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Pesaro Rovigno 2012: il ritorno
Post n°423 pubblicato il 09 Maggio 2012 da Zero.elevato.a.Zero
Di questi giorni passati sul mare resta un ultimo importante lunghissimo momento, ed è il tratto di ritorno che riporta a casa, un viaggio di mare senza il vento tambureggiante nella notte di corsa tesa verso il traguardo, su di un orizzonte placido e diurno con i suoi piccoli e grandi infiniti. Poi si sgranano lente le ore verso casa, anche se il mare senza limiti e senza definizione che io cerco con desiderio dura molto poco, molti tralicci per l’estrazione del metano picchettano la rotta per cui rimangono solo poche ore in compagnia di quel nulla liquido che abbraccia il cielo lungo una linea invisibile che ha il colore dell’infinito. È un mare dal colore inconsueto dalla parte istriana più che da quella romagnola un tappeto di mucillagine ricopre la superficie, striature arancioni i cui movimenti ricordano quello della sabbia delle dune sono tagliate dalla prua e pigramente si ricongiungono a poppa solo dopo molto tempo. Il caldo di questi giorni ha generato una fioritura algale davvero inconsueta su questo tratto di acque, al quale si accosta un odore di putredine che solo i buoni odori dalla cucina scacciano per il tempo necessario a consumare un pasto delizioso esaltato dai frutti di mare. I sapori di Rovigno ci accompagnano, permettono di rivedere ancora, socchiudendo gli occhi, gli scorci e gli anfratti di questa città ospitale. Il plotter collegato al satellite racconta la precisione della rotta, il superamento delle distanze e le miglia che ancora mancano. Poco dopo un incontro sempre molto gradito dai velisti, un branco numeroso di delfini con un paio di cuccioli che si tengono a distanza, alcuni individui più arditi invece accompagnano la scia silenziosa della barca e porgono il loro saluto di creature del mare a chi ugualmente il mare lo ama e lo rispetta. Una sottile linea più scura all’orizzonte lentamente si dipana per svelare profili montuosi via via più familiari, così che torna prepotente il desiderio di casa e la voglia di cantare assieme, affratellando le voci incontratesi per questa breve avventura e suggellando una amicizia che continuerà in prossime rotte su onde diverse. Donovan - Sailing Homeward
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