Creato da simona.bua il 16/02/2010

ENDOMETRIOSI

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ENDOMETRIO e ADENOMIOSI

Post n°18 pubblicato il 10 Novembre 2010 da simona.bua

Membrana mucosa che tappezza la cavità dell’utero, e si continua con la mucosa che riveste le tube e il canale cervicale  essa costituisce la sede ove si impianta l’uovo fecondato. La superficie dell’e. è rivestita da uno strato di cellule epiteliali cilindriche, al di sotto del quale vi è uno stroma in cui sono contenute numerose ghiandole tubulari semplici che si aprono alla superficie.Nella donna sessualmente matura, dalla pubertà fino alla menopausa, la mucosa endometriale va incontro a modificazioni periodiche sotto l’influenza di ormoni prodotti dall’ovaio  tali modificazioni hanno lo scopo di preparare la mucosa stessa all’impianto dell’uovo fecondato e, se la fecondazione e l’annidamento dell’uovo non avvengono, sfociano nello sfaldamento emorragico della mucosa, con la comparsa del flusso mestruale. Le variazioni di struttura dell’e. si ripetono quindi ad ogni ciclo mestruale. Durante la prima metà del ciclo, detta fase proliferativa e influenzata dall’attività degli ormoni estrogeni, si ha la rigenerazione delle strutture ghiandolari e mucose frammentatesi e sfaldate durante il flusso mestruale precedente  l’e. aumenta quindi gradatamente di spessore, fino a 7-8 mm ca. Nella seconda metà del ciclo o fase secretiva, agisce sull’e. soprattutto il progesterone, sotto la cui influenza le ghiandole iniziano la loro attività secretiva  anche le cellule dello stroma si modificano, diventando più voluminose. Il mancato annidamento dell’uovo determina un infarcimento emorragico della mucosa  essa si distacca in lembi che cadono nella cavità uterina determinando il fenomeno del flusso mestruale. Se invece la fecondazione e l’annidamento dell’uovo hanno luogo, la mucosa modifica ulteriormente i suoi caratteri e prende allora il nome di decidua.La produzione degli ormoni estrogeni e del progesterone da parte dell’ovaio è controllata dall’ipofisi mediante la secrezione degli ormoni follicolo stimolante e luteinizzante, e questo meccanismo è a sua volta sotto l’influenza dei centri nervosi ipotalamici  l’aspetto della mucosa endometriale è quindi condizionato da tale complesso equilibrio ormonale che, se alterato, può dare luogo a modificazioni patologiche: iperplasia o ipoplasia delle ghiandole, maturazione irregolare, insufficiente attività secretoria ecc. Ne possono conseguire disturbi di vario tipo, tali da comportare a volte la sterilità.Con la menopausa, l’involuzione delle ovaie e il venir meno della loro secrezione ormonale sono causa di una progressiva ipotrofia di tutte le strutture endometriali.L’e., oltre le alterazioni patologiche determinate da disturbi ormonali, può andare incontro a processi infiammatori (endometriti), tumori benigni o maligni (polipi, carcinomi, sarcomi). A carico della mucosa endometriale si ha essenzialmente la comparsa di disturbi mestruali di vario tipo o di perdite emorragiche dalla cavità uterina.

http://www.corriere.it/salute/dizionario/endometrio/index.shtml

Si può definire l' adenomiosi  come la presenza di endometrio (cioè il tessuto che riveste la superficie interna dell’utero e che cresce e successivamente si sfalda ogni mese durante il ciclo mestruale) all’interno del muscolo uterino.
Questa patologia è stata studiata inizialmente nelle donne in perimenopausa in quanto è spesso causa di cicli abbondanti ed algie pelviche.
Negli ultimi anni l’attenzione si è maggiormente focalizzata su questa patologia in quanto le pazienti con endometriosi pelvica spesso associano anche la presenza dell’adenomiosi.
Il professor LEYENDECKER dell’Università di Erlangen, Germania, ha elaborato una teoria per spiegare l’insorgere di questa malattia e le sue conseguenze sia sull’architettura dell’utero sia come causa dello svilupparsi dell’endometriosi pelvica.
Ha condotto diversi studi nei quali ha constato come la contrattilità uterina sia diversa nelle pazienti sane rispetto a quelle malate. Le pazienti affette da endometriosi infatti presentano una iperperistalsi (un aumento delle contrazioni uterine).
Ha dimostrato, inoltre, come l’attività contrattile dell’utero sia legata ad un modello detto “archimetra” in cui l’utero è costituito da tre strati che lavorano sinergicamente. Nelle pazienti affette da endometriosi, studiate con la risonanza magnetica, lo strato giunzionale risulta molto più sottile rispetto ai casi controllo. Questo porta ad una una alterazione dell’attività contrattile dell’utero con successivo sviluppo dell’adenomiosi e dell’endometriosi pelvica.
Le cause di questa alterazione dell’archimetra non sono ancora state chiarite;  in diversi studi è evidente come questo sia legato al livello di estrogeni circolante.

http://www.liquidarea.com/2010/03/endometriosi-nuove-frontiere-per-il-trattamento/

 
 
 
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