Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali. (Gabriel Garcia Marquez)
Venerdì Santo: concentro la mia meditazione che accompagna l’alba sul concetto di Dolore, quello che ha spinto Siddharta a cercare un antidoto per il bene dell’uomo e dei suoi passaggi sulla terra. Cosa sarà, per chi lo merita, vivere il Paradiso: quel regno senza angustie né confini, fatto solo di gioia? Non sono forse le sofferenze, i disagi e tutto il malessere che ci accompagna come nuvole nere, a farci da pungolo, a generare la pioggia delle lacrime che disseta i nostri sogni inquieti e ci spinge oltre i limiti del prevedibile? In un deserto dal cielo sempre limpido, abbagliante di luce, come sarà difficile percepire la vita nascosta nella sofferenza di un seme che si rompe per diventare radice e fusto, come sarà necessario allora ascoltare il canto del vento che impedisce al silenzio di coprire con un mantello pesante il desiderio di volare, seguendo una corrente d’ali. Come sarà infine sentire la fame e la sete saziate da un amore più grande, quando dal nostro piccolo cuore - crisalide usciremo ad una vita nuova, fatta solo di luce e di perfetta libertà? Buona Pasqua :)
Inviato da: bisou_fatal
il 19/10/2024 alle 09:06
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 19/10/2024 alle 08:53
Inviato da: bisou_fatal
il 17/10/2024 alle 19:32
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 03/10/2024 alle 10:31
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il 03/10/2024 alle 10:31