Da zer0 a me

passeggiavo per città, anzi trafelata correvo da un'impegno ad un'altro..incontro un amico fotografo..hai sentito?tu che ci sei appena stata, tu che hai parenti..li..al momento ho creduto mi prendesse in giro..ricordo l'angoscia per l'attesa, per sapere se loro erano li..le linee telefoniche erano bloccate..ricordo il mio primo pensiero chissà se sono stati veramente gli arabi..

A distanza di anni qualcuno cerca ancora i colpevoli ma si dimentica di consolare le vittime.

le vittime non sono mai state contemplate in nessun atto terroristico..in nessuno..la notizia, lo scalpore, anche a distanza di anni..il ricordo..genera ancora terrore per la piccola indifesa umanità, a favore della male..forse come il film, che ahi indicato in uno dei tuoi post.
chi ci vive a nyc, lo ricorda, lo vive, lo porterà con se..abbia avuto vittime nella famiglia oppure no..
le vittime siamo noi, perchè loro siamo anche noi.

Non ci sono parole migliori delle tue, che sento assolutamente anche mie. :)

grazie ...del bel pensiero che mi hai lasciato nel blog!

Benvenuta anche tra le mie righe :)

Me lo ricordo benissimo anche io... ero al lavoro. Nessuno di noi parlò. Qualcuno lasciò scendere una lacrima di orrore ... e poi basta.

Anche se passano gli anni il sapore salato delle lacrime si ricorda, anche se questi sono tempi per rialzarsi e ricominciare a costruire torri, tendendo ancora di più verso il cielo.