Creato da kappa2o il 25/09/2006
 

Villa Desperate

[...per vivere la realtà in un mondo di sogni...]...manuale per essere felici!

 

 

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Post n°1384 pubblicato il 17 Giugno 2010 da kappa2o

arriva sulle 9/9,30 la mattina (quando arriva)

non saluta

chiede con arroganza e senza alcun riferimento a luoghi, fatti o persone, domande avulse che poi capisci essere riferite ad episodi di qualche giornata precedente ma che in quel momento balenavano nella sua mente

si lamenta del caldo

accende il condizionatore e lo punta a 16°C

spalanca le finestre

si fà il 2° o 3° caffè (i primi li ha presi a casa)

lascia immancabilmente e sistematicamente la porta aperta (consentendo in inverno di far passare il freddo e il rumore ed in estate di far passare il caldo e il rumore)

sbraita

si lamenta

mi chiama di là

allo scopo di lamentarsi da più vicino

sbraita

si lamenta

si deprime

viene di qua

lascia la porta aperta

allo scopo di deprimersi da più vicino

(e contemporaneamente con l'effetto di deprimere anche me)

torna di là

torna di qua

lascia la porta aperta

3° o 4° caffè

alle 11,30 se ne và per far la spesa (regolarmente quotidiana!)

si lamenta del caldo

alle 14,30 telefona per lamentarsi e ripetermi quello che mi aveva già detto la mattina 9 volte

alle 17,00 ritorna (quando ritorna)

si lamenta del caldo

riaccende il condizionatore che avevo spento per non farmi staccare le dita dei piedi dalle piante

lo mette a 16°C

spalanca le finestre

si lamenta dei lavori che ha fatto a casa

si lamenta del week end passato

si lamenta del week end prossimo

viene da me

lascia la porta aperta

n° caffè

la macchinetta è stracolma di cialdine usate, sarebbe da svuotare

"aaa...ffanculo...!"

spinge fino a che le cialdine vecchie si schiacciano sul fondo e lo sportellino non rimane aperto

sbraita

mi ripete le cose che mi ha già detto durante la giornata 13 volte

non saluta

alle 18,00 se ne và

lascia accesi: macchinetta del caffè (che sbuffa calore a 80°), pc (che sbuffa calore a 50°), fotocopiatrice (che sbuffa calore a 90°)

lascia aperte tutte le porte che ha attraversato

a questo punto mi devo prendere io un caffè...le cialdine vecchie hanno intasato la macchinetta, l'acqua del serbatoio è evaporata perchè è rimasta accesa tutto il giorno...rinuncio al mio meritato caffè

IO VOGLIO L'INDENNITA' PER LAVORO LOGORANTE

 
 
 

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Post n°1383 pubblicato il 14 Giugno 2010 da kappa2o

Come ci arrivi a marina?

C’è chi và in motore, chi in scooter, chi prende su dall’appartamento la bicicletta, chi và in macchina.

Dove parcheggi a marina?

Beh se arrivi prima delle 8 del mattino, un pizzico di coraggio e una macchina che non ha paura della polvere puoi avventurarti lungo i viottoli sabbiosi tra un bagno e l’altro…occhio a non sforare i pali che delimitano i parcheggi gratuiti…c’è ci tenta o chi non sa, ma poi tutti imparano che posteggiare alla cazzo ti costa appena 206 € poi però ce la puoi lasciare fino a sera non pagando altro e sei comodo comodo.

Per bici, moto e motorini non ci sono grandi difficoltà, basta solo ricordarsi dove tieni le chiavi.

Per le macchine se non arrivi prima delle 8 del mattino, puoi pagare un migggglione di euro e metterla lungo Viale delle Nazioni (fa molto figo e sei comodo), oppure puoi parcheggiare al parcheggione, sempre se trovi posto, prendere il navetto e arrivare ai bagni, oppure puoi parcheggiare al poco conosciuto Marchesato, prendere il navetto e arrivare ai bagni.

 

Vabè…allora arrivi in spiaggia, e col caldo torrido delle 11 decidi di far portare i lettini praticamente sul bagnasciuga per godere della ventilazione migliore, poi magari sei un pochettino troppo a ridosso del bagnasciuga, magari avere proprio le cappine odiose e puzzolenti sotto al lettino non è il massimo, vabè, ti sposti di poco e di poco cambia. Ti rendi conto in fretta che le odiose cappine puzzolenti portano con se odiosi moscerini fastidiosisssssimi che ti ricoprono il corpo e lo spirito. Vabè…andiamo a fare una passeggiata và, che qua non si resiste. Vabè, finiamo il tour e quando ritorniamo a vedere i nostri lettini sono diventate palafitte sotto alle quali si è insinuato un improvviso fiume in piena, fortunatamente qualche anima pia ci stava mettendo in salvo almeno le borse. Corriamo a spostare i lettini di quel tanto che bastava per non avere l’acqua sotto di noi. E vabè…le ore passano, bene o male, tra un giornale, un libro, uno sbuffo, una telefonata, un bagno, un messaggino, un taglio di gabanino.

A metà pomeriggio il cielo si copre, fortunatamente, con qualche nube; dopo 30 minuti dal cielo cadono 2 e dico 2 goccie che fanno scattare la spiaggia come per una esercitazione di evacuazione antincendio…30 secondi dopo tutti avevamo raccolto i nostri averi e stavamo seduti sui lettini attendendo di capire i nostri destini, a quel punto quasi sperando che piovesse.

Ci spostiamo al bar, dopo qualche decina di minuti di titubanza decidiamo di andare a vedere la situazione al Coco loco. Al Cocole 2 goccie diventano 10 così io e la cocimi (arrivate con la macchina dopo le 8 del mattino e parcheggiato al poco conosciuto Marchesato) decidiamo di 1) andare a prendere il navetto 2) arrivare alla macchina 3) spostare la macchina verso il centro 4) lasciarci le borse 5) fare poi quello che ci pareva con la rassicurazione di un mezzo di locomozione coperto nei paraggi. Quindi deciso, andiamo. 100 metri più tardi, alla vista del traffico immobilizzato in cui pure il navetto era incastrato ci ha fatto riflettere che fosse meglio tornare al Coco…alla “o” di Coco le 10 goccie sono diventate 20, 30, 40…”Elisa, troviamo qualcosa di più vicino…IL PETEEEER!” e via ci infiliamo nella fitta pineta correndo con le nostre infradito di plastica scivolosizzzzzima come Michael Douglas e Katlheen Turner ne il gioiello del nilo in mezzo alla foresta pluviale…arriviamo al Peter…sane e salve (o quasi)

E mentre sei al riparo ti accorgi che non importa se sei arrivato prima delle 8 del mattino, se sei arrivato con auto, moto, bicicletta o a piedi....se diluvia rimarrai sempre bloccato nel posto in cui sei!

Vabè, dopo lo scrollone d’acqua, dopo che le due donne biciclettate ci avevano raggiunto al nostro riparo, dopo che ci siamo scolate un boccione di birra, dopo che abbiamo raggiunto a piedi il centro, dando al cielo un confidenza che non si meritava, raggiungiamo le altre due biciclettate già asciugate dal diluvio che le aveva colpite in pieno e lì decidiamo che dovevamo andare a recuperare la macchina!

Ci facciamo prestare 1 e dico 1 bicicletta per arrivare in 2 all’ormai famoso Marchesato, e da là tornare una con la bici e l’altra con la macchina. Io e la cocimi, incuranti dei trascorsi tentativi che portarono a conseguenze ancora visibili sul corpo della cocimi, e in fondo rassicurate dal power ballance a cui la cocimi ha affidato il suo proverbiale senso dell’equilibrio, ci mettiamo in marcia, pedalando a turni, sfrecciando tra le auto in coda, nonostante ci sarebbe occorso le luci d’ingombro per il carico fuori sagoma. La fatica, la goffaggine, l’andatura zigzagante ci accompagnano fino ad arrivare a vedere il poco conosciuto ma oramai famoso Marchesato. Lo vediamo, è là, è lì, a pochi metri, a pochi passi….sentiamo arrivare il navetto dalle nostre spalle, ci spostiamo sulla destra, molto sulla destra, la strada è deserta, molto deserta, in entrambi i sensi di marcia…quindi sentiamo arrivare il navetto, nemmeno il tempo di capire come, quando, perché e soprattutto il livello di stronzaggine dell’autista che…il navetto, che percorreva la strada deserta ad una velocità di crociera ad occhio e croce di 120 km/h, non preoccupandosi minimamente del fatto che ci fossero due ragazzuole impacciate in una bicicletta, e senza curarsi del fatto che lo stesso temporale che aveva creato l’intasamento di marina aveva provocato pure la creazione di numerose SCOLLE (in itaggliano pozzanghere), dicevo il navetto becca in pieno una (o due) SCOLLE piene di acqua, chiaramente CIOSSA, e…ci annaffia come se fossimo delle felci in un vaso.

 

[dietro al navetto uno scooterista testimone del tutto si volta indietro, ci guarda e ride sguaiatamente; dietro di noi un pedone testimone del tutto si fa beccare ridere sguaiatamente]

 

Noi rientriamo in centro con i capelli gocciolanti e i vestiti a pois (A PUA' per capirsi)….ma solo sul lato sinistro.

 

 

 
 
 

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Post n°1382 pubblicato il 03 Giugno 2010 da kappa2o

Stamattina vado a trovare i miei quasi colleghi all’altro ufficio per usare la fotocopiatrice visto che la nostra ha deciso di tirare le cuoia…

Bene

In ufficio c’è pure I., sessantenne collaboratore del mio padrone, che mi dice: “devi poi ancora invitarmi a cena a casa tua…!”

E io di tutta risposta: “EEEE’ dai se vieni alla festa dell’unità al Corelli ti servo un’ottima cena…!”

L’A. mi fa:”EEE’….alla festa dell’unità I.!?!?!”

E io che stavo replicando che pure il figlio del maggior esponente dello schieramento a noi avverso a Lugo viene sempre a mangiare da noi e pure con un certo entusiasmo…

Mentre io facevo le mie elucubrazioni I. viene verso di me cercando sotto la camicia il ciondolino della catena d’oro dicendomi: “Lo sai cos’è questo?”

A sto punto stavo per adottare la tecnica del “noi non siamo mangiapreti” (anche se gli strozzapreti li serviamo non senza una certa soddisfazione) essùùù…non siamo mica più ai tempi di Peppone e Don Camillo….

Quando

Trova la catenina

Trova il ciondolo d’oro

E con orgoglio mi mostra

IL FASCIO

 

[CARMINA BURANA IN SOTTOFONDO NELLA MIA MENTE]

Sono passate ore ma non riesco a riprendermi

 
 
 

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Post n°1381 pubblicato il 01 Giugno 2010 da kappa2o

Un abbraccio è il più bello dei ringraziamenti...

 
 
 

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Post n°1380 pubblicato il 24 Maggio 2010 da kappa2o

Storia degli happy

Siamo stati i primi e IO C’ERO quando abbiamo iniziato

Erano gli ultimi anni novanta

Marina di Ravenna fino ad allora era una triste località marittima frequentata solo da qualche pensionato

All’Inizio fù La Duna (degli orsi) per i più conformisti, e lo Zanzibar per tutti gli altri.

1999 mega Villa in affitto a Cervia per tutta la stagione.

Ogni domenica facevamo le valigie per il rientro, ci infilavamo in macchina sulle 17/17,30 con destinazione Marina. Dovevamo divincolarci tra il traffico, arrivare a Marina, TROVARE PARCHEGGIO (allora si poteva parcheggiare anche sugli alberi, anche perché non esistevano parcheggioni, nemmeno parcheggini, non c’erano navetti, non esistevano nemmeno i divieti in spiaggia, né parcometri) in quell’operazione si perdeva la maggior parte del tempo, si doveva arrivare a piedi dalla macchina alla Duna…e pure in quello si perdevano decine e decine di minuti...dovevi fare tutto in fretta perché iniziava l’happy hour, sì perché una volta era 1 l’ora felice, dalle 7 alle 8. si compravano da due birre e se ne pagava una (a 3.000 lire), chi ne prendeva una coppia in due e chi  due casse in 10, a volte si prendevano 4 birre a testa intanto che c’era la bazza e poi te le bevevi una dietro l’altra, l’ultima era calda come piscio ma quando ci arrivavi non importava più la temperatura, nel frattempo i tuoi amici con la loro bottiglia ti sbattevano sul collo della tua bottiglia e te ne facevano uscire la metà con la schiuma. Si ballava non in pista ma per tutto il bagno o sulla sabbia col “Super Cafone” der Piotta o “Bingo Bingo” di Manu Chao si ballava con la luce fino al tramonto, si invadeva la spiaggia fino al bagnasciuga, dove si poteva anche parlare e sedersi dove capitava, lottavi contro le zanzare, si finivano le birre, alle 21 tutto finiva, e composti, ognuno andava per i cavoli suoi, magari passando dalle dune dello Zanzibar per vedere di raccattare un po’ di fumo passivo. Andavi in centro a Marina e ti mangiavi una pizza con gli amici. Ti alzavi da tavola sazio e sulle 22,30 si rincasava stanchi, felici e sobri.

 

2007 Villa Desperate atto II (passando attraverso 2003 Melrose place e 2006 Villa Desperate atto I)

Oramai c’era Marina di Ravenna e null’altro, il divertimento era lì e quasi solo lì, non esisteva più Cervia, Pinarella, resisteva Milano Marittima ma per gente con canoni diversi…

Quindi siamo lì, nel cuore della nuova movida, le macchine restavano comodamente parcheggiate davanti all’appartamento dal venerdì sera al lunedì mattina, ci si muove solo con le bici.

Il venerdì sera, due ore dopo che eravamo uscite dall’ufficio eravamo già al baretto ad ascoltare musica stupenda ad un volume tenue che ti permetteva di farti delle chiacchere o di respirare il tramonto, i gabbiani, lo spritz.

La domenica mattina a Villa Desperate si consumava il rito della nostra santa protettrice: chi taglia la frutta, chi versa il vino, chi fa le dosi, chi prepara le bottigliette: è in preparazione la NOSTRA SANGRIA! A pomeriggio si và n spiaggia, si prende il sole, alle 17 si rientra, doccia e trucco, ritiriamo le nostre boccette di sangria (potente ed economica) e di nuovo in spiaggia, destinazione COCOLOCO! Pigiate come acciughe nella scatoletta, ci facciamo largo tra la folla, intente a salutare tutti i nostri amici e a schivare i nemici, con le nostre mitiche bottigliette non facciamo file, non spendiamo migggglioni di euro in (mitici) secchielli di sangria annacquata non ci versiamo addosso i rimasugli. Finivamo la boccetta da mezzo litro che era calda come piscio ma quando ci arrivavi non importava più la temperatura…alle 8 finiva il Cocoloco, e tutti si disperdevano per tutta la riviera, ognuno aveva il proprio personale percorso happy…ogni bagno attirava gente diversa, i fighettini, gli sfattoni, i rocchettari, i commerciali, i ragazzini, i più cresciuti, i faentini, i lughesi…un pout porri di gusti e persone che si incrociavano in un viavai incredibile lungo le stradine insabbiate che portano ai bagni. Per noi c’era il sottomarino…magari fino alle 22/22,30 magari fino più tardi, magari no, perché tanto c'eri andato la sera prima dopo aver fatto il canonico giro Dolce Lucia/Toto/Duna. Arrivavamo a casa in condizioni precarie, in bici. Il lunedì mattina non si produceva gran chè al lavoro…quando riuscivamo ad andarci…

2009, 25 aprile primo week end di paura a Marina di Ravenna

IO NON C’ERO! Io ero stufa e impaurita dal casino che con tutta probabilità ci sarebbe stata…

Temevo i pullman di emiliani che come di consueto, da qualche anno, invadevano brutalmente la nostra cara Marina come se fosse stata creata per essere violentata da loro.

Il 26 aprile 2009 ci si è resi improvvisamente conto che Marina non poteva più sopportare tutto quello che si era preteso per anni, con sempre maggiori pretese.

 

2010

Non c’è più il baretto, e con esso la possibilità di contemplare quello stupendo tramonto.

Non c’è più il Matilda, tre tra odio e amore conteneva in sé tanti ricordi.

Non c’è più l’Hamingway…un posto per cambiare…

Non c’è più il Sud

E quando dico “non c’è più” significa che sono stati rasi al suolo.

Rasi al suolo per far posto a residence o a “Marinara”

Non ci sono più gli happy…né quelli esagerati del 2007, né i fantastici e più sobri dell’inizio

Non ci sono più i secchielli riempiti di sangria o mohjito

Non c’è più quella fiumana di giovani che riempiva le strade.

Ci sono i parcheggi, quelli sì, più ordinati, più costosi.

Ci sono i navetti, quelli gratis.

Non c’è più quel divertimento che Marina di Ravenna si era saputa inventare, che aveva creato dal nulla, portando una squallida e dimenticata località di mare allo sbocco di un porto industriale, in una delle località più famose e vitali d’Italia.

Martirizzata dal cemento.

Sacrificata per lasciare posto ad un mostro creato per attirare “i fighetti” quelli che hanno le barche a vela, i motoscafi, gli yacht che ormeggiano al molo, per tentare di strapparli a località che fighette sono sempre state e che tali rimarranno.

 

Io sono contenta di aver potuto vivere la mia gioventù quando c’erano i locali per giovani e non solo residence per barcaioli.

 

E’ cambiato tutto attorno a quel molo…fortunatamente non si può cambiare la sensazione che si ha passeggiando lungo quel molo, coi pescatori e le loro biciclette, col faro, con le luci che si riflettono sul mare, con le amiche…

 
 
 

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Post n°1379 pubblicato il 21 Maggio 2010 da kappa2o

c'è qualcosa di più utile che far scoppiare la plastica da imballo per gli ultimi 5 minuti del venerdì sera...???

 
 
 

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Post n°1378 pubblicato il 18 Maggio 2010 da kappa2o

e' sabato pomeriggio e io sono in pieno cazzeggio con sorella e nipote sul letto di casa mia quando sento il campanello: DLI DLON DLON

questo essere campanello interno!

sarà un vicino forse disturbato dal volume a cui mia nipote, forse insordita dalla sua permanenza prolungata a casa di mia nonna, ci costringe a sentire al televisione (del salotto)

apro la porta

mi trovo davanti due nerdS in giacca e cravatta, sembravano un po' venditori di asperapolveri,

uno mi apre una mano e la lascia aperta davanti a me rivolgendomisi con queste parole:

"Frdfferfndf feree fenr  edfad...

...serdfdsd fferere...."

io mentre cercavo di leggere quei cartellini neri con scritta funeraria che portavano sul petto:

"Chi [cazzo] siete?"

"portiamo fefsffffssere parola dsfsfsferedsf Gesù...

fsffsfsfffffsssfsferere famiglia....quale momento migliore di parlarne se non in famiglia...!?!"

mentre per nulla convinta, con la mia mano appena impiastricciata di cremina alla pappa reale, stringo le loro, ancora in attesa nell'aria

"senta, ho gente"

"oh...allora possiamo passare un'altra volta?"

"anche no!"

"oh...allora possiamo lasciarle qualcosa?"

"va bene lasciate [basta che sparite]"

e per congedarci ci ristringiamo le mani sempre impiastricciate di pappina reale

CHIESA DI GESU' DEI SANTI DEGLI ULTIMI GIORNI

(meglio conosciuti - anche se non da me -  come MORMONI)

ho tentato di documentarmi ma non ho avuto la forza di farlo oltre alla ricerca di immagini...

la differenza tra i mormoni e i cattolici non la so

la differenza tra i mormoni e i testimoni di geova è che a spaccare i maroni non vengono di domenica mattina

rimane un dubbio

CHI CAZZO GLI HA APERTO LA PORTA DEL CONDOMINIO?!?!?

 
 
 

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Post n°1377 pubblicato il 17 Maggio 2010 da kappa2o

NOT POLITICALLY CORRECT....

un bambino cattivo rivolgendosi a Steve Wonder:

"Sei povero e cieco!"

Il piccolo Steve:

"beh poteva andarmi peggio...potevo nascere nero"

 

poi bisognerebbe che qualcuno gli spiegasse pure di piantarla di tenersi quelle ridicole treccine lunghe a sessantanni perchè, oltre ad essere nero, ora è anche CALVO!

 

 
 
 

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Post n°1376 pubblicato il 14 Maggio 2010 da kappa2o

Questi sono giorni strani, primaverili, ma molto più primaverili di quello che eravamo abituati da vent’anni a questa parte…insomma cazzo, qua ogni giorno ti svegli che piove, ti vesti come se dovessi affrontare la traversata della Siberia, dopo 1 ora viene il sole, grondi di sudore dentro il montone che ti eri messo per affrontare le intemperie mattutine, quando entri dentro alla macchina ti senti come un raviolo di gamberi al vapore, poi dopo altri 16 minuti il cielo si oscura, si fa notte ma sono le dieci di mattina e inizia il diluvio universale e tu cominci a sfogliare l’elenco telefonico cercando uno di nome Noè e ti chiedi imprecando dove cazzo abiti e se sia parente del solito idraulico che quando serve non lo trovi mai. La pioggia però non può essere sufficiente! L’altro giorno ho preso la grandine 2 VOLTE  e dico 2. nel tragitto per arrivare a casa dall’ufficio (11 Km) ho attraversato tutte e 4 le stagioni. Nel pomeriggio han cominciato a piovere biglie di ghiaccio che sembravano sparate con la fionda su tutto ciò che trovavano…han trovato pure la mia macchina! Poverina la mia EVA (erede della mitica ed indimenticabile BRODA) non ha nemmeno 3 mesi di vita e già ne ha viste di tutti i colori…(dopo 20 giorni già me la sono ritrovata sfregiata…). Insomma butto il telefono in faccia alla mia padrona con cui stavo parlando e mi scaravento fuori pensando già di ritrovarmi una grattugia di 4 metri di lunghezza al posto di un’auto, apro la porta, e vedo…e sento che la fine del mondo è arrivata, che dal cielo piovono pietre scagliate dal supremo contro i peccatori…E IO SONO UNA PECCATRICE! Quelle pietre sono per me! Quasi quasi forse è meglio che la grandine faccia il suo corso sulla mia macchina....tanto ormai ha già 3 mesi…e poi ne ha viste tante…già me l’hanno sfregiata…e io invece ho una testa pensante da salvaguardare…

Vabè insomma mi ritrovo nella verandina di vetro dell’ingresso dell’ufficio sbigottita e paralizzata da quella visione, poi mi riprendo, faccio un rapido calcolo, e con sprezzo del pericolo salvo EVA infilandola sotto al capannone. La mia macchina si è salvata ma io continuo a rimpiangere quando NON ESISTEVANO PIU’ LE MEZZE STAGIONI!

 
 
 

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Post n°1375 pubblicato il 05 Maggio 2010 da kappa2o

Ecco!

ora, alle 18,29, ancora "inutilmente" seduta alla mia scrivania da mezz'ora oltre l'orario lavorativo, ecco, esattamente ora, ho capito

ho capito quando è nato e quando, no, morto no, ma quando è entrato in coma il mio blog

cioè quando non avevo interesse a rientrare a casa mia dopo il lavoro ma preferivo abbandonarmi al delirio di fine giornata lavorativa a zonzo per la rete a cercare e trovare spunti per nuovi e mirabolanti post

beh...e adesso???

vabè intanto ora lo so

 
 
 

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Post n°1374 pubblicato il 04 Maggio 2010 da kappa2o

E' MARTEDì MA NON SI NOTA....

ENTRA LA PADRONA:

"CHE SCHIFO!" [inteso, presumibilmente, che schifo di tempo]

"IERI SONO ANDATA DA M. MI HA DATO TOT SOLDI"

"COSA TI HA DETTO POI?"

"....????.....DI COSA???"

"PER OGGI POMERIGGIO"

[QUEL M. E QUELLA CON CUI DOVEVO PARLARE PER OGGI POMERIGGIO NON SONO NE' PARENTI, NE' SI CONOSCONO, NE' SANNO DELLA LORO ESISTENZA RECIPROCA, IL NESSO MI PARE EVIDENTE...]

 
 
 

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Post n°1373 pubblicato il 03 Maggio 2010 da kappa2o

RIENTRO DEL LUNEDì MATTINA IN UFFICIO:

8,05- GIRO TUTTI I CALENDARI: GIRO QUELLO DEI "DREAM MAN" (DOVE DREAM STA PER SOGNO RUMENO O UCRAINO O RAPPETTARO MA MMMMMAI SOGNO DA SINGLE ROMAGNOLA VERACE), GIRO QUELLO DELLA DITTA, GIRO QUELLO DELLA BANCA A 3 MESI E GIRO QUELLO DEL FORNITORE DI GAS CON LE "NATURE" L'UNICA COSA CHE POTREI GUARDARE CON UN CERTO SORRISO IN UFFICIO...TRA MONTAGNE INNEVATE, CAMPI ARTISTICAMENTE COLTIVATI, LAGHI E FIUMI L'IMMAGINE DI MAGGIO GIUGNO RITRAE......LA NEBBIA!

GRAZIE, SENTIVO PROPRIO IL BISOGNO DI UN'IMMAGINE PRIMAVERILE DI UN FENOIMENO A ME SCONOSCIUTO

8,10- RICEVO LA CONSUETA VISITA DELL'OPERAIO RUMENO DELL'OFFICINA, IL QUALE, COME OGNI LUNEDì CHE SI RISPETTI, MI FA' UN RENDICONTO DETTAGLIATO DEI SUOI INCONTRI SESSUALI A PAGAMENTO DEL FINE SETTIMANA APPENA TRASCORSO

8,15- ENTRA LA PADRONA (OIBHO'! A STO GIRO HA PRIMA DETTO "CIAO"!):

"ALLORA SI SA' NIENTE DI QUELLO LA'?"

IO DEVO ANCORA CERCARE DI RENDERMI CONTO DI ESSERE IN UFFICIO E CHE DEBBA COMINCIARE A LAVORARE QUANDO QUESTA SE NE ESCE CON STA DOMANDA AVULSA DA OGNI CONTESTO...

"QUELLO LA'...CHI???"

"S.!"

"NO, NON SO' NIENTE" (S. è UN NOSTRO DIPENDENDE PER CUI QUALCUN ALTRO DOVEVA ACCERTARSI CHE FOSSE REALMENTE MALATO - VENERDì SERA ALLE 18)

COME SE IO AVESSI PASSATO L'INTERO VENERDì SERA, L'INTERO SABATO, L'INTERA DOMENICA E L'INTERA MATTINA PRIMA DI ARRIVARE IN UFFICIO NON AVESSI PENSATO A NULL'ALTRO CHE A S.....

 
 
 

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Post n°1372 pubblicato il 30 Aprile 2010 da kappa2o

IL TAGLIO DEI GABANINI AI TEMPI DI FACEBOOK

per far trascorrere l'ultima ora di lavoro di una settimana da incubo.....

 
 
 

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Post n°1371 pubblicato il 29 Aprile 2010 da kappa2o

DISSUASORI DI VOLATILI....

 

...CHI LI HA INVENTATI SE LA PASSAVA SICURAMENTE MEGLIO DI ME....

 
 
 

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Post n°1370 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da kappa2o

Nuova formazione Desperate a “MDC” che sta per Madonna di Campiglio per quelli che non lo sanno…è chiaro che le 3 arcigne sono sempre quelle…

In 4 su una 4x4 con 4 borse a testa per star via 4 giorni…ma, nonostante la nostra incredulità, siamo riuscite a chiuderci dentro e fare quei 350 km.

Arriviamo per mezzogiorno e nemmeno abbiamo il tempo di farci venire fame: scaraventiamo le valigie in appartamento, infiliamo tute e scarponi, assistiamo alla prima immancabile (oramai quasi scontata) caduta della cocimi in centro a MDC, entriamo al noleggio sci dove ci intortiamo il noleggiatore travestito da J. AX….non avemmo mai pensato che l’avremmo incontrato così tanto spesso da lì a qualche giorno…skipààsss, e via….verso nuove e mirabolanti avventure…!

Tempo splendido, caldo torrido, neve fresca…dopo 3 ore di sghilli pausa paglia…chi fuma?? Chi fuma???? Cosa c’è scritto sui pacchetti delle sigarette?? “il fumo danneggia te e chi ti stà attorno”??? APPUNTO!  Per la campagna “quando scio non fumo” la cuccicci dopo boccate e boccate di Winston blu ha pensato bene di lanciarsi in una gara parallela con Bito (persona di cui, nonostante tutto, cuccicci non ricorderà mai il nome…!) ma la nostra cuccicci si è dimenticata che le parallele sono 2 linee che non si incontrano mai…invece stavolta si sono incontrate, anzi…si sono scontrate, poi staccate, poi spaccate…ecco qui come risparmiare in un colpo solo skipààss, noleggio sci, entrate in discoteche e/o terme: ti rompi radio e ulna e ti fai fare un gesso fin sotto alla spalla dopo appena 3 ore di permanenza a MDC!

 

2° giorno di sci, siam rimaste in 3…vediamo un po’ se riesco a fare di meglio di cuccicci…stessa dinamica ma con pendenza (e velocità) maggiore…cazz….sono riuscita solo a spaccare lo scarpone di destra e di cadere per metri e metri in una nuvola di neve e ghiaccio…vabbè…quindi sulle piste tutto ok…sulla strada un po’ meno…la nostra cocimi, non soddisfatta pienamente della prima performance si rifà slittando in terra come Boldi in vacanze di Natale e rimane in seduta a gambe lunghe e stese per 60/70 secondi prima di riprendere la parola e sedersi su un cumulo di neve fresca per alleviare il ttttolore.

 

3° giorno, tutto tranquillo…fino almeno alla sera…….

Io sono per quelle vacanze di montagna dove alla sera giochi a scopa in pigiama e pianelle, dove se ti va bene vai a bere un bombardino in centro e ti ravacci nella neve fresca con la tutona da sci, dove al massimo fai le 22,30 perché alla mattina dopo ti devi svegliare prima di tutti per preparare la colazione dei campioni con il ciobar, il the, il latte caldo e le pastine….ma qui cazzo…SIAMO A MDC! SIAMO AL CENTRO DELLA MOVIDA INVERNALE! SIAMO NELLA MILANO MARITTIMA DELLA MONTAGNA! SIAMO DOVE C’E’ ALESSANDRO DEL GRANDE FRATELLO (quello che si trombava la Masciona e raccontava le balle del bbbbarrrrracuda e si faceva pigliare per il culo dalla Gialappa’s), SIAMO DOVE C’E’ L’AMICO DI BBBBARRRACUDA CHE FACEVA VIVERE (che però nessuno sa come si chiama e prima di pensare che fosse un attore ho sfogliato mentalmente tutti i bar della riviera romagnola per capire dove l’avevo visto servirmi un americano…) CAZZO! ANDIAMO A FARE I FIGHETTI!

Vabbè….ma poi non esageriamo…non sarà poi mica così fighetto….in fondo…fuori c’è il ghiaccio e noi siamo in alta montagna…io provo a buttarla lì: “io ho solo maglioni grossi, possono andar bene??”….”NO”…a…cazzzz….! ok allora tiriamo fuori l’abbigliamento riservato per una notte DISSSSAAAUUUUND….jeans, maglietta eeeee….stivaletto con tacchettino basso ma sufficientemente insidioso per quel manto stradale….

Ok, si parte! Checccculo essere in centro: raggiungi tutti i posti a piedi! …fffffanculo!

I primi 52 metri fuori di casa sono stati a dir poco traumatici….sghillamenti a destra e sinistra di tutte e 3 io e la Giada a braccetto per sorreggerci, l’importante è tenere lontano la famigerata COCIMI…!!!! La nostra andatura mi ricordava la passeggiata sulla Luna, lenta e cauta….

MA….(perché è chiaro che a sto punto c’è un “ma”…) tutta la cautela di sto mondo nulla ha potuto contro la mia proverbiale sfiga fotonica….fortunatamente nevicava, così avevo il cappuccio tirato su fin coprirmi la faccia (e soprattutto la vergogna) quando, al momento dello sghillo, del ravacciamento per terra (o meglio dire sul ghiaccio) e della fulminea rialzata i fighetti gironzolanti per MDC commentavano la grazia e l’agilità del movimento….

A quel punto, coi jeans bicolor, una freschezza improvvisa, una certa dose di vergogna, un pizzico di rabbia e tanta tanta paura di continuare il percorso non sono stati sufficienti per fermare le altre che poco gliele fregava della mia situazione e del mio tentativo di fare dietro front…insomma dai pù te…

La discoteca era un pout pourrrì di gusti, anni, estrazioni sociali che in poche occasioni riescono a ritrovarsi tutti sotto lo stesso tetto…c’era la zona “vengo dagli anni ’80 (e ne vado fiero!)” c’era la zona “sono di anni 80 (ma non me li sento)”, la zona “è vero sono un cesso ma in fondo voglio solo 250 €”, la zona lughese divisa tra “yeh yeh yeh yeh” e “mi sono già rotta il cazzo…!” e poi c’era la zona “perché cazzo sono venuta che il caipiroska costa 10 € ed è acqua scietta e io ho i jeans fradici, speriamo almeno che le altre non divulghino la notizia”

 
 
 

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Post n°1369 pubblicato il 26 Novembre 2009 da kappa2o

Ma chi lo dice che l’autunno è triste?

È un’esplosione di colori e di calore…quante sfumature di giallo, arancio, rosso e verde...i pomi del caco che colorano un albero spoglio sembrano decorazioni artificiali e l’umidità della mattina e che torna con la sera…alle volte non ti abbandona nemmeno durante il giorno, ha un profumo che sa da antico, spazza via gli odori della città, rimane la campagna che nonostante tutto ha ancora un grande spazio, più nei cuori di chi ci ha sempre vissuto che nella realtà delle cose. L’autunno è un inno al ricordo, alla pace ed alla serenità…a quando si raccoglievano le foglie dei platani del cortile della vecchia scuola elementare che ormai non esiste più, alle poesie lontane che sembrano narrare il presente, e i comignoli fumanti segnale dei focolari, delle stufe, del tepore delle case.

Basta spegnere tutto, guadagnare un attimo di silenzio, guardare fuori dalla finestra per ritrovare il sereno.

 
 
 

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Post n°1368 pubblicato il 16 Novembre 2009 da kappa2o

Dunque s’è svolto il week end benessere DHT, quest’anno a Lazise sulle rive del Lago di Garda…

Increduli riusciamo a trovarci tutti assieme, partire e rimanere uniti come carovana per quasi tutto il tragitto fino alla fatidica uscita di Peschiera da dove i telefoni (almeno 2 contemporaneamente per macchina) hanno cominciato a squillare per cercare di interpretare le posizioni delle varie vetture…dopo esserci fermati in un punto fisso ci siamo attesi vicendevolmente dai 2 lati della medesima strada per almeno 20 minuti ma alla fine ci siamo riaggregati.

L’arrivo al residence è stato surreale…nessuno ad attenderci, in due a chiamare lo stesso numero di telefono affisso sulla porta della reception deserta (ma aperta) a cui “inspiegabilmente” uno dei due numeri dava occupato ma all’altro invece suonava ma non rispondeva…Non si è capito quando e non si è capito come ma ci pervengono chiavi e numeri di appartamenti…inizia una corsa forsennata per accaparrarci i posti migliori (?), per trovare l’appartamento più spazioso (??), per trovare un appartamento qualsiasi (???), per smaltire un po’ prima dell’imminente aperitivo (????) insomma non sapevamo il perché ma correvamo e correvamo e correvamo e ridevamo e ridevamo e ridevamo

Terminata la gara ci sistemiamo con non poche perplessità e affrontiamo l’aperitivo in paese in un localino che era un incrocio tra il salotto della De Filippi e il confessionale del Grande Fratello, probabilmente la sicurezza del titolare di fare un sacco di soldi con quella marmaglia di turisti che erano appena entrati si è imbattuta nella fame atavica che accompagnava la suddetta marmaglia da 200 km (e che è accresciuta dopo gli 800 m ostacoli): abbiamo azzerato le riserve di crostini/salatini/pizzettine che avevano preparato per affrontare il lungo inverno in 10 minuti con una spesa di 6 euro a testa di media…dato l’importo scarso della consumazione rispetto al ripulisti del bancone abbiamo pensato (più di tutti Cic ha pensato) di adottare usanze russe e mandare in frantumi la metà dei calici che avevamo svuotato dagli spritz…

Poi, dopo il lauto aperitivo, arriviamo alla meta e allo scopo della nostra gita: LE TERME!

Cosa c’è di più rilassante che stare nella grotta dell’AMMMORE in silenzio, con il/la moroso/a, mentre ci si bacia sentendo solo lo scroscio delle cascate e il caldo tepore del massaggio dell’acqua...mentre un orda di venti persone che paiono non aver mai fatto un bagno caldo in tutta la loro vita entrano uno dopo l’altro schiamazzanti e invadono la grotta dell’ammmore e deridono le improbabili coppiette avvinghiate in mezzo alla nebbia…?

Dopo aver provato la sensazione delle galline dentro alla pentola a pressione per un paio d’ore, dando retta ai nostri polpastrelli avvizziti siamo dovuti risalire e fuori dall’acqua, fuori dalla nebbia ci siamo trovati di fronte la cruda realtà: che le terme stimolino la produzione di estrogeni e testosterone??? Che siano il rifugio di coppie appena formate o coppie extra coniugali??? Come si fa a fare quel rumore solo baciarsi sulle labbra??? Come si fa a stare tanto tempo attorcigliati senza sentire il bisogno fisico di un po’ di privacy??? Come si fa a scolarsi delle bottiglie intere di spumante dopo essersi lessati per ore alle 11 di sera??? Come si fa a mobilitare la polizia termale per il furto di un giubbotto e poi accorgersi che era proprio lì dove e come uno l’aveva lasciato??? Come si fa farsi vedere da altri esseri viventi con le pettinature improbabili che in via del tutto naturale si producono sulle nostre teste per effetto dell’acqua??? Come si fà a rubare un kg di zucchero dal bar delle terme??? (semplice! Basta mettere incinta la Lalla!) Come si fa a non arrivare a casa e sabotare la famigerata “gara del panino” per divorarsi ognuno il suo e accompagnarlo da un provvidenziale (smunto ma dolcissimo) infuso di rosa canina???

Molte domande ci siamo posti, a poche siamo riusciti a dare una risposta…ma il meglio doveva ancora arrivare…

Pranzo a Sirmione, una ridente cittadina posta sulle rive del Lago…un caratteristico ristorantino/pizzeria nel cuore della cittadella…una caratteristica tavolata di amici che chiacchierano normalmente almeno fino a quando non arrivano LORO…la regina di Silicon Valley e Lord Buson…probabilmente arrivati a bordo delle labbra di lei dopo una gita in gommone, si distinguevano bene i due parabordi anteriori…dal momento dell’approdo la tavolata di amici subisce una spaccatura: da una parte chiacchere e schiamazzi, dall’altra si crea un religioso silenzio…..chi cercava di captare i discorsi con le parabole cresciute ai lati della testa al posto delle semplici orecchie, chi ne scrutava i gommoni per leggere il labbiale, chi si fissava sul contenuto, chi sulla tonalità, chi sull’espressione di lui, chi sugli artigli di lei…e cominciano le ipotesi sul conto in banca di lui, sul lavoro di lei, sull’utilizzo delle strutture costruite su quello che, si vede, era in origine il corpo di una donna...le indagini hanno portato a stabilire che lei, di professione accompagnatrice ai tavoli (MA CHE ASSOLUTAMENTE NON DIVIDE!), cercava di circuire con la sua simpatia e intellighenzia il “bel” Roby dalla voce bianca, le dita piccole (…) e il portafoglio gonfio (quasi come le labbra di lei) del tutto disinteressato agli appassionanti racconti di lei quasi quanto probabilmente disinteressato a ciò che lei aveva da offrirle (e che teneva stretto ma non troppo tra le sue gambe)

Poi ci siamo voluti tutti inculturare un po’ visitando la casa di D’Annunzio, che mi pare di capire, abbia lo stesso senso d’umiltà di Silvio…

Credevate poi voi che dopo tutta sta sfacchinata ci fosse solo voglia di dormire nella Desperate mobile…invece non un solo occhio ha tentato di serrarsi, non una sola bocca ha smesso di parlare…e chi crede che per ballare occorra stare almeno in piedi e chi crede che per decollare occorra essere su un aereo è perché quello non è vai salito sulla Desperate mobile…!

Bello il week end benessere! Bello davvero…da favola! E come ogni favola che si rispetti anche il week end benessere ha la sua morale:

puoi rifarti le tette, puoi rifarti le labbra, puoi rifarti gli zigomi, puoi andare a pranzo sul lago di Garda con un busone pieno di soldi, mangiare tartufo e bere champagne ma all'uscita puzzerai sempre di ascella rumena come tutti gli altri...

 
 
 

30 senza lode

Post n°1367 pubblicato il 06 Novembre 2009 da kappa2o

clessidra

Vabbè…sono le 21,23 del 5 novembre 2009 e sono in casa mia, da sola, ho già finito di cucinare e non ho nemmeno mangiato pesante, né salato per cui posso ragionevolmente pensare che non avrò incidenti stradali, non verrò uccisa da nessuno, non mi tirerò addosso niente di molto caldo, non mi verrà un blocco intestinale e nemmeno un attacco cardiaco quindi….ahimè…arriverò ai 30 anni…

Vabbè ma cosa sono 30 anni?? Poca roba...”ooh…ma cosa vuoi che siano 30 anni?!?” “ooh…ma li avessi io 30 anni…!” peccato che son discorsi che ti fanno chi ha almeno il doppio dei tuoi anni…Insomma nonostante i nostri vecchi ci provino a tirarci su di morale riescono solo a farci pensare che non ti ricordi nemmeno più come ci si sentiva ad andare a scuola anziché lavorare, che abbiamo già rinnovato la patente da un pezzo, che tutti ormai al supermercato ti danno della "signora" e i ragazzini che vanno a scuola ti danno del "Lei"  e che d’ora in poi ti servirà la candelina a forma di 2 solo ogni decennio…insomma tocca fare dei bilanci…mmm…già io odiavo fare i bilanci anche quando ero a ragioneria…ora ne fai tutte le volte che ti guardi allo specchio…non ti stringi più i brufoli, ti cavi i peli superflui che sempre più abbondanti crescono dove non hanno ragione di esistere se sei una donna, quando ti accorgi che i “segni d’espressione” sono talmente espressivi che quasi quasi qualcuno potrebbe chiamarli RUGHE (ma non tu!), quando non trovi più uno sporadico pelo molto chiaro frutto di qualche isolato bulbo pilifero precocemente malato, bensì passi interi quarti d’ora cercando di estirpare i primi capelli bianchi (perché quello sono: CAPELLI BIANCHI!) e cerchi di pescarlo con le pinzette che però quando tiri ti viene via un tupè di capelli ma quello bianco NO! Perché poi quello è più grezzo! Più resistente! Più stronzo! ma nonostante tutto non ti vuoi arrendere a lasciarli lì…perché il giorno che ci arrenderemo significherà che saremo vecchi…che dovremo ricorrere da quel momento e per la vita intera alla tinta! A quella malefica vernice che ti obbliga a passare intere serate a pennellarsi la testa come se fosse la staccionata del giardino, ad incelofanarla come il pollo arrosto della pubblicità della cuki e a imbrattare immancabilmente qualsiasi oggetto sia presente nella stanza al momento dell’operazione, senza poi considerare che spesse volte, per migliorare il risultato, occorre avvalersi della collaborazione di qualche amica (MAI UN UOMO!) che non ti farà foto da divulgare su Facebook solo perchè c’è un patto di non belligeranza reciproca...in fondo anche a lei serve una mano per la tinta...

E poi ti fai la doccia…e c’hai ancora quella pancetta che ti sei ripromessa di buttare giù almeno 17 volte negli ultimi 10 anni che per la verità se ne stà lì, più fiera di prima come una valchiria che canta vittoria e cresce…

Si perché quando uno è Vecchio ormai ci ha fatto l’abitudine ai colori che cambiano, alle crespe che aumentano, ai baffi e alla barba che abbondano sulla faccia, ma a 30 anni sei alle prime armi con queste cose…non ci siamo abituati! È sconvolgente! Come si nasce maschi o femmine bisognerebbe nascere giovani o vecchi e così rimanere!

Insomma è contro natura! Io mi ricordo che quando ero cccciovane e sentivo parlare i vecchi di 50 anni scherzare sulla loro condizione di anzianità ero convinta che fossero frasi dette tanto per dire ma che fossero invece consci del fatto di essere effettivamente anziani…ora ho capito che scherzavano veramente in buona fede…

Eppppoi…i bilanci li fai anche alle cene di classe, quando ti accorgi che i ¾ dei tuoi compagni è convivente/sposato/moltiplicato anche magari un paio di volte e ti accorgi che dei ¾ fanno parte anche i più ssssfigati…quelli che tutti prendevano per il culo…e il ¼ rimanente è composto da te e da quelle tue amiche che ti sei portata dietro dalle superiori...allora per non cadere nella più nera depressione ti dci “beh…voglio vedere tra altri 10 anni…!” oppure “beh…ma noi (il ¼) adesso andiamo a vivere la notte al Mamma Orsaaaaa….Ayeeeeahhh….!” oppure “beh…vuoi mettere la mia libertà…!?!”

Vabbè…

Vabbè…ma in fondo i bilanci sono tutti in perdita?

A 30 anni sappiamo fare molte più cose di quando ne avevamo 20…abbiamo imparato a guidare, abbiamo imparato a lavorare, abbiamo imparato a fare meglio l’amore e in modi diversi, e a pretendere di più, abbiamo imparato a scartare i cattivi uomini (questo lo abbiamo imparato benissimo quello che non abbiamo imparato è dove trovare quelli buoni), abbiamo imparato che gli amici vecchi, se ancora li sopportiamo dopo tanto tempo, significa che vale la pena di tenerseli e che trovare nuovi amici significa risparmiarci i litigi fatti coi vecchi, abbiamo imparato a sbagliare, abbiamo imparato a contrattare a comprare case a dipingerle e ad arredarle, alcuni sanno fare anche i genitori, le mogli e i mariti, sappiamo anche vivere da soli, abbiamo imparato a farci la tinta e a trovare attraenti gli uomini brizzolati, ormai accettiamo pure il nostro corpo:ci siamo arresi alla superiorità della nostra fame…

Vabbè…che 30 anni siano!

 

 
 
 

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Post n°1365 pubblicato il 01 Settembre 2009 da kappa2o

"Il matrimonio è l'arte di dividere in due quei problemi che da solo non avevi"

 
 
 

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Post n°1364 pubblicato il 31 Agosto 2009 da kappa2o

ore 8,40: prima telefonata della giornata:

"Pronto"

"E' già arrivata?"

"No"

fine telefonata

[ormai non dice nemmeno più chi è e di chi sta parlando...!]

ore 9,05: seconda telefonata della giornata:

"Pronto"

"quando arriva ci dici che mi chiami che ci devo dire una cosa, eehh??"

"SI"

"ce lo dici?? eehh??"

"si"

"che c'ho bisogno di dirci una cosa..."

"si"

...per chi non avesse capito sto parlando della vecchia sbrislamaròòòò...VEDI SOTTO...

 

aggiornamento:

ore 11,05:

"pronto"

"abehm...[credeva rispondesse direttemtne la figlia...!]...chiedi alla C. se devo chiamare E...."

"adesso la C. è al telefono"

"aahm...behm...chiedici se devo...perchè mi ha detto che dovevo chiamare E. volevo chiederci se lo devo chiamare adesso o se lo devo chiamare tra un po'..."

[E. è un ragazzino che sta dormendo nel letto per le vacanze estive e che non ha assolutamente nulla da fare quando si sveglierà se non giocare alla play station...]

 

 
 
 
 

 

LO SPRITZ AL BARETTO

 

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VOLUME II

 

NOI A STOCCOLMA...

 

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"Esci da questo corpo! Esci da questo corpo!!!" Kappa2o

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