Ci vuole l’Autunno che soffi sulle braci del cuore. Questa mattina andavo frettolosamente bucando il vento freddo che viene da Trieste, ma che qui cambia nome, la Bora: furia femminile che fa chinare i flutti sotto al suo grido aspro, nel suo percorso sul mare si trasforma in Furiano, vento viceversa maschile che gonfia le onde romagnole e le rende tanto severe da scoraggiare la navigazione. È arrivato l’Autunno che mi è caro, sotto al cappuccio, la vista limitata ai passi ritmati, attraversavo i portici di prima mattina ed ecco l’incanto dell’imprevisto. Nonostante l’ora antelucana, l’orecchio viene catturato dal suono di una fisarmonica: è il celebre pezzo di Nino Rota colonna sonora del film Amarcord. Trovarlo lì, sotto ai suoi portici di Rimini, suonato in cambio di un modesto spicciolo è una carezza che sa di meraviglia, con un sapore appena agrodolce, ma delicatissimo, che mi ricorda l’Aki Bancha, il Thé verde d’Autunno, quello che si raccoglie di questi tempi nel sud dell’Isola di Kyushu: un Thé che cresce all’ombra e regala un sapore che sa di antico. Altrettanto polverosa è l’evocazione di ricordi di questa musica inattesa ma gradita, che appartiene come un inno all’immaginario della mia città, a quel film tributo del grande Federico, che sa raccontare, con maggiore efficacia di quanto possano le mie povere parole, il sapore dell’Autunno: quando riecheggia la nostalgia dei suoni dell’estate così da spingere il desiderio a prolungarli, quasi come in un valzer ballato da soli che non può finire con la chiusura della stagione, ma ancora gira… e gira.
Ci sono lampi di luce autunnali che i colori variegati delle foglie riecheggiano in maniera incantevole, così imprevista da suscitare l’emozione dei poeti:
Vento d’Autunno / allo sguardo / tutto è poesia (Basho)
mai avrei pensato di sentire un figlio felliniano far proprio un vento che viene da lontano, tanto lontano....se fosse bora, non ci sarebbe la nebbia, nebbia che avvolge la visione, portando solo sogni in deliziosa solitudine, dove il dolore inflitto dagli altri, non riesce a toccarci mai.
Basta la nebbia a proteggerci dai dolori personali? In questo caso sarebbe un balsamo prezioso da invocare ogni giorno. Io credo semmai che possa aiutare a trattenere i pensieri e arrotondarli, cercando nei tratti sfumati le certezze concrete del sentiero che stiamo percorrendo, un sentiero capace di riportarci alla soglia luminosa e tiepida di casa :)
Non amo molto l'autunno, ma solo perché è la fine della bella stagione. Inizia il freddo, la nebbia e dopo con l'inverno arriverà anche il gelo al mattino. Preferirei forse un clima quasi costante, tendente al bello tutto l'anno. Ma conoscendomi probabilmente non andrebbe bene nemmeno così, dopo un po' di tempo mi annoierei, io sono fatta così se non ci sono cambiamenti ogni tanto mi annoio, come i bambini. Per cui alla fine è bello anche così, un po' di freddo che mi fa apprezzare ancora di più l'arrivo della bella stagione, che sto già aspettando come fossero anni che non si fa viva. Amarcord è il più bel film di Fellini, l'ho visto decine di volte ed ha sempre lo stesso fascino su di me ;O)
Sai, ci sono cose belle in ogni momento, i primi freddi, per esempio, permettono alla musica di diventare visione: Fischio l’Autunno / con emozione vedo / piccole nubi
Una festa che sento molto mia, a casa non manca mai la zucca intagliata ed un pensiero al momento del passaggio, spero che tu abbia vissuto bene questi momenti e acceso di luce i giorni a venire.
sembra l'inizio della canzone dei Guns 'N Roses che ho appena postato...
a me l'autunno piace... ma non in questi giorni quando il cielo è grigio e la pioggia è continua e noiosa. Divento metereopatica e anche nervosa... amo l'autunno per i suoi colori, per il profumo della natura che sta modificandosi... E dire che sono nata e cresciuta in città, abituata alla nebbia e al grigiore...
Bel post... ti lascio un sorriso sperando che sia un novembre dolcissimo! Paola
Sarà un Novembre che sa di zucca e di castagna, potrebbe essere meno dolce di così? Ti lascio con una domanda da prendere lentamente… esiste davvero la noia?
Sai quanto i ami Rimini....e mi fermo qui a respirarne l'aria che mi manca tanto...e passano "visioni"...il lumgomare, la darsena...e quella meraviglia del Grand Hotel, così opulento...e che fu per lungo tempo la casa di Federico quando ornava nella sua Rimini...
Grazie max...ho respirato aria di casa****
Alla Barcolana ho visto vendere l’aria di Trieste, sarebbe una scopiazzatura vendere qui anche se virtualmente quella di Rimini. Fellini però ha anche questo merito, di avere saputo rendere visibile il cuore della sua città natale, un borgo di gente semplice e umana che aspetta sempre con piacere il ritorno degli amici :)
Vento d’Autunno / allo sguardo / tutto è poesia (Basho)
Amarcord è il più bel film di Fellini, l'ho visto decine di volte ed ha sempre lo stesso fascino su di me ;O)
PS La bella stagione tornerà :)
Grazie max...ho respirato aria di casa****