L'estate appassisce silenziosa foglie dorate gocciolano giù apro le braccia al suo declinare stanco lascia la Tua luce in me
Stelle cadenti incrociano i pensieri i desideri scivolano giù mettimi come segno sul Tuo cuore ho bisogno di te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura se non con la presenza della Sua figura baciami con la bocca dell'amore raccoglimi dalla terra come un fiore come un bambino stanco ora voglio riposare e lascio la mia vita a te
Tu mi conosci non puoi dubitare tra mille affanni non sono andata via rimani qui al mio fianco sfiorandomi la mano e lascio la mia vita a Te
Sai che la sofferenza d'amore non si cura se non con la presenza della sua figura musica silenziosa è l'aurora solitudine che ristora e che innamora come un bambino stanco ora voglio riposare e lascio la mia vita a Te
Mi manca la presenza della Sua figura…
Una Domenica di meditazione: dove i pensieri si intrecciano con le suggestioni evocate dalla voce straordinaria di Giuni Russo. Rapita da questa descrizione d’Autunno, la mia attenzione è stata catturata dalla profondità di questo testo ricco di infinite allegorie e di un messaggio di dolce malinconia e di grande speranza. Le parole di questo testo sono tratte da una poesia in lingua castigliana scritta da Giovanni (Juan) de Yepes Álvarez, meglio noto come San Giovanni della Croce, dottore della Chiesa, mistico e poeta. Ad ogni successivo ascolto, come ad ogni lettura attenta delle sue opere, si aprono nuove strade e nuove visioni, sedute in silenzio nel buio della coscienza, illuminate da una Luce migliore.
Inviato da: Zero.elevato.a.Zero
il 24/06/2024 alle 05:54
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