Ho un’amica poetessa, nella vita si dedica alla coltivazione della sua terra; fare poesia non è un mestiere, ma un richiamo irresistibile, una vocazione credo naturale alla quale è necessario arrendersi per assecondare il destino. Non lo dico da poeta, quale non sono, lo capisco leggendo ed ascoltando momenti in cui la parola diventa musica e vibra con ritmi e immagini che si comprendono meglio con il cuore, liberi dai laccioli del lessico. Questo è un messaggio promozionale insomma, dove anche io ho il mio tornaconto, come vuole il mercato della pubblicità. Il mio personale guadagno consiste in un sorriso. Lo so, è una cifra spropositata, ma chi ha il senso degli affari non pone limiti al senso del lucro. Ha pubblicato a proprie spese, come si fa per le cose nelle quali si crede, il suo secondo libro dal titolo
Dalle sue pagine, e con il suo permesso, ho tratto lo stralcio di questi versi:
Il silenzio e la voce Si rincorrono Chi il fauno ...chi la ninfa? Le luci e le ombre Osservano discoste Ma s’intrecciano In eufonie profonde. Un caleidoscopio Imprevedibilei compone e si scompone Nell’attimo possibile. Il suono è grafico La luce è concento Ma le ombre e il silenzio S’appartano Bisbigliano Complottano Non smentiscono Il loro essere oscuri. (Patrizia Pagnoncelli)
" caleidoscopio " dal greco "vedere bello*"...intreccio di suoni e luci nell'istante di un attimo... complimenti alla tua amica e pure a te che sai vedere col cuore...giulia
É vero, nel rincorrersi dei contrasti la poesia trova rifugio, credo anche il senso più vicino alla perfezione dell'equilibrio che regala le sensazioni migliori per l'anima, ciao Nina :)