Creato da simona.bua il 16/02/2010

ENDOMETRIOSI

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VEGF e biologia molecolare

Post n°10 pubblicato il 19 Marzo 2010 da simona.bua
 

Il VEGF è una proteina solubile in grado di attivare un insieme di processi funzionali volti alla formazione di nuovi vasi sanguigni a partire da quelli esistenti (neoangiogenesi).

In qualsiasi tipo di processo angiogenetico si ha l’attivazione delle cellule endoteliali (ossia di quelle cellule che compongono i tessuti della superficie interna dei vasi sanguigni) che a seguito di una forte carenza, o addirittura in totale assenza di ossigeno , iniziano a rilasciare diversi fattori in grado di mediare segnali cellulari vitali per l’organismo.

Uno dei fattori in questione è una proteina solubile chiamata VEGF, il Fattore di Crescita Endoteliale, che viene espresso in tessuti differenti quali il cervello, il fegato, il rene e la milza, ed è stato ritrovato anche nell’ovaio, nell’utero e nella fase proliferativa della cicatrizzazione di una ferita.

Il Fattore di Crescita Endoteliale è fondamentale sia nella regolazione dell’angiogenesi fisiologica che di quella patologica, poiché viene prodotto anche dalle cellule neoplastiche di alcuni tipi di tumore, quando si trovano in stato di forte ipossia.

IL VEGF esiste in diverse isoforme (composte da 206, 189, 165 e 121 amminoacidi). La specie molecolare predominante è VEGF165 che si presenta come una glicoproteina, una proteina, cioè, alla quale sono attaccati dei residui zuccherini che le permettono l’adesione ai recettori di membrana.

Il VEGF provoca l’aumento della permeabilità vascolare, il rilascio di proteasi, enzimi in grado di “tagliare” le proteine, importanti per l’invasione cellulare e il rimodellamento dei tessuti. È anche in grado di prevenire l’apoptosi, cioè il suicidio programmato, di diversi tipi cellulari.

La ricerca di Giacca e dei suoi collaboratori si basa sulla terapia genica. Il gene responsabile della produzione di VEGF è stato inserito su un vettore virale AAV (virus adeno-associato) e iniettato nel muscolo cardiaco infartuato di un cane. Dopo pochi giorni si è osservato un miglioramento significativo della contrattilità cardiaca che ha continuato a progredire significativamente per le prime quattro settimane.

Altri esperimenti sull’angiogenesi hanno evidenziato che l’espressione del VEGF165 sul nomale muscolo scheletrico del topo porta anche alla formazione di un numero notevole di cellule muscolari che mostrano un nucleo centrale, un segno ampiamente riconosciuto come indicatore di rigenerazione muscolare. Questo avviene soprattutto in topi che hanno subito un danno indotto, nei quali si evidenzia la formazione di capillari e di piccole arteriole.

Questi risultati fanno bene sperare: il ripristino della circolazione sanguigna nelle aree infartuate e la rigenerazione della massa muscolare cardiaca sono due aspetti fondamentali del recupero della funzionalità del cuore malato.

La capacità angiogenetica del fattore potrebbe però avere un risvolto molto meno positivo.

Goldmann, un medico dell’inizio del secolo scorso, fu il primo a descrivere in un lavoro pionieristico del 1907, la formazione di nuovi vasi sanguigni durante lo sviluppo di un tumore: “I normali vasi sanguigni di un organo, in cui si sta sviluppando il tumore, sono disturbati da una crescita caotica, si verificano dilatazione e spiralizzazione dei vasi interessati, crescita di capillari e nuova formazione di vasi, particolarmente quelli limitrofi”.
Intorno al 1970 si stabili definitivamente che l’instaurarsi di una microcircolazione agevola la crescita della massa tumorale.

Se il fattore di crescita stimola la formazione di vasi sanguigni, potrebbe di conseguenza agevolare la crescita del tumore. Ma è proprio così?

La risposta non è definitiva, ma recenti risultati sperimentali sembrano sconfermare quest’ipotesi. Iniettando VEGF (sempre veicolato da un virus AAV) in un tumore, si è ottenuta inaspettatamente una diminuzione della massa. Resta ancora da capire quale sia il meccanismo che porta alla regressione del tumore.

http://www.globo.trieste.it/ar/04/vegf.htm

 
 
 
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