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Il Valzer della vita: Solstizio estivo 2017

Post n°533 pubblicato il 21 Giugno 2017 da Zero.elevato.a.Zero
 


Beda il venerabile ci racconta nel suo De temporum ratione della festa di Lithia che celebrava la notte più corta dell’anno: il Solstizio d’Estate. La parola stessa ci illustra come la danza del sole, che incessantemente cresce sull’orizzonte dall’inizio dell’Inverno, giunge al suo culmine e si ferma per poi iniziare progressivamente a calare, giorno per giorno. Tutto questo mi ricorda una danza, sia per le orbite rotonde (ma non proprio circolari) che la terra compie attorno al suo astro, sia per le cadenze ritmiche del giorno e della notte, cui si interpone con ritmo diverso, ma non per questo meno modulato, la luna, che segue partiture proprie.
Questo ballo che segna a una a una le mie giornate io lo immagino come un valzer, parte lento come le brevi giornate decembrine e con profondo senso di armonia si carica e cresce fino a raggiungere la potenza estiva indispensabile alla vita.
Propongo così per la notte della lunga danza questa composizione di Sir Antony Hopkins, artista di evidente poliedricità, arrangiata ed eseguita dal celeberrimo direttore e musicista olandese André Rieu con il suo Stradivari e la sua Johann Strauss Orchestra, in una cornice che sembra fermare il tempo.

Buona Estate piena di energia :)

 

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Commenti al Post:
NoRiKo564
NoRiKo564 il 21/06/17 alle 14:48 via WEB
C'è sempre un'aria di struggimento in ogni valzer che si rispetti, la vita infatti è fatta di attimi che scorrono e che popolano di ricordi il passare degli anni...credo che in questo valzer si possano leggere tutte le fasi della vita di una persona...quando la genialità è insita in un uomo, trova il modo di esprimersi attraverso tutte le arti... Impareggiabile Sir Antony Hopkins!
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 22/06/17 alle 07:37 via WEB
Ti ringrazio molto per aver saputo cogliere oltre il limite di queste povere parole il senso del mio pensiero e delle mie emozioni. Certamente la vita con i suoi ritmi cadenzati, eppure variabili, ha il senso di una danza; credo soprattutto, guardandola con il necessario distacco, ricco del tesoro degli anni trascorsi, possieda la leggerezza di un valzer ed insieme la sua dinamicità rotonda.
Meglio non so dire se non un grande grazie, mi rifugio in una poesia tra quelle a me molto care :)


Semi in un baccello secco, tic, tic, tic,
tic, tic, tic, come atomi in lotta -
lievi giambi suscitati dalla brezza -
ma il pino ne fa una sinfonia.
Ottave, villanelle, rondelli, rondò,
profusione di ballate sullo stesso tema antico:
le nevi e le rose di ieri sono svanite,
che cos'è l'amore se non una rosa che sfiorisce?
La vita intorno a me nel villaggio:
tragedia, commedia, valore e verità,
coraggio, costanza, eroismo, caduta -
tutto sul telaio, e che disegni!
Boschi, prati, ruscelli e fiumi -
cieco a tutto ciò, tutta la vita.
Ottave, villanelle, rondelli, rondò,
semi in un baccello secco, tic, tic, tic.
Tic, tic, tic, che umili giambi,
mentre Omero e Whitman ruggivano nei pini?

(Antologia di Spoon River - Petit, il poeta)
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 24/06/17 alle 00:05 via WEB
Avevo colto, infatti, quanto si prestasse al meglio a celebrare la vita proprio il valzer, grazie al suo ritmo ternario, che rende al massimo il senso di quella ciclicità danzante, della vita che così bene hai reso con le tue parole. Mi piace molto anche pensare che l'esplosione dell'estate, stagione che amo molto, coincida, guarda caso, con la notte più corta, ed in questo ha il sopravvento la mia cultura partenopea, che vede nella notte un elemento che ingigantisce i problemi e le cose brutte, quando capitano col buio. Si dice, infatti, "guaio di notte" per sottolineare che peggio non poteva essere, ed anche il grande Eduardo de Filippo nella sua "Napoli milionaria" scriveva , in tono rassegnato, "Ha da passà 'a nuttata". All'alba si celebra sempre una nuova vita, e in quelle estive, che preannunciano un giorno più lungo, ripongo sempre una speranza in più:)
Buona serata.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 24/06/17 alle 07:21 via WEB
State buoni adesso bambini,
venite più vicini.
La storia di questa sera
la canto sottovoce
per non svegliare le cose strane
che dormono nel buio...
Così anche la notte nera
non ci fa più paura.

(Branduardi - Zappa)

Affidiamo alla vista la parte preponderante delle nostre percezioni, così la notte con la sua poca luce risulta meno agevole per comprendere il mondo circostante, dove invece altri predatori dotati di sensi migliori possono costituire un pericolo. Ancora, il nostro cervello complicato ha bisogno di sonno e di lasciarci inermi e incoscienti per cui la notte richiede mura protettive.
Saggi maestri, con scarsi risultati, hanno provato ad insegnarmi l’uso degli altri sensi per rendermi più consapevole del mio piccolo mondo durante le ore di buio che sono per me quasi sempre quelle del sogno.
Il desiderio di navigare però mi ha fatto scoprire la meraviglia della notte, del cielo stellato e delle onde da sentire invece che da vedere. Manca ancora tempo prima che possa prendere il mare, ma l’attesa di questo momento è motivo di desiderio e di sorriso.
In questo periodo troppo caldo per la mia salute la notte è tregua e refrigerio, quindi per me dura troppo poco, lasciando uno spazio minore a quella esperienza particolare dei sogni che ti auguro ricchi di meraviglia e di introspezione.
:)
 
   
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 26/06/17 alle 00:36 via WEB
Questo perché tu, evidentemente, ricordi i sogni che fai:) Io non li ricordo mai, eppure sono certa di sognare. La notte, poi, io la amo, al contrario di ciò che potrebbe sembrare per ciò che ho scritto, perché mi riconcilia con me stessa, ritorno ad essere mia, lontana da tutte le pretese che la vita quotidiana reclama. Posso, insomma fermarmi e non sentirmi in "colpa".
Buonanotte, zero, grazie, vado a cercar di sognare (e di ricordarmelo)
:)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 26/06/17 alle 07:52 via WEB
Non disperare del presente
ma credi ciecamente
che il sogno realtà diverrà..


Anche io devo confessare che non ricordo i sogni che faccio, ho coscienza di sognare però, nel caso di un sonno bruscamente interrotto sono in grado di ricordare per pochi minuti cosa stavo sognando… ma poi tutto svanisce con il sole del mattino, come succede a quelle brume che con i primi raggi di sole si alzano e inevitabilmente scompaiono.
Ben venga la notte allora che ti riconcilia con armonie più consone e col sorriso complice delle stelle lontano da sensi di colpa e da doveri pressanti. :)
 
     
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 26/06/17 alle 09:11 via WEB
Una canzone per bambini, ma che io ancora oggi canticchio sempre! Buona giornata:)
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 28/06/17 alle 06:11 via WEB
:)
 
norma3330
norma3330 il 24/06/17 alle 09:19 via WEB
Se venisse fatto un sondaggio sulla stagione preferita, certamente, la maggioranza degli intervistati risponderebbe: l’estate! I motivi sono infiniti: il sole che scalda, le giornate che si allungano, le vacanze, le serate all’aria aperta, le gonne che si accorciano e i sorrisi che si moltiplicano, le nottate con gli amici e le giornate al mare, l’abbronzatura che rende più belli e gli amori che sbocciano all’improvviso... Buona Estate anche a Te :) - norma
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 26/06/17 alle 07:50 via WEB
Per fortuna nei sondaggi ci sono anche quelli fuori dal coro. Che io sia un culture dell’Autunno è parola ripetuta spesso in queste pagine. Il caldo nuoce gravemente alla mia salute e la mia città perde la sua dimensione di piccolo borgo per trasformarsi in un affollato assembramento di turisti. Sono i cicli della vita e delle cose umane, meno male che la maggior parte delle persone ama l’Estate che ti auguro piena di momenti rilassanti e freschi pensieri.
 
lightdew
lightdew il 25/06/17 alle 18:48 via WEB
Nel momento di maggior distanza, tutto appare più visibile. Così il fondo del mare e il suo assomigliarsi al cielo. Danziamo.
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 26/06/17 alle 07:51 via WEB
A distanza la comprensione generale migliora ma si perde il dettaglio, per questo esiste una distanza focale che risulta essere la migliore per l’inviluppo della visione. L’osservazione richiede inoltre tempo lontano dalla fretta e ritmo, me lo insegni tu che per capire le onde non ti accontenti del primo scatto ma lo confronti con tanti altri in sequenza.
Grazie per il piacere della visione di questo Moishe Segal con i suoi amanti di Vence, ma anche al richiamo verso una danza che in realtà si fa preghiera… e gira tutto intorno la stanza mentre si danza...
 
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