Nel mio primo post scrissi che avrei utilizzato questo diario in rete anche come sito personale. Pertanto, così com'è stato per il Requiem di Mozart, vi propongo (nel box laterale) le mie esecuzioni della Messa di Requiem e del Concerto dell'Estate, due straordinarie composizioni di Ildebrando Pizzetti che ho eseguito nel corso della prima edizione del festival Monografie sul '900 e dintorni, a lui dedicata. Sarò contento se l'ascolto di questi brani susciterà in voi delle reazioni, sensazioni, curiosità, storiche, estetiche, tecniche, grammaticali e altro ancora, con le quali potrò confrontarmi e interagire.
Pizzetti non porta sfiga. Per quanto, poi, riguarda eventuali miei post, non occorre che io affronti altri argomenti di cronaca che, lo dico senza voler fare piaggeria, sono illustrati mirabilmente da altri nostri amici. Spesso li leggo senza commentarli, poichè me ne manca il tempo, anche se vorrei intervenire.
Se tutti ragionassero così, nessuno scriverebbe più nulla... sai quanti bloggers hanno trattato gli stessi argomenti? Da lettrice, ti garantisco che è bello e soprattutto costruttivo leggere gli stessi argomenti trattati in modo differente, leggerne i vari punti di vista e le varie interpretazioni. L'ispirazione ti verrà. anzi, ti sta già venendo ;-) scrivi scrivi ché fa bene a te e agli altri :)
No, non è Pizzetti che porta sfiga. E' che il maestro, parlo per me ovviamente, mi ha sopravvalutata :) Sono giorni che tento di concentrarmi e trovare il tempo per ascoltare tutta questa bella musica, ma il tempo è tiranno. Finora sono riuscita ad ascoltare solo il primo video del concerto d'estate. Spero domani...soo allora potrò esprimere le mie sensazioni. In ogni caso grazie. E' sempre un piacere la conoscenza.
Non ti ho sottovalutata, hai una bella testa! Sono stato davvero fortunato: i miei compagni di viaggio in questo spazio, nient'affatto virtuale, si sono rivelati davvero una fonte di ricchezza.
Mi incuriosisce questo tono orientaleggiante dell'inizio, una musica un po' misteriosa che richiama alla mente grandi spazi e scene epiche. Poi siccome sono proprio ignorante in campo di musica classica, ci ho sentito pure un pezzetto del bolero di Ravel :) non so qualcosa di simile nel secondo video. Dopo la musica cambia, diventa più pacata, poi di nuovo un po' spagnola. Mi piacciono queste variazioni.
Immagino di aver compreso dove tu abbia individuato qualcosa che ti ha fatto pensare al Bolero di Ravel. Per ascoltare occorre che tu senta un brano tante volte, concentrandoti sempre più sulla successione dei suoni e cercando di percepirla come logica, così come quando ascoltiamo un discorso e ne cogliamo il significato attraverso il valore semantico che diamo alle parole.
Inviato da: ilike06
il 18/08/2012 alle 16:09
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il 17/06/2012 alle 12:08
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il 17/06/2012 alle 12:05
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il 17/06/2012 alle 12:03
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il 16/06/2012 alle 21:28