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Il cielo : le donne = ıl ɯɐɹǝ : ƃlı noɯıuı

Post n°544 pubblicato il 28 Ottobre 2017 da Zero.elevato.a.Zero
 

Il Cielo - Il Mare

Ho scritto diverse volte della mia abitudine di percorrere a piedi  il molo fino alla sua punta, che come un dito teso incontra le onde del mare. Questa settimana complice il passaggio di una breve ma intensa perturbazione ci sono tornato per vedere i marosi offrire lo spettacolo di una mareggiata.
Per contrasto a questo agitarsi verde con cime di schiuma chiara il cielo era tornato sereno, luminoso  come gli occhi di una donna innamorata, come sa esserlo quando si placa il turbine della tempesta e rimangono le ultime nuvole pigre che osservano lo scompiglio più sotto.
Il contrasto fa parte del mio concetto di bellezza, di quello che ho imparato in qualche modo e che sento con percezione diretta ed intuitiva: sono contrari che non si combattono ma si incontrano, offrendo ciascuno le proprie differenze ed in questo modo creano un’armonia ricca di energia e di piccoli equilibri che durano l’istante della percezione, proprio come uomini e donne dovrebbero imparare a fare.
Contemplavo questo spettacolo quando da qualche abisso della mia memoria bucata è tornato a far capolino il prof. Vecchioni ed una sua lezione offerta sulla nascita della poesia occidentale, argomentando della poetessa Saffo, ripercorreva un suo frammento con questa visione: gli uomini sono come il mare, sempre agitati e instabili e le donne hanno la forza eterea del cielo dal quale il mare cerca di prendere almeno il colore.
Questo spettacolo era davanti ai miei occhi ed ho cercato allora di ritrovare il percorso raccontato in questa lezione percorrendo i secoli della poesia, anzi della lirica, perché nasce già come canzone. Ho provato quindi a costruire questo video che ne racconta lo svolgersi attraverso la didattica, la resa del canto originario e finalmente della trasposizione moderna, che passa attraverso il cuore di Roberto Vecchioni, dotato non solo del talento poetico più evidente, grazie alla sua carriera di cantautore, ma anche di quella altrettanto mirabile di professore, che sa veicolare le proprie emozioni personali lungo il sentiero della parola fino a farlo diventare qualcosa di vivo anche nel cuore altrui: ed è un gran  bel mestiere.
Fermo qui il mio povero parlare lasciando al suo discorrere sapiente questo racconto d’Autunno e d’Amore che non conosce il trascorrere dei millenni.

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Commenti al Post:
lightdew
lightdew il 28/10/17 alle 14:47 via WEB
Scrivimi, dice Vecchioni, io ti lascio un fiore e immagino sorrisi... cosa c’è di più bello di una scrittura emozionale? E dunque sia, una tra le tante, anch’io lascio il mio pensiero, da accumunare agli altri che con piacere leggerò felice di riscoprirti così attivo di nuovo sul campo di questo mondo virtuale di pensieri.
Sto leggendo un libro che mi è stato passato da una collega: già scoprire che qualcuno ancora legge, fa sempre bene al cuore. Poi che si tratti della Lucarelli piuttosto che di altri testi in fondo ha poca importanza. Ci sono momenti leggeri nella vita e momenti di maggior tristezza, malinconie dal tono bluastro che si avvicinano ai ritmi lenti dove si guida piano, con qualcosa dentro al cuore e dove non si sa neppure dove andare...e tu sai che potrei aggiungerci un link ma non è indispensabile perchè sappiamo entrambi che sto parlando di Concato, un autore che usi spesso citare. Proprio Selvaggia, nel suo libro, racconta di dieci persone che, con i loro comportamenti, hanno influito per renderla quella che è. I comportamenti citati sono dolori subiti, ferite ancora aperte, che nonostante siano raccontate con una prepotente autoironia, rimangono pur sempre ferite, nelle quali chiunque si può specchiare e ritrovare un pò di se. Il caso che non esiste mi porta a collegare ogni cosa: l’amore che non dista troppo da quel sentimento chiamato amicizia, è il primo citato nel libro ed ha aperto una ferita mai chiusa in me, che non a caso, ritrovo in un percorso attuale di mia figlia.
La sorellanza, spesso confusa con il mero scambio sessuale, ha molto cammino da fare ancora e io, ora più che mai, mi chiedo come riusciremo noi donne, a riscoprirne la sua forza.
Vecchioni racconta di due universi diversi, ed è proprio così strano, scoprire una volta di più che forse la vera sorellanza dovrà per forza di cose nascere da una consapevolezza maschile.
Scusa per le troppe parole...un abbraccio e grazie
Laura
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 28/10/17 alle 19:15 via WEB
Scrivimi da un altro amore,
e per le lacrime
che avrai negli occhi chiusi.
Guardami: ti lascio un fiore
d'immaginari sorrisi.

(R. Vecchioni)

Inizio con una ben poco poetica nota statistica: il mio blog ha dalla sua prima elaborazione una media di circa 4.8 post al mese; negli ultimi 4 ho scritto poco meno di 3 post per ciascuno, sto quindi abbassando la media; i numeri, con buona pace di Ipazia, sono preferiti compagni delle menti maschili ed hanno l'inopinato compito di dare un appoggio concreto ai fatti in modo più vicino alla oggettività dei fenomeni.
Vecchioni interpretando lo struggimento di Saffo per la partenza di Anattoria crea una stanza poetica suggestiva che dice: Scrivimi da un altro amore, come se questo avesse una identificazione geografica e con la distanza potesse cambiare accenti e luminosità. Credo sia la convizione che a causa della lontananza l'amore si possa affievolire, è questo a rendere malinconici i pensieri della poetessa di Mitilene che vive il desiderio di un incontro il più presto possibile, per avere ancora altro oltre quello che ha già ricevuto. Molto spesso sono i nostri desideri non tanto di amare, ma di essere riamati come noi vorremmo a portare pensieri blu, invece di apprezzare la benevolenza comunque ricevuta.
Certamente quello che siamo al presente dipende dalle esperienze ricevute, non solo le ferite però, che pure hanno l'effetto di lasciare cicatrici più o meno visibili; in un discorso tenuto nella mia città il Dalai Lama affermava che se siamo diventati adulti superando la fase della prima infanzia significa che qualcuno si è preso cura di noi da infanti, ci ha sfamati, nutriti, accuditi: ci ha regalato florilegi di sorrisi tuttaltro che immaginari. L'amore e l'affetto sono le condizioni naturali della nostra vita per questo non lasciano cicatrici da accarezzare quando i nostri desideri irrealizzati portano malinconia che mette sul piatto della bilancia solo i momenti tristi, non significa però che essendo lisci come la pelle le esperienze felici non abbiano una parte fondamentale nella nostra vita.
Leggere è bellissimo, incontrare anime diverse è bellissimo, ed ha lo stesso sapore bambino delle favole raccontate, di quelle rilette una volta capaci di farlo e di quelle da raccontare a nostra volta, perché la voce non si spenga mai e possa perpetrarsi la narrazione. Alla memoria fallace possiamo opporre la penna o se preferisci la tastiera, per far sì che i nostri ricordi non sbiadiscano, ma restino per noi e per chi desidera farli propri: può essere un romanzo o una biografia, o più semplicemente un blog, magari per chi ha talento un album di fotografie, le quali non hanno bisogno del traduttore per essere comprese dal mondo intero.
Non so se uomini e donne siano universi differenti, ciascun essere è di suo speciale ed irripetibile, ci sono delle evidenti differenze biologiche e comportamentali, ma è solo attraverso il contatto che queste possono essere comprese e apprezzate, perfino imitate, chiudersi in fratellanze e sorellanze è l'erezione di mura, di quelle che impediscono il viaggio e la meraviglia della scoperta. So però che cielo e mare si incontrano lungo una linea più scura che chiamiamo orizzonte, ed è la custode delle scoperte e delle nuove visioni del viaggio che il futuro promette, con molta speranza.
Ti ringrazio moltissimo per ciascuna delle tue parole, che tu sai essere preziose per me, come preziosa è la tua vicinanza e lo scambio di visioni e di pensieri quotidiani, grazie per il tempo che mi hai dedicato con affetto, spero che anche per te questo ascolto sia stato un viaggio nel tempo emozionante. Ti saluto con una canzone da lontano :)
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 02/11/17 alle 19:16 via WEB
Il mare, un elemento che mi appartiene: il suo moto, la sua quiete, il suo colore come i miei occhi. Persino il mio segno e l'ascendente. Forse sirena in Tempi passati o figlia del Mare. L'associazione con il video è molto significativa, un Prof come pochi oserei dire. Il tuo descrivere la Donna è consono al mio. Lascio una conchiglia per il mio passaggio...Grace...
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/17 alle 08:25 via WEB
Il mare per me rappresenta la sfida del confine; a piedi, così tanti anni fa che ormai sembra il racconto di una vita diversa, ho attraversato un bel pezzo della Spagna, non potrei fare altrettanto per raggiungere le isole della Dalmazia, che pure sono bellissime: sono costretto a fermarmi sulla punta di quel molo che frequento spesso con lo sguardo oltre l'orizzonte. Per questo ho voluto imparare a navigare, per superare un limite invisibile.
Se non allo stesso modo, almeno con la stessa tensione, cerco di superare il confine invisibile della comprensione delle relazioni umane, cerco di capire il senso della poesia che la racconta ed è una componente interiore connaturata alla nostra natura fin da sempre. Resto affascinato dal racconto della storia che mi fa capire come questo bisogno sia sempre esistito e raccontato con parole difficili da leggere per via di una grafia antica, ma immediate da condividere perché il cuore umano è rimasto il medesimo.
Ti ringrazio moltissimo per questa conchiglia che io collego a questa canzone di Gianmaria Testa: un cantante ed un poeta che tengo al caldo nel cuore.
 
   
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 05/11/17 alle 11:57 via WEB
La conchiglia di Testa rimarrà nella Storia! Quel Male se l'è portato via troppo presto. E grazie a Te...sempre un' emozione riascoltarlo.
 
Estelle_k
Estelle_k il 03/11/17 alle 12:10 via WEB
Arrivo in questo tuo spazio sull'onda della tua visita e già leggo che si argomenta di cose molto interessanti. Purtroppo per me il tempo da dedicare qui dentro è tiranno in questo periodo, ma se riesco torno volentieri a passeggiare sul quel molo che osserva il mare dei tuoi pensieri. Un saluto e ungrazie per il tuo passaggio fra le mie righe e il tuo segno:)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/17 alle 08:26 via WEB
C'è tempo, c'è tempo
C'è un po' di tempo ancora
C'è tempo, c'è ancora tempo
Per ritrovarci qui.

(Mimmo Locasciulli - Un po’ di tempo ancora)

C’è una cosa molto apprezzabile nella scrittura, in questa meravigliosa capacità umana di trasformare i pensieri in qualcosa di materiale e quindi permanente: resiste al tempo. In particolare trasformare le proprie emozioni in parole memorizzate su un blog permette a chi passa di rileggerle senza fretta. A me piace molto, scoprendo un blog interessante, partire dal primo post e leggere le istantanee dei pensieri che scorrono come acque lungo il fiume della vita. Soprattutto il blog, nella mia visione, è un giardino di salici lontano dalla frenesia quotidiana della giornata, un luogo ideale dove sorseggiare una tazza di The che non si raffredda mai.
Benvenuta :)
 
Paintedonmyheart
Paintedonmyheart il 04/11/17 alle 08:51 via WEB
Adoro quest’uomo. Adoro la sua sensibilità, di uomo e di artista, la sua poeticità, delicatezza, cultura e semplicità nello spiegare concetti che a volte si riescono solo ad afferrare con il sentire. A lui la capacità di renderli fruibili anche all’intelletto, con un uso così sapiente delle parole, da diventare esse stesse musica, poesia. Delle tantissime riflessioni provocate dalla lettura di questo tuo bel post (video compreso) una mi è balzata alla mente per prima: è singolare e significativo che la prima poesia d’amore di una donna sia stata su ispirazione dell’amore per un’altra donna. Quasi a sottolineare la forza di un sentimento la cui universalità avrebbe dovuto indicarci la via, rendendoci tutti, forse, davvero più “fratelli”. È sempre bello leggerti, zero, c’è sempre da imparar qualcosa:)
Buon fine settimana:)
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 05/11/17 alle 08:26 via WEB
Ci sono due meraviglie commiste in questa mia esternazione, la prima riguarda la poesia: questa capacità splendida di tratteggiare elementi della vita colorandoli in maniera tale da commuovere e stimolare una condivisione emotiva. L’altro elemento è la capacità di insegnare (parola orribile lo so) o meglio di essere professori, appellativo che indossa con grande disinvoltura e grande merito quel Mercante di Luce che è Roberto Vecchioni. In questa accezione che deriva dal verbo Profitèri (dichiarare, dimostrare, ma anche confessarsi in pubblico) è richiesto quindi di vivere in prima persona ciò che si desidera trasmettere al discente: il soggetto della materia attraverso una propria convinta esperienza. Come sai nella mia vita ho avuto una breve esperienza di questo genere ed è stata grazie a questa opportunità speciale che ho scoperto ed approfondito il tema della poesia apparentemente distante dall’Informatica che ero chiamato a “professare”, per cui ancora adesso ascolto rapito chi professa e trasmette poesia.
La parola Amore contiene un immenso universo, descrive una radiazione di infinte diverse frequenze che sono tutte espressioni più o meno energetiche della capacità di provare benevolenza e concedere il lato migliore della propria anima. L’umanità vive da sempre la tentazione di inscatolare ed etichettare ogni aspetto della vita, allo stesso modo con il quale classifichiamo il modo di amare, quasi ce ne fosse qualcuno lecito e qualcuno meno, diamo nomi al vento immaginandolo diverso e: infatti non si può fermare.
Il tempo della scuola per me è trascorso, per quanto la vita chieda spesso a ciascuno di noi di trasmettere ad altri ciò che si è imparato, non lo vedo come una lezione, ma come ho spesso descritto attraverso la metafora di un pane spezzato e condiviso perché un sapore delizioso non resti un’emozione egoista, grazie di cuore per avere assaggiato con me questa fragranza. :)
 
donadam68
donadam68 il 05/11/17 alle 14:23 via WEB
l'amore non conosce millenni, è quel fluire che senza motivo va verso riva in tempesta e sereno, il grande Vecchioni illustra al meglio come da Saffo in poi questo sentimento è cambiato nel corso del tempo, ...l'amore invece resta nella memoria , negli anfratti del cuore, nelle rime dei battiti ed ecco come l'andare del mare allora si rivede in esso l'amore, non esiste confine a quel mare, non vi è limite tra spazio celeste pur con nuvole strie or bianche e rosate or grigie presagio di dolore e quello che è lo spazio marino, in cui le onde or sono dolci carezze per il cuore, or marosi prorompenti con le turbolenze del cuore, in tale immagine ove donna e uomo si specchiano uno nell'altro ma ognuno con le proprie attitudini e differenze , ma se l'uomo vuol possedere rompe la magia di quell'essere d'amore e sconfina nel male , distruggendo quanto di fantasia melodica vi è in quel sentimento puro; molto bello ciò che scrivi , così come è profondo il tuo sentire ; un sorriso :)D
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 06/11/17 alle 07:24 via WEB
Ti ringrazio moltissimo dei tuoi pensieri che sono ricchi di poesia, di quella poesia che riesco a percepire ma per i miei limiti non so spiegare se non attraverso parole più capaci delle mie.
L’incedere del tempo cambia il nostro modo di vivere con le scoperte, la medicina, la tecnologia; migliora gli strumenti per viaggiare e comunicare. La sostanza interiore della nostra anima, quello che Thoreau definisce il “midollo della vita” invece resta la medesima, indifferente al progresso che cambia i modi di esprimersi ma non i contenuti. Le domande fondamentali restano ed è naturale continuare a chiederci il senso di questa energia positiva che chiamiamo Amore in contrasto con i mille vizi umani che rendono la vita più difficile da percorrere. Io non faccio eccezione e sento spesso questa domanda aleggiare nel vento dei miei pensieri, agitando le onde della mia inquietudine alla ricerca di una risposta logica che forse invece è solo emotiva. Tra i vizi peggiori cerchiamo le differenze come contrasti invece di apprezzarle come diverse cromie nella tavolozza sapiente con la quale è stato disegnato questo mondo meraviglioso.
Benvenuta :)
 
   
donadam68
donadam68 il 06/11/17 alle 15:57 via WEB
...ed io ringrazio te , citi Thoreau , un grande filosofo statunitense , nonché poeta e scrittore che seppur partito dall'esperienza del trascendentalismo Kantiano approda a una soluzione diversa ; per Kant l' unica realtà possibile , si esprimeva come un'esaltazione dell'individuo nei rapporti con la natura e la società, creando una ideologia romantica La natura stessa per Thoureau è fonte di benessere e soluzione esistenziale....quel chiederci cosa sia amore, quel sospiro di eterno nel vento non è altro per me fonte di risposta ed emozione, ove come ben giustamente asserisci crea un mondo fantastico parallelo, quella della musica, della poesia, della pittura, dei colori e delle note, un mondo non oggettivo, ma dettato solo dalla percezione dunque delle emozioni , laddove il diverso e non omologato diventa eccellenza , qualità altissima per il cuore che percepisce oltre ogni limite https://www.youtube.com/watch?v=kNWX_XWsNYY :)D
 
     
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/11/17 alle 17:55 via WEB
La natura salvifica di Thoreau, al contrario di quella matrigna di Leopardi, è una soluzione individuale al benessere della persona; nella cultura orientale noi tutti esseri umani siamo parte integrante e inscindibile della natura, così mi hanno insegnato e così mi sento beatamente. È solo assecondando questa appartenenza che troviamo armonia e serenità, la stessa che ti auguro con gratitudine per lo scambio di pensieri.
Ezio Bosso è un regalo apprezzatissimo: un musicista dal corpo fragile ma dall’anima potentissima che illumina col suo talento, soprattutto col suo sorriso, come un plenilunio. :)
 
quasiunaseduzione
quasiunaseduzione il 09/11/17 alle 15:12 via WEB
Anche io ho un mare, un molo nel cuore. E' il rifugio della mia anima quando vuole indossare un abito azzurro. E' il luogo dove cammino, respiro, dove i pensieri possono indugiare nelle sosta e vagare mescolati al profumo della salsedine e del salmastro..
 
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 11/11/17 alle 17:55 via WEB
Senza un posto così non saprei ritrovare l'equilibrio, non saprei affondare i pensieri cupi nelle acque purificatrici dal sapore salato. Non deve essere necessariamente per tutti sul mare, ma per me sì, ed è per questo che lo visito spesso quando i pensieri si aggrovigliano ed io sento il bisogno di scioglierli come fanno le nuvole quando arrivano oltre la terra ferma.
 
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