una manciata di more
..."un importante valico e un incrocio di strade"...
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Post n°54 pubblicato il 25 Febbraio 2010 da una_manciata_di_more
"sono un pò triste e un pò no, forse più stanca che altro. di quella stanchezza che dopo un lungo combattimento non ti permette di desistere dal perseguire il fine. perchè non dovrei avere la certezza della speranza? cosa me ne impedisce l'immagine? nulla in fondo, a parte la foschia. tutto mi sembra avvolto da una schiuma leggera ma fitta. non conosco più i suoi baci, nè le carezze, a volte neanche il sorriso, ne le parole di sostegno, manco me stessa. mi sarò spinta oltre? va bene, non importa. posso farcela a riprendere i fili della mia testa. eppure c'è questa sensazione che mi perseguita: è come se mi nascondessi dietro a un dito. due anni fa ho lasciato alle spalle il mio passato, la mia vita precedente (ero una studentessa mediocre, fuori sede, sognatrice, perditempo, pseudolavoratrice con le ripetizioni di matematica e fisica) e non ho poi più trovato nessuna dimensione che fosse egoisticamente benevola e mia. non l'ho voluta. non ho voluto una meta, ma una strada fatta di momenti: baleni di soccorso, flash d'amante, lampi di genio inutili. e sono qui, commossa: le lacrime sfiorano i confini degli occhi senza colare. perchè ti sto seguendo? perchè cerco di recuperare la tua vita dimenticando la mia? non voglio tornare tra i banchi di ingegneria eppure questo è tutto ciò che gli altri (anche tu, me lo hai detto stamattina) vogliono da me. non voglio a andare a lavorare sfruttata per qualche stupido padrone, anche se lo farei e lo farò visto che non ho alternative. voglio scrivere, ma per scrivere serve metodo e costanza: io non ce l'ho, nè il metodo nè la costanza. |
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si tenta, si soffre, si lotta ma le persone non sono di nessuno,
nel bene e nel male.
P.V. Tondelli
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il sogno era diventare giornalista e non ero brava e non avevo neanche il sacrificio di cui parli tu
e allora sono partita dietro a un lavoro
qualsiasi
certo
senza gloria e senza ambizioni!
certo!!
e mi sono allontanata da quella vita di provincia che mi stava stretta
cosa ho trovato? un altra provincia
certo
ma non dovevo più dar conto a nessuno
e non erano tempi in cui era usuale convivere per anni con un uomo senza essere sposati
far dei figli senza battezzarli
e potrei continuare
certo la giornalista per un padrone di giornale che devi scrivere o fotografare per quello che ti pagano non ho dovuto farla
e del lavoro?
metto coscienza e serietà, per quello che ci vuole
non ho invidia di chi dice che si sente sfruttato e vorrebbe far carriera o guadagnare il doppio, il triplo o chessoio
non è una vita rivoluzionaria neanche quello
ma è la mia
e ancor oggi va avanti senza meta e senza inganni
ps. l'università non l'ho finita... ma oggi non so con la penuria di lavoro che è peggio di quella dei miei tempi, in cui si poteva emigrare al nord
oggi non so se ai miei figli non farei di tutto perchè si prendessero una laurea
e i figli e i miei viaggi sono le cose più belle che ho fatto
la meta non l'ho raggiunta ma l'avevo già persa molto presto...
e tra altri e bassi la strada ha preso forma.
Un abbraccio.