Si arresta Mimmo Lucano mentre la Calabria affonda nei traffici della ‘ndrangheta

mappa ndranghetaL’arresto di Mimmo Lucano apre una serie di riflessioni su come la magistratura in Calabria sia stata sempre legata agli interessi del malaffare e supina alla politica, ai servizi segreti, alla massoneria. E’ la spiegazione del motivo per cui i territori siano nelle mani delle bande delinquenziali che da 50 anni governano le vite dei cittadini calabresi. Se l’attenzione che da due anni  a questa parte ,Guardia di Finanza e Procura di Locri, hanno avuto su un sindaco come Mimmo Lucano,  l’avessero avuta su tutti gli appalti di opere pubbliche, le discariche, i rifiuti tossici che circolano liberamente nella locride, oggi staremmo tutti più liberi e sicuramente più sani da tutti i punti di vista e Mimmo Lucano potrebbe continuare nelle sue azioni umanitarie.. Pubblichiamo per aiutare la Procura di Locri una mappa delle cosche ‘ndranghetiste nella provincia di Reggio Calabria. Non ci pare di vedere, nella mappa realizzata a seguito delle indagini della Dda di Catanzaro l’anno scorso,  una “cosca Lucano”, ma ben altri nomi che ancora oggi dominano la costa e fanno quello che vogliono mantenendo tutti sotto scacco. Ecco vorremmo vedere pulita questa mappa, dopo lo stesso lavoro che è stato proteso per seguire le vicende di una persona umile ed onesta come Mimmo Lucano. Se si va a Locri paese bellissimo con gente aperta e cordiale, con un Museo Archeologico, ben tenuto ed alti livelli, si avverte la presenza ‘ndranghetista, notando case blindate, ville enormi circondate da alte mura. Ricordiamo che parliamo di un’organizzazione potentissima che ha le mani in tutto il mondo e tutte le ricchezze concentrate in due tre famiglie che spadroneggiano come vogliono. A me non interessa se ci sono inchieste o meno su questa gente, io da cittadino indignato nel verso giusto, vedo che queste cosche sono ancora lì presenti e operative. Poi vedo paesi con montagne di rifiuti, vedo costruzioni abusive sulle spiagge, vedo degrado e quartieri in abbandono, e quando arrivo nel territorio di Riace , non vedo stabilimenti balneari e vedo spiagge libere e pulite, vedo un mare pulito, vedo caseggiati sequestrati alla mafia, e vedo immigrati che con degli asini raccolgono rifiuti casa per casa. Se il procuratore di Locri prima di emettere l’ordine di arresto avesse fatto un giro nella sua auto blindata, nel territorio di Riace avrebbe capito che si trovava di fronte un uomo diverso, un gigante e non un ominicchio da arrestare. E dal momento che si trovava in un auto blindata avremmo voluto che il procuratore si spingesse fino alla Galleria di Limina.  Per andare dallo Ionio sul  Tirreno prendiamo tutti la variante che da Gioiosa Ionica ci porterà fino a Rosarno . Ebbene per fare questa traversata occorre passare da una galleria lunga 3 chilometri e 700 metri. Un geometra che aveva partecipato ai lavori di costruzione rivelò alla magistratura che per costruire quella galleria la ‘ndrangheta detentrice dell’appalto usò materiale radioattivo misto al cemento. In seguito nel 2011 un pentito confermò quanto raccontato dall’anonimo geometra. Un approfondimento sulla salute del piccolo paesino posto sulla galleria rilevò un alto tasso di morti di tumore, e quando un giornalista della Stampa misurò il tasso di radioattività nella galleria questa risultò alta quanto un mese di radiografie. Cosa avvenne dopo ? La magistratura avviò un’inchiesta ? Fece arresti ? Le persone che il pentito aveva indicato vennero interrogate e perseguite ? Macchè, forse erano impegnati ad arrestare qualche poveretto sorpreso a rubare in qualche supermercato o a preparare qualche inchiesta su Mimmo Lucano. E guardiamo alle altre province calabresi. Sono tutte nelle stesse condizioni della locride. Ogni pezzo del nostro territorio è dominato da una cosca, ogni pezzo del nostro territorio ha rifiuti sotterrati, discariche abusive, costruzioni in cemento sulle spiagge. Tutto il nostro territorio è completamente inquinato dall’attività costante che la ‘ndrangheta da anni compie e che ha coinvolto nei loro sporchi traffici tutto ciò che si muove, dai funzionari nei comuni, ai politici, a magistrati, a sindaci, a massoni. Questo è il quadro sul quale il Ministro Salvini dovrebbe concentrare la sua azione e spingere la magistratura a muoversi in questi terreni impervi, pericolosi, cosa che nessun Ministro anche il più repressivo come Minniti si è voluto addentrare. Ed ecco come risponde il Procuratore di Locri intervistato da “Radio anch’io “ sul perché la sua procura non si occupa di criminalità organizzata.

“Noi non abbiamo assolutamente nessun processo di ‘ndrangheta, perchè della ‘ndrangheta si occupa la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Qualora emergano fatti riguardanti la criminalita’ organizzata, noi trasmettiamo gli atti alla procura distrettuale di Reggio Calabria con cui siamo in contatto e collaborazione assoluta e totale”. “Noi – ha spiegato – ci occupiamo di reati legati alla criminalità cosiddetta comune, della pubblica amministrazione, dell’inquinamento, di tante altre ipotesi di reato che finiscono poi col danneggiare i cittadini comuni, la popolazione, non di criminalità organizzata. Quindi – ha rimarcato – non e’ che non perseguiamo la criminalità organizzata; se ne occupa un’altra procura della Repubblica”.

Lo abbiamo capito la procura di Locri si occupa dei deboli e fa la stessa attività dei vigili urbani. E’ la solita solfa: si fanno i forti con i deboli ed i deboli con i forti ecco perché nella nostra Calabria niente cambierà o come diceva Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Quello che Di Maio e Salvini stanno facendo.

Si arresta Mimmo Lucano mentre la Calabria affonda nei traffici della ‘ndranghetaultima modifica: 2018-10-04T08:56:06+02:00da sciroccorosso