La guerra dell’islam contro l’Europa è ricominciata a partire dal 1974 con l’arrivo di un’ondata di immigrati islamici, in seguito al patto col “diavolo islamico” firmato dal Vecchio Continente per evitare il ripetersi di interruzioni nel flusso di approvvigionamento petrolifero da parte dei paesi arabi dell’OPEC e di attentati terroristici islamici palestinesi in territorio europeo.
Questa aggressione, è stata in qualche modo favorita da due fattori, entrambi riconducibili ad un vero e proprio ricatto:
1. Ricatto energetico: l’amara consapevolezza della totale dipendenza energetica dell’Europa dal petrolio dei paesi produttori di petrolio del Medio Oriente e del Nord Africa, acuita dalla crisi energetica del 1973.
Questa crisi fu dovuta principalmente all’improvvisa e inaspettata interruzione del flusso dell’approvvigionamento di petrolio da parte del’OPEC verso le nazioni importatrici, dopo un iniziale raddoppiamento del prezzo del petrolio e diminuzione del 25% delle esportazioni per ammonire l’Occidente a non appoggiare Israele durante la Guerra dello Yom Kippur.
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973)
2. Ricatto della paura: la volontà di ridurre il rischio di attentati terroristici islamici in territorio europeo dopo la scia di massacri compiuti dall’OLP e gruppi associati ai palestinesi negli anni ’70 contro obiettivi legati alla comunità ebraica e a Israele.
https://it.wikipedia.org/wiki/Terrorismo_palestinese
L’Europa, ricattata energeticamente e terrorizzata dagli attentati dei palestinesi, si è accordata con i suoi nemici giurati, il “diavolo islamico”, da cui ha ricevuto assicurazioni di ininterrotta fornitura petrolifera e di controllo sull’attività terroristica, che, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe stata orientata esclusivamente contro Israele e gli ebrei.
Gli ebrei sono stati, quindi, usati consapevolmente come “vittima sacrificale” per la presunta salvezza dell’Europa, a patto di aprire le porte all’immigrazione di massa dai paesi del Nord Africa e mediorientali e sposare la causa araba e palestinese contro Israele.
La guerra è sfuggita all’attenzione della maggioranza dei cittadini europei perchè gli atti di belligeranza si sono limitati inizialmente ad abusi di natura sessuale, molto meno eclatanti, e quindi più facili da occultare da parte dei governi e della stampa di sinistra, degli attentati terroristici che hanno nuovamente scosso l’Europa più di recente.
Infatti, prima ancora di perpetrare attentati terroristici, gravissimi, ma episodici per ora, e possibili terrificanti futuri attacchi con armi di distruzione di massa, un gran numero di immigrati islamici accolti si sono da subito resi responsabili di una guerra di bassa intensita’ contro le nostre donne.
Da quando abbiamo cominciato ad accogliere immigrati islamici, il numero di abusi sessuali e stupri e’ cresciuto, in alcuni casi, come quello drammatico della Svezia, in modo esponenziale.
https://it.gatestoneinstitute.org/5224/svezia-stupri
Più recentemente, gli immigrati islamici responsabili di questa epidemia di stupri hanno cominciato a lanciare attacchi su larga scala contro le nostre donne, come accaduto a Colonia e altre citta’ europee l’ultimo dell’anno 2015, o in occasione di eventi pubblici che richiamano un gran numero di partecipanti, ad esempio concerti.
http://www.tpi.it/mondo/germania/colonia-violenza-donne-cosa-e-successo-capodanno
In linea con questa preoccupante tendenza, nella piccola cittadina in cui vivo, in seguito all’arrivo di altri immigrati islamici, le molestie e gli abusi sessuali sono aumentati drammaticamente nel mio quartiere. Conosco personalmente molte donne che hanno subito molestie e abusi, e persino mia moglie, purtroppo, e’ stata molestata. Dopo il calar del sole, le mie concittadine hanno paura di uscire di casa in alcuni quartieri e si stanno armando.
A questo punto, applicando la logica del Papa, di molti Suoi collaboratori e cattolici, secondo i quali la responsabilita’ della violenza islamica sarebbe da attribuire alle armi e ai loro produttori e fornitori, piuttosto che anzitutto all’islam, la colpa di questa aggressione sessuale su larga scala ai danni delle nostre donne dovrebbe essere del buon Dio, Che ha fornito questi immigrati di “pistolini” tra le gambe…
https://ilmanifesto.it/il-papa-basta-al-traffico-di-armi-la-pace-e-possibile/
Se soltanto il buon Dio non avesse creato e fornito “pistolini” agli immigrati islamici, le nostre donne non sarebbero state stuprate a migliaia e non vivrebbero nella paura di mettere piede fuori di casa in molte città europee.
Bandiamo, dunque, i “pistolini” islamici, così da porre fine alla guerra islamica contro le nostre donne, introducendo la castrazione chimica, o, meglio ancora, per maggiore giustizia, quella tradizionale, (http://zweilawyer.com/2012/02/13/islam-e-schiavismo-una-storia-dimenticata/) che gli islamici hanno barbaramente impiegato in passato contro milioni di giovani africani destinati a lavorare come schiavi negli harem degli sceicchi.