Denaro a costo basso? Non basta, ancora pochi prestiti nell’EuroZona

La politica monetaria espansiva non sta sortendo grandi effetti. Il costo del denaro, anche se viene mantenuto basso, non ha finora sortito grandi effetti nell’EuroZona. Secondo il report mensile della BCE, infatti, il livello dei prestiti a famiglie ed imprese cresce molto lentamente. Questo conferma che l’impatto della politica monetaria della BCE è ancora limitato.

I dati BCE sui prestiti in denaro

denaro-prestiti-bceSecondo questo report, durante il mese di agosto i prestiti alle famiglie hanno registrato una crescita annua dell’1,8%. Poco meglio per quel che riguarda i prestiti alle imprese, saliti dell’1,9%. Ad ogni modo, entrambi sono sugli stessi livelli registrati durante il mese precedente.

In termini assoluti, i finanziamenti alle famiglie sono aumentati di 7 miliardi di euro (mentre il mese precedente erano a 9 miliardi). Quelli alle imprese sono invece calati di 1 miliardo (+11 miliardi a luglio). L’aggregato della massa monetaria M3, che comprende depositi e prestiti ha accelerato leggermente al 5,1% dal 4,9% precedente.

Il piano di quantitative easing della BCE, quindi, sta funzionando in piccola parte. Avrebbe dovuto stimolare l’immissione di grandi quantità di moneta attraverso gli acquisti di asset per stimolare i prestiti, e invece non sta andando così. Probabilmente l’incertezza che si respira a livello generale, ha reso imprese e consumatori più avversi al rischio, e quindi meno propensi a richiedere prestiti malgrado ne sia diminuito il costo.

Denaro a costo basso? Non basta, ancora pochi prestiti nell’EuroZonaultima modifica: 2016-09-28T09:58:30+02:00da nonsparei

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