Da zer0 a me

Gli ultimi samurai

Nel santuario sta scritta questa poesia:
"Se uno segue la Via della Verità,
anche se non prega,
gli dei lo proteggono".
In che cosa consiste la verità?
Uno allora gli rispose:
“Siccome tu ami la poesia,
anch'io ti rispondo con una poesia:
In un mondo irreale, la morte è l’unica verità.
Vivere la vita quotidiana,
come se si fosse già morti,
è seguire la Via della Verità”
(Yamamoto Tsunemoto - Hagakure)

Incontrando amici che dividono la passione per la spada giapponese abbiamo parlato di questo giorno della memoria e del male che alcuni senza cuore sanno immaginare oltre i limiti di una possibile umanità. Ci Siamo chiesti se esistano ancora Samurai come Yamaoka Tesshu, o se questi siano i tempi fatti solo per gli scaltri, gli opportunisti e le persone capaci di marciare con passo a martello sui valori, se ci sia ancora uno spazio praticabile al coraggio di vivere, invece di una dedizione al caos dell’egoismo.
Vivere consci della propria morte e non al contrario autori di quelle altrui, con indifferenza al senso migliore del cogliere il prezioso dono di ogni respiro: ci sono ancora esempi viventi del codice migliore del samurai, l’Hagakure?
Ondeggiando tra questi pensieri mi è tornato alla mente un personaggio che ha cambiato il mondo, l’ha cambiato con la sua mente sfolgorante e certamente anche con un cuore indomito.
Succede così che non importa su quale isola ci si trovi, fosse anche grande come un continente, succede che possano essere pronunciate parole d’onore che non sono solo retorica, ma il diario puntuale di una vita spesa con il nitore dei fiori di ciliegio.
Parole più efficaci di un’arma, perché conferiscono determinazione e coraggio superiori a qualsiasi metallo, sono l’espressione di questa forza interiore che oggi, soprattutto oggi, regala vigore e speranza, moltissima, anche a me.