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Post n°512 pubblicato il 04 Maggio 2016 da Zero.elevato.a.Zero
La via della Spada non è soltanto un percorso mentale e fisico, ma è giocoforza geografico. Sostituire il bambù con il nylon non cambia la mia necessità di girovagare per nuovi incontri, inaspettate visioni, diverse emozioni. Il viaggio in sé contiene anche un tempo prezioso di introspezione: quando si percorre in compagnia i pensieri si fanno parola. Ecco che allora basta una vecchia canzone strimpellata e cantata fino ad impastarsi all’anima per aprire un dibattito che è forse un bilancio degli anni passati o magari la programmazione di quelli futuri; è suggestivo scoprire che molte parti del corpo invecchiano, ma alcune, come carattere ed attitudini, seguono una modifica più refrattaria al consumarsi dei giorni. Oggi volevo proporre questa canzone, per averla cantata di nuovo e di nuovo trovata attuale a distanza di una vita, con il mondo ancora complicato nonostante l’esperienza acquisita, con amici che cambiano credo in maniera acrobatica e vestono panni elettorali impensabili alla luce degli ideali più verdi. Soprattutto con il proposito di quell’amore da difendere, contro una vita di difficile interpretazione che tende a separare e rendere caotico dove ostinatamente cerchiamo di porre ordine e possibilmente costruire, in modo che ci segue possa partire da più in alto continuando ad arrampicare verso il Cielo, allargando il confine dell’ultima frontiera. 乾杯 Gianni Togni - Ma perdio |
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Hai ragione, la vita non è comoda, se lo fosse non ci sarebbe soddisfazione nel superare le difficoltà, non ci sarebbe lo stupore di essere ancora sul treno nonostante gli incidenti e le fermate impreviste, a guardare il panorama imprevedibile delle cose che passano.
Mi ha fatto molto piacere il tuo commento, che è il segno tangibile della tua presenza tra questi miei pensieri, per ringraziarti aggiungo ancora una canzone, una speciale per me perché l’ho sentita nascere dalla mano dell’autore fino a diventare nel tempo una hit di successo. Anche una canzone a suo modo è una creatura viva, cresce e si modifica cantata dalla voce del suo creatore che evolve negli anni e la arrangia in modi nuovi, ed ancora da quelle diverse dei professionisti che la reinterpretano, fino a coloro che, come me, ne fanno un quadro appeso nel cuore e le danno voce ed energia lontano da un pubblico.
Ti auguro un posto al finestrino pieno di meraviglia e di voglia di viaggiare che non passi mai. :)
perché la magia possa accadere si deve innanzi tutto rispettare la regola fondamentale che è crederci. Poi ci sono magie alla portata di tutti ed altre che sono frutto di una predestinazione, di una corrente di energia positiva che spesso confondiamo con la parola destino.
Ha ragione il saggio maestro Oogway non tutto si può controllare come forse piacerebbe a me, ma assecondando la nostra natura navighiamo nel senso di questa corrente. Ciononostante quello che nasce pesco è destinato ad essere pesco, decidere improvvisamente di diventare ciliegio o caco è sintomo di poca saggezza, scarso discernimento e, a mio modo di vedere, risulta un atto contro natura, uno di quelli che si compiono quotidianamente, sono tanti anche i miei, e che una volta si definivano peccati. Certo per me che sono lento e tonto è difficile apprezzare pesche travestite da ciliegie senza sussurrare al pesco di rimanere se stesso, non per la mia pigrizia mentale, ma per il suo armonico appartenere al mondo e per l’affetto che gli porto.
Ti auguro la migliore pace interiore accarezzata da petali rosa,
Namasté :)
Grazie della visita, buon vento :)
La mia vita, non so la tua, si affanna ad inseguire orari precisi, doveri e scadenze martellanti; ci vuole in modo indispensabile un posto dove le lancette dell’orologio possono girare nel senso che preferiscono o magari non girare affatto. Uno di questi posti che io cerco ostinatamente è anche questo dei blog che frequento quando posso solo per il piacere di scrivere, ma ancora più di leggere. Le mie pagine in particolare nascono con il bisogno molto Zen di essere una porta senza porta capace di accogliere chi vuole sostare per un attimo sotto il ramo del salice. Non ho il macinino magico per offrire a ciascuno quello che più desidera ma, spero con sincera onestà, di provare ad offrire il meglio che ho in termini di ascolto e di condivisione.
Un altro posto come questo io lo trovo in mare, anche lì il tempo viaggia con un ritmo diverso e con regole che non posso imbrigliare, la natura è così forte ed anche così bella che detta lei i ritmi e le situazioni, come sa fare la barca onda su onda il segreto, per niente segreto, è quello di sapersi adattare: è una palestra difficile, ma fondamentale, per il mio carattere altrimenti alla ricerca di continue e rassicuranti certezze.
Benvenuta quindi anche su queste righe, che sono poco diverse da una cerimonia del Tè, dove il piacere della bevanda è solo il pretesto per assistere assieme allo spettacolo difficile, ma affascinante, della vita.
Hajimemashite (piacere di conoscerti)
Max