Adenia

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Creato da Adenia il 02/09/2005

Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?

 

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Il Dubbio

Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.

Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate. 

(frasi prese dal libro "Il dubbio")

 

Esser tristi è necessario

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00

 

 

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.

Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.

Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.

Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.

 

I Colori degli Alimenti

Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.

Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.

I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.

Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007

 

 

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La Scrittura

Post n°35 pubblicato il 13 Ottobre 2005 da Adenia
 

LA SCRITTURA
La scrittura è da considerarsi un aspetto dell'attività espressiva dell'uomo che richiede la partecipazione di tutta la persona che riversa in essa le proprie energie coscienti e non. L'atto di scrivere viene denominato "gesto grafico". Si può definire gesto grafico solamente l'atto che risulta non condizionato da modelli precedentemente appresi, ma elaborato attraverso il tempo da una certa abitualità scrittoria che lo rende personale ed unico. Come il modo di camminare, come la gestualità personale, gli atteggiamenti e le modalità di comportamento sono identificatori, così anche il gesto grafico finisce per delineare la personalità in tutti i suoi aspetti. Si possono comprendere le diversità individuali del "gesto grafico" che si riscontrano sia a livello di percezione sia per quanto riguarda l'organizzazione e la risposta motoria allo stimolo grafico, secondo le proprie peculiarità,  nel produrre un gesto corrispondente.
La scrittura è un'espressione inconscia ed uno degli atteggiamenti più caratteristici della personalità; personalità e scrittura si evolvono, si stabilizzano e si deteriorano con una dinamica parallela: il pieno automatismo della scrittura è legato alla maturazione fisiologica e psicologica dell'individuo. Con la Grafologia è possibile studiare l'uomo nella sua concretezza originale ed irripetibile, per cogliere il "gioco delle forze" che lo rendono vivo e che per ogni individuo sono sempre particolari e sfumate. La Grafologia quindi permette di osservare le più varie manifestazioni riguardanti le forze psichiche, le inclinazioni, il temperamento, il carattere e la personalità.

RITMO GRAFICO
La canalizzazione energetica risulta differente da individuo ad individuo. Essa dipende dalla costituzione individuale e dai fattori temperamentali che classificano il soggetto attraverso ogni movimento ed ogni sua attività espressiva. Il ritmo grafico diventa la risultante delle pulsioni come sono recepite e canalizzate dal temperamento di chi scrive.
Lo scritto non è dunque statico ma dinamico. Può essere più veloce o meno e questo dipende dalla spontaneità dello scrivente, dal controllo immesso nella scrittura e dall'abitualità scrittoria del soggetto. Chiaramente il bambino che impara a scrivere avrà una velocità inferiore a quella di uno studente avvezzo alla scrittura e da ciò ne deriverà un ritmo più lento.

ALLINEAMENTO DI BASE NELLA SCRITTURA
Il rigo di base rappresenta simbolicamente il piano della realtà. Il modo in cui ci si accosta al piano reale è indicativo anche della forza interiore dello scrivente, della sua tendenza a conservarsi lineare con i propri propositi o delle capacità di portare a termine le cose intraprese con coerenza deprimendosi o esaltandosi durante il percorso. La non tenuta del rigo indica l'instabilità del soggetto che o si entusiasma o si deprime facilmente. All'opposto essa indica la determinazione di chi è sempre presente a sé stesso conservandosi rigidamente coerente in tutti i suoi programmi senza mai cedere o rinunciare.

ESTETICA GRAFICA
L'estetica grafica rivela la modalità in cui manifestiamo la nostra interiorità, il nostro stile di vita, il modo in cui ci presentiamo agli altri. E' importante considerare, comunque, il contesto grafico complessivo, essendo molto relativa la definizione personale di un soggetto attraverso semplici segni isolati. La grafia può essere a
ccurata, sciatta, elegante.

VALUTAZIONE E IMPORTANZA DELLA FIRMA
La firma si può definire come la sintesi dell'immagine che il soggetto ha di sé, quale estrinsecazione di moti interiori. Essa manifesta le aspirazioni, i complessi, i tratti dominanti del carattere e i bisogni profondi. La firma va esaminata secondo i medesimi criteri di valutazione che si applicano al testo dello scritto e va posta in relazione con quest’ultimo al fine di stabilire se tra firma e testo esista un rapporto di conformità o difformità. Nel primo caso lo scrivente rivelerebbe una omogeneità tra realtà intima e realtà sociale che si propone all'esterno così come si propone a sé stesso. Nel secondo caso, la diversità tra testo e firma rivela una personalità che per motivazioni più diverse manifesta una scarsa integrazione tra l’io intimo e l’io sociale. Importante è anche la collocazione che il soggetto dà alla firma nello spazio grafico. Tale collocazione viene valutata secondo i criteri del simbolismo spaziale.


ARMONIA DELLA SCRITTURA
Una scrittura è da considerarsi armoniosa quando il rapporto tra le diverse lettere delle parole non dà fastidio all'occhio, cioè quando non vi sono lettere, appunto, disarmoniche. Come una composizione musicale è fatta di suoni diversi che insieme danno armonia, così una scrittura che si discosta dal modello scolasticamente appreso, elaborata in modo personale e piacevole all'occhio è indice di un'intelligenza ricca e di una personalità creatrice che continuamente si rinnova. Al contrario, nella disarmonia scrittoria è presente una personalità che o ripete pedissequamente il modello scolastico appreso e rivela una non capacità di elaborazione, mancanza di spontaneità e di reattività o evidenzia un dinamismo disordinato, dove le varie forme non presentano cadenza armoniose.

Commenti al Post:
ligablues
ligablues il 13/10/05 alle 22:36 via WEB
interessante...complimenti...
 
 
Adenia
Adenia il 13/10/05 alle 22:51 via WEB
Mi dà piacere se ti interessa l'argomento. Benvenuto e grazie per aver apprezzato ligablues. Tu scrivi molto?
 
hawk67
hawk67 il 13/10/05 alle 23:37 via WEB
Bell'arogomento quello trattato.La scrittura mi ha sempre affascinato e ho sempre cercato di curarla molto.Tecnicamente quanto sopra riportato è esaustivo.Solo due cose mi preme rimarcare:considero le firme illegibili come sintomo di paura,timore,carattere debole o disonesto;anche chi ha la calligrafia più brutta è sempre in grado di produrre una firma leggibile (fatte salve le sigle sui timbri).Concludo con una domanda:la grafologia che valenza ha?E' probante?A presto!
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 01:10 via WEB
Prima vorrei che tu mi descrivessi un po' il tuo modo di scrivere e poi aggiungerò qualcosa in merito all'attendibilità della Grafologia. Buonanotte hawk e sogni sereni!
 
   
hawk67
hawk67 il 14/10/05 alle 07:52 via WEB
Devo precisare che sono abituato a scrivere tantissimo ma da qualche anno lo faccio in prevalenza col pc.Ad ogni buon conto la mia calligrafia è leggibilissima,scrivo piccolo,caratteri abbastanza arrotondati (se non scrivo di getto sembra quasi una scrittura femminile;se scivo veloce i caratteri si "appuntiscono" leggermente).Magari scrivo due righe,le scannerizzo e te le giro: va da sè che se la tua "recensione grafologica" risulta negativa, ti chiedo fin d'ora di non stroncarmi in modo pesante!:-) Buona giornata!
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 10:27 via WEB
Prima rispondo, in modo parziale, alla tua curiosità sull'attendibilità della grafologia. La grafologia costituisce uno strumento di misura molto complesso e sofisticato, elaborato e finalizzato ad ottenere una molteplicità di informazioni relative alla personalità umana. Essa studia un particolare tipo di comportamento espressivo, la scrittura, e su di esso fonda le inferenze relative ai tratti di personalità e la previsione dei comportamenti futuri. I saggi grafici possono dunque essere considerati analoghi alle risposte individuali a test di personalità standardizzati. Come per qualsiasi strumento di misura, è fondamentale che i dati raccolti siano attendibili e validi. L'attendibilità intra-giudice nell'analisi della scrittura dipende dalla coerenza con cui un grafologo fornisce le stesse interpretazioni dello stesso campione di scrittura in momenti diversi. Un metodo utilizzato per verificare l'attendibilità intra-giudice delle inferenze grafologiche consiste nel raccogliere dei campioni di scrittura dagli stessi soggetti in momenti diversi; ogni campione di scrittura deve poi essere valutato in cieco (senza cioè conoscere il nome dello scrivente) da uno stesso grafologo, sulla base di alcuni criteri formali e infine si devono calcolare le correlazioni tra le diverse distribuzioni dei punteggi attribuiti ai campioni di scrittura di ciascun soggetto (procedura test-retest). Poiché l'analisi della scrittura può implicare giudizi soggettivi dettagliati sui segni grafologici, può accadere che vi siano delle differenze individuali nel giudizio, che inevitabilmente contribuiscono ad aumentare l'errore di misurazione: ciò si traduce in un'attendibilità test-retest più bassa rispetto a quella ottenuta attraverso un test oggettivo, risultato comune a tutte le situazioni di valutazione in cui i punteggi si fondano su giudizi soggettivi. Vi sono altri metodi... magari scriverò un post a riguardo. Ciao hawk.
 
     
hawk67
hawk67 il 14/10/05 alle 10:53 via WEB
Più che esaustiva e chiara.La spiegazione che hai fornito contribuisce a dare luce sulla mia ignoranza circa la grafologia:essendo la mia propensione naturale più attratta da altre materie ho sempre avuto la tendenza considerarla una non-scienza.Se però viene tirata in ballo la statistica inferenziale e la metoldologia di campionatura (a me molto care) allora la mia visione cambia completamente.Interessante sarebbe sapere come vengono scelti ed attribuiti i "pesi" per il calcolo delle medie comparate...continui a stupire,donna policentrica!A presto!
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 13:16 via WEB
Hawk, per quanto riguarda la tua calligrafia credo sia tutt'altro che negativo quello che esprimi: lo scrivere in modo piccolo, leggibile e quasi femminile significa scrivere i caratteri in una dimensione sufficiente perché siano facilmente compresi e con una attenzione all'estestica. Quindi valuta tu in base a quello che ho riportato sul post. Tuttavia, dovrei avere davanti un tuo scritto per poter meglio valutarlo. Per quanto riguarda la tua frase conclusiva "interessante sarebbe sapere come vengono scelti ed attribuiti i pesi per il calcolo delle medie comparate..." temo di non aver capito la tua curiosità. Non me ne volere, ma se vuoi aiutami a capirti.
 
     
hawk67
hawk67 il 14/10/05 alle 14:28 via WEB
Mi sono spiegato da cani evidentemente!Quando si fanno analisi a campione oltre a prendere in esame il fenomeno che si vuole analizzare (che sarà poi quello sul quale verrà centrato un calcolo inferenziale) si adottano dei pesi che servono a contestualizzare il fenomeno stesso.Ad esempio pesi che adotto frequentemente per le mie analisi sono: l'arco temporale,un tasso di interesse di riferimento, il fatturato di un periodo finito, indici di liquidità a breve, ecc..Per un fenomeno non numerario come risulta essere la calligrafia, che riferimenti si usano per poter ottenere delle comparazioni? (Fii, mi sa che anche 'sta volta ho "fatto su" un casino dalla ......).A presto!
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 16:27 via WEB
Una fonte di errore nella valutazione grafologica può essere costituita da chi attribuisce i punteggi: ad esempio la persona che giudica può essere incoerente nell'assegnare i punteggi o giudici diversi possono assegnare punteggi diversi al medesimo segno grafico. Tali problemi di attendibilità intra-giudice ed inter-giudice riguardano non solo l'analisi della scrittura, ma tutte le procedure di valutazione in cui non è possibile una misura oggettiva (tecniche proiettive). Non so se ho compreso bene il tuo concetto di "pesi", ma per questo tipo di valutazione credo si possa considerate l'inclinazione, l'ampiezza, la pressione, la stabilità e la coerenza dei segni grafici nel tempo. Hawk se non altro ho provato a darti risposta, ma temo di aver capito ancora male... mi hai messo in difficoltà. Ciao!
 
     
hawk67
hawk67 il 14/10/05 alle 17:30 via WEB
Direi che invece ho ottenuto risposta ad una domanda per due volte mal posta.Grazie per la chiarezza: quando in mezzo non ci sono numeri o formule spesso mi trovo spiazzato ad analizzare in modo tecnico fenomeni come questo!Merci beaucoup Adenia et à bientot!!!
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 17:36 via WEB
no, sento che c'è un sistema di analisi in base a questi "pesi" interessante e che io ignoro... appena avremo modo vorrei sapere di più. Ciao hawk.
 
IN2dgl
IN2dgl il 14/10/05 alle 09:27 via WEB
Ritorno più tardi per leggerlo meglio...intanto ti auguro una buona giornata...smaccckkkk
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 10:35 via WEB
Ohi. Ciao IN2, iniziata bene oggi la tua giornata? Sei gentile a lasciarmi un saluto, torna pure quando vuoi, lo sai che sei super gradito... à tout à l'heure.
 
Massi76_cri
Massi76_cri il 14/10/05 alle 11:03 via WEB
WOW...veramente interessante...ma nella vita ti occupi di questo? purtroppo il sempre più frequente uso del pc sta limitando notevolmente il piacere della scrittura, inoltre un testo dattiloscritto, pur risultando graficamente più ordinato, toglie un po' di soggettività allo scritto. Un caro saluto. Max
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 11:15 via WEB
Già... Massi è proprio così, ormai si è così abituati a scrivere digitando su di una tastiera da non saper più scrivere abilmente e velocemente con carta e penna. Io adoro la scrittura, è sempre stata una mia necessità quella di riportare su carta le mie sensazioni, le situazioni più bizzarre in cui vengo a trovarmi, le azioni più significative che compio in un dato momento e così via. No, purtroppo la mia professione non è legata alla scrittura e nemmeno all'altra mia grande passione (il disegno). Ciao Massi, un saluto tutto per te.
 
   
Massi76_cri
Massi76_cri il 14/10/05 alle 11:30 via WEB
Grasssie!! ma proprio non ce lo vuoi dire di cosa ti occupi nella vita?
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 11:37 via WEB
Massi... mi occupo di assistenza clienti nel caso di disservizio, quindi intervengo ogni volta che vi è una grana... interessante eh?
 
     
Massi76_cri
Massi76_cri il 14/10/05 alle 11:58 via WEB
Si..direi proprio di si... assistenza tecnica...quindi?! Buon lavoro....Salutoni
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 12:58 via WEB
No, non esattamente... un tempo, stando nell'ufficio CED, mi occupavo di assistenza SW ed allora sì, era un tipo di assistenza tecnica, ma ora è un'assistenza di tipo commerciale.
 
Maheo
Maheo il 14/10/05 alle 11:28 via WEB
dissonanze ...
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 11:49 via WEB
Maheo... sì, dissonanze. Quindi?
 
BB_e_Basta
BB_e_Basta il 14/10/05 alle 12:06 via WEB
Qui ci vuole una lettura approfondita, mmmmmmm, ci voglio prestare molta attenzione. ciao
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 13:00 via WEB
BB prenditi tutto il tempo che vuoi... non credo sia fondamentale sapere quanto ho riportato, si tratta di una semplice curiosità che se uno vuole soddisfa. Ciao bella!
 
IN2dgl
IN2dgl il 14/10/05 alle 13:50 via WEB
Innanzi tutto il post è interessantissimo poi: la mia scrittura è aritmica, non capisco neanche si va piano, veloce, bhoooooo; per quanto riguarda l'allienamento a rigo e l'estetica non ne parliamo, deraglio sempre dai binari e la mia scrittura è inguardabile; ecco forse la firma è la cosa che mi riesce peggio...ahahahah; l'armonia, nello scrivere, è il mio forte, ...una cosa positiva della mia scrittura è di non aver mai fatto la "m" e la "n" come l'hanno insegnato a scuola, e noto che è un fattore positivo...ma che razza di personalità ho...impresentabile...buon pomeriggio...smaccckkkk...
 
 
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 14:37 via WEB
Mi dà piacere sapere che il mio post è da te considerato interessante. Bene. Come mai non ti sai se il tuo modo di scrivere è lento o veloce? Per quanto riguarda tutto il resto che aggiungi sulla tua calligrafia, beh... in effetti mi dai l'idea di uno che si è allontanato molto da quello che era il modello scolasticamente appreso mostrando una creatività che non riesce a stare rinchiusa in rigidi schemi. Ciao e sappi che mi hai strappato un sorriso... non so come mai, forse per la simpatia che sai trasmettere con la tua spontaneità.
 
   
IN2dgl
IN2dgl il 14/10/05 alle 15:13 via WEB
Ti ho strappato un sorriso solo con la descrizione della mia scrittura, se ti mando un mio manoscritto ti scompisci o forse chiederai l'ausilio di un traduttore che ancora non esiste, perchè posso inventarlo solo io...buon proseguimento...bacio...%8é:àò:*(adesso ti ho scritto una parola...traducila) :-)
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 15:22 via WEB
Sei matto... che tu sia introverso lo si era già capito da un po', qui nel virtuale sì. Basta anche osservare il tuo blog, ricco di informazioni e opinioni di pubblico interesse senza un tuo discorso personale che permetta gli altri di conoscere troppi dettagli sulla tua persona. Immaginavo che la tua scrittura fosse poco comprensibile agli altri ed ora me lo hai confermato. Secondo te la mia calligrafia come è?
 
     
IN2dgl
IN2dgl il 14/10/05 alle 15:29 via WEB
Secondo me la tua scrittura non fà una piega...sempre sulle righe, moderata nella velocità, esteticamente molto arrotondata, armoniosa al punto giusto...credo di aver azzeccato...^_^
 
     
Adenia
Adenia il 14/10/05 alle 16:45 via WEB
In parte sì. Il mio corsivo minuscolo però non è arrotondato, è piuttosto piccolo e stretto, ma arrotondato e quasi prefetto come se fosse uno stampato è il mio corsivo maiuscolo. La mia scrittura non si discosta molto dal modello scolastico inizialmente appreso ed è per questo che risulta essere di facile lettura a tutti. Però, è anche vero che io recito un ruolo che spesso non è quello che maggiormente mi rappresenta. Nel senso, volutamente forzo me stessa per scrivere nel modo più comprensibile possibile proprio per ingannare gli altri lasciando ad intendere che non vi è nulla di incomprensibile in me. Ciao IN2.
 
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 15/10/05 alle 10:53 via WEB
bello interessante. tutto giusto. magari anche il contenuto puo' fare anche la sua.
 
 
Adenia
Adenia il 17/10/05 alle 17:06 via WEB
Insoprannominabile in effetti ho voluto dare importanza solo al lato estetico della scrittura e al gesto grafico fine a se stesso, in quanto penso sia interessante; ma sono la prima a credere nel valore dei contenuti. Tuttavia si sa che quando un qualcosa è ben riportato o ben presentato allora è pure il suo contenuto che poi ne guadagna.
 
   
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 23/10/05 alle 16:24 via WEB
ok comunque sempre piu' contenuto che forma . invece mi sembra che nella vita si guardi troppo alla forma. molto esteriore e poca anima.
 
     
Adenia
Adenia il 23/10/05 alle 22:20 via WEB
Ogni persona attua le proprie scelte. Tu preoccupati delle tue. Mostra che per te è più importante il contenuto e sicuramente qualcuno seguirà il tuo esempio. Personalmente, devo ammettere che per me conta sia il contenuto sia la forma. Un grosso ciao a te insoprannominabile.
 
poeti76
poeti76 il 17/10/05 alle 16:52 via WEB
Credo molto in quello che hai scritto Adenia. Pensandoci forse ogni cosa che facciamo (anche la più banale) ci fa capire come è il nostro modo di essere. In effetti anche la scrittura rappresenta bene quello che siamo come persone. Il mio modo di scrivere non è difficile da definire. Ho un ritmo grafico variabile a seconda delle circostanze. Quando ho bisogno di scrivere veloce mi aiuto con simboli e abbreviazioni che mi rendano poi possibile rielaborare gli appunti. In generale, rifletto molto e perciò gradisco scrivere lentamente piuttosto che veloce. Per quanto riguarda l'allineamento, sono preciso nel rispettare il rigo.;o) forse denota la mia razionalità e voglia di fare. La mia estetica grafica credo che sia molto semplice. Penso di avere una scrittura armonica ma come te legata a quella appresa da piccolo. Difatti quello che scrivo, lo capiscono tutti. Anche se col tempo, ovviamente, il mio modo di scrivere è variato e cambiato molto in relazione all'esperienza e alla maturità assumendo un mio stile personale. Post molto interessante come sempre.;o) Ciaooooooo
 
 
Adenia
Adenia il 17/10/05 alle 17:16 via WEB
Ohi poeti, come poteva mancare il tuo intervento per commentare un post sulla scrittura? Da quello che ho capito abbiamo un modo di scrivere simile, non abbiamo voglia di nascondere troppo il nostro modo di essere e cerchiamo di essere chiari per gli altri il più possibile. Il tuo voler stare allineato e rispettare il rigo denota coerenza nel portare a termine ciò che hai intrapreso. Un grosso ciao a te Simone!
 
Adenia
Adenia il 17/10/05 alle 17:23 via WEB
E' forte come per alcune argomentazioni arrivino commenti anche dopo che averle affrontate in modo esaustivo, anche dopo che son già passata ad altre argomentazioni. L'ho notato con il post sul "linguaggio del corpo", con quello sull'uomore variabile e ora con questo sulla scrittura.
 
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Every Breath You Take

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you

Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you

O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

 

 

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The Blower's Daughter

 

Sei Parte Di Me

E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.

 

La mancanza di passione

La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.

 

Indifferenza

Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.

Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.

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