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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« I cinque sensi dei media...la spilletta »

haiku di ghiaccio

Post n°427 pubblicato il 01 Aprile 2012 da simurgh2
 

 

Dieci haiku in dieci minuti

I

gocciola lenta
la goccia di ghiaccio
ghiacciola breve

II

come la morte

lenta si disfa
(mini haiku)

III

trasparente gelo
che cosa hai dentro
che coli lento?

IV

goccia di vento
estenuante tormento
in piccoli buchi

V

si scioglie la fiaba
in lenta trasparenza
che scivola via 

VI

la gazza grida
Tu sciogli la neve!
Soffia piano

 VII

haiku di ghiaccio
per minuscole storie
bambinissime

VIII

Occhi di brina
Fiori negli occhi
Sono le trine 

IX

Ghiacciolo nero
il bambino succhiava
alla cocacola

XI

sul mento cola
dal ghiacciolo la goccia
sporca la maglia 

foto.JPG

X

nel ghiaccio piu blu
il fagiano azzurro
stridula sogni 

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Commenti al Post:
claudia.sogno
claudia.sogno il 01/04/12 alle 13:13 via WEB
rive di isbe
ricami stesi al sol
quasi bianchi Chagall raccoglie un fiore
alla dacia abbadonata
sul letto di torrente senz'acqua
scricchiola neve come schegge di vetro cadute col vento
sembra sciogliere,resisterà a lungo
come succede a tutto quello che oscilla
sta in piedi
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
simurgh il 02/04/12 alle 11:01 via WEB
risbe di tundre<r> narimi il canto nel gelo
la fille aux les cheveux noirs
Debussy & Chagall (Clicca)
ricamavano note quasi bianche i colori
come il vestito di lino ebraico della sposa che vola
Il violinista di Pessoa si ferma sul ponte
Sapeva che il segreto di Chagall era fissare l'acqua
ma il torrente era ghiacciato e scricchiolava
C'era Chagall assieme a Debussy che pattinavano
Non avevano pattini, scivolavano con le suole
e cantavano, cantavano parole che si ghiacciavano
sbuffi di fiato nell'aria e le parole come schegge
di vetro cadevano ed erano suoni di cristallo
Il violinista di Pessoa era un pazzo (clicca)
Intonò il preludio della "la fille aux les cheveux noirs"
mentre sotto, sul ruscello ghiacciato
Debussy e Chagall scivolavano sul ghiaccio
resistettero a lungo, senza mai cadere
oscillando e sbandando in quella danza sul ghiaccio
come succede a tutto quello che oscilla sta in piedi
 
daunfiore
daunfiore il 02/04/12 alle 13:29 via WEB
Si sciolgono i passi e si riempie la sacca del tempo. Siamo impronte su un nastro che non smette di correre e neve e sole sono solo un contorno che non sa distruggere solo graffiare per mescolarsi al sangue. E' così che sporchiamo un cielo che non conosceremo mai.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
simurgh il 02/04/12 alle 14:39 via WEB
Si scioglie anche il cielo, sapendo che il tempo invecchia, ma le lascia le impronte, l'arsura e la sete, la manciata di neve, il seme disperso, il colpo di vento. Anche se non cammini, il nastro ti porta, se non corri barcolli, primavera estate autunno inverno, e poi ancora primavera, le stagioni fanno il loro giro, mentre noi inciampiamo, quando si poteva fare una piroetta, un salto mortale ed appendersi a quel cielo, infilarci le dita, restare almeno un pò aggrappati, poi tanto ti lasci cadere e ti schianti, poi ti risollevi e riparti. Sporchiamolo il cielo, disegniamoci elefanti, alberi e balene. Tanto, neanche lui conoscerà mai noi, il cielo.
 
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-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
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-David F. Wallace- Tutto e di piu
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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