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Spremi-acume di film

Personaggi e registi o come ciascuno a suo modo spettatori vanno contro altri attori

 

 

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AMARCORD

Post n°48 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da Manfredi.E

Chi se le ricorda quelle accuse, quelle pietre lanciate per paura del FarWest?


Io mi ricordo che da quel momento... d'ora in avanti se
il ladro entrava in casa lo si avrebbe potuto sparare senza correre il
rischio di finire in carcere, neanche se si fosse ucciso il malvivente.
E nemmeno se quella reazione potesse essere «sproporzionata» alla minaccia effettiva.
Oggi se uno si trova in casa propria o sul luogo di lavoro, si sente aggredito
o minacciato, o crede minacciati e aggrediti i beni che gli appartengono,
può reagire come crede, utilizzando le armi «legittimamente detenute»
ed anche uccidendo, perchè la sua reazione sarà sempre considerata
«proporzionata». Soprattutto se il ladro invece di scappare reagisca
minaccioso alla luce del grilletto.
 


E chi ricorda quell’incendio
di quella fabbrica?


Fuori dai riflettori però
c’era lui, Marco, fratello minore di Antonio, il primo operaio a morire
nel rogo della Thyssen. E c’era lei, Laura, sorella minore di Giuseppe,
l’ultimo ad andarsene dopo lunga agonia. Si conobbero all’indomani
della tragedia, confusi tra i parenti delle vittime. Non avevano occhi
per il piacere ma si piacquero subito, senza dirselo. Non avevano tempo
per l’amore ma ne ebbero tantissimo per il dolore; si corteggiarono
durante le veglie, le fiaccolate, i funerali solenni, poi cominciarono
a frequentarsi al cimitero, davanti alle tombe singhiozzarono e parlarono
dei vivi che si sentono morti. Ma il dolore per la perdita di un
bene
comune, che avvelena le coppie più solide, incollò invece
la loro. Marco tolse gli occhi dalla foto del fratello e li posò su
quelli di Laura per invitarla in pizzeria. Laura resse lo sguardo e
rispose di sì. Spesso là dove sembra ci sia solo buio, si accende
all’improvviso una luce.
 


Chi si ricorderà dei risvolti
dopo le proteste in piazza sulla scuola?


Le pietre lanciate erano arrabbiate perché venivano
rimpiazzati solo 2 dipendenti ogni 10 pensionati, ora i sostituti dovranno
costare la media dei pensionati: almeno il 60% delle assunzioni saranno
riservate a nuovi ricercatori. E le università che manderanno a casa
i docenti oltre i 70 anni potranno raddoppiare il numero dei posti per
ricercatori. Gli incarichi di ricercatore già banditi saranno però
esclusi dal turn over. Gli atenei con i bilanci in perdita invece non
potranno più bandire concorsi per docenti o amministrativi. 500 milioni
di euro andranno solo agli atenei migliori nella ricerca e nell’organizzazione.
65 milioni di euro per residenze universitarie, ma nessuno si informa
se sono meno o più degli anni passati. Cambiano però anche i concorsi
per assumere i professori: invece che da un membro interno e 4 esterni,
le commissioni saranno composte da 4 commissari estratti a sorte su
12 eletti. Se mio padre non avesse fatto il contadino a quest'ora mi ritroverei paradossalmente con un pezzo di terra? Il bene degli studenti è che i professori timbrino
il cartellino alla luce del sole.
 


Chi ricorda dei turnisti delle
presse delle officine metalmeccaniche? Chi si ricorda se il cui corpo
va in tilt e dove i ritmi biologici si incasinano perché appena ti
abitui a un orario, lo devi cambiare, e che male che vada a 54 anni
andrà in pensione con 40 anni di contributi e si godrà la figlia 12enne?
Lui che ora torna a casa alle 6 e porta la bambina a scuola e dorme
dalle 9 alle 12.


Chi si ricorderà del muratore
che gli sanguinano le mani mentre carica, scarica, va sui ponteggi,
imbianca, che ha l’allergia alla polvere e al cemento e che gli fa
seccare e screpolare la pelle delle mani. Lui che dipinge nel tempo
libero e gli fa bene.


Chi si ricorderà dell’asfaltista
che si lava le mani con la benzina, che dorme nei container, che nell’abitacolo
del camion fa caldo e c’è rumore, e che ha gli spruzzi della melma
del catrame sul corpo?


Chi si ricorda di chi respira
fuoco come i saldatori dei cantieri navali? Di chi sta nei doppi fondi,
nella stiva, nei pozzi, di chi deve stare attento agli incidenti, allo
scoppio delle valvole, alle uscite di gasolio, alle cadute di lamiere
di amianto, di chi la maschera non può metterla perché rischia di
infiammare. Chi ha un mutuo da pagare e quando esce dalla stiva è contento
perché vede la luce e il mare
 
 
 
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