Notte rosa in riviera, quest’anno ho sfidato la calca per un incontro musicale di cartello, quelli che ho sempre evitato ma… per un principe è doveroso, il principe della canzone: Francesco de Gregori. Con il suo nuovo swing tra il rock blues ed il bluegrass affiorano ogni tanto, qualcuno volutamente massacrato da nuovi arrangiamenti, altri resi struggenti dalla semplicità dell’accompagnamento raffinatissimo, i capolavori che l’hanno reso famoso, e io lì sotto al palco, come negli anni verdi, a fare entrare le vibrazioni che tolgono la polvere del tempo trascorso, a rivivere pennellate di vita tra i colori delle note, un passato fatto di quelle belle canzoni e di ricordi preziosi che hanno ritratti del tutto personali, ma che in altri cuori, con le medesime note, trovano analoga indispensabile presenza, così che le persone vicino ad ascoltare ondeggiano, come le onde del mare poco distante, e il canto è come il vento che le guida. Adesso capisco meglio come entra una canzone nel cuore, come diventa amica, non sei tu che la inviti, no no, la si incontra si dirà per caso, ma è lei che ti sussurra all’orecchio e chiede sempre minore distanza, migliore intimità. Chiede di fare parte in maniera profonda della tua vita, e vuole sapere di te tutto quello che ti sta capitando intorno, ti prende la mano e non la lascia più, ma in cambio, un cambio sempre vantaggioso, quale armonia sa regalarti e quale presenza discreta eppure di sostegno ti offre spontaneamente: a lei affidi i momenti di gioia e la invochi in quelli di tristezza, e per quanto tu possa credere di averla trascurata, disillusa, lei è pronta a cantare di nuovo con te, la sua voce che diventa la tua. Certo, non tutte le canzoni sono così, pochissime anzi, sono nate per essere parte di te, è una alchimia speciale, fatta di nodi e di vibrazioni che si accordano tra loro in un incastro perfetto, quasi preordinato. Quando capita questa canzone, subito dal primo incontro, ti fa comprendere che sa già tutto di te, ti racconta e ti mostra quello che sei come nemmeno tu saresti in grado di fare e comunque sia il suo tono, malinconico o pieno di ritmo, ti regala un sorriso: il regalo più bello del mondo. Così anche ieri sera, nella moltitudine clamorosa di gente, un perfetto concerto, una ingegneria del suono eccellente, strumentisti noti o meno comunque di grande talento e quella voce speciale di Francesco, hanno fatto nascere un fiore nuovo nel mio cuore, e questa canzone inaspettatamente è diventata il pennello di questa notte tinta di rosa, la ripropongo qui, per ascoltarla ancora e ancora, che quando si sta bene assieme, non basta mai. Che fortuna trovare una bella canzone!
che belle notti colorate abbiamo avuto tutti! notti che ci hanno permesso di vivere il verde della nostra età e riscoprire l'arcobaleno che ancora abbiamo dentro e che forse ci siamo dimenticati di avere dietro gli anni che sembrano tanti ma che il prossimo anno saranno già guardati con rimpianto. ciao! mp
Come non condividere pienamente le tue parole? C’è questo talento salvifico della musica e delle persone che se ne fanno interpreti, missionari inconsapevoli delle nostre anime e dei nostri ricordi. C’è che il ritrovare dentro alle note che hanno annaffiato di emozioni gli anni belli scatena le visioni di allora, ma a queste, più consapevoli, si aggiungono altre più nuove del tempo presente. Per il mio cuore il sentimento non è quello del rimpianto, ma della immensa gratitudine alla vita, e a chi la sa cantare offrendo parole più belle delle mie, alle quali, però, volentieri mi accompagno. Ti ringrazio della tua emozione condivisa e ti lascio un saluto affettuoso.
Volentieri ti parlerò di questo reduce del Vietnam o della Corea che l’autore stesso ha meglio illustrato in interviste e biografie, ma se permetti, lo farò con parole non mie. Spesso definiamo questo tipo di musica: leggera, dimenticando che siamo di fronte in alcuni casi, De Gregori a mio avviso certamente, a poeti e talenti letterari della nostra contemporaneità. Per questo nomi come Dalla o in modo imperdibile De Andrè figurano a pieno diritto sulle pagine dei libri di testo delle scuole superiori. Ti propongo dunque la lettura della lezione tenuta dalla Prof. ssa Sandra Rizzardi presso l'Università di Bologna per il corso di Linguistica Italiana, dedicata proprio a questa canzone, con la speranza che possa anche a te regalare una comprensione più viva e molti profondi pensieri.
Ciao :)
Hai ragione... è difficile trovarla ma quando si trova non la si lascia più! Stasera vado al concerto di Mario Biondi, qui all'Arena civica di Milano... unico neo saranno le zanzare ma per lui questo e altro.
Sto ascoltando Francesco ed è proprio bella... grazie per averla proposta e condivisa con noi. Ti lascio un sorriso, buona giornata! Paola ;-)
La buona musica: come potremmo apprezzare il pregio del silenzio se prima non avessimo lasciato entrare le note che parlano al cuore. Spero che anche le zanzare si siano fermate ad ascoltare :)
Max
Adesso capisco meglio come entra una canzone nel cuore, come diventa amica, non sei tu che la inviti, no no, la si incontra si dirà per caso, ma è lei che ti sussurra all’orecchio e chiede sempre minore distanza, migliore intimità. Chiede di fare parte in maniera profonda della tua vita, e vuole sapere di te tutto quello che ti sta capitando intorno, ti prende la mano e non la lascia più, ma in cambio, un cambio sempre vantaggioso, quale armonia sa regalarti e quale presenza discreta eppure di sostegno ti offre spontaneamente: a lei affidi i momenti di gioia e la invochi in quelli di tristezza, e per quanto tu possa credere di averla trascurata, disillusa, lei è pronta a cantare di nuovo con te, la sua voce che diventa la tua.
Certo, non tutte le canzoni sono così, pochissime anzi, sono nate per essere parte di te, è una alchimia speciale, fatta di nodi e di vibrazioni che si accordano tra loro in un incastro perfetto, quasi preordinato. Quando capita questa canzone, subito dal primo incontro, ti fa comprendere che sa già tutto di te, ti racconta e ti mostra quello che sei come nemmeno tu saresti in grado di fare e comunque sia il suo tono, malinconico o pieno di ritmo, ti regala un sorriso: il regalo più bello del mondo.
Grazie, adesso ho capito anche io, un abbraccio
Carlo
Io sono convinto per la passione con la quale descrivi la musica che ti appassiona, come da tempo hai trovato il ritmo confacente al tuo cuore. È il ritmo, io penso, che aiuta a superare la fatica, i timori o a volte perfino il troppo entusiasmo. Quando diventa il ritmo confacente però, la fatica si vince con facilità per lasciare posto alla gioia. Onorato delle tue parole ti auguro una estate piena di buona energia :)
Max
Ciao :)
Max
Grazie, adesso ho capito anche io, un abbraccio
Carlo
Max