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Post N° 14

Post n°14 pubblicato il 11 Novembre 2008 da stefinoinpoesia
 

Le fragilità che ci rendono "duri"
 
Ci sono dei momenti, nella nostra vita, in cui ci sembra davvero di toccare il fondo. Una delusione d'amore, la morte di una persona cara, la fine di un'amicizia, un tracollo economico, una malattia... Sono tutte situazioni che ci colpiscono nel profondo e ci mettono di fronte al naso tutta la nostra fragilità e la nostra infinita inadeguatezza. Paradossalmente, però, sono proprio queste situazioni che possono renderci delle persone più forti e soprattutto migliori.
Sono sempre più convinto infatti, e la mia esperienza personale continua a fornirmi ogni giorno nuovi elementi a favore, del fatto che nulla di ciò che ci succede avvenga per caso, ma faccia invece parte di un progetto ben chiaro e definito che tuttavia, se sappiamo guardarci indietro con attenzione, appare assolutamente evidente.
Prendiamo la nostra vita in apparenza tranquilla: tutto procede secondo equilibri più o meno precari ma definiti. Poi un giorno accade qualcosa che rompe questo equilibrio, ed ecco la crisi affacciarsi dinanzi a noi con tutto il suo disordine. Abbiamo davanti agli occhi un mucchio di lana attorcigliata in grovigli inestricabili. Che fare allora?
Le soluzioni possibili, a mio avviso, sono tre: 1) lasciare tutto com'è; 2) tagliare i nodi e buttare via la lana aggrovigliata; 3) prendere un capo e percorrere a ritroso il filo fino a trovare tutti i nodi, quindi scioglierli. Il primo ed il terzo partono entrambi dalla constatazione della nostra incapacità di comprendere il problema, dalla constatazione della nostra debolezza, ma differiscono nel finale: nel primo caso, infatti, ci lasciamo abbattere dalla difficoltà e lasciamo tutti i problemi esattamente come sono, mentre nel secondo iniziamo un lento lavoro di studio per cercare il bandolo della matassa. Il secondo caso parte invece dalla nostra presunzione di superiorità nei confronti del problema: crediamo infatti di poter risolvere tutto armandoci di forbici e tagliando via ciò che sfugge alla nostra comprensione o che abbiamo inteso nel modo sbagliato.
Se però vogliamo davvero trarre un insegnamento dalla situazione in cui siamo capitati, e diventare quindi delle persone migliori, dobbiamo seguire la terza via, quella che ci farà soffrire tanto, che ci porterà in profondità, fino al cuore del dramma, ma che poco a poco ci consentirà di risanare tutte le nostre ferite interiori. Scorrendo il filo troveremo infatti tutti i nodi e riusciremo a ricostruire la storia del nostro fallimento esistenziale, a comprendere il perché ci troviamo in una situazione tanto brutta. Riusciremo così ad intendere i reali motivi di certe nostre decisioni sbagliate, il susseguirsi delle diverse situazioni, e troveremo infine il modo per correggere o non ripetere più in futuro quelle scelte sbagliate.
In tutta umiltà, partendo dalle nostre fragilità più misere, potremo diventare quei "duri" che avremmo sempre sognato essere. Provare per credere! Nella vita, neppure quando questa giunge alla fine, nulla è perduto. Noi non siamo i nostri sbagli e non dobbiamo essere considerati come tali. Anche i fatti più terribili, portandoci a riflettere più intensamente, possono far nascere dentro di noi il desiderio di crescere ed essere delle persone migliori. Per questo motivo dico che nulla avviene a caso, ma tutto contribuisce ad influenzare il nostro equilibrio in maniera più o meno positiva, a seconda di come noi sappiamo rialzarci e contrastare quelle forze malefiche che ci vorrebbero invece a terra a leccare l'asfalto nero.
Non dobbiamo abbatterci mai nella vita, ma comprendere la strada che porta alla nostra vera dimensione e lottare per raggiungerla. Dal dolore possono nascere anche le storie più belle.
 

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Commenti al Post:
filtr
filtr il 11/11/08 alle 21:17 via WEB
ah caro...sapessi la mia vita...ma malgrado tutto sono ancora qua...ciaooooooo la musica e' bellissima...
(Rispondi)
 
stefinoinpoesia
stefinoinpoesia il 12/11/08 alle 21:17 via WEB
E direi che questa è assolutamente la cosa più importante... "These Are The Days Of Our Lives" è una delle mie canzoni preferite, non solo dei Queen. Un sorriso a te, mia cara. ;) S.
(Rispondi)
laureta1977
laureta1977 il 13/11/08 alle 18:07 via WEB
Molto sagge queste tue riflessioni e molto vere credo, grazie! :)
(Rispondi)
 
stefinoinpoesia
stefinoinpoesia il 15/11/08 alle 10:49 via WEB
In effetti mi sono trovato a viverle tutte in prima persona. Ma proprio per questo spero che possano essere d'aiuto a chi si trova in situazioni analoghe. Grazie a te. Un abbraccio. ;) S.
(Rispondi)
AnimaCheDanzaNelBuio
AnimaCheDanzaNelBuio il 14/11/08 alle 10:40 via WEB
Un abbraccio grande..buon week end caro stefi ..
(Rispondi)
 
stefinoinpoesia
stefinoinpoesia il 15/11/08 alle 10:50 via WEB
Un abbraccio grande a te. Buon weekend, carissima. ;) S.
(Rispondi)
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