Serenità è un abito a fiori indossato con grazia, mostrare quel che si è e si vale. Vedere, un abito con dei fiori, osservarlo morbido su una donna, immaginare come quella pelle viva il tessuto frusciante, il suo sorriso, gli occhi, i gruppi, ancora lei. Quello sfondo nero, esalta i fiori, sollevando gli occhi, questi scompaiono in un mare in cui ci si perde, silenzio, solo rumore di rami agitati dal vento.

Gruppi di persone intorno, sorrisi, somiglianze, ancora una volta, tutto scompare, lentamente sfumature appaiono tra i colori, riappare in un altro spazio, stavolta solitaria, stavolta con uno sfondo mistico, ma lei è lontana da quel luogo, molto lontana, il suo sguardo è perso dentro altre visioni.

Ed infine, appaiono netti il bianco e l’azzurro, ed il mare, sirena che si concede un approdo, ferita, gode un momento in cui lei e le onde, possono parlarsi, chissà quale argomento tratteranno, la vedo che guarda la sua vita, riflette, pensa i suoi affetti, vicini, reali, forse anche lontani…

Lontani, vicini, cosa sono lontano e vicino?, a volte il lontano è vicinissimo ed il vicino, altrettanto lontano, poi c’è la vita che riserva sempre sorprese, ed in un momento solo ci si ritrova a pensarci come persone, si scopre di esser vivi, una sensazione che cancella un passato e disegna un futuro.

Un suono lontano, si avvicina avvolgente, è il suono della nostra voce, quel rumore di fondo a cui non abbiamo mai voluto dar ascolto, mettendolo a tacere guardando un domani, sperando un domani, ed ora..si, ora avanti, gli occhi son diventati quattro, vedere due volte.

Due volte, entrando in altri pensieri, ascoltandoli, quegli occhi, fermando il loro guardare oltre quando stanno andando a mettere a rischio un esistente che ancora è, presente, le notti trascorrono, la vita continua, anche prendere una goccia di pace, è gioia. Ed ora, raccogli da questo racconto la gioia, sarà un solo momento, quel piccolo istante è solamente tuo, te lo dona il tuo essere speciale, nessun altro.