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truffa, state attenti Tengo ad informarvi circa una truffa di cui, purtroppo, sono rimasto vittima.... magari, conoscendone il meccanismo, riuscirete ad evitarla!

 Sabato scorso sono andato a fare la spesa da LIDL.

Terminati gli acquisti, quando sono andato al parcheggio per caricare la spesa nell'auto, sono stato avvicinato da 2 ragazze molto appariscenti (probabilmente russe o dell'est) vestite succintamente,

in minigonna e top molto scollato.

Una bionda ed una mora, veramente molto carine e provocanti.

Le due truffatrici si avvicinano offrendo di lavare il parabrezza dell'auto e ovviamente lo fanno in modo sensuale e provocante, poggiando i seni sul vetro e cose simili.

Quando offrite loro una mancia rifiutano e chiedono invece, il favore di essere accompagnate in un luogo vicino.

Se accettate si siedono dietro e mentre guidate iniziano a giocare tra loro toccandosi e baciandosi dappertutto.

Questo ovviamente vi distrae dalla guida.

All'improvviso la mora passa sul sedile del passeggero ed inizia a toccarvi.

Se non la respingete inizia a farvi un pompino.

Poiché è impossibile guidare in tale situazione, vi fermate in un posto un po' appartato...

A quel punto, sempre la mora vi sale sopra e, prendendo l'iniziativa, vi coinvolge in rapporto sessuale.

Approfittando della vostra distrazione la bionda scende dalla macchina, apre il portabagagli, vi ruba tutta la spesa e scappa.

Voi ve ne accorgete, terminate il rapporto, scendete dall'auto, vi ricomponete sommariamente e cercate d'inseguirla; così anche la mora scappa in direzione opposta.

Sono molto brave e pericolose ed io stesso sono caduto nella loro trappola.

Lunedì mattina mi hanno rubato una cassetta di Ferrarelle e la sera un litro d'olio d'oliva.

Martedì un pacco di biscotti.

Mercoledì uno spazzolino da denti.

Giovedì mattina sei uova e la sera un pacchetto di fazzolettini di carta.

Venerdì all'ora di pranzo una scatoletta di tonno e nel pomeriggio un ovetto Kinder.

Sabato in tarda mattinata un pettine, dopo pranzo un tubetto di maionese e la sera una scatoletta di Ciappi.

 Suggerisco molta cautela!!!

Il sole e la luna, marito e moglie vivevano sulla Terra in una piccola fattoria ed erano molto amici dell’acqua ma si lamentavano perché questa ultima non andava mai a trovarli.

L’acqua sollecitata più volte affinché andasse a fargli visita, rispose loro che i suoi amici avevano una casa troppo piccola per accogliere lei e la sua famiglia in visita.

Il sole e la luna, allora, costruirono una nuova fattoria molto più grande e così si prepararono alla visita dell’acqua e dei suoi parenti.

Prima della visita l’acqua però chiede se fossero proprio sicuri di volerla ospitare e il sole e la luna risposero sì.

E l’acqua cominciò ad entrare e piano piano arrivò a ricoprire il pavimento e poi fino alle ginocchia. Così si rivolse ancora ai suoi amici per sapere se poteva far entrare i pesci, le alghe e le onde e il sole e la luna dissero ancora sì.

E l’acqua e i suoi continuavano ad affluire…

Arrivata a ricoprire la testa del sole e della luna, chiese ulteriore conferma se poteva andare oltre e questi per orgoglio non vollero dire di no e per non affogare salirono sul tetto.

L’acqua inesorabile avanzava e a quel punto Sole e Luna scapparono in cielo per far posto all’acqua e a tutta la sua famiglia.

Un negro" era, per mio padre, chi aveva modi goffi, impacciati e timidi, chi si vestiva in modo inappropriato, chi non sapeva andare in montagna, chi non sapeva le lingue straniere. Ogni atto, o gesto nostro che stimava inappropriato, veniva definito da lui "una negrigura". – Non siate dei negri! Non fate delle negrigure! – ci gridava continuamente. La gamma delle negrigure era grande. Chiamava "una negrigura" portare, nelle gite in montagna, scarpette da città; attaccar discorso, in treno o per strada, con un compagno di viaggio o con un passante; conversare dalla finestra con i vicini di casa; levarsi le scarpe in salotto, e scaldarsi i piedi alla bocca del calorifero; lamentarsi, nelle gite in montagna, per sete, stanchezza o sbucciature ai piedi; portare, nelle gite, pietanze cotte e unte, e tovaglioli per pulirsi le dita.

Una  natura avvolgente e sconfinata, tramonti mozzafiato. Ma ancora troppi  bambini che vivono in Africa non hanno mai visto l'Africa. Fra loro molti sono ciechi perché in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo le strutture per curarli non sono ancora adeguate.
 
Su una popolazione di circa 62 milioni di persone circa 744.000 persone sono cieche e, di queste, circa il 50% a causa della cataratta, una patologia facilmente curabile. Nella Provincia orientale del Congo, nella città di Isiro, la situazione è particolarmente drammatica.
 
CBM ha così deciso di avviare un progetto per la costruzione e l'equipaggiamento di una clinica in modo da garantire alla popolazione affetta da problemi alla vista la possibilità di ricevere, con costanza, le cure e l'assistenza di cui necessita. In collaborazione con il Ministero della Sanità congolese, CBM Italia ha avviato il Piano Nazionale di Salute della Vista, un ampio progetto nel quale rientra il Centro Oftalmologico Siloe d'Isiro: una clinica, prossima all'inaugurazione che coprirà un bacino di utenza di circa 2 milioni di persone.

Intanto sono state curate centinaia di persone nelle cliniche mobili, 300 operazioni di cataratta sono state realizzate fino ad oggi. Il Centre Ophtalmologique Siloe d'Isiro ha tutte le potenzialità per essere uno dei più importanti centri oftalmici di tutta la Repubblica Democratica del Congo orientale e diventare un punto di riferimento per le zone circostanti e paesi limitrofi, come ad esempio  il Sudan.
 
 Ma affinché possa essere pienamente attivo e funzionale sul territorio, servono ancora fondi! Ognuno può contribuire a questo importante progetto: c'è tempo fino al 31 ottobre per inviare un sms al numero 45505 da tutti i cellulari Tim, Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom. Con un semplice sms sarà possibile sostenere il progetto del Centro oftalmologico di Isiro.
Abbiamo bisogno del vostro prezioso aiuto per donare la vista a tantissimi bambini del Congo!
 
La cecità è una piaga che, ancora oggi, toglie la speranza a troppi bambini, famiglie e intere comunità nei Paesi in Via di Sviluppo. Una prima battaglia però l'abbiamo vinta: per la prima volta nell'arco degli ultimi 20 anni l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) rileva che il numero delle persone cieche e ipovedenti è diminuito: sono 40 milioni le persone cieche e 246 milioni quelle ipovedenti. Numeri ancora alti, che però riflettono un miglioramento circa del 10% rispetto all'ultima indagine dell'OMS del 2004 (45 milioni persone cieche, 269 milioni di ipovedenti). Un calo che è il risultato del lavoro congiunto realizzato da Organizzazioni Non Governative, Governi e istituzioni locali. Ora non possiamo fermarci! Dobbiamo continuare a combattere perché oggi sono ancora 286 milioni le persone cieche e ipovedenti e, per fortuna, la cecità é evitabile e curabile nell'85% dei casi.