mamma, di fargli gli auguri in simultanea.. si vede, che già covavo l'influenza, ed ero in ritardo coi tempi... solo il natale il 25 siamo stati tranquilli, anche se ero troppo poco coperta, con i veli sotto, in un sogno, impossibile, già.    Mamma mi ha fatto la pasta al forno, ma ora è malata pure lei, il lazzaretto di casa mia, MA, nonostante ciò con gli antibiotici, ha detto che partirà destinazione cesenatico per capodanno, con gli amici suoi !   mi sento in colpa, perchè fui io tempo fa a dirle di andare, lei non voleva lasciarmi sola per capodanno ! capirai, mamma... sono anni, che me ne vado a dormire:) provodando in passato litigi "ma che stai a fa????? ma almeno il brindisi" rido... mi calavo in una sorta di sonno soporifero di fine d'anno,come  a far riaddormentare insieme a me, tutti gli anni indietro (diventati troppi!  un po' troppi direi!), e allora dormire appunto. E poi MATTEO, odia i botti. I fuochi di artificio, no, ma i botti sì.

Quindi, non volevo "condizionarla"; ma ora mi sento in colpa, perchè lei, si è incaponita e non vuole tornare indietro.

Comunque. Casa calda, sole stratosferico... sembra che l'anno arrivato alla fine, non voglia andare via, come sempre, il tempo che siamo noi, aggrapparci a ciò che conosciamo, pure i malesseri, per una sorta di nonvolerendareavantirimaneresospesi, e  allora questa suggestione, sembra bloccarsi/ci, ma è solo suggesione appunto. Già corre piano piano, oppure cammina sui tasti del tempo, stesso, che  è solo un giro di calendario, ancora.

Mal di gola epocale. Dovrei uscire. Devo comprare il colluttorio, e, come fare, questo ragazzo a tenerlo chiuso in casa tutto il giorno? non ce la faccio a camminare a fare la doccia, ... e il papa' sta a pezzi peggio di mè! cioè: della serie:: non pervenuto !

 

io sono sempre pervenuta, sempre. Con le febbri, con le influenze, senza febbre, coi dolori e le emicranie. Regali di mamma, questo anche vuole dire esserlo. Pronta ad essere smentita, ma più che altro confermata dalle altre mamme in lettura.

Dicevo del 25. Roma di nuovo sorprese. Ma ormai, non mi meraviglio più. L'umidità al centro sembrava essere svanita, un silenzio, in vie nuove, o dimenticate, la basilica minore. SM. Maggiore, illuminata a giorno. L'odore di  incenso al quale non sono più allergica, era una carezza, sui capelli e sul cuore. Nei polmoni e nell'anima. Anche Matteo era sereno. Poi alla volta di una delle chiese più antiche, poi, nuove scoperte, ancora. No, non sono sola. No Matteo non siamo soli. C'è Roma con noi. ROMA. R.O.M.A. !! nelle sue vie silenziose, nei suoi ristoranti che sembra di stare all'estero, nelle rovine, che scompaiono inghiottite nella notte, a far svettare, nel freddo invernale una sorta di gotico barocco che non esiste altrove. Aria barocca ma oscura, che sembra poi illuminata, perchè questo è il barocco... Poi pezzettini di castello, vie con tutte le epoche, antichità sotto i piedi, aria rarefatta... odore ancora di incenso addosso.

Non come il giorno dopo, nel quartiere dei gerarchi liberty, che l'aria era una lama... Troppo verde, troppi alberi, eforse, CERTAMETNE E PURE, troppi ricordi, nello studio notarile dove fu venduta, l'ultima proprietà di un'eredità ereditata troppo presto... lame ancora, di altri ricordi, che la notte scurissima inghiotte. Matteo sembra un ragazzo normalissimo, anche se faccettedicazzo, lo guardano e poi guardano, mè troppo alta, e con un giaccone troppo corto per il freddo. Senzacappello. E lui invece, bellissimo altissimo col cappuccio e i guanti, lui che non li porta mai. Il mio nipotino la sua vocinargentina, l'unica risorsa in quel momento di ricordi... e di essere davvero fuori luogo, là.   Non è potuto essere, ed è forse, meglio così, troppo traffico al centro. Ma tutto serve, soprattutto le consapevolezze che un'altamica che non si può dire, entrando in gola e nei polmoni, dava il colpo di grazia, pur non chiamandosi grazia.

Poi stardavvero tanto male, come a buttare fuori tutto quello che non serve, tutto quello che è tossico, perchè sì, il corpo è una macchina perfetta, e l'anima e lo spirito GUIDANO. allora liberarsi appunto. Come SE, nella consapevolezza di noi, conservassimo addosso e dentro, solo ciò che ci può fare bene. : siamo tutti, così. Sì.

Forse esco, forse vado a comprare il colluttorio, forse faccio mente locale che ancora non l'ho fatta.

Forse piano piano volto pagina. Mi godo questa luce di questo ultimo ancora anno a passare...

mi dico, che è stato nonostante tutto bellissimo. Tutti gli anni, tremendi, lo sono stati, è la mia vita.  Che, non volevo fosse così tentavo solo di aggiustarla... ma "aggiustare" una vita è impresa di tutta una vita, appunto. Si fanno dei tentativi, si sbaglia, e si continua a sbagliare, MA, siamo noi, anche nell'errore.  Si piange, di tutto il passato, che non può tornare, ma, si piange, NON perchè lo vorremmo, MA, perchè non abbiamo saputo capire, quando era adorato, quanto eravamo felici, oppure è solo una sorta di giustificazione per non soccombere in questo presente "decadente"; nonostante il sole, nonostante la luce.

Ci vorrebbe tanto tanto calore, in questo gelo invernale. L'aria è carezza gelata, e pentrante, non c'è stoffa, contro questi pugnali, ma io sono una gladiatrice, NON indebolita, solo emotivamente provata... MA sempre forte. Sì.

se Non dovessi scriver più per questo anno, faccio gli auguri anticipati..

Qui hanno già cominciato coi botti, come se, si volesse, tutti correre nel tempo, come se tutti volessero scongiurare ancora, la deriva dei tempi nostri, aspettassero tutti la loro fetta di felicità, una corsa contro il tempo, nuove estati e primavere e rinascite, e cercare il loro attimo, fuggente.

Io - voglio imparare ad essere felice di quello che ho e che sono. della mia di ricchezza, di ricercare il mio equilibrio e la mia felicità, davvero nella colazione e nella bellezza CHE SO VEDERE di mio figlio, godermi questo presente, imparare a fare fronte da me, diventare più forte... so' che ci vorrò ancora, che ci vorrà ancora, tempo...

per ora, passo e chiudo.

 

https://youtu.be/MDWD5Q0lc9I

https://youtu.be/1Z3g8DJK-qU

https://youtu.be/ydTGRXjrGUo

https://youtu.be/3HT8L-dS5eo






https://youtu.be/UrIiLvg58SY




 

 
 
 

25.12.2016

Post n°1181 pubblicato il 25 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Faccio gli auguri a tutti. A chi mi ha lasciato sempre parole buone.

Quelle che trovo stamattina, sotto l'albero.

Ho dovuto fare contenta mia madre, e mia sorella. Ho dovuto, capire, ancora.
Ho dovuto fare contento il mio nipotino, - e soprattutto il mio Matteo.
Ho mangiato poco, forse oggi mi rifarò dalla mamma. Già mamma.

Un regalo che sia ancora qui, poi ciò che conta, è che se guardo indietro, ad  un anno. fa...
Forse sono rimasta un poco scioccata, forse Dio e Gesù Bambino, fanno le prove, sempre con noi.
Bocca impastata scrivo dal letto questo mio libretto strampalato, che questo portale che  continua a farmi scrivere.
Ho ricevuto solo una civetta, di quelle sbrilluccicose che si trovano al mercato, il mio cugino non presente e la sua fidanzata, me l'hanno fatto trovare in una scatolina, : per roby.
Si è rotta dopo tre secondi, manco a santo stefano è arrivata :-), ma sono riuscita a rinsaldarlo. Colpa mia, che l'ho infilato dalla testa. La lunghezza è media, va applicato con il suo moschettone.
Lo metterò oggi? forse. mamma dice che è il simbolo di atene, io so' che è un portafortuna.
Doccia completa. Fra un poco.

Ringrazio tutte le persone, che come dice Daniela hanno fatto miracoli. E, voglio estendere il saluto, ad un'amica pugliese, che mi ha fatto capire le cose, lei non lo sa, ma, con la sua semplicità, c'è riuscita :-) i miei saluti vanno dal veneto alla lombardia, dal trentino alto adige alla puglia, non dimenticando palermo.
Vanno in emilia non paranoica, e arrivano dritti a firenze. Passando per tutti i posti, liguria compresa, dove sono stata anche fisicamente, e dove sto col cuore.

Vi voglio veramente bene, Amiche - amici, che con le vostre parole, con la vostra vicinanza dell'anima, del cuore, mi avete permesso di essere ancora qui, a trovare la forza e il coraggio di farcela. Ho gli occhi velati e lacrimosi, ho fame, mangerò una fetta di panettone. Non è andata come volevo, sto Natale, forse non è andata mai :-) mi ripeto, MA sono stata felice.
E forse, una parte di me, vuole sempre fare più felice gli altri, è così, mi devo abbracciare.
Concludo, che mi aspetta la mamma SOLO PER ME, con una lasagna strepitosa, io... io non ho voglia più di far nulla, che non siano solo cucine semplicissime per me e Matteo e di girare sotto braccio con lui, avere il piglio, il sorriso, la forza spirituale di andare avanti e condurlo in questa vita.

Ho capito, che il mio sentire, la mia profondità non sono comprese appieno da mia madre e mia sorella, che, mi trovano ferocemente contraddittoria, forse hanno ragione. Forse non sono potuta uscire bene, fuori, oppure sti pezzi di guscio che mi porto ancora sulla testa si sono incollati troppo.. 
:-)

tutto avrà il suo tempo.
Ogni cosa, avrà tempo, tutto verrà da se' .. 

e poi, è la pazienza, che devo imparare.
ancora meglio, oppure lo imparo,e l'ho imparato, MA, la parte ribelle, non la equilibra bene, forse è colpa della luna bilancina? aspetto con fiducia la carta astrale ! 
:-)


Buon Natale a tutti voi !
 a tutti, PROPRIO TUTTI, nessuno escluso. Vi voglio bene, veramente, anche se qualcuno resta virtuale, per colpa dei kilometri.

CHIUDO 
copiandoincollando un pensiero lasciatomi da una nuova amica, che, anche lei, pur conoscendoci da pochissimo, mi ha fatto un regalo, prezioso. (Gabriella, grazie).

Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta*, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.


* (le sconfitte, ne ho più di una).













 
 
 

Post N° 1180

Post n°1180 pubblicato il 24 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

L'incipit di questo "post", era un altro, veramente, E, avrei voluto scrivere da stamattina!

Con un filino di ritardo, ma poco, eccomi qui. Non è che ho perso tempo a preparare il cenone... anche se, sono uscita a fare un poco di spesa, insalata, frutta, l'ananas per il giorno del compleanno del mio Matteo, le candeline, il pane e le ultime cose, che mancavano. La carta per i pochi regalini. Un paio di pantofole per mia sorella, che sono indecenti quelle che ha (ormai sono anni che non ce li facciamo più i regali), e la carta per incartare i cd di Matteo e il suo libro per il compleanno, e i dvd per il mio nipotino. Niente altro.

L'inverno stamattina si travestiva d'autunno. Una giornata splendida e anche abbastanza gelida. Doccia bollente. Pantaloni scozzesi, maglioncino e cappottino. Tacchetti. Forse non sono trandy, forse non sono alla page. Ma che me ne importa? mi pare a volte che il tempo si sia fermato, ANCHE SE, sotto le piante dei piedi miei la strada sembra più dura, ed io sono la stessa solo nel modo di abbigliarmi. Giaccone blu, non proprio pesantissimo. Alla frutteria, mi hanno fregato sul prezzo dell'ananas, al supermercato costava un terzo, ma non lo potevo mica sapere. Ho fatto tutto con una calma ritrovata, come SE, tutti questi anni, sì, tornassero, non li volessi riprendere, nè ricercare, arrivano. Ma sempre sempre e sempre in maniera diversa. Santo cielo!, quest'anno... sento come se addosso ci fosse il tempo climatico. Come se non avessi il bisogno di mettermi addosso tanta roba. Come se, ci fosse dentro di mè, qualcosa che spinge a riordinarmi. Non riesco proprio a scriverlo, : è impossibile.   Fa freddo, la mattina e la sera, proprio tanto. Un freddo onesto, che avevo dimenticato.  Purtroppo ho dato via tutti i miei maglioni pesanti questa estate, ho alleggerito troppo l'armadio, mai fare queste operazioni d'estate. Non importa. Tanto a che serve? farò con quel che ho.

Dal parrucchiere ci sono stata mercoledì. Il giorno dell'intossicaione alimentare. il mio corto è diventato medio, M. non ha voluto tagliare, dice che stanno benissimo naturali ondulati. Alla prossima vedremo... decide lui, mi fido. abbiamo solo coperto le strisce di luna.. la striscia di luna ch enon è così affascinante come quella del cielo, un giorno, forse.

Dicevo, l'incipit del post era diverso. Perchè stasera, mentre uscivo sono rimasta folgorata dal tramonto meraviglioso che solo l'inverno sa donare. Solo l'inizio dell'inverno. Ma non avevo la macchinetta, con me. Le piccole dinamiche famigliari sono dure a morire, posso solo evitare di pensarci. ... E quel tramonto acceso così rosa e celeste meraviglioso! guarda Matteo,  è bellissimo !, vuoi tornare a casa, ? no, voglio camminare.

E' successo un piccolo fatto. Una signora poveraccia è caduta per la strada mentre correva per prendere l'autobus, volevo quasi dirglielo, era molto anziana e si vedeva, ed era anche carica, due borse una a tracollo e una busta con dei pacchi, dentro. Volevo dirglielo, mentre nel mio giro routinario, ero così felice di andare a spasso col mio cavaliere, la mia spilla sul mio cappottino anni '70 blu, impreziosito da quella spilla di dama d'altri tempi, regalo di CATE.

 FELICE, del tramonto rosa, celeste, una cosa, che non so descrivere, non mi vengono le parole, stasera. Forse perchè quella signora ha perso tanto tanto sangue! E' caduta. L'ho vista accasciarsi. Temevo fosse morta, un botto. Poi è arrivato un ragazzo. e l'abbiamo sollevata. Naso escoriato taglio sulla mano perdeva tanto tanto sangue. Dal naso, dalla bocca, stordita. Allora ho fermato il sangue, io che svengo solo a vederlo. Quel ragazzo si è sporcato, e Matteo non si è messo paura per niente. Diceva solo che parlavamo a voce alta.  Mi ha raccontato un poco la sua vita, ho visto se c'era una farmacia ma erano chiuse,e farla spostare non mi pareva il caso. Il sangue sul naso e sul labbro si è fermato. Poteva rompersi il femore, un braccio, il naso, spaccarsi i denti (dentiera, insomma). Ma il taglio sulla mano necessitava di due punti almeno. Abbiamo chiamato il figlio, mi sono qualificata, e lui mi ha detto vengo subito (da porta portese a monte sacro! aiuto....). Taxi zero. Ho mandato via il ragazzo che doveva arrivare alla piramide. Ortottico. Io non ho osato mettere gli occhiali per non vederlo bene tutto il sangue, aveva anche il foulard macchiato, le ho pulito tutta la borsa. E lei si preoccupava del figlio... a signoooooo ma suo figlio le fa prendere i mezzi da qua??? su su.   Poi il figlio è arrivato -- belloccio, con la nipote, carina più o meno età di Matteo,se lui non si fosse accucciato, magari potevamo combinare. Il figlio, impacciato si preoccupava di mè ! La prego (mi presento), non la sgridi ! si è preoccupata di non dar noia... mi ha raccontato nel frattempo la sig. ersilia un poco la sua vita, fa la dama di compagnia a campo de' fiori, e aveva un portierato a via condotti !! ah, sarebbe piaciuto anche a me! a via condotti!. Ma non aveva nulla della portiera, in effetti, il portiere lo faceva il marito, lei credo una sorta di tata, per boghesotti romani della creme della creme. Si è scusata, dove la rintraccio, come mi sdebito, ? ma di che?? io non ho fatto nulla.  Magari se vuole dire una preghiera per mio figlio, sì per questa creatura...FA lei, lo farò per la creatura, sì, Buonasera signora, buon natale:-)

Il cielo nel frattempo si tingeva di giallo, e insieme al plumbeo invernale c'era uno strano contrasto, io pensavo al rosa e azzurro di prima, ai rami secchi che mi sembravano tante braccia, a Matteo che è nato d'inverno, ad io che ero felice.. al sangue così rosso.. di un rosso chiaro, strano.. non so'...   il figlio quando è arrivato, mi ha detto, mi dispiace di averle rovinato il natale... sarebbe stato rovinato, PENSO, SE, LA SIGNORA AVESSE perso la vita, se, se, si fosse rotta qualcosa... si è aggrappata a me, non so... mia nonna non poteva essere 86 anni, ... forse mia zia Fausta? la mamma dei miei cugini, che vengono stasera a passare la vigilia con noi? ho pensato questo...non lo so' non so nemmeno che scrivo.

... Forse sono rimasta impressionata, forse ha cambiato il mio incipit, io volevo dire, che mia sorella dice che sono antiquata, dice che non sono aggiornata, perchè non ho lo smartphone,... che se lo voglio, me ne danno uno loro?

io penso, se lavoravo ancora, se, ero ancora una moglie,se, .. se se...

non me ne importa dello smartphone, forse solo perchè mi fungerebbe da macchinetta, e non me lo dimenticherei.

Non mi importa.

Non mi importa dei regali. Ho avuto regali nei pensieri delle persone, nei doni, che mi riportano davvero a me, a farmi sì sentire, la terra più forte sotto, ma stranamente ad elevarmi nei miei sogni più grandi che pigliano a braccetto ANCHE e perfino le consapevolezze, COME SE - ed anzi è così, io vedo proprio le cose come sono... So' di non essere ancora abbastanza brava da - trovare un modo - di abbracciarle totalmente, come se, ci fosse NON una rigidità , ma un modo mio, di essere come sono: sono così.

E non aggiungo altro, su questa cosa, perchè è una cosa solo del mio cuore, profondo.

 

Gli auguri veri e propri li farò domani per ora, lascio un brano, un cielo romano pieno di stelle fulgide, e la mia testimonianza, il mio ancora andare avanti in questa vita.

Faccio gli auguri alle persone che ho incontrato in Digiland, - che rimaniamo per certi versi forse davvero tutti bambini, - nello stupore ancora- di desiderare un'isola che non c'è, che poi vogliamo che c'è.. un qualcosa che ci tenga uniti,come un nastro, come qualcosa che possa farci sentire, la presenza, - come quando stasera guardavo questo cielo invernale e mi dicevo, - che era stupedo ed io ero felice, col mio cavaliere, sottobraccio, ero felice, con i miei guanti anche se si sono sporcati di sangue, ma questa signora mi ha lasciato un profumo buonissimo addosso, non sofisticato, non conturbante come quello che porto io, ma così buono.. che non lo so' dire.

Questa è la mia cronaca, della mia vigilia di Natale. ... Per me, questo è diventato un giorno come gli altri, forse in un cantuccio della mia anima è sempre stato così. :-)

FORSE lo passerei sola a scrivere, o a sognare, chiudendo gli occhi e provando a fare il sogno lucido :)

ma è un condizionale. Io stasera mangerò bene. Mio cognato ha preparato gli intingoli (lui staccherà dal lavoro alle 22) mangeremo tardissimo, due primi, pesci gamberoni, insomma, credo che dovrò cominciare comunque ad apparecchiare con la tavola di fiandra, preziosa, ricordo di natali di vacche molto grasse! mo' le vacchè so' proprio sparite, (CATE, se so' liquese, di proiettiana memoria), ma il presepe naif resiste (la madonnina ringraziando DIO, me la porta stasera mia sorella,che quella dei cinesi, era davvero troppo grossa, per la prospettiva delle personcine piccine del  presepe mio). L'alberello è un tripudio di luci, oh Vira ha detto "mi sembra gubbio!", abbiamo messo le luci, sul quadro d'autore lattiginoso.. e siamo riusciti a sistemare il tavolo che è sopravvissuto ai calci di Matteo! ci sono stati Natali diversi, pieni di giocattoli, pieni di libri e musica e profumi, ... MA IO, sono felice, li ho avuti, e non ricerco ciò che non c'è. fa parte di mè, quindi avvolgo e riavvolgo tutte le vigilie mie da quando ero piccola e aspettavo babbo natale paterno (lo venni a sapere da sola, che era lui babbo natale!) cioè il NONNO PATERNO, alle tombolate di cocco bill ,con le buccie di clementine e i fagioli secchi. Ebbene, quella è tornata, come l'anno scorso,e stasera ci giocherò..

ci giocheremo. Forse.  

Auguro a mio modo, e con questo mio post.it strampalto a tutti voi, NESSUNO escluso, una Vigilia di Natale Serena.

A me, auguro di essere meglio di quella che sono... non perchè non  mi accetto, ma perchè ho ancora degli ostacoli da superare, caratteriali, e ... sbarre ancora da limare..

auguro salute, serenità, amore e affetto a tutti. Anche alle persone, che non mi piace leggere, che non condivido il modo, e non perchè stasera sono ipocrita e buona,.. o perchè deve essere così, ma perchè SENTO PROPRIO, così... voglio imparare a star bene.. a stare bene veramente con quello che sono, con quel che sono diventata, e con le scelte mie.

 

 

Auguri a tutti voi.

https://youtu.be/_htkoAn0sDs

 

Roby

 
 
 

H. 07,19

Post n°1179 pubblicato il 22 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Non sono andata a letto con le galline in compenso mi sono svegliata col gallo:-)

Sono in piedi dalle 5 più o meno. Ho steso i panni (l'unica cosa che "stendo"), :-) e ho ritirato gli altri. Piegati. Ho tirato fuori dal cuscino quella testarella a "ghiandina", ... fra poco 16 anni fa, nascevi, e per me, rimani sempre quel cucciolo. Ha il vizio di dormire con la testa sotto il cuscino. Allora quando posso lo accomodo.

The bollente. Tre tazze grandi. Se non sono morta (se NON siamo morti ieri ...). Potevano dircelo subito che volevano ucciderci. Il catering del maneggio stavolta era pessimo. E' che volevo evitarmi di preparare la cena, e volevo approfittare. Sì, un altro po' mi ricoverano, e alla fine l'ho dovuto saltare la cena. Per fortuna è andata bene. Anche Matteo se l'è cavata, e lui comunque ha cenato, leggero, ma ha cenato.

 

Sono in piedi dalle cinque più o meno. Fra poco doccia. Prima uscendo per posare uno stendino, la notte era un velluto, un manto di stelle ancora, tutti quei brillanti che vorrei addosso a me!, e non è escluso mica:-) che, invece di far buchi sulla terra, ci sono tante cose che brillano ugualmente ed io non sono una gazza. E poi lei.. reclinata a sinistra (stanotte , stamattina, la rivendica anche lei l'apparenenza?) :-) la luna. Che io sono sono mica più quella bambina qui accanto, e anche se la mia vista s'è fatta leggermente più velata, aveva gli occhi il naso e la bocca. :-) L'ho rivista proprio per vedere bene. Cielo che sembrava di velluto, stelline a farle da contorno, una notte e un giorno sospesi nel tempo, che mi faceva pensare alla finlandia.. perchè? perchè mi dico, no no, è abbastanza freddo - parecchio, ma allora là come faranno? in svezia come fanno? ok, qui siamo in italia. Qui tutto tace. Serenamente. Quello è il regalo di Natale che stelle e luna vorrei mi portassero. La sveglia presto ogni mattina, riuscire e tornare a leggere. E a tal proposito l'insegnante di Matteo mi ha "chiesto", il libro che sto leggendo. Il GLHO non è andato bene per niente. Purtroppo. Troppe voci, troppi pareri, troppo tutto. Non riesco a dirlo, mi fa male. Queste riunioni dovrebbero essere costruttive, e di fatto non lo sono. Io mi sono leggermente alterata, con l'insegnante, NIENTE ASTRAZIONI, per favore! il cervello autistico non comprende le astrazioni , E qualora ciò avvenisse, o avviene, dimentica. Scorda, polverizza.  Matteo nel tempo, ha perduto il suo modo di scrivere almeno lineare. La dottoressa (che è venuta, seppur in ritardo), ha usato un termine, che mi fa troppo male ripetere, l'ho già scordato, io che ho una memoria di ferro. Forse scordiamo ciò che ci fa male. Non si tratta di puntinato... e di ricalcarci sopra. Seguiva la riga per scrivere. Ed era in grado di gestire un piccolo diario di bordo.   Ho chiesto che venisse fatto, da collante tra scuola e casa. Mi sono ritrovata il giorno dopo, con righe incomprensibili e storte sul diario.

Il fatto è che non c'è preparazione sul problema. Gli insegnanti per quanto laureati, motivati, specializzati, - non hanno la preparazione sufficiente PER QUESTO TIPO DI PATOLOGIA. idem i medici. Che arrancano, la asl arranca, non garantisce, è tutto sgretolato. E io non riesco a digerire nemmeno il the. Che possibilità posso dare a Matteo?

smarrito e sperduto, nella grande scuola? qualche prof, vacante e giovane l'ha accompagnato mentre noi facevamo il GLH, nella sala dell'assemblea, dove sono certa sarà stato tutto il tempo, con le mani nelle orecchie, troppo rumore per lui. Sì, che si deve adattare. Ma ciò a cui io vorrei adattarlo, sarebbe il silenzio e la calma di qualche posto per noi due. Lontano da tutto, da tutti .  Vivere semplicemente e serenamente, che è sì, quello che facciamo, ma non completamente. Mi pare di non essere capace abbastanza, di costruirgli qualcosa intorno.   l'ippoterapia è diventata "statica", la dottoressa, HA le mani in pasta in troppe cose. E, francamente, Matteo sarebbe pronto per un salto di qualità, per un progresso compatibilmente con le sue possibilità, per poter, poi, partecipare ad integrazioni con ragazzi non portatori di handicap. E invece? è tutto alla rinfusa, a casaccio. E per l'autimo questa è una disfatta. Comprenso quella mezza specie di ricevimento di ieri. E' vero che le cose, non possono essere sempre uguali, ricordo altri anni, era diversa la questione, sebbene, in questo tipo di situzioni Matteo manifesta tutto il suo disagio, e poi sono io a pagare... Ed è vero, che le situazioni non possono sempre essere ottimali, ma qui di ottimale non c'è niente !

la sua insegnante non lo poteva comprare il libro? io devo finirlo. Ma la mia decisione, è che devo prendere la palla al balzo come si suol dire, E, le manderò una paginetta scritta, in cui le scrivo, che ce l'ho in rilettura.. e che me lo deve restituire al più presto. Del resto, bisogna prendere il buono dove c'è. E' la prima volta che un insegnante accetta di leggere un libro SERIO sull'autismo. E le scriverò anche, che Matteo ce l'ha i quaderni, dove provare a fare il diario di bordo, evitando di scrivere sul diario, incomprensibilmente.Il suo assistente poi ha detto che non è vero che Matteo scrive male!, ma è solo svogliato. come non volere ammettere una realtà, che l'ha visto, dalla seconda media, perdere rovinosamente tutte le capacità acquisite. Quando ci fu la scelta di cambiargli insegnante a fronte di una rigidità da parte della stessa, - che invece brava didatticamente, per un insegnante di musica, - che dal punto di vista umano era bravo ma didatticamente no. Eppure, ha lavorato. Ho visto i suoi quaderni, buste e buste di quaderni. - Ma a che serve, lavorare senza un fine? e poi... "matteo non conosce la decina". Ma perchè a lui che serve, la decina?  il concetto dico. Su questo libro, c'è scritto, come esempio CHE nemmeno i bimbi delle favelas hanno il concetto di matematica, ma sanno maneggiare i soldi. Una delle cose più invalidanti dell'autismo è appunto questo. il maneggio e la comprensione del denaro. Ora invece di tutte quelle tonnellate di quaderni, non si poteva fare questo?. In ogni caso, non voglio essere disfattista. E' vero che lui comprende, e poi perde. Ed è altrettanto vero, che questi GLH sono "una farsa", alla fine. Sì. la coordinatrice, del sostegno mi ha voluto dare ad intendere, cose che di fatto non esistono. Io nei laboratori non ho mai visto nessun normodotato. Così come non ho mai visto nessuno - nessun coetaneo avvicinarsi a Matteo. Si il Matteo è scostante, ma è anche dolcissimo e molto bello... eppure.. è solo o con la sua insegnante. Che insiste a dire e a volere fare capire a Matteo i concetti di fisica! dicendo che li capisce.   Professoressa, forse lei non ha ben capito, che Matteo è felice, semplicemente che qualcuno parli con lui.

Questi sono sfoghi di una madre, che per prima, ha fatto un sacco di casini.

Ma io so pure, che la scuola ci piglia tanti soldini sui ragazzi come mio figlio. Alla scuola che accoglie la disabilità lo stato remunera...

Nel caso, un autistico come troverà sbocco? - però io non per darmi il contentino da sola, continuo ad essere ottimista.  Sento che se non lo sono, andiamo nel baratro tutti e due. E anche uscire prendere un pulmino, - vedere i suoi quaderni di matematica, molto semplici - e le sue crocette, sulle scelte di richieste, mi fa sperare, che un minimo lo otterrà. Quello che spingo, ed è per quello che darò il libro alla professoressa, è che GLI vengano insegnati concetti semplici. Che era quello poi, che io andavo chiedendo in tutti questi anni, di scuola.   C'è il caos ripeto anche nelle graduatorie, almeno qui. Ma so anche altrove. O un genitore si arma, nel senso che si mette a seguire paro paro la scuola ogni giorno, dedicandocisi e facendo egli stesso formazione... poi formare esso stesso il personale, poi, andare al provveditorato, e farsi mandare personale specializzato (pochissimo in verità) , che abbia la giusta motivazione, e non lo faccia solo per motivo lavorativo, per scavalcare il punteggio.

Io non sono stata così brava, non ce l'ho fatta. Faccio ammenda a me stessa. Con me stessa. E cerco un margine di respiro, cerco di vedere il buono. Il ragazzo, il mio Matteo, comunque si è agganciato con la sua insegnante. Va volentieri a scuola. Il luogo è molto bello, nell'agro romano. Io spingerò affinchè lo spronino a fare quello che può fare. Io lo porterò con me a fare la spesa, cosa che ho ripreso a fare. con difficoltà estreme, perchè alla cassa, i comportamenti problema sono difficili da gestire. la sua ansia, aumenta e io divento il suo "sfogo". Ma ho mantenuto la calma (cosa che non sono stata capace di fare, al maneggio ieri, in cui una delle psicologhe invece di intervenire, consolare, si è tirata fuori). Io ho incassato il colpo diciamo così, e sono riuscita a non piangere. Per fortuna. cosa che succedeva, perchè in quel momento, succede che - ti trovi a comprendere, che non può essere come avresti voluto. TU. che la tua genitorialità è preclusa, non sei più un genitore, non sei più niente.

Non è un post triste, post poi! già due o tre frigoriferi ho imbrattato. Prima della doccia, mi fa bene scrivere. Ieri primo giorno d'inverno, sognavo paesi caldi. Sebbene, l'autunno sembrava ancora giovane e vivo, nelle piante sotto casa. Ma andando verso la strada del maneggio, tutti i colori appiccicati del sole, erano spariti... il fogliame degli alberelli, non c'era più... e si prensentava, uno stralcio di inverno, a dire, che non era poi così crudele, era solo un rinforzamento della natura, uno spogliarsi per poi rinvigorirsi. Perchè è così che funziona. E allora, sì che piglio forza dalla natura, anche nell'umidità che sembra pentrarti talmente forte, e lascia l'anima a far forse pena a qualcuno, che ti guarda, - come se, - gli facessi talmente tanta pena, perchè non ha capito niente... ero solo troppo leggera, senza un filo di trucco, e - non è mica detto, che una donna sola, con un problema più grande di lei, debba far pena.  L'ho già scritto, ci vorrà tempo, parecchio, troppo. Ne ho viste di tutti i colori ieri. Troppe. Organizzata malissimo la questione. Genitori invecchiati anzitempo, che assistevano ad un banchetto, in cui sempre lo stato - e le sue approssimazioni erano sotto i miei occhi in maniera talmente eclatante, da abbattere un bue!  Però non sono caduta. Non ho più paura dei cavalli, il mio Matteo è in grado di cavalcare, di governare l'animale, e la prossima volta, ormai che so' declinerò l'invito. E' inutile, aggiungere, CHE se avessi la possibilità di mandarlo in altro maneggio, più organizzato, e senza parvenze che fanno comodo a certe gestioni (purtroppo non posso dire di più m'arrestano!), allora sì, lo farei immediatamente!

La giornata si sta accendendo adesso. L'inverno giovanissimo, mi porta le consapevolezze totali, che sono pugni violentissimi, che mi rafforzano perchè nel ring della vita, sono ancora in piedi: la mia vita è estrema. MA, ne sono felice ugualmente : E' LA MIA VITA.  

 

https://youtu.be/fQKfabzI9qo?list=PL05qhRq05l3aY8WY3_2Tjx9lXSvsnsiCh

 

 

 
 
 

post di stamattina (e pomeriggio)

Post n°1178 pubblicato il 19 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Scrivo, per salvarmi e per appuntarmi la mia vita. Questa mia sorta di dIaRio virtuale pubblico.

Ciao foglio bianco buon lunedì buona settimana, che lo sia. 

Fa freddissimo, 2 gradi non riesce a salire.

Dalla finestra del soggiorno, stamattina, gli alberi erano gelati. Eppure, prima di vedere la gelata, un uccellino cinguettava, com'è possibile? con  questo freddo? con quelle piumine, con quelle zampette, chè la fragilità è forza? chè la natura è forza?

scheletrito il povero melograno, il susino lo sta per raggiungere. Non OSO e non voglio e so' per certo, che qua non nevicherà. Sì ci manca! che già altri tipi di nevi e gelate arrivano su questa mia povera adorata città. Roma Caput Mundi. E ancora kaputt, Roma... che ti squarciano e ti aprono. Lupacapitolina che ancora resisti. Nello scempio atroce...  è certo facile dire, troppe collusioni. NO, io dico, che è stato troppo facile dire, i venti stanno cambiando, ma i venti de' che? certo CHE, comodo dire, per cambiare le cose, bisogna portare scosse... ma quali scosse? quali cambiamenti?

Cielo nuvoloso. Il sole si nasconde, l'aria è "dark". Ho fatto un giro per l'appunto nel mio passato virtuale: è stato proficuo.   

 

Ieri appena avevo preso la decisione di andarci con C. al testaccio, mi sono decisa a chiamarla,Ma, lei era già lì !! a C, ma ciai il peperoncino al c! ohhpss cioè il sale sulla coda!, no, sono io che sono (ero), troppo lenta. Ma lei era già in ballo, in un orario tranquillo, quando tutto il marasma dell'ansia regalonatalizio, era a "magnà".

Ok, mi sono detta. Mi dedico ai bucati. E difatti. Acqua gelida sul viso, quella che ancora stamattina, non sono riuscita:-)

ho lasciato la canottiera al mio amore. Se lui , quando scendiamo che gli dico, tirati su il cappuccio lo tira sù è segno evidente, CHE, fa veramente freddo. E se, alle 8 c'erano 2 gradi, certamente siamo andati sotto zero di umidità stanotte. Ma non nevicherà, ne sono certa, senza ultime parole famose.   Sono giorni, strani, ha sempre e fa sempre freddo, qualche giorno, poi si riassesta, ma non voglio parlare del tempo signora mia. Anche perchè poi, ieri alla feltrinelli, il mio piumino era "zuppo". un marasma di gente, con il fuoco dentro quella libreria di riscaldamento eccessivo. In ogni caso sono riuscita a prendere dei cd per Matteo, di blues. Spero li gradisca !, e, un libro sulle piante, molto semplice (grazie C.!). poi due cd, per mio nipotino. Differenti l'uno dall'altro. Il gatto con gli stivali, E, la gabbianella e il gatto. Mi sembravano in cotraddizione tra di loro, poi C. mi ha fatto osservare, che, posso spiegargli l'astuzia, del gatto, - e la bontà (sempre del gatto), anche degli animali appunto, la loro dolcezza. Che possono coesistere,insieme,l'uno e l'altra. arigrazie C!, lei perfetta. Scarpe perfette, smalto, messa in piega. Fondotinda impercettibile. Brillantini di stelle.

IO.... spettinatissima, scarpe strette, e tacchetti. Sudata peggio di un maiale (si lo so i maiali non sudano). e titoli di libri, letti, vecchi... il kamasutra a crepare dal ridere! e filosofia orientale, i mandala, e storie di amore sofferte, di cui non ricordo i nomi di giovani autrici emergenti, i classici greci, i contemporanei, e porci con le ali, ma tu l'hai letto? no, ho visto il film...ricordi. Discussioni e risate, perchè ho preso ben due storte, con i tacchetti, io, che in precedenti vite, svettavo su tacchi altissimi a stiletto, a ridere e ridere, per fortuna, - diversissime, ma intelligentissima lei. Sagittario, capirai mi fa sei zero sei zero !

però ho dalla mia il sense of humor, che lei mi dice senti, io una così non l'ho mai incontrata! hai un senso dell'umorismo fuori del comune! per quello mi manca Patty . con lei l'alchimia era totale, mi stava sempre sul pezzo, :-)

poi ho visto un negozietto delizioso, - una bella borsa un piumino nuovo, no no, usciamo !   - che insieme ai CD mi sono anche regalata il disco storico dei K.C. il re cremisi che- nella mia raccolta progressive - non c'era. COmpleto ora!,

quando l'amore mio è tornato a casa, mi sono sentita meglio. Ha detto che vuole i guanti! per regalo. Devo assolutamente provvedere. LUI difficilmente sceglie, qualcosa. E quando lo fa mi si apre il cuore, sono felice, respiro meglio.

Proseguo la lettura del libro, difficilissimo e altamente inidoneo con quello che è la realtà. Quanti insegnanti l'hanno letto?. dove sta la colla con la riabilitazione CHE MANCA, e la scuola?  Quante belle parole, vere e scritte. L'autismo è incapace di astrarre, e allora perchè la scuola continua a pretendere l'astrazione? fanno quello che possono, ,certo. Sono anni, che passano facendo quello che si può, anche coi normodotati. Ma loro hanno una marcia in più.

C'è qualcosa di misterioso, che mi dice, di essere ottimista, non così, alla rinfusa a casaccio.

E' quanto il suo sguardo e la sua anima, fanno una scintilla e ci capiamo.

In molti poi non sanno, che l'autismo può essere accompagnato da ritardo medio, lieve, grave, gravissimo.

Ho fatto del tutto, per avere ancora una diagnosi funzionale dall'ospedale che ha redatto la sua diagnosi. MA di fatto è dal 2011, CHE, non ce l'ho più. A nulla è servito iscrivermi ad un associazione che poteva mettermi in contatto con il suddetto ospedale. O meglio, sono riuscita, pagando intramenia  a far visitare Matteo, ma per la diagnosi, - funzionale deve redarla la ASL di appartenenza. CHE, ad oggi non l'ha fatta. QUESTA è una cosa che devo risolvere. Da lieve, siamo passati a medio, ma io voglio ripeterla. VOGLIO RIPETERE I TEST.

...

Respiro. Mi fu detto (nel 2010) a suo tempo dal viceprimario, CHE è l'autismo a determinare il ritardo, che in mio figlio, così era. Poi un anno dopo mi fu invece detto, che, potevano camminare di pari passo, e cioè che, potevano sussistere insieme, cosa peraltro confermata dalla lettura del libro. Accetto tutto, mi inchino alla scienza e alla medicina, MA, di fatto, non ho più un test, non ho più parametri, ho solo osservazioni sporadiche da una asl, che si limita a colloqui routinari, osservare i risultati della terapia farmacologica, l'unica risposta, certa. Sebbene io, la mezza pasticca di antipsicotico (la domandina nasce spontanea SE, L'AUTISMO NON E' UNA PSICOSI E NON PERCHE LO DICO IO, MA LE LINEE GUIDA SANITARIE, PERCHè DANNO ANTIPSICOTICI????) cmq, la mattina gliel'ho tolta (me l'aveva detto il Primario che era inutile quella mezza pasticchina). 

So' che dovevo seguire meglio la cosa. Certo che, DEVO E SOPRATTUTTO VOGLIO FARLO, è arrivato il momento.

C'è un altro momento, un punto di rottura, in cui un genitore può arrivare. Ossia, che se ne fotte altamente, di tutto e tutti, e va avanti come può - seguendo il mistero dell'amore per il proprio figlio/a per la propria CREATURA.    e' LANCINANTE il dolore per l'approssimazione, che rallenta di fatto, un minimo di autonomia alla quale si potrebbe arrivare, tirando fuori abilità e risorse, anche a chi è portatore di handicap mi ripeto, questo succede anche coi normodotati, ma - non farlo con chi è disabile, significa una CONDANNA.

Questo è il dolore, più grande per un genitore, che sà di non potere andarsene in pace, che non è che i genitori dei figli con handicap sono immortali. Peraltro, devono lottare oltre modo nei meandri delle giungle delle associazioni, delle scuole di pensiero, dei propri limiti, di una quotidianità che non conosce il problema, che ha ammantato anzi di mistero l'autismo, prendendolo a strani paragoni, di un'opinione pubblica che se ne frega, - e - anzi, crea ancora più confusione, - laddove, la confusione andrebbe, eliminata. Persone che non  sanno ad oggi cosa è l'autismo, e quante e quante volte, ho dovuto leggere (in rete e anche qui su libero), il termine usato a sproposito, mi viene da vomitare (giuro), solo a ripensarci. Termine usato anche alla radio che ascolto (in passato), per definire "chiusura".  NO. il paragone non sussiste. Non si parla di ciò che non si conosce. Solo per chiacchiera. Appunto.

Ma mi perdo, in questo discorso MA nel mio piccolo posso fare qualcosa. Quel che ho sempre fatto, del resto. Salvo poi sentirmi in colpa, perchè - il senso di colpa mai abbandona un genitore, per non aver fatto il possibile per il proprio figlio. AH, ora che mi ricordo, fui bacchettata, da un nick, qui, che diceva che non ero capace di districarmi abbastanza... ne sorrido... del resto, meglio perdonare e archiviare, sia chi, per i propri inutili tornaconti e per fluendo di pensiero e scritti e pour parler (blehaaaaa), usa i termini impropriamente, ma coscientemente con una superficialità che nasconde tutto il vuoto,  - poichè anche a me, succede di sbagliare, ma siamo noi anche nell'errore, ma qui, non si tratta di sbagliare, qui, non c'è la volontà di capire. Ma solo inutili esercizi o ancor peggio, parlando delle istituzioni, la confusione (quella che fa male) e i vuoti di figure istituzionali che dovrebbero esser volte, a sistemare le cose. Un canale proprio e solo per l'autismo. Arriverà? forse. Forse quando arriverà la parità di genere. Non faccio un o il calderone, sono realista.

Nel frattempo, questo libro illumina e mi fa capire il mio Ragazzo. Me lo fa amare ancora di più. ... Perchè me lo immagino, e io, voglio capirlo. Voglio capire le sue rigidità. Se solo le cose mi fossero state spiegate. Se solo mi avessero detto, bene, tutti i suoi disturbi, e da dove cominciare, e, m'avesso preso per mano.

Già.

Forse mi sono aspettata un aiuto da uno Stato Padre, che di fatto lascia orfani i genitori come me.

...

Fra poco arriva mio cognato a sistemarmi la tv in cucina. Volevo buttarla, già aveva preso la via dell'ama... e invece, no. RECUPERARE... Sì, con un paio di spine, mio cognato è un grande è lo è davvero, solo ed anche per il lavoro che fa (porta i mezzi), in linee, che nessuno vuole percorrere, ed è lui ad avermi colto in scatti bellissimi (grazie Janluc). Poi dovrà sistemare il tavolo del soggiorno, con le gambe spezzate per le crisi comportamentali di Matteo. Tesoro della mamma. C'era una spiegazione anche a quello... il libro me lo sta facendo capire, così come ho fatto un salto indietro... alle MIE DI DISCREPANZE, alle mie di disfunzioni, che ho compreso nelle sottolineature a matita che avevo lasciato sul libro, perchè sono scappata in altre altre letture, invece di continuare, forse perchè ---- ho agito come potevo ..... forse perchè CREDEVO di poter andare dove non esisteva quello CHE CREDEVO io appunto.

L'unica cosa e persona in cui posso credere, oggi lo so', sono IO . IO STESSA, e l'amore per il mio ragazzo.

Scritto male e di fretta, non rileggerò.

Ho fatto riascoltare a Matteo, due canzoni di De Andrè. il gorilla e carlo martello torna dalla battaglia di poitiers , (rideva). 

La sua prof, di sostegno, dice, che non DEVO, fare ascoltare de andrè a Matteo. Come un suo ex neuropsichiatra, ho perso il conto, di quanti ne ha cambiati durante l'arco della sua vita riabilitativa, interrottasi anzi tempo, (or bene, e or quindi, - cosa deve fare un genitore?).

GLi ho fatto ascoltare anche luna pop, celentano, battisti.

Forse è saturo di musica, questo si. Non suona più la batteria, la sua pianola, è ammuffita in cantina, è cambiato è diverso.

Ma un genitore, cosa deve fare??? cosa può fare, in totale solitudine?

In ogni caso, adora il blues, e, ora, siamo anche d'accordo, che UNA volta ascoltato il suo adorato cd, dall'inizio alla fine, - possiamo ascoltare la radio.

Ho compreso, ma già lo sapevo, con altre spiegazioni, lo stesso valide, perchè adora girare in macchina. è una sicurezza. Gli piace stare in mezzo alla gente, ma come .- per come è lui. Bisognava insegnargli anche questo...  a suo modo, certo. La sua mente rigida, non gli sa far capire le persone, gli sono estranee, soprattutto i comportamenti, O MEGLIO, non sa inserirsi nei loro di comportamenti. Ma in cuor suo LUI CAPISCE, ha la sensibilità finanche di capire la sua diversità, che quando si estranea, cerca  una sicurezza, in luogo una sensazione, un posto in cui sentirsi al sicuro, appunto.

In ogni caso, a suo modo, ha le sue risorse, che se solo ci penso, mi scoppia il cuore.

Domani ci sarà il GLHO.   non voglio che sia una farsa.   Ho pronte 3 scatole di cioccolatini. Certo, sono "all'antica", e di cuore sempre per certe cose, sono fatta, così. 

Ho saltato il suo precedente appuntamento con la psichiatra, avevo io dei problemi di salute, che si sono risolti. Auguro a me stessa di riuscire a districarmi. Di riuscire a dire poche cose, MA COSTRUTTIVE.

Questo scrivevo alle 10. Prima che mi telefonasse, un angelo del paradiso, ma sulla terra:-)

CATE, un regalo che m'ha atto "digiland", che non è stato solo quello. Monica... che mi scrive, come una sorella, cioè E' una sorella.Altre anime, che mi dimostrano solidarietà, i vostri occhi, buoni.

Tutto il resto? è fuffa, muffa, peggio di quella della cantina.

Abbi il coraggio di usare la tua propria intelligenza, sempre. Così mi diceva mio padre, così, diceva qualcun altro di più famoso.  :-)

POI c'è la famiglia, la famiGGGGHIaaaaa, e allora bisogna farci il conto, di conto, di contro...

:-) ma guardarli in faccia i condizionamenti, vedere proprio tutto, e cercare di imparare ad essere imperturbabile, anche in questo, proprio in famiglia, può essere una forma, un virare, verso nuove possibilità, da ciò che appare "negativo", sapere che può diventare - risorsa. 

Mi sorrido, che' nel frattempo ho di nuovo la tv in cucina, che' per le notizie, vere o false che siano anche le orecchie, oltre che gli occhi possono rieducarsi. Il mio autista, e pilota non ha una mano sola, ma è parente acquisito di Niki Lauda come già scritto.

Passo e chiudo, per ora !

 

nel frattempo, sono stata interrotta, da un altro regalo di digiland :-)) e poi, preparazione pranzo, e poi, il mio ragazzo che oggi andata al museo col suo assistente.

La dirigente del Comune ha già "ordinato" alla cooperativa che lo segue DI affidarmi immediatamente ed entro l'anno (cioè subito), - altre due ore e mezza di assistenza !

bene.

:-)

La cosa oltre a farmi piacere, ovviamente, mi gratifica... si vede CHE s'è fidata sulla parola e sul fatto che porterò il modulo che mi aveva richiesto! Ed io sono davvero FELICE per me stessa, perchè e poichè.. sì, sono stata brava. La bestia nera, che vuole trascinarmi nel baratro, basta andare e fare, per fare in modo che si luquiefà   - s'è liquesa! (di proiettiana memoria) :-)

 

aripasso e chiuso.

Abbiamo fatto, mattina e pomeriggio, - e magari più tardi anche sera!. qui piove, adesso , le stelle splendenti e gelide hanno lasciato il posto alle nuvole, - e l'autunno certamente piange, non vuole andare via... ma è ora, dell'inverno, che arriverà come da suo copione.

:-)

 

https://youtu.be/6r1c_DeK3m4

https://youtu.be/wkyIw7eZQhU

https://youtu.be/4T5iB612h7M

https://youtu.be/hkBCa4-9h3Q

pokerino (d'assi).

 

 

 

 
 
 

H. 12.58

Post n°1177 pubblicato il 18 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

C. mi informa che stamattina, alle 10 c'erano 4 gradi.

Sì comincia a fare freddo (signora mia!), anche qui.

Sono ancora a letto. Non mi va di fare nulla. Il sole splende, nemmeno la faccia ho lavato. Chè dovrei lavare tutte le lacrime di un sabato da dimenticare, e di una notte, che fino alle tre è stata orrenda. Di pianto, e consapevolezze. Calde lacrime. 

Ci riuscirò prima o poi, a metterlo nero su bianco tutto il mio dolore e dargli il giusto respiro.

Alla fine, credo che è quello il vero motivo per cui io sia ormai qui, e ci resto.

 

Dicevo, C. mi ha proposto di andare a Testaccio, in una sorta di museo all'aperto. No, non ce la posso fare. Non è possibile. E' anche vero, CHE QUI E ADESSO, la temperatura sale e scalda il sole, nulla ha ora, qui da invidiare a quello di primavera! e l'autunno sembra giovanissimo!.

 

ma non ce la faccio. e' IMPOSSIBILE. Le ho proposto di arrivare a piedi alla feltrinelli. C'è n'è una grande proprio dopo il ponte. Sono fortunata, la mia è una periferia, attaccata al centro. Solo il ponte ci divide. Poi devo ancora trovare "Maria", figura fondamentale direi!

e poi, una passegggiata a piedi, ma sono in ritardo. non ho fame, colazione tardi, svegliata ancora più tardi. La casa  è luminosissima, termosifoni spenti. Sonno agitato, ho trovato le lenzuola tutte acciaffrate, io,che praticamente sembra non ci dorma nel letto.

Eppure ero reduce di un bellissimo venerdì! Natale non sarai triste no! non mi ammalerò no! che ormai non succede da svariati anni. Devo solo stare attenta,e diventare poco poco più imperturbabile. Ma non ce la faccio ad essere sempre un soldato sull'attenti, un centurione, sempre pronto per l'arena, col la tempra giusta.

Vorrei solo che questi alti e bassi, fossero meno "estremi", un poco più equilibrati.

So' che dipende SOLO da me... il bello di non avere scelta è non avere scelta!

è che ieri, con l'ex coinquilino è stato un continuo di contumelie, volte a farmi ripiombare in una sorta di loop, che vorrebbe farmi pentire delle mie scelte... o forse avevo delle scarpe troppo alte, e forse devo mettere più spesso la gonna. Lavare ogni giorno i capelli, armarmi sempre e per sempre del mio sorriso, anche se i denti non sono perfetti, e non importa.

Così, almeno al banco del pane, nessuno mi passa avanti e non mi incazzo. E non mi rifilano il pesce con l'occhio di cataratta, e riesco a non farmi risucchiare dalle offerte inganevoli, che poi, alla cassa, faccio lievitare la fila dietro di me, perchè mi metto a discutere sulle offerte, coi mugugni delle persone. (e pensare che solo il giorno prima ero andata di lusso!) -E, riesco a districarmi, dall'impasse della signora al sesto mese, che crede che questo le dia il diritto di mettersi al posto a me assegnato. Signora giovane e cara, sono stata incinta pure io, con una pancia più grossa della tua, ma certo al posto invalidi non mi ci sono messa MAI. 

le ho chiesco scusa ! era solo un attimo !  NO. tu non mi hai chiesto scusa, veramente, saccente e supponente come se, il tuo diritto, fosse solo il tuo e tu l'unica mammina sulla faccia della terra. brutta s....

mi calmo se solo ci ripenso.    Anche il vecchietto col carrelletto ci si mette, E, non è che faccio differente, ma, il vecchietto, che ci marcia, sta con un piede dalla fossa, e non è una questione di distinguo, ma una questione di buon senso, di come tu, affronti la cosa, di come quello si crede di comportarsi. Il vecchietto arriva, dice, non ce la faccio a fare la manovra.. e ci si piazza, perchè deve pure scaricare il carrelletto...

ma la signora, con la pancetta, ci si può mettere davvero in doppia fila, teme, per la sua incolumità? e cosa le da il diritto di mettersi in un posto invalidi? 

forse ho esagerato. Ma ero già incavolata di mio. Oppure sarebbero bastate delle scuse sincere. "signora ha ragione! sono incinta, scusi!, ha ragione!" non un'aria di supponenza, con delle scuse false.

Il vecchietto, ad esempio quando ho suonato, col suo carrelletto è venuto che mi ha fatto una tenerezza, che come gli potevo dire, levi subito l'auto?? gli ho detto di fare con comodo, che aspettavo. ...

sebbene, la mia auto in doppia fila avrebbe potuto essere multata.

 

non voglio ragione. sono stanca. Stanca anche di me stessa, a volte. Stanca del buio che sembra arrivare dentro, quando scappo, e invece devo essere positiva. Anche perchè poi, Matteo sembra avere un canale per capirlo. Sembra accorgersi, in anticipo del mio stato d'animo e non mi perdona.

Non ce la faccio ad andare, con C. al testaccio, già è tanto se, riuscirò ad arrivare alla feltrinelli. Mi viene da ridere, ... forse ho solo bisogno di staccare un poco la spina, forse anche di fare pace con gli alti e bassi, perchè l'autismo è un alto e basso continuo, un "essere fuori", e invece dovere essere dentro. Con la consapevolezza, che ci sono delle distinzioni, fra di noi, anche fra chi ha il problema e lo vive diversamente da un altro.

i miei w.e. arrivano e non è che li vorrei diversi, vorrei solo essere più presente a me, non farmi trascinare dal vortice  di emozioni, è proprio là forse che posso convogliare l'emozione affinchè diventi risorsa e non disfatta.

Come quando la mamma, nel cielo stellato e fantastico mi dice, "ma non esci stasera?", ... no, mammina! vedo un film stasera! ..

e arriverà questo momento, - perchè - è quello che ho voluto costruire. Ed è questo che costruirò.   e' un rodaggio, una storia, una svolta, e ogni svolta ha bisogno di somatizzare tutti i dolori.

 

Alla fine, la notte, si è accesa, come se le stelle, la più fulgida di quelle notturne, si sia accesa, insieme alla tv del vicino di casa "laziale", - e - mi svegliassi improvvisa da un rem torbido e di morte, e allora, - mi sono alzata lavata i denti, e la luce di quella stella notturna, abbia illuminato anche la mia anima, ed il sonno poi giunto, come abbraccio a farmi rilassare,ed alzare tardi.

A farmene fregare di tutto e di tutti, perchè è solo il momento mio, la domenica mia... poco importa di un sabato bruciato, ne arriveranno altri.

 

 

 

 
 
 

H. 12.46

Post n°1176 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

Non è necessario, uscire.

:-)

 

HO TUTTO, e fra poco dicevo faccio un sughetto, col tonno.

Di secondo filetti di tacchino alla griglia, insalata, o radicchio o cappuccina,

anche il pane ce l'ho.  Anche i dolcetti della vicina, anche se ne sono rimasti, pochi. 

Poi frutta. Ok, forse ho capito, perchè non mi fa mettere il link ok,perchè uso chrome invece di explorer; e non mi ha fatto mettere il video, perchè usavo il vecchio editor, lo vedrò in tempo reale!

Voglio e ho ancora, il bisogno la voglia di scrivere. Bisogna smettere di volere, certo, ma io cavalco il mio tempo, scrivendo. Scrittrice da strapazzo, in senso buono, nel senso che non lo faccio di professione.

Ripeto, tempo meraviglioso. Su questa città, che lo ripeto, ancora, mi fa PENA. La mia città, abbandonata a se stessa. No, non sono tutti uguali. PER fortuna. Nel tempo, gli equlibri, CERTI equilibri, si sono mantenuti. Forse e certamente, sicuramente l'onestà, non è un optional, per chi ancora il suo lavoro, lo sa fare onestamente. Di qualasiasi colore e corrente, come se, oltre al tremendo sottobosco sartriano (ho poco letto, sì,ma qualcosa, seppur in ritardo, anche io), .- ci fosse un altro di sottobosco, fiorente, un humus, a garantirci ancora di andare avanti... FORSE, spero, con tutto il cuore.

Non voglio essere gettata nel pessimismo. Assolutamente. MA non ho mai creduto nei puri e duri. In certi cambiamenti.   MAI. anzi, ora, credo ancor di più, nello spartimento, di piccole fettine a questa torta italica, del cervello fine a se stesso, esibito, in una demagogia che è crollata, - sgretolata, perchè tutto, - si rivela da se. A virgì ci chiedi scusa... e che ce ne facciamo delle scuse, se le strade puzzano, le foglie DIO VOGLIA CHE IL FREDDO LE SGRETOLI, gli autobus si rompono, e tu continui a dire, che chi c'è stato prima ha fatto casini. NO, le cose non si possono più migliorare. Perchè non è con la rottura di equilibri, che non possono più rompersi e lo vediamo bene, che è impossibile, che le cose "cambino", andava presa al volo la risorsa - di cambiamento, ripeto io di politica poco ci capisco, ma bisognava, prendere la palla al balzo non con gli integralismi, ma - con - la capacità di fare piccoli passi  , in questa sorta di stato geronte e pulciaro. 

si è perso quel treno, - è storia ormai.

Non vedo luce, se non in elezioni, che riconfermeranno la rutilante variazione di un'anarchia perversa, di un disordine che ormai si cavalca, di individualismi senza fine, senza capo, nè coda. 

La storia insegna - ma non abbiamo voglia di imparare, vogliamo solo continuare a fuggire, a non capire; a cercare ognuno di dire la propria.

ma i fatti, parlano, si esplicano, in una sorta di ordine proprio. 

Paghiamo per la nostra geografia, per la nostra potenza, la più grande che il mondo abbia mai conosciuto, e non lo dico perchè SONO di parte. Paghiamo per le "barbare" dominazioni, per il nostro essere e non riconoscerci più "bastardi", di tutti.

Per non aver più un'identità sana... per esserci avviluppati in una sorta di intellettualismo, proteso verso un'occidente che non ci riconosce e non ci aiuta, e verso una deriva del sud che non sappiamo integrare..

io scrivo male, e non lo so dire, bene.

Forse tutto dipende dalle guerre, ultime. Dagli assetti dei potenti, da poche stanze di bottoni, dalla nostra incapacità, di progredire, unilateralmente, cioè, arrivare a toccare veramente i pianeti, - anzichè sistemare prima questo.

 

Chiedo venia : a) per i termini usati impropriametne; b) per l'idea, che sto post, sia sfogo, qualunquista, piuttosto che attenta analisi.

Pago, ogni giorno, sulla mia pelle una certa approssimazione del mondo, CHE, non ci ha capito niente :-) col sorriso, dico, arriviamo a capire le stelle, arriviamo forse su marte,

ma non sappiamo amarci. ne siamo assolutamente incapaci. in questa parole io ci metto, - ci metto, la capacità di progredire, con le mani unite, non col potere di affermazione delle intelligenze, del potere, delle aristocrazie, - del cingerci di corone e meriti che non abbiamo. la fallibilità nostra è la nostra moneta, e non sappiamo fare altro che festeggiarla, intridendola di pessimismo e malinconie... eppure, un modo c'è. Di vedere, che NONOSTANTE NOI, si muove qualcosa di grande, - perchè c'è chi onestamente invece ancora lavora, fosse anche per arrivare dalla mattina alla sera, come me, nel piccolo / grande di ognuno di noi.

 

Vediamo se riesco pure a mettere le immagini. Il tramestio di vita di questa città, lo amo, è musica, ed è dolcezza. 

non so se spedisco il post  

 

 

 
 
 

*

Post n°1175 pubblicato il 17 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

Sabato mattina, interno casa. C'č un sole che splende, sempre pił sfacciato. In senso buono.

E ' una giornata splendida.  Ora il sole si č acceso di pił, nulla da invidiare a quello estivo, io cosģ d'inverno non lo ricordavo mai.
Forse che sono felice? di una felicitą, completa? Nel qui ed ora, con quello che ho? Si, č vero che questo sole si lascia bere,e ti accarezza. Se fossi pił forte, sarei gią davvero, al mare, se, avessi una macchina pił potente, se , fosse tutto diverso, ma l'aria del mare arriva fino qui, cosģ come il sapore d'inverno. Deve aver nevicato qui vicino,l'aria sa di neve.
L'aria sa di inverno, anche se, ancora non ho messo il naso fuori dalla finestra. Fra poco,sģ.
Caro diario, l'intensitą della luce del sole, sembra aumentare, ogni tasto che tocco veloce..
certo ... stiamo andando verso mezzogiorno, e l'autunno sembra davvero correre verso la sua fine, e non vuole farsi scordare. Sospeso, come ho gią scritto, in un''eternitą, come se, appunto, non dovesse finire pił. Questa mia suggestione torna, cosģ come a volte, l'aria sembra ottocentesca, qui nell'urbe eterna. Qui in questa cittą, colpita, un'altra volta al cuore.
Mi dispiace, per lei. Moltissimo. E allora il sole, spinge pił forte. Come se fosse carezza, come a dire, ti ripago in altro modo. Come a cercare un punto di equilibrio geografico, nelle stelle meravigliose gelide di queste sere, in cui lo scintillio senza pari, fa apparire la luna gonfia di sogno, di sogni. E la mattina, la stella pił grande, nascosta e timida, esplodesse nel suo fulgore estremo a farti desiderare occhiali da sole, come quando li portavo, da ragazza, anche in questo periodo.

Fra poco esco.
Il mio angelo si gode il calore della casa,nel suo letto. Io ho un leggero dolore cervicale, tanto per cambiare. Fra poco esco, forse un sughetto, prima. Al tonno.
Poi poca spesa.
Ieri sera, ho fatto una pasta e fagioli strepitosa. :-)   Sono brava e mi amo. Amo, il mio piatto che č venuto buonissimo. In realtą volevo fare la pasta e ceci, che non era piaciuta, ... anche se, mio cognato aveva detto che era da dieci.  Eppure l'ho rifatta, non con la pasta all'uovo, ma con una pasta "sbagliata", e  poi tutta spezzettata. E il risultato č stato strepitoso: buonissima.    Ma non avevo il rosmarino ieri sera, e di pomeriggio, in un pomeriggio in cui mi sorridevo dentro, - l'ho improvvisata, fatta lentamente, e, con la stessa pasta sbagliata, č venuta buonissima. Dolce profumo - tale e quale al sapore delizioso, - che - mi ha restituito sicurezza, di me stessa.
Matteo non l'ha mangiata, troppo peperoncino.
Ma stiamo bene, io e lui.
La vicina, ci ha regalato dei dolcetti buonissimi, come lo scorso anno. Il suo cagnolino č ancora vivo, e lei mi ha trasmetto "umanitą", non solo per via dei dolcetti. Ma per via di una parola buona, di qualche discorso, anche se, io non troppo ospitale, e la casa troppo fredda, in quel momento. Non lo scrivo affinchč un giorno vadano via i miei alti e bassi quotidiani...
so' che stare in  equilibrio e salire, č come stare su un cavallo, e, sebbene io, non sia capace, e abbia paura, (dei cavalli), - so' che la vita, VA cavalcata, non attesa.. come il tempo, e starci sopra, č meraviglioso, perfettamente incollati in sella, e se si raggiunge codesto equilibrio, poi si sale.
E la salita,non pesa.
No.
Al CAF sono riuscita a sistemare le cose. Non tutte completamente, ma il gestore  č un genio, e si č meritato, con tutto il mio cuore, i cioccolatini ai fichi, che abbiamo mangiato insieme! - prima la lastra, romanord, gelida, di ristorantini e locali trendy ponte milvio familiare, romanord, famigliare, vecchia asl... ma poi dovrņ sistemare anche questo. Da un conto effettuato, ho la possibilitą di avere l'esenzione sulle prestazioni. In questo caso, non cavalco bene, ancora bene, no.
Il giorno prima, condominio salatissimo pagato. Sistemazione carte, poi per portarle al CAF.
poi sono andata alla circoscrizione. Ho la possibilitą se la mia situazione economica avrą il giusto punteggio, di avere altre due ore e mezza di assistenza domiciliare. Sģ, ma quanta fatica! stato "pulciaro", che ti attacca prima le pulci, e poi, te le conta... perversione buocrate e kafkiana... ... .... quanti puntini di sospensione devo mettere?
perņ mi sono mossa bene, perchč questo mi richiedono, e questo faccio. E' come una sorta - anzi senza sorta e sorte, č IL MIO LAVORO.
e poi sono soddisfatta. Premio, la mia pasta e ceci, la mia casa splendente, l'alberello che emana lucine, il calore e il sole, le stelle e la luna, i miei sogni intrecciati, con le parole, del giorno dopo, e la spinta a farcela. Per come sono, per quello che mi appartiene.
Il giornale dice, che speriamo che il prossimo anno sia migliore...
ma
questi anni, belli o brutti sono i nostri anni.
Un anno fa, la mia mamma, era appena stata operata, io ero in pezzi.. e se ci penso, 
non so come ho fatto...
ma ora sono ancora qui, a vivere.
La mia vita.
Non cerco (ripeto), il tempo perduto, l'ho avuto, e fa parte di me, lo porto appresso nel tempo nuovo, nel presente - che - mi incolla- nei sorrisi che faccio e che le persone mi riconoscono perchč ci illuminiamo insieme come il sole che dovrei mettermi gli occhiali in casa!

Questo autunno ci saluta, appena arrivato, sembra. Nei suoi colori, nelle sue mille foglie, in questo sole accecante. Eppure l'inverno chiama, ... dicendo... tranquilli, almeno qui, sull'urbe eterna, non arriverņ cosģ prepotente, sarņ solo una sorta di autunno molto freddo... vi porterņ manti di stelle, - lune bianche da respirare e nuove intelligenze, per capirvi, per andare avanti, per tornare da voi, perchč non sono affatto stagione di morte, ma di una bellezza viva, sfolgorante. Mio figlio č nato d'inverno, mio padre, anche. Tutti e due capricorno. Sģ,mi ripeto e l'ho gią scritto... ma ovunque c'č vita, nel circolo delle stagioni, che sanno baciarci, se solo le accogliamo. 
Ora mi vesto, č abbastanza tardi! ma mi sveglio presto ogni mattina.. e .... la radio e la tv, dei vicini, non sempre mi fa dormire benissimo... e il collo, che spero di guarire, presto. 
Anche se, pure le contratture, fanno il punto, con quella bambina, che si č dovuta irrigidire con tutta se stessa, perchč non l'aiutava nessuno a sopportare cose, pił grandi, di lei...

mi auguro, mentre sono protesa, e cerco con quella che sono, di amarmi, di trovare degli spazi, per me stessa, e il mio corpo.. perchč trovi, la chiave di rilassarmi - lo faccio , ma, in maniera "sana", per lui.. per poter fare in modo che i blocchi energetici che - altro non sono che resistenze per poter affrontare i cataclismi che mi sono venuti addosso, - possano sciogliersi, insieme a me.



Chiudo il mio post, con una richiesta la portale... e cioč di farmi ricommentare le mie foto! e quelle dei nick amici. 
Non mi pił possibile. 
Grazie.

PASSO e chiudo,
per ora.




https://youtu.be/l7s29OLLX18

(non mi fa pił nemmeno, inserirei i video). ?? (nč coi box, nč coi link) 


 
 
 

Niente da dichiarare, se non un'Amicizia sincera.

Post n°1174 pubblicato il 14 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

fotine di Bologna.     (ottobre scorso)



bellissima.

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chiesa di S. Stefano :-)
fotina MIA.

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accademia di (non mi ricordo!), SEMPRE fotina mia:-)


Monica ed io (fotina di una signorina gentile) :-)

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Torre (foto di Monica)


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sempre io (grazie Monica !)  chiostro interno della chiesa di S. Stefano.
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DIPINTO della nativitą (foto di Monica, sempre chiesa di S. Stefano).
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*

Post n°1173 pubblicato il 14 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

Mi ero ripromessa di scrivere, ieri sera. Uno dei miei post notturni, brevi, come facevo una volta, MA, non è più una volta. E' adesso :-)

e scrivo adesso. Troppo stanca e assonnata, per farlo, ieri sera, stanotte. Volevo parlare della luna! Ieri sera, mentre andavo dalla mamma, l'ho vista. Mi è preso un colpo! A mia memoria, così mai ! nemmeno d'estate, nemmeno al mare. Annullate, in un istante, le splendide lune di ottobre, - quelle estive, perfino quella di novembre, ultima, restava un ricordo, anzi,si annullava. (appunto)

Le nuvole di stamattina, ed il cielo grigio/turchino invitano a parlarne anche di giorno:-)

sebbene, quella che ho visto ieri, alle 17, svettava, si può dire, la luna che svetta? oh, ma io non sono una "prof.", - sebbene fu ei fu, uno dei miei nomignoli da ragazza :-), insomma svettava, bassissima e gigantesca, nel cielo di ieri: santa lucia il giorno più breve che ci sia. Ma già alla fine del mese, e poi torneranno in gennaio, già le giornate più lunghe.. Comunque, sì, volevo scrivere, ma non della luna, che poi, davvero mi ha colto impreparata!, troppo grande ! immensa, in un cielo troppo piccolo, che si annullava nel suo stesso zaffiro fatato. Stelle nessuna, alle 17, cielo troppo chiaro (sebbene già notte); le stelle sarebbero giunte dopo. Nella notte, gelida. 

Si, la notte gelida che mi vedeva in vestaglia (troppo leggera), a fumarne una... in terrazzo. Stelle, che la loro polvere l'ho vista sul terrazzo, e non era una suggestione! la casa, linda e pulita, terrazzo compreso! luna super, superluna, che lo vedevo su internet, perchè volevo fare il post. Sì, e l'ho anche fotografata, in tempo reale, ma non ce l'ho fatta in quello stesso reale tempo a pubblicare. Perchè in un anno, anzi, due---- Che qui si vola, veramente... a metterla. Ho problemi con le foto ancora. Quelle  più private, personali sono blindate ma commentabili dagli amici. Le altre pubbliche non commentabili. Fino a maggio, tutto questo è andato bene. Ora, non si possono più commentare. Che succede sig. libero!

la chanche di possiblità di tenere più album e, nel contempo rendere commentabile, sia l'uno che non l'altro me l'avevi sempre data.

Ok, ma torniamo alla luna. Gigantesca. Sono entrata in rete, per vedere e ho trovato il link!, e difatti. La sera, però nel gelo del freddo becco - gelido della notte, in cui l'autunno muto, si nascondeva come se non ci fosse più, e difatti non c'è già più se non nella scia di un sole fantastico, la luna stessa, si ridimensionava. perchè sia lei, che l'aria che già aveva anticipato il suo odore invernale nei giorni precedenti, come ad essere ancora clemente nell'autunno ubbidiente..

Avrei dovuto fotografarla nel pomeriggio, bassa come un grande sole, con i raggi nascosti, troppo grande perfino per i miei occhi!, ma era il regalo di santa lucia, mi dico.

Un regalo davvero personale!! 

e divino. Sì, divino. Che' la giornata di santa lucia, per la mia famiglia, fu un giorno nefasto, con cui ho davvero rifatto pace, COME, a dirmi DAVVERO, che ciò conta, non lo porta via nemmeno la morte, e arriva un riscatto, che se siamo pronti a prendere, SI, ARRIVA.

Per me, è arrivato ieri, con qualcosa di più grande perfino della parola stessa: rivelazione.

A volte le parole,sì, sono insufficienti. Anche se sono qui, a seminarne tante. forse, troppe.

Ieri, una luce interiore, sposava alla perfezione tutti gli anni, e tutta quella che sono. Come una guida, come se la verità - nelle tre dita di vino rosso toscano buonissimo, nella luna improvvisa gigantesca, che pure la mia aiutante ucraina esclamava, - mi faceva davvero un regalo immenso. Una comunicazione di lacrime sincere, con un'anima speciale, un post - che chiamarlo così  è riduttivo, una carezza sulla mia anima e i miei occhi, due notizie, lo ripeto speciali di due AMICHE, che mi hanno fatto vivere la giornata di ieri, e aggiustato tutti gli anni indietro, tutte le sofferenze. Patite.    Che' quando arrivano le cose, arrivano, irreversibili.    Le comprendi, le aggiusti, non ti importa nemmeno più del dispiacere. arrivano si riaggiustano, è tutto svelato... Cate, tu sì, che l'hai scritto bene, io non ci riesco!

Sento papà nell'anima. Cerco di affrontare con coraggio, ciò che arriva comprensibile, insieme alla giornata più corta, che non è più funesta, e che con tutti gli anni passati, la compulsione cercava di mandar via, in un presente di allora, - che credevo di vivere a tutto tondo. Arriva addirittura, a capire tutto pure quel presente che fu. Tutto. La scrittura si dipana, si scioglie tutto dentro. Tutto torna al posto suo, anche se sembra tutto caotico, come se l'ordine e il disordine si amalgamassero: siamo proprio noi, così. Macchine perfette, ma piene di fili, di intrecci, - la rivelazione di noi stessi.

Avevo bisogno di scriverlo ! sebbene, mi, rendo conto perfettamente CHE, non è uscito fuori, come ce l'avevo dentro... limiti, sì, ma accetto pure quelli, "accetto", li taglio scrivendo.

I capelli stanno bene, meglio... oggi riunione con i prof. di Matteo. TREMO. ci sono cose, CHE non si possono descrivere, e mica solo in questo caso. 

Al caf non ci sono stata. Là si che ci vuol coraggio ad andare... ma come era Monica? VAI E FAI.

Si. Fra poco doccia. La casa è caldissima, ho dimenticato stanotte i termosifoni accesi! certo che sono contenta di quello CHE HO. la ragazza attempata come me, del negozio dei quadri, mi ha detto che gli ho fatto venire i brividi. Io sono, CONTENTA,  di quello che ho. Anzi di più. L'anima mentre lo scrivo non fa male. Non sente dolore.   Riprendere dalle illusioni, BUONE, dai sogni, VERI, dalla forza non della resistenza, INSOMMA NON SOLO, ma del coraggio, della VERITA'. Io questo HO CHIESTO alla luna, a Dio alle stelle.  In quel gelo fortissimo e rintemprante.

E ora, scaletta!

nella mia salita con la musica che m'accompagna, sempre. Dove molte cose, si danno la mano.

 

 

 

 

 

 

 
 
 

*

Post n°1172 pubblicato il 13 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8

E' un bellissimo giorno, 

anche se mia madre, già da ieri sera, deve ricordarmi qualcosa di brutto (traumatico per lei, ok), ma- che io invece voglio volgere al bene. Mi dico, che è rimasta, scioccata, certamente... ma io non ne posso più! E allora, mi sono arrivate due bellissime notizie !, che non posso dire, perchè ci sono cose, che devono rimanere chiuse, nel cuore.  Ho avuto due bellissime notizie, da due amiche, due cose splendide e meravigliose, per loro.

Che me ne hanno fatto partecipe !!! grazie, ! ho avuto regali da questo posto, regali VERI TANGIBILI, che hanno trasformato questo ponte virtuale in realtà di condivisione, di vita.

Sono felice per loro, ed anche per me. Come è splendida questa giornata. Il sole è scintillante, invita al mare. Invita alla bellezza, altro che stagione morta ! ora che volge alla fine, questo autunno 2016 regala magie - splendore, cielo terso, bellissime notizie. La mia, bella notizia, è che sono riuscita a ripristinare, le foto. Ho caricato quelle di Bologna blindate per gli amici, che poi pubblicherò sul blog, e aggiunto, altre che volevo aggiungere... tutti i miei pezzettini, come se, le stelle notturne di queste sere, che davvero sembrano dei brillanti pulsanti di vita!, e la luna calmante, e materna, e splendente chenonfa male agli occhi a guardarla, si dessero la mano, con il diamante giallo che è il sole!  .... non importa se, le temperature invernali della mattina e la sera, MA, soprattutto della mattina, qui sulla città eterna, fanno scomparire le foglioline...sono "concime", per le stagioni a venire...

e gli occhi e il cuore fanno il pieno in questo tempo nuovo e vivo, e speciale.

 

Ho avuto problemi col pc, sebbene non tutti mali tendono al male. Ma, ho ripreso a fare, altre cose. Come se ci volesse un attimo, per sistemare e mettere in ordine, abbracciare le mie scelte. Ho cucinato tanto. Frittatina coi fiori di zucca, brodo vegetale, peperoni in padella con cipolla, buonissimi, coratella, filetti di tacchino alla griglia. Mi voglio volere tanto bene, accarezzare le insicurezze; il mio piccolo grande uomo, ora sta facendo il suo dovere... ma quanto è immenso?? quanto?? camminate con lui ( e mia sorella e il mio nipotino), in una Roma MAESTOSA, - che di nuovo regala, cose al cuore, tonfi, stelle negli occhi impiantate nell'anima, - resistente a tutto , agli ambulanti, alla tristezza dell'immondizia, - con nuove luci, piantate e strategiche, a lenire le mie nuove ferite dell'anima... il mio lutto nuovo, - a darmi una SPERANZA ALTA, che sto seminando con dolore, una rinnovata libertà in cui la solitudine è carezza. In cui il silenzio,a tratti , si stempera, ed altri, di lotta feroce, contro l'ansia che fa da traino a lacrime di depressione, o di rinnovo e di vita, perchè risalgo, dalle mie stesse lacrime,come salii in luglio di nuovo dall'acqua.

E' la mia vita il mio viaggio. Faccio pace con l'albero di natale, con il presepio, naif, oggi viene Vira le lucine le metterà lei. Mi manca la madonnina, fondamentale! devo comprarla. Devo andara al caf, (non fuc!), - da un pazzo furioso ma bravissimo perchè devo sistemare due cose, una mia e una della mamma... mentre il mio corpo, vorrebbe andare nel parco qui davanti a farmi accarezzare dall'ultima coda autunnale, a ricordare una dolcezza infinita, di passi, e di una giornata fantastica, passata su una spiaggia, ma con l'erba del mio prato, prima. 

....

Poi leggere quel bellissimo libro, che mi fa incollare tutto dentro, ma non ho la concentrazione, risucchiata, dai ricordi, dolorosi, di un altro anno che va via, ... che però mi restituisce me stessa.. anche se, è dura, la questione. E non trovo le parole, per descrivere la mia "sconfitta", per qualcosa che ha un altro disegno, del cielo, e anche della terra.

 

Poi inserirò anche la foto del mio maratoneta! bellissima. Sono riuscita a rimettere i quadri, e in primamvera salvo imprevisti farò sistemare i muri.

Non voglio avere paura di scriverlo. Vorrei che questo tempo nuovo abbracciasse tutti i miei affetti, vorrei far giungere a chiunque mi ha toccata, col cuore, la mia vicinanza, come una carezza, nuova, come questo sole, che splende dalle finestre! Ho di nuovo i capelli modello leone !! non ce la faccio a tenerla in ordine questa testa... i capelli non son più lunghi ma sono cresciuti in volume ! si, sono un leone (sorrido); ho messo in ordine la casa, benissimo. Ho buttato tanta roba, e piano piano, sistemerò tutto. Il mio passato, forse sarà un quadro, come quello che avevo in camera da ragazza. Risento i miei dischi, mentre il pc,riposava, e si riaggiornava. Mentre si purificava pure lui ! le macchine sentono i nostri influssi...

le mie foto, sono tutte sistemate ed in ordine, ognuna in una bustina di tempo. Nel mio armadio. La mia infanzia  è un orsacchiotto rovinato, ma ancora in vita ! , le mie fotine, di bimba coi nonni. Esposte. Un altra foto in un libro, le foto DI MIO FIGLIO, le più importanti, anche loro in una piccola bustina, QUI nell'album blindato, nel mio cuore e nell'anima... non ricerco il tempo perduto: l'ho avuto.   Ora la mia ricerca, è liberarmi da quest'ansia come ci si libera da una prigione, dopo che si è scontata una pena ancora più brutta, un isolamento... sebbene, ci sono stati GIORNI FELICI.    in quell'ansia che divorava, c'era la voglia ancora di farcela, ma non era possibile... le cose, devono avere basi solidissime... dolcezza infinita, - coraggio ...

devo calmarmi, corro sui tasti, questa finestra, la cura.

La mia vita, a tratti e momenti, è stata come un fuoco di artificio che mi ha fatto tanta paura..

io sognavo un sole e calde carezze, carezze di parole sul corpo e l'anima, per riuscire a mostrarmi, - che mi si tirasse fuori, -- che poi mi tiravo fuori da mè... ed esco, in modo altro.

Perchè sì, tutto viene da se.

Sistemo piano, i ricordi e tutto l'affetto. Si, quello non era affettato.. che mi foderava gli occhi.. era ed e' altro, un rispetto, un qualcosa che non si può descrivere, che tutte le parole del mondo non possono assolutamente, dire. E' VITA VERA, e vissuta, come si è potuto ... come ci sembrava giusto, fare.

non ricerco una causa, oggi... sì, come mi ha scritto una nuova amica di blog.. tagliare..

col passato, sistemarlo, metterlo in ordine, questo si può fare ! questo, faccio... PERDONANDOMI, poi, posso perdonare.

Il senso di colpa, - è composto di calde lacrime, che hanno bisogno di sgorgare.. insieme, alle mie fragilità, e a uno stato di ansia che mi vuole ancora prigioniera... siamo NOI sì, le nostre prigioni più grandi.    Ma tutto si libererà,con il tempo nostro e nuovo, con noi, che non smetteremo di crederci intrecciando sogni e speranze, e coraggio nuovo, il coraggio di noi stessi...di vincerci... 

respiro, accozzaglia di post !   cerco un ordine nel caos interiore, e penso, che voglio danzare, così come faccio sui tasti a metafora dello splendore della vita, ...

 

faccio pace con tutti questi anni, ---- 

con la mia vita nuova, con le persone che mi mancano tanto

con le persone che mi sono vicine

con i miei affetti più grandi e dolorosi, che ho deciso e scelto di rispettare, nel loro percorso, in nome di qualcosa di più alto, al quale diamo un "nome", ma che forse un nome non ha...

c'è un tempo per far pace con tutto, 

sì, con tutto quanto.

E io piano piano lo preparo, insieme a me.

fare pace, 

con tutto. Perdonare, e perdonarsi, e ancora perdonare. E non smettere MAI

di amare.

lasciare andare i ricordi, e vestirli, di luce nuova.

abbiamo avuto il nostro tempo.. e ne verrà di nuovo :-)

 

 

abbraccio stretta nel mio cappotto nero, tra i sospiri nei banchi del supermercato

in macchina, col l'abbraccio del sole, la nuova vita e le consapevolezze. Tutte.

la vita, i suoi colpi, le sue botte, la sua bellezza, le risate, tutto quello che ho avuto, quello che scelgo, quello che scelsi, ciò che decisi, ciò che scelgo oggi, la mia scapigliatura, il mio corpo, tutto quello che ho sognato, tutto quello che ho amato, tutta la felicità che non sapevo di possedere, che respiravo, e che mi faceva muovere come una bambina nella vita, lei mi guidava, anche quando non capivo. la tristezza della consapevolezza, ciò che ho deciso di rispettare, ciò che VEDO, CIO' CHE SENTO.

 

 

VADO nella mia giornata, ...

che si buona per tutti voi.

 

 

Roberta

 

 

 
 
 

Post N° 1171

Post n°1171 pubblicato il 06 Dicembre 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Nuovo post, di dicembre.

Benvenuto, dicembre 2016. Traghetto di questi nuovi giorni, verso un nuovo ennesimo "inverno".

Prove tecniche di freddo nei giorni scorsi. Poi di nuovo si risale. Temperature oscillanti, tra l'attenti di un autunno che si spoglia e nel contempo esegue..

gli ordini.

Manti di foglie, tappeti di tutte le stagioni precedenti, sempre di più. Sole splendente. Nei giorni scorsi. Oggi no, che la giornata talmente uggiosa, riportava le parole di Battisti e Mogol dalla gola all'aria.

Dalle corde vocali all'aria.

Non ci sono riuscita a mantenere il nuovo taglio perfetto e impeccabile :-)

ci sono riuscita per due settimane, anzi, di più!

Sono riuscita ad andare a curare la piega da un parrucchiere sotto casa, CHE, per soli 5euri, mi ha rifatto la piega a spazzola e phon. Un'economia che mi ha tolto qualche annetto. Che non mi ha fatto desiderare null'altro che l'armadio mio, i vestiti miei, la mia nuova aria esterna, e interna a combaciare con quella che fui, ma oggi diversa.

Lo sapevo, CHE, una volta lavati in casa, i capelli, avrebbero ritirato fuori prepotentemente le loro onde marine, la loro scapigliatura genetica. Poi ora, essendo corti, il mosso naturale si è rinvigorito. Non mi lamento, certo, ne sorrido, e uso un prodotto per disciplina di tutti i pensieri (che spazzola e phon avevano allisciati e divenuti improvvisamente eleganti, composti).

Non importa. Va bene uguale. Sono io, e li taglierò ancora. Per ora, risparmio. E mi tengo le mie onde naturali. Non è la stessa cosa, certo. Ma la figura totale nell'insieme è accettabile.  Quel disordine di donna con la clava selvaggio e integralista, non m'apparteneva più. Non ho certo velleità di mantenere una chioma così, non è più tempo.

e mi tengo questi capelli questa massa di pensieri, che il mare a suo tempo, volle restituire più increspati, scapigliati, come se un vento, improvviso da sotto, insieme ad un vulcano invisibile, ci si fosse fissato, come se, l'esterno e ciò che poi l'interno amalgamasse, in una disciplina poi strana. Il nuovo parrucchiere ha detto, molto crespi, mossi, ma che gli puoi fare ciò che vuoi, stanno in piega meravigliosamente.

E quindi... ora sono naturali. A breve, taglio ancora (che sono un licantropo). Una mezza specie. Nel senso, CHE, più li taglio più aumentano. Come se la loro vitalità fosse inesauribile, come, SE, ci fosse un ordine, a sistemare, nel disordine in modo altro. Come se, volessero ricrearsi nuovamente, insieme ai miei pensieri, a far pace, con fuori, con un ordine mensile, - di sistemazione liscia e ordinata,con poi, la naturalezza ed essere ancora io ma diversa. la mia dualità . estrema , che posso accettare, e liberare in un peso che NON HA, ma anzi, divenga risorta! e risorsa! (colgo e fisso l'errore!).

Gli psicopatici del palazzo mi guardavano perplessi. Non credevano alla trasformazione...

K, col suo accento strano, mi chiedeva dove fossero finiti i miei ricci. .... Messaggio subliminale a dirmi che stavo meglio prima? al maneggio nessuno mi riconosceva, mi guardavano perplessi, annicchiavano uno sguardo sincero, sul hm, forse meglio prima?

non in accordo, invece con CHI, bellissima, meglio ! bella signora.

E allora, via per quasi 20 giorni perfetta.    E invece ieri sera, doccia bollente, che bello, asciugarli in un attimo ! poi però.... se avessi continuato con il phon sarei stata la parente acquisita di donna summer ! no, non ce la posso fare. Oscillavo tra una testa anni 30 (non ce la posso fare!), e diana ross. No. Non sono più io, che gioco. Non mi va più. Voglio stare bene. E allora, testa naturale e composta, nonostante la scapigliatura. E poi, di nuovo, colore. Tra un poco, naturale, e di nuovo, forse, lisci, e di nuovo a tagliare, ma seguendo ME.

Non faccio del male a nessuno se sistemo tutti i miei rametti da sola. Il luogo è pubblico, chi non gradisce che passi oltre.

Non sono autoreferenziale; solo metto nero su bianco le insicurezze di mezzo secolo !

non fa fine dirlo? sono una metallara! non sono fine!

lo fui. Poi, il mio gergo si è molto modificato, e, non importa se alla posta, mi definiscono una signora delicata.  Oscillo tra lo scaritore di porto, che è un lord in confronto a me, e delle sbragature, che ormai fanno parte di me pure loro...

non sono più la segretaria elegante, sebbene, ce l'ho innata l'eleganza. Che quando la vedo, vorrei distruggerla. Come se, tornare "grunge", mi facesse tornare a gettare via tutti gli alambicchi, -che invece pure loro, anche se li definisco così, fanno parte della genetica.

Sono dimagrita quasi 5 kg.   non che voglio diventare una vecchietta decrepita, MA, non posso rinnovare il guardaroba faccio prima a rientrare nel mio ! e ci sono rientrata. Mangiando disordinato, ma proteico.

Parlo con me e con gli occhi di chi legge, con gli occhi di chi ha imparato a volermi bene. Con gli occhi, anche di chi sto antipatica. voglio diventare simpatica pure a chi sto antipatica.. si lo so che non si può piacere a tutti, non dico che voglio piacere a tutti, dico che voglio stare simpatica pure a chi finora non lo sono stata.

 

Nella casa, c'è odore di Matteo.... il suo odorino mi spappola il cuore... mi intenerisce, mi fa venire voglia di non aprire mai le finestre. C'è un tepore dolce, come se il sole, si fosse ramificato qui, in altro modo. Come se, le nuvole non lo avessero imprigionato dentro al cielo, come se - ora, e qui, ci fosse sole e calore in altro modo.

Alto sempre di più.. capellone come me, scuro ma con una pelle diversa... con qualche filo rossiccio di rame, di rosso non solo di sangue, dal nonno paterno, e due filini già bianchi spuntati appena, che si perdono, nelle terminazione dei nuovi capelli... come il nonno materno.

Il mio maratoneta! Ha partecipato alla sua prima maratona! Caro mi è costato farcelo portare dal padre. Un mutismo triste da film muto davvero... che avrei voluto poi pacificare sempre con lui, a conclusione romantica di un litigio, ma che invece, mai ha portato questo perchè le incomprensioni di fondo, poi tornano fuori, - come una casa costruita MALE.

niente accordi. una musica stonata, e mani sulle orecchie...

ma il risultato finale, è che tra le macerie, - si può ricostruire qualcosa d'altro. E allora, nell'autismo e nei fallimenti, vola una farfalla meravigliosa... 4 km di corsa con suo padre, sono la piccola ricompensa domenicale, -  ad un'associazione che ha bisogno di fondi, per continuare a garantire (e garantirci) - un piccolo aiuto e respiro nelle spese della piscina.

La scuola procede con le sue forze, io arranco.  Sebbene, la Provvidenza, abbia vegliato veramente su noi. NON perchè io abbia bisogno di qualcosa dall'Alto. Ma perchè c'è un Disegno, che sì, mi piace chiamare Provvidenza, quando la connessione con il nostro spirito e il cervello, passando dal cuore, - fa in modo - che nonostante tutte le disfatte,le difficoltà, e i fallimenti si possa procedere, ed essere ancora testimoni di noi stessi.

Il post è prolisso, forse pure autoreferenziale, ma il blog, forse non è nel bene e nel male un diario pubblico? qualsiasi forma decidiamo di dargli, sì, lo è.

Credo proprio di Sì'.

non sarà il mio post migliore, ma che mi importa? (ammesso che ce ne siano !)

mi importa di questo autunno, che lascia i suo colori sparire, perchè deve obbedire agli ordini... quelli che ognuno ha dentro di se' in un "ordine" naturale delle cose.

Come se, avessimo bisogno di intrecciare i pensieri con le stagioni, per procedere, perchè è  così, in una sorta di armonia e connessione con la natura.

Continua ad essere meraviglioso l'autunno, anche se è uggioso...

ieri c'era un sole stupendo, e per un attimo un nano secondo il crepuscolo di questo periodo, il traghetto verso l'inverno, si possasse tra le labbra, gli occhi e il cuore, a parlarti in altro modo, ANZI, a posarsi sulle labbra come un bacio... il bacio crepuscolare dell'autunno che passa all'inverno, anche SE, è un bacio eterno. Lo senti come se, fosse fermo e fisso. Come se, arrivati alla fine, l'autunno dicesse: sto fermo, non finisce un altro anno, sono qui e nn mi muovo. Non mancano pochi giorni alla fine, per voltare ancora un libro e un numero nuovi. No, RESTO COSì' PROTESO.

mi fa sempre questo effetto qui, sempre e da sempre,come se, pure io, volessi rimanere ferma, protesa in questa connessione, in cui, sono la stessa da sempre, come se l'anima mia, e il mio spirito trovassero nell'instante immediato una pacificazione, e non esistesse niente altro che la pace interiore, la connessione esterna, in cui la stella più splendente, racchiudesse infine tutte le stagioni, e il tempo che siamo noi, che sono io in quel momento, si racchiudesse,  e mi regalasse, un regalo indescrivibile; non lo so' scrivere bene.Cerco mi impegno, ma non completamente, come se, quel regalo, avesse il nastro lento, lo skotc messo male, non fosse bene messo il pacchetto, ma scrivo soprattutto per star meglio. Chiedo venia ai vostri occhi, al vostro di tempo, alle vostre anime.

Fra poco vado dall'estetista che non troverò chiuso. :-)

Ho preso appuntamento appena cambiata la pettinatura. Ho bisogno di un massaggio sul viso di pulizia, di tornare alle cerette e non ai rasoi! insomma, una sistemata che non sia alla mordi e fuggi, ma tornare alle cose buone di manutenzione ordinaria !!

alla cura di mè. Rinucio a tanto. Ma non ad un aiuto in casa (è il mio corpo a chiederlo), e non all'ordine di quella che sono esteriormente, per farmi combaciare bene.

Cambio e mando via le cose, che non mi servono più... certe trascuratezze che vogliono trascinarmi in un eremitaggio malsano.. - che bisogna star bene soprattutto per noi stessi, non come uno sforzo ma come un premio verso la vita e verso lo stare bene. Anche quando sembra che un gorgo voglia avvilupparci in spire tentacolari, che invece, altro non sono CHE un gorgolio benefico dentro di noi. Come i rumori fuori, della vita che sempre chiama, - anche quando non vorremmo sentirla, come ad avvilupparci al contrario.. come se quest'orologio andassein senso antiorario... lo ripeto il tempo siamo noi.

Ok, lo ammetto. Molte volte mi inceppo... confondendo la direzione ostinata e contraria - non come ragionamento a funzionare come un movimento manuale, ma inceppandomi da sola. E allora, la scrittura sempre a salvare, a sistemare, a riaccordare..

:-)

la mia solutudine messa nero su bianco, come una compagna del mio viaggio interiore, perchè essa stessa ha il mio nome le mie lettere.

Sono un poco spaventata di quello che registro (in senso lato), - registro come dire? spettatrice dei miei tempi. Non faccio proiezioni personali, su quello che sarà, sono partecipe con il mio di bagaglio, non con quello degli altri.

ma non voglio essere spaventata per il futuro.  anche se, lo sento incerto.

Ma non voglio non posso parlare di politica...

assisto agli scenari. ho cercato con tutti i miei limiti abissali di capire, e dare un senso a quello  che capivo. Scegliere un male minore. Spero tanto di sbagliarmi.

Ma voglio dire, la mia. La maggior parte delle persone hanno scelto un voto di protesta, protesta e basta. E non perchè io, abbia deciso e scelto di dare il voto più impopolare, o perchè abbia parteggiato per una fazione piuttosto che un'altra.Mi accorgo che la nostra bella costituzione è disattesa ogni giorno. Ma non solo la nostra. Tutte le carte, disattese. perchè il mondo va velocemente in senso orario, ma sta impazzendo... come una trottola impazzita che nulla la ferma... e allora, mi sono detta e mi dico, che meglio fermarla, MA, non col rischio di andare in una forma di caos o di immobilismo mascherato da cambiamento, MA, adeguarsi - a ciò cui ormai è impossibile NON adeguarsi..

Ebbene, - forse si è deciso sì, di rimanere l'ultima ruota di questo carro europeo. Io mi affido, a chi, veramente saprà bene lavorare, perchè no, al di là di scelte e schieramenti, c'è chi lavora ancora per il bene.

E non voglio solo crederci.So' proprio che è così. E respiro.

E clicco inviando sto pastrocchio di post. it !!! lunghissimo! come se, in tanti e tanti post, it avessi ricoperto non solo il frigorifero mio, ma pure i vostri !!

si, forse c'è un filo di pazzia in ognuno di noi...ed io, abbraccio la mia vita, come posso..sorridendo alle mie rughe, ai miei anni a venire.

La muffa della cantina non ha attecchito all'albero di natale dell'anno scorso... che ho ritrovato intonso di odori. L'ho preso ieri con la mia aiutante ucraina.  Ora è in balcone a prendere un poco di autunno - dopo la chiusura di un anno. A prendere aria sul mio balcone con il termometro di normandia che segna sempre 1 grado.  A prendere l'aria di questo autunno magico, le sue nebbioline che oggi sono uscite fuori, per fare contrasto con la meraviglia del sole di ieri, che si è fissato nel calore della casa, nel tepore dell'affetto smisurato che nutro per il mio Angelo... per le sue espressioni, per i suoi occhi dolcissimi, per quello che mi sta dimostrando.. per le sue prove intelligenti che è capace di darmi.

Per avergli chiesto: presepe o albero? tutti e due!  perchè sà che fra poco saranno 16 anni che è arrivato stravolgendo la mia vita, e frantumandomi il cuore... in piccole stelle del cielo.. che mai sarebbe accaduto, senza di lui...

Insomma ho ritrovato pure il presepio! credevo di averlo buttato.   Troppe palle, quello siì, pure loro a prendere l'aria di questo traghetto d'autunno che si fissa, anche con le sue nebbie ottobrine e novembrine ora che è dicembre... io mi dico, che, voglio andare in un sentiero d'amore - nella pista ciclabile qui vicino, a fotografare un tramonto che solo l'autunno trasformato in inverno, sa tingere con i colori di un estate scurissima e di una primavera nascosta, quel rosso indescrivibile, a far pace con gli anni indietro, tutti.

Con altri passi e con altri sogni. Che riuscirò ad incollare alla mia realtà.

 

https://youtu.be/PPBH_zYobr0

https://youtu.be/N2RNe2jwHE0

https://youtu.be/JFWPeVfWB9o

https://youtu.be/cYqCfibXhZg

 

 
 
 
 

 

DSC_3039_00047

 

VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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APPARTENENZE

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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