anima blu

Ciao Katia:-)Combattere la malattia per inevitabilmente rafforzarla? Io ho imparato ad accoglierla ed infine a trasmutarla. Credo di sentire dal profondo del mio cuore cosa si può provare quando il grande male si impossessa del nostro corpo... sono stato su quella soglia ignota senza comprendere che comq fosse andata, il mio era soltanto un ritorno a casa. Andrea combatti pure se il tuo cuore ti dice di farlo, ma è soltanto il lasciare la presa che potrà portarti sollievo. Non è una resa alla malattia, ma l'accettazione che va oltre la lotta; è un nuovo respiro, una nuova Vita! Safi, quanti di noi sanno che le sofferenze dell'anima e del corpo fanno progredire a passi di gigante e crescere dentro se stessi? Non appena un'anima ha bisogno di una scintilla per allungare il passo e raddrizzar la schiena, lo spirito da cui essa procede glielo invia... e anche se questa scintilla assume la parvenza di un tritatutto che frantuma ogni cosa al suo passaggio, tuttavia va dritta allo scopo, destrutturando soltanto ciò che deve essere destrutturato. Ogni disarmonìa che crea la malattia dev'esser contrassegnata con una pietra bianca lungo l'itinerario di una vita... Allora mi chiedo, è forse una lotta per l'uomo inspirare ed espirare? E' dunque inutile ribellarsi contro il viaggio dell'aria che ci entra nei polmoni per poi uscirne, contro la saggezza del sole che si mette in ombra dietro quella della luna. Ciò che temiamo, è la trasformazione, l'atto stesso della distensione che consente di abbandonare il bordo della piscina. Tuttavia la morte non è desiderabile, e con nessun pretesto dobbiamo cercarla, perchè non risolve nulla in profondità... ma quando viene, saperla accogliere siginifica saper sorridere alla vita:-))) Otto