Pausa caffé

Battute, umorismo e chi più ne ha più ne metta

Creato da stefano_pd_1965 il 15/09/2005

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Manuali: come comportarsi a tavola

Post n°152 pubblicato il 28 Maggio 2009 da stefano_pd_1965
 

 

La cosiddetta Sindrome del Porco a Tavola (SPT) è una patologia selettiva che colpisce con altissima incidenza soggetti maschili, che non si sono evoluti dallo stato animale. Il soggetto affetto da SPT sta chino sul piatto, con la schiena e il collo ad arco, proteso verso ciò che sembra l’unica fonte del suo interesse: il cibo.

Il soggetto pare ignorare di essere a cena con una (bellissima) donna e dimentica che è solo a lei che deve interessarsi e non al cibo (che deve restare un piacevole contorno). Chino e basso sul piatto, il maschio con SPT appare in effetti come un essere assolutamente primitivo o un bambino di due anni che ha paura di sporcarsi il bavaglino.

Quindi, se tu che stai leggendo sei affetto da SPT, cercherò di spiegarti come comportarsi a cena con una donna:

Uso delle posate

Cerca di comprendere lo scopo per cui sono state create, ovvero: il coltello (mano destra) per tagliare, la forchetta (mano sinistra) per tenere fermo il cibo mentre si taglia e per portarlo successivamente alla bocca (ovviamente chi è mancino fa l’opposto). Inoltre, ricorda che primi piatti a base di pasta o riso si mangiano solo con la forchetta, che non si prende il cibo col coltello per metterlo in bocca e soprattutto, che non devi mai leccare il coltello. Inoltre, sempre parlando dell’uso di coltello e forchetta assieme, ricordati che è veramente da coglione tagliare tutto ciò che hai nel piatto per poi posare il coltello e mangiare solo con la forchetta tutto ciò che hai tagliato, come si fa con i bambini di 3 anni.

Uso del calice

Prendi quel cazzo di calice dal basso, cioè dalla base o dallo stelo, e non dalla coppa! Soprattutto se c’è del vino, non tenere il bicchiere per la coppa perché gli cambi la temperatura con la mano, ma soprattutto la riempi di ditate unte, senza contare che ti dà un’aria da boscaiolo del Kentucky! Insomma, tienilo dallo stelo o dalla base come fanno gli intenditori di vino. Solo con calici più piccoli, usati per liquori da degustazione (es. brandy), puoi tenere il calice con la mano attorno alla coppa, ma partendo da sotto! E va a leggerti “modo di bere” più avanti. (sigh!)

Uso del tovagliolo

Darò per scontato che il tovagliolo lo tieni piegato in lungo sulle gambe e non sul collo della camicia come fanno i burini ai tavoli della Porchetta della sora Rosina. Bravo. Ma non basta. La vuoi piantare di usare quel tovagliolo come se stessi facendo una disincrostazione con carta vetrata alla parte bassa della tua faccia??? Se non hai 11 mesi di vita e sai mangiare decentemente senza sbrodolare, sarà sufficiente appoggiare un lembo di tovagliolo sulla bocca. Nient’altro. Finito. Non lo strofinare violentemente in orizzontale da un lato all’altro della bocca, con le due mani. E’ veramente da cafoni! E magari che ne dici di non guardare il risultato organico della tua manovra sulla stoffa? Non è molto fine, sai? Semmai, è giusto un tantino da zoticoni.

Modo di mangiare

- Quantità: "E mangia a piccoli bocconi, deficiente! Se la foglia dell’insalata è troppo grande, tagliala col coltello. Ci vuole tanto? Il boccone che mangi non può essere più grande della tua bocca. Con quei triangoli di cibo che fuoriescono dai lati della tua bocca, oppure con la bocca gonfia di cibo - che mastichi appena, e deglutisci quasi intero perché c’è già l’altro boccone che ti aspetta - sei davvero imbarazzante e stomachevole. In più ti sei accorto che ti sta guardando male e ti senti a disagio anche tu, sei a disagio con gli occhi sbarrati e con tre spigoli sugosi di pizza che ti escono dalla bocca perché ne hai infilato dentro un metro quadrato, quindi sull’effetto generale della scena è meglio stendere un pietoso velo. Devi degustare il cibo, non ingurgitarlo a vagonate!"

- Velocità: "Senti, deficiente: devi degustare il cibo, non ingurgitarlo a camionate come uno scimmione affamato. Non mangiare tutto il piatto d’un fiato, senza mai fermarti finché non lo hai ripulito, e inghiottendo le cose senza quasi neanche masticarle. Se vuoi fallo a casa tua quando sei da solo, ma non davanti alla gente e mai davanti ad una donna! Capisco il cane o il gatto che hanno paura che un altro glielo porti via, ma tu non hai scuse! Mangia facendo delle pause, almeno ogni tre bocconi…. E non preparare l’altro boccone in attesa davanti alla bocca quando ce l’hai ancora piena, sembri un ingordo, anzi lo sei. Quindi fammi il favore di poggiare ogni tanto quella forchetta, bevi un sorso (ehm…ehm.. aspetta…da bravo, prima vedi "Modo di bere") e parla un minimo con le persone (se poi dici anche qualcosa di divertente o intrigante non è male)".

- Rumori: "Non soffiare il cibo! E’ da veri cafoni D.O.C.  … se è bollente, aspetti un attimo. Non succhiare il brodo o il sugo della pasta. Insomma non devi fare rumori!".

- Cibi particolari (fenomenologia della Cascata di Spaghetti): Poche cose fanno più schifo di un troglodita chino su un piatto di spaghetti (o tagliatelle, o fettuccine ecc.) che pendono a strapiombo dalla bocca come una cascata e per giunta in un unico filone tra piatto e bocca. "Fai vomitare! Sembri Bud Spencer in “Lo chiamavano Trinità! Deficiente!”. Gli spaghetti li devi arrotolare con la forchetta in piccole quantità e stai attento a non schizzarne la salsa! Dopodiché mangi questo cazzo di boccone arrotolato sulla forchetta, stando più dritto e senza farli pendere lunghi dalla bocca come una rivoltante cascata bavosa. Se li prendi appena in superficie, e non dal fondo, per la terza legge di Aldfabrizien vedrai che non formeranno una gigantesca massa informe che cresce esponenzialmente ad ogni arrotolata!!!!! Per non parlare di quando li tagli con i denti mentre pendono!! E’ inevitabile che tu lo faccia, non ci stanno tutti, visto che ne avevi messo in bocca una quantità da cafone (vedi sopra). E la conseguenza è che risulteranno inevitabilmente sputati sul piatto. Tagliare coi denti gli spaghetti pendenti dalla bocca - e conseguentemente sputarli nel piatto!!! – è semplicemente rivoltante e di una maleducazione fuori misura. Lo stesso vale per quando alla tua cascata di spaghetti fai prendere la via contraria, ovvero il risucchio in bocca; cambia il gesto, ma non la tua sconfinata cafonaggine!

- Pizza: "Puoi mangiare la pizza con le mani, ma valgono tutte le regole precedenti e seguenti, e cioè: piccoli morsi al trancio che hai in mano, attenzione alle cadute di salsa sul tuo mento, se è bollente non soffi ma aspetti, niente smorfie da scimmione ecc. Se la mangi con coltello e forchetta, stesse regole, con particolare attenzione alla quantità che ne metti in bocca con la forchetta. Taglia la pizza in piccoli bocconi - oppure piegali in due - in modo da poterla masticare tranquillamente senza che ti scoppi dentro il cavo orale scappando dagli angoli della tua bocca!"

- Noccioli di frutti e olive: "Non azzardarti a sputare direttamente i noccioli nel piatto! Ti ho visto che una volta hai anche preso la mira chiudendo un occhio. Falli passare con garbo nel pugno chiuso davanti alla bocca e mettili nel piatto da bravo bambino".

Modo di bere

Non attaccare le labbra allungate "a ventosa" all’orlo del bicchiere per risucchiarne il contenuto, sembri deficiente! Porta normalmente il bicchiere alla bocca, inclinalo e bevi tranquillamente, con le labbra non irrigidite, degustando il vino e non trangugiandolo come una spugna. Se il liquido non arriva alla bocca perché sta finendo, ti è mai venuto in mente che devi inclinare ancora di più il bicchiere e leggermente la testa… e non c’è bisogno di allungare le labbra a mò di ventosa. E non alzare i gomiti all’esterno di lato come in un saloon del Far West. Basta portare il braccio leggermente in avanti mentre sollevi il bicchiere, insomma un po’ di coordinazione! Gli stessi principi valgono per quando bevi il caffè. E fammi il piacere di non risucchiare o soffiare come un mantice con le bevande calde. Aspetta un attimo che si freddino, e che diamine! (Ma tua mamma non ti ha proprio spiegato nulla …)

Modo di mangiare il pane

Lo spazio attorno al tuo piatto si riconosce subito. E’ un campo di sterminio indecente! Non sei capace di mangiare tre fette di pane senza creare un olocausto di molliche, croste e briciole sul tavolo. Devi smetterla. Non sventrare il pane in quel modo esagerato, e comunque non riempire il tavolo dei tuoi scarti: è da cafoni! Al limite lasciali nel tuo stesso piatto. Non lanciare le palline di mollica nei bicchieri di chi ti sta intorno, cazzone! Se vuoi esercitarti con la mira comprati un canestro per bambini. No! Non devi metterti la pagnotta tutta in bocca e tagliare con un morso il boccone che ti interessa: strappalo con un movimento gentile della mano e non con il coltello che rischi di graffiare il tavolo. Sei proprio un caso disperato!

Mimica facciale

La pianti di fare quella smorfia da scimmia cercopiteco quando bevi? E di strabuzzare gli occhi come una rana quando stai mangiando qualcosa che ti piace tanto? Ma quanti anni hai, unoooo????!! Puoi solo strabuzzare gli occhi se vedi passare una gran gnocca, ma questo è un altro discorso.

Magari ne parliamo un’altra volta… per ora cerca di esercitarti su quanto ti ho spiegato.

 

 
 
 
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