Spalanco il mio cuore al cielo
terso e lindo
come i miei sospiri.
Mi ricongiungo a te
nell’anima tua pura:
respiro ossigeno nell’aria!
Vacui sono i pensieri
di quell’unico bacio donato,
rubato e prezioso.
Gemma di rubino carpita
nell’intimo core sprigionata.
Dettagli di un amore vacuo
dove le anime si intrecciano tre sè.
Ed è dolce si passione
che m’illumina gli occhi,
quando stringo a me
le tue calde mani.
Soffio di sospiri lievi
che fan da melodia
a questo soave amor,
che nasce e che cresce
in un battito d’ali di farfalla.

Di quale beltà fai scudo
se non di velleità dimessa,
sempre il tuo sguardo oltraggiare
barlumi di speranza
per un sorriso tuo,
o fanciulla Venere sommessa.
Nel ventre tuo
cela la madre di ogni uomo,
prodiga creatura
di disuman bellezza
che all’occhio del mortal
diniega piacer e diletto,
ove sospinto il cuore
fa danno dell’amor perduto

Per questa lunga notte
ti regalerei mille lucciole
a rischiarar il cielo.
Prenderei un lembo di blu
e lo incornicierei
coi tuoi occhi dipinti.
Filamenti di stelle farei
il tuo splendente crine,
per addormentarmi sul ventre tuo
in questo silenzio
che fa da leit motiv
a codesta notte da innamorati