Adenia

http://blog.libero.it/adenia

Creato da Adenia il 02/09/2005

Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Tag

 

Il Dubbio

Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.

Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate. 

(frasi prese dal libro "Il dubbio")

 

Esser tristi è necessario

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00

 

 

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.

Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.

Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.

Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.

 

I Colori degli Alimenti

Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.

Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.

I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.

Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007

 

 

« CioccolatoUna canzone francese »

La pedofilia

Post n°56 pubblicato il 22 Novembre 2005 da Adenia
 

La pedofilia è attualmente contemplata dal DSM IV [Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Milano 2000, Masson] tra i disturbi mentali nella categoria delle Parafilie che appartiene al gruppo dei Disturbi Sessuali e della Identità di Genere. La pedofilia costituisce, insieme al Voyerismo e all’Esibizionismo, la maggior parte dei crimini sessuali. La via giudiziaria, difatti, è l’unica via attraverso la quale i pedofili giungono a contatto con una istituzione psichiatrica. La pedofilia è caratterizzate da fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente che riguardano bambini in età prepuberale (prima dello sviluppo fisico delle caratteristiche sessuali di genere). Il pedofilo, infatti, è un soggetto che non ha sviluppato una identità sessuale adulta per cui è rimasto sostanzialmente indifferenziato (per questo non distingue tra vittima maschile o femminile). La pedofilia, statisticamente, insorge nell’adolescenza. Nell’adolescenza la persona sta cercando di definire la propria identità sessuale e tutto e tutti sembrano concordi nel rendergli la vita difficile, il più delle volte con effetti notevoli. Se per un soggetto “normale” questo può significare semplicemente qualche problema più o meno grave, ma superabile in età adulta (magari con l’aiuto di un sessuologo); per chi vive in una situazione difficile (abuso sessuale, maltrattamenti, famiglia problematica, promiscuità sessuale etc) può essere l’avvio di una serie di complicazioni che si possono concludere con una parafilia conclamata in età adulta. Difatti molti pedofili dichiarano di non aver avuto preferenza per i bambini fino alla mezza età: quanti di loro hanno avuto un processo di sviluppo psicosessuale difficoltoso? Quanti di loro avrebbero potuto avere uno sviluppo psicosessuale sano se ci fosse stato qualcuno ad ascoltarlo? Si conosce ancora poco delle storture psicopatologiche sottese alla pedofilia, ma mi sembra doveroso porsi domande simili, se abbiamo coscienza dei danni sociali, oltre che individuali, prodotti dalla pedofilia. La prevenzione è la strada principale per ridurre una serie innumerevole di problematiche (tossicodipendenza, criminalità minorile, stupro, etc.) che pesano sulla società intera, sebbene questa sembri volerle rimuovere.

Commenti al Post:
hawk67
hawk67 il 22/11/05 alle 13:32 via WEB
La società intera sbaglia solo il modo di rimuovere la serie di innumerevoli problematiche che scaturiscono dalla pedofilia.Anzichè spendere tempo,denaro e altre risorse a studiare una devianza psico-sessuale e a ricercarne le cause negli ambiti familiari e sociali in cui il pedofilo è cresciuto,sarebbe meglio istituire la legge del "taglio delle palle" e il problema verrebbe notevolmente ridotto,se non risolto.Perchè affermi di voler conoscere la causa delle storture psicopatiche sottese la pedofilia?Ma chi se ne frega!La vogliamo smettere di dare peso ed importanza a fenomeni che riguardano una percentuale esigua di persona e vogliamo farli rientrari nella categoria appropriata?Tale categoria si chiama "tumori" e in quanto tali vanno estirpati.Sempre a guardare e a cercare di capire il perchè di queste cose:l'effetto è ciò che conta e per non farlo produrre va eliminata la fonte.Non c'è ma che tenga!Perchè quando si catturano pedofili anzichè darli in cura-studio a strutture onerosissime non li si affida alle premurose cure dei genitori delle vittime?Perchè c'è chi teme di fare referendum in materia?Perchè c'è chi non vuole rischiare di fare scelte impopolari?Siamo tutti pacifisti e andiamo tutti in giro per mano volendoci bene?I mali vanno curati non ignarati:di certi è bene conoscerne le cause per prevenirli,altri è sufficiente eliminarli perchè fatto questo non torneranno.Ma tu aiuteresti un pedofilo a ritrovare la giusta strada?Io sì:lo purificherei rispolverando ciò che la sacra inquisizione faceva alle streghe.E credo che il mio sia il pensiero della maggioranza,anche di chi appartiene alla frangia arcobaleno della ns società.In chat son tutti buoni e bravi,ricchi di sentimenti altruistici e belle parole.A me però non frega un tubo e preferisco esprimere ciò che penso.E tu?Sei davvero una a cui interessa conoscere la causa di cose aberranti che continuano ad accadere solo perchè se ne vuole ricercare la causa senza intervenire?E quando lo hai ben saputo che fai?Piangi per il pedofilo perchè ha avuto un'infanzia difficile e a sua volta è stato violentato?Che si fotta un'altra volta,con un ferro rovente!
 
 
Adenia
Adenia il 22/11/05 alle 15:14 via WEB
Siamo su due linee di pensiero completamente opposte. Tuttavia, mi piace il tuo stile e il tuo voler difendere con fervore una tua tesi. Entro nel merito della questione. Se tu credi che i mali vadano curati e non ignorati allora devi prima di tutto capire quale è il male per poi mirare a questo per eliminarlo. Se tu pensi che il male della pedofilia sia nel membro maschile erri in quanto il male è nella mente. Non ottieni nulla se elimini una parte fisica, quindi una parte sana, di una persona con turbe mentali. Forse la tua è solo una idea di minaccia, ma si sa che le minacce non possono essere un deterrente per delle menti problematiche, per i violenti o per i folli. Sì, confermo, io sono una di quelle persone che vuole prima di tutto scoprire le cause, creare le condizioni affinché una certa situazione non venga in essere. Già immaginavo la tua posizione in merito all'argomento, dato che sei pure a favore della pena di morte. No, io sono per il perdono, sono per non comettere mai lo stesso errore che qualcun altro ha commesso, sono per il non impiego di violenza, sono per la non vendetta, sono per l'indagine sulla mente altrui, sono per il dialogo, sono per il cercar di mettere in dubbio tutto anche l'accusa verso una persona. Sai, credo che tu voglia calarti solo nel ruolo delle vittime apparenti. Io no, io mi calo nel ruolo di chi ha commesso l'errore. Se io non avessi avuto una certa educazione, se io non avessi mai avuto amore, se io fossi stata abbandonata da tutti e da tutto non so come oggi reagirei. Nonostante la vita mi abbia dato tanto, nutro in me del male e talvolta la voglia di eliminare tutti! A volte sento una cattiveria dentro di me paurosa ed allora mi chiedo... mi chiedo come avrei reagito, nella vita di tutti i giorni, senza un freno o una dritta comportamentale da parte di chi mi ha cresciuto. Vuoi sapere la verità? Credo che io sarei capace di compiere i peggiori atti, così come tutti gli umani, e che semplicemente non li compio solo per amore di me stessa. Se un domani questo amore dovesse finire... beh compierei gli atti più disumani e spietati sfogando il mio non amore contro chi capita.
 
   
hawk67
hawk67 il 22/11/05 alle 15:46 via WEB
Se lascio intendere che il male della pedofilia vada ricercato in un membro maschile vuol dire che proprio mi sono spiegato male (mi sono con ogni probabilità infervorato).Le cause le voglio scoprire anch'io ma per qualcosa che possa essere realmente utile:se scopri la causa che ha condotto un pedofilo a diventare tale,questo pedofilo resta e tu che ci guadagni?Lo si elimina fisicamente e il problema è risolto.Vuoi perdonarlo?Bene,lo facciamo benedire dal vescovo poi lo torturiamo a morte.Io non mi calo in nessun ruolo se non in quella che è una delle funzioni-ruolo che mi sono scelto:il papà.Se qualcuno si azzardasse a torcere un capello a mia figlia sarei capace degli atti più disumani che si possano immaginare,sicuro anche che un qualunque giudice di buon senso mi darebbe qualche anno di galera con la condizionale (se la legge attuale non cambia) e mi stringerebbe la mano per avere compiuto un atto socialmente utile.Se avessi avuto,se avessi fatto,se se se:tutte ipotesi le tue!Io voglio tesi ossia ipotesi dimostrate.I bei proponimenti non servono a nulla se non a fare chiacchierare e a fare perdere tempo.Noto che molti si calano nella parte di coloro che cercano di perdonare.Ma chi ti dà il potere di perdonare qualcuno che ha perpretrato un torto ad un altro?Io certe cose non le faccio non perchè il retaggio culturale o il mio ambito socio-famiiare me lo hanno insegnato ma perchè sono convinto che siano sbagliate.Con la storia che tutti possono sbagliare sai che succede?Che nessuno paga.Certo noi siamo italiani e maestri al riguardo,ma un conto è parlare di evasione fiscale un conto è parlare di violenza su un bimbo.Credo che sia una delle poche cose che veramente non mi sento di accettare,giustificare.Cercare di capirla?Spiegami un motivo valido e a cosa potrebbe portare la comprensione della causa scatenante.Non rispondere con ipotesi circa il mio modo di pormi:quello lo so io ed è il modo giusto.Le seghe mentali vanno bene se si parla di politica o di filosofia e se si ha tempo per farlo.Al lato pratico alla più peggio tali seghe portano alla generazione di elementi non nocivi che si avvalgono di paroloni per riempire i blog di stronzate.Questi hanno però una caratteristica comune:immobilismo mentale che conduce a tutti gli altri tipi di immobilismo.Se ti fermi alla teoria dei manuali e non provi a uscire per vedere com'è la realtà,beh il giro è fatto solo a metà (la meno importante).Questo vale in tutti gli ambiti:economici,sociali,politici,medici,quello che vuoi.Domanda:se vedi un adulto che aggredisce un bimbo che fai?Chiami la polizia?Io sì dopo averlo pestato a sangue però!E se è più grosso di me lo pesterei con un crick:dopo la prima legnata inizierebbe il bello!Tu invece cercheresti di intimidirlo con qualche urlo in attesa della polizia e poi invocheresti il perdono?A volte penso che hai puntato il dito contro luoghi comuni ma te ne avvali anche tu:perdono!Ma cosa otterresti a perdonare un pedofilo?Lo chiedo a te come persona.Dimmi quale arricchimento avrebbe la tua persona dall'aver perdonato una bestia con le sembianze umane.Sono davvero curioso.L'amore per te stessa funge da freno ad azioni abominevoli:ma scusa predichi il perdono (che presuppone un amore illimitato verso il tuo prossimo) e poi mi dici che è solo perchè ami la tua persona che non lo fai fuori.Sbaglio o manca un gradino nel tuo filo che mi sfugge?
 
     
Adenia
Adenia il 22/11/05 alle 17:27 via WEB
Tu tendi ad intervenire sui dati concreti, sulla situazione in crisi, sulle problematiche, sulle conseguenze effettive di un atto. Io tendo ad intervenire alla base, all'origine di un eventuale comportamento, nel creare presupposti per non dover ricorrere al riparo dopo. Tu sei uno che sa porre rimedio agli errori ed io sono forse più abile a non commetterli o forse meno abile nel porvi rimedio. Ho la sensazione che tu, agendo con la consapevolezza di saper risolvere una questione, riesca a sentriti meno legato nelle tue azioni e soprattutto meno prevedibile. Io vivo nel terrore di compiere errori e con troppi sensi di colpa che forse mi trascino da quando ero piccola. Devo essere sincera, io davvero sono poco interessata a chi ha già commesso un atto orribile ed alla sua eventuale pena, io sono interessata solo a chi è ancora in tempo per non commettere violenza. Sapere che una persona viene punita per un suo errore a me non me ne fotte nulla! Sapere che qualcosa nel pensiero sociale cambia in modo che vi siano meno atti crudeli, osceni, disumani, spietati o altro... non solo mi interessa, mi pare fondamentale. Mi chiedi di spiegarti un motivo valido per cercare di capire e comprendere la causa scatenante di un certo atto... bene, il motivo è il voler curare la società da un certo male che è mentale, non fisico, che va curato attraverso indagini sui meccanismi mentali e non attraverso pene fisiche. Mi chiedi se non manca un passaggio logico tra la mia voglia di perdonare tutti e tra il mio non compimento di atti tremendi solo per amor mio. No, nessun gradino mancante. Ti chiedi chi sei tu per poter perdonare... sei un uomo come tutti gli altri che se non perdona dà la possibilità a chi commette un torto di continuare ad averla vinta, di continuare ad essere appoggiato nella sua crudeltà. Ripeto, perdonare sì, tollerare no. Ne avevamo già discusso.
 
     
JON.L
JON.L il 23/11/05 alle 18:45 via WEB
La tolleranza è ammessa per certi aspetti che non implicano il coinvolgimento di chi non è coinvolto in modo consensuale ed accetta la situazione. Il perdono è per chi ammette il proprio errore e dimostra di non volerlo più ripetere. Non è perdonabile chi potenzialmente può essere recidivo, ne tanto meno chi lo è oggettivamente. Se il perdonare significa mettere a repentaglio la sicurezza di altri, non può esistere; sempre rimanendo in ambiti di relazioni umane materiali di tipo criminale ! Questo io penso… Jò
 
     
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 19:38 via WEB
Ok, jon... accetto il tuo parere. Sei sulla linea di pensiero di hawk e sai che non intendo al tuo stesso modo questo argomento. Per me tollerare qualcosa che non va bene è grave ed allora occorono sì delle misure di difesa per la società. IL PERDONO E' UN ATTO DI UMANITA' CHE INDUCE ALL'ANNULLAMENTO DI QUALSIASI DESIDERIO DI VENDETTA, DI RIVALSA, DI PUNIZIONE. Ecco, secondo me non si deve tanto pensare ad una pena per chi ha commesso un reato, bensì ad un modo per tutelare la società da soggetti pericolosi o, meglio ancora, l'evitare che maturino nel tempo delle menti crudeli, attraverso una filosofia di vita, una educazione adeguata. Occorre intervenire sui bambini di oggi, in modo particolare, affinché non diventino i pedofili del futuro.
 
     
JON.L
JON.L il 23/11/05 alle 20:19 via WEB
ok bene, potrei ciondividere il tuo pensiero, ma, penso tu sia anche consapevole che fare questo in modo efficace per ora è una forma di utopia e non è risolutivo, troppe le variabili che intervengono. E' in un certo senso la visione che aveva Cristo per risolvere la vita... Al lato pratico, però questo ora, non risolve il problema, certo si può iniziare ad affrontarlo ma in che tempi darà un beneficio, ed in quali e quanti casi ?
 
   
hawk67
hawk67 il 22/11/05 alle 16:03 via WEB
Ho dimenticato una cosa.Tu affermi di essere per il perdono,per la non vendetta,per la non violenza,per l'indagine sulla mente altrui,per il dialogo e per mettere tutto in dubbio. Vai per caso in giro fasciata in un drappo arcobaleno? Lo sai agli occhi di parecchia gente di strada, con scarsa cultura filosofico-psicologica, cui io appartengo (con vanto lo ammetto e l'ho voluto), ma con grande conoscenza e consapevolezza dei propri limiti, cosa affermi? Che te ne stai ferma a guardare ciò che accade e, se la giornata è una di quelle in cui sei particolarmente comunicativa, ci dialoghi sopra amabilmente passeggiando con altri che la pensano come te,confrontando idee che resteranno senza messa in pratica.Il tuo perdono in questo caso coincide con un non prendere posizione e, cosa più grave,contestare invece chi lo fa o prova a farlo.Gandhi non c'è più:ha lasciato un continente in ginocchio che si sta risollevando a fatica grazie a qualcuno che si assume il rischio di prendere posizione (guadagnandoci se gli investimenti vanno bene ma rischiando parecchio e non solo soldi).I black-block lanciano sassi e tirano molotov ma altro non possono fare.Esempi eclatanti di non violenza e anti-tutto.In quale dei due ti inquadri?
 
     
Adenia
Adenia il 22/11/05 alle 17:48 via WEB
Sono per la pace in effetti, ma andare in giro con la badiera o la fascia colorata a me pare inutile e mi dà quasi fastidio. No, non mi considero una che rimane ferma a guardare in quanto credo di aver spesso lottato per uno scontro di idee portato avanti in modo logico e non in modo fisico, per la non violenza, per il capire la causa scatenante di una altrui reazione in modo da prevenirla e se possibile evitarla. Si parte dalle piccole cose. Se uno nella vita di tutti i giorni dà messaggi di interesse verso l'altrui pensiero e di rispetto verso l'altrui mente allora non vi sarebbero nemmeno mai stati tanti errori che ora sono divenuti mali sociali. Io mi sento attiva e non ho alcun dubbio su questo... posso tuttavia dare un contributo maggiore... lo darò, a mio modo ok, ma lo darò.
 
     
hawk67
hawk67 il 23/11/05 alle 10:44 via WEB
Ok,pausa caffè e spero che questo mi fornisca chiarezza nell'espressione del mio pensiero.Io non affermo che la prevenzione sia inutile.Affermo che quando le cause sono abnormemente gravi non me ne fotte un cazzo la prevenzione perchè non serve più.Io non sono uno che pone rimedio agli errori:lo faccio o provo a farlo solo se li commetto.Il mio lavoro consiste nel programmare e se la programmazione è buona gli errori vengono limitati.Pertanto se mi posso definire abile è perchè non commetto errori.Il "problema" è che non puoi programmare la mente delle persone pertanto in qs caso un pedofilo è fuori controllo.Una cosa importante:se commetto un qualsiasi tipo di errore e ne individuo la causa posso trarne beneficio per il futuro e non commetterlo più.Ma io non perpetro violenza sui bambini.Cosa me ne frega di conoscere la causa di una tale violenza:una volta perpetrata non vi è più rimedio (al contrario degli errori commessi da noi normali).Io mi sono rotto le palle di dare importanza e peso a minoranze mentali che con le loro devianze assurgono a protagonisti sociali.La società è fatta da chi non fa notizia,chi si spacca il culo tutti i giorni per fare andare bene le cose:chi fa notizia è una minuscola % di persone che commette atti fuori dall'ordinario (politici compresi).Per quale motivo dovrei convogliare energie e risorse per risolvere cose che è sufficiente elimare fisicamente per togliere il problema?Una volta che conosci le cause che hanno portato un pedofilo a diventare tale,cosa ne guadagni?Che hai perso tempo e denaro.Io non credo che dalle piccole cose si possa fare molto in ambiti di questo genere ma non sono un addetto ai lavori.La cosa che mi preoccupa davvero in ciò che scrivi è che non ti interessa delle cause che provoca una violenza in quanto già perpetrata.Ma ognuno la pensa come vuole.Solo una cosa però:io credo che è fondamentale pensare ma poi bisogna agire;se si blatera e basta non si fa mai nulla.Male sociale anche questo che però non parte in Parlamento ma dalla strada in cui viviamo e operiamo tutti i giorni.Finisco e non torno più su questo argomento in quanto non sono qua per imporre ciò che penso ma neppure per assorbire idee che non mi appartengono e che non voglio in quanto fallate e deficitarie: "Ne avevamo già discusso" frase conclusiva a un tuo commento che mi ha dato un fastidio estremo.Sei forse una violinista che non concede il bis?
 
     
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 11:18 via WEB
Credo tu non abbia compreso il mio discorso. Mi poni ancora una volta la stessa domanda alla quale già ho risposto. Mi accusi di non essere attiva mentre mi sento concretamente attiva in questa mia lotta. Non hai capito cosa si guadagna nello scoprire le cause di un male ed ho già risposto che non è l'azione passata che mi interessa, bensì quella futura e che quindi solo conoscendo il male, il nemico, la problematica è possibile porvi rimendio. Mi spiace se la mia frase finale "Ne avevamo già discusso" ti ha dato noia; su questo hai ragione e ti chiedo scusa, anche per me è importante ripetere ogni volta un concetto se ne vale la pena e credo di averlo dimostrato. Non volevo risultare ripetitiva ed è uscita una frase antipatica, ma non era mia intenzione.
 
antrace72
antrace72 il 23/11/05 alle 09:51 via WEB
Concordo appieno con Hawke... la colpa delle azioni di un individuo libero è soltanto sua... mai dare la colpa agli altri... chiaramente... io assocerei ad un "taglio di palle" anche una campagna di prevenzione... sia per quanto riguarda la pedofilia che per quanto riguarda qualsiasi altro crimine... cercare di prevenire il più possible... ma poi colpire ancor più duramente chi il crimine lo commette...
 
 
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 10:19 via WEB
Non mi pare tu sia tanto in accordo con hawk, dato che sostieni l'importanza di prevenire un errore. Sei tuttavia sulla sua linea di pensiero per quanto riguarda la pena inflitta. Mi spiace, mi spiace sapere che la gente stia a valutare più una pena per un crimine già commesso che non un modo per evitare il crimine in futuro. Voi badate troppo alla vostra sfera individuale, al tempo presente senza voler pensare alla società del futuro. Occorre intervenire oggi per un domani migliore. Se non comprendiamo le cause di certi disumani atteggiamenti allora non saremo mai in grado di porvi fine e una pena più o meno grave non servirà a nulla. Siete ottusi e non capite che il mondo va a puttane grazie ad atteggiamenti simili al vostro, grazie alla voglia di alimentare violenza, grazie alla sete di vendetta, grazie al non voler approfondire e capire le cause di un problema, grazie alla incapacità di sradicare un male intervenendo sulle sue radici. Tutte cazzate le pene... quando una persona viene condannata non si ottiene l'eliminazione del crimine o del reato che già è stato commesso, non si ottiene il ripristino delle condizioni ottimali mentali della creatura innocente dato che l'aggressione o la violenza già l'ha subita, non si ottiene un deterrente per atti di pura follia o di sfogo fisico incontrollato dato che chi li compie nemmeno ama la propria esistenza o quella degli altri e per niente valuta attentamente le eventuali conseguenze di un atto punibile. Mi spiace, mi spiace sapere che al mondo la voglia di punire qualcuno sia maggiore della voglia di dare un contributo perché meno si commettano atti disumani. Non vi è alcuna differenza, a mio parere, tra chi compie l'atto incriminato e tra chi si vendica compiendone un altro altrettanto violento. Il mio pensiero non è utopia, ma un modo per lottare contro la violenza; mentre il vostro pensiero è solo un appoggio al crimine e una copia schifosa del loro agire! Sono incazzata come non mai nel leggere le vostre squallide affermazioni.
 
donnasportiva
donnasportiva il 23/11/05 alle 10:05 via WEB
IO la penso come Adenia.. non è che togliendo l'attributo maschile si risolve il problema.. bisogna capire e curare la mente prima di tutto... parte da li il problema secondo il mio modesto parere... Buongiorno a te Adenia :o)
 
 
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 10:25 via WEB
Finalmente, una persona che la pensa come me. Grazie per aver espresso il tuo appoggio alla mia teoria contro la vendetta fine a se stessa. Sento la mancanza di IN2, il quale sicuramente mi avrebbe appoggiato. Non è tanto il togliere o meno l'attributo maschile, ma la sete di vendetta, il dare importanza alla pena più che al porre i presuposti sociali affinché un atto disumano non avvenga. Non tollero alcuna forma di violenza. Posso capire il volersi difendere, ma infliggere certe pene solo per provare il gusto della vendetta è da umani malati, da persone ancor più pericolose di chi ha commesso il reato. Fanculo a chi nutre odio.
 
   
hawk67
hawk67 il 23/11/05 alle 10:51 via WEB
A volte sono in grado di nutrire odio:quando mi succederà cercherò di pensare a questo tuo commento (difficile che ciò accada) e ti fischieranno le orecchie perchè sarò io che manderò affanculo te!Certo che leggere che invochi IN2 e sapere che provi a spacciarti da seguace di Gandhi....
 
     
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 11:07 via WEB
Mandavi pure a fanculo tutte le volte che vuoi... ci sono abituata e poco mi interessa. Beh, posso lasciare da parte il nostro amico, ma cosa c'entra Gandhi? Già lo hai nominato ieri, non credo che i problemi attuali di un paese siano dovuto a lui: alla fine egli ha ottenuto in modo pacifico l'indipendenza... cosa poteva fare di più?
 
     
hawk67
hawk67 il 23/11/05 alle 11:21 via WEB
Io ti manderò affanculo solo quando proverò odio verso qualcuno,in risposta a te che lo farai per prima...non attacco senza motivazioni economicamente quantificabili.Questa è solo difesa preventiva a ciò che farai tu. Gandhi è colui il quale professava la pace a 360°:ha ottenuto un'indipendenza mozza.Ha esasperato gli inglesi che se ne sono andati:peccato che con gli inglesi se ne siano andate anche tutte quelle attività che potevano fare marciare il paese.E' stata una scelta disastrosa e,con l'appoggio dell'opinione pubblica mondiale,si è arrivati a una soluzione disequilibrata oltre misura.Se ciò fosse accaduto a Cipro non sarebbe fregato nulla a nessuno;peccato che l'India è grande 60 volte l'Italia e ha più di 1 mld di persone.Quanto da me affermato trova conferma in quanto sta accadendo ora:il sistema economico indiano è talmente depresso e inesistente a livello di settore 1ario e 2ario che i capitali stranieri che ora vi stanno affluendo (attirati dal basso costo della manovalanza che cmq viene pagata di più di quanto percepirebbe da imprenditori autoctoni) stanno puntando sul settore dei servizi e dell'hi-tech,cercando di emulare in grande scale il sistema Taiwan,qualificando il personale indiano.E se questo verrà attuato non sarà certo grazie alle ceneri lasciate dalle marce di Gandhi e ai lavaggi fatti nel Gange da pazzi fuoriosi che non succhiano le ossa di mucche scheletriche perchè reputate sacre:peccato che la fame spesso fa saltare schemi culturali consolidati nei secoli...e meno male!
 
     
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 11:34 via WEB
Ecco, questo tuo commento è realistico, basato su aspetti concreti, dovuto ad una analisi interessante su come effettivamente è da intendere un certo quadro storico ed economico. Non sono in grado di darti risposta, non ho informazioni adeguate in tal merito e ringrazio te hawk per avermi reso noto questa tua visione.
 
JON.L
JON.L il 23/11/05 alle 14:55 via WEB
Ciao a tutti, ho letto un pò dei vostri commenti e posizioni e se permettete cercherò di trasmettere un mio punto di vista. Viviamo in un mondo, in una società non perfetta, anzi vorrei scrivere molto imperfetta… Questo comporta la situazione che stiamo vivendo in generale, sofferenza diffusa, dolore, violenza, ed abbassamento, oltre che socioculturale, del livello umano generale, anche dove potrebbe essere sicuramente migliore. Prevale l’egoismo e l’io sull’essere ed il noi, sul benessere comune. L’umanità ha estremo bisogno di crescere ed innalzare il suo livello di consapevolezza ed umanità e può farlo solo come” noi “, come unità complessa e insieme di più, per un fine comune. Ogni singolo, facendo sue questi concetti può contribuire a questo processo di sviluppo sociale ed umano, come una goccia di acqua assieme ad altri milioni crea un nubifragio… Alla luce dell’attuale realtà, non posso schierarmi totalmente ne con la tesi di hawk, ne totalmente con quella di Adenia, trovo che la centralità possa essere l’equilibrio delle cose. Nell’antico testamento, vi erano tutta una serie di linee guida, di leggi, di comandamenti rigidi, ai quali ognuno doveva assoggettarsi per il bene e l’andamento comune di quella società… Erano imposizioni necessarie per chi non era in grado di valutare e discernere il giusto, erano una guida per chi non conosceva la strada ! Con il Vangelo, tutto l’insieme di comandamenti e leggi si è trasformato in un solo concetto: “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO “. Era avvenuta una crescita, un’evoluzione, dove ogni singolo divenne in grado di valutare e decidere singolarmente e personalmente del suo comportamento. Non più in base a regole scritte, leggi imposte, ma semplicemente seguendo la propria condotta interiore, la moralità che si era sviluppata in ognuno e che permetteva la scelta nella giusta direzione. Questo permise di eliminare le leggi, le quali possono essere aggirate, prevaricate, mistificate al fine di questo o quello, e rendere la giustizia un codice d’onore e di vita condiviso nel profondo, non mistificabile o gestibile, ma concreto stile di vita al quale affidarsi e del quale fidarsi… La nostra evoluzione dovrebbe permettere questo, in quanto finche tutto ciò non avverrà, la giustizia non potrà mai essere vera, ma solo strumento di parte, gestibile ed elastico, repressivo per qualcuno e inadeguato per molti, a volte tortura ed ingiustizia… Credo che nella nostra imperfezione, dovremmo imporre dei paletti ben piantati e validi per ognuno, non elastici e sottomessi al potere di chi in quel momento governa e gestisce, e tanto mento manipolabili e aggirabili da chi può permetterselo economicamente( vedi Maikol Jekson ). Solo così le persone potrebbero essere concordi e godere di fiducia nelle istituzioni. Ora, tornando alla questione pedofilia, carissima Adenia, penso che chi la pratica dev’essere perseguito e condannato per una devianza non accettabile ne tollerabile, in quanto produce altrettanta devianza e… In un secondo tempo eventualmente curata e seguita; come giustamente dovrebbe essere prevenuta, ma con gli attuali strumenti, la cosa è di difficile gestione, quando le primarie necessità sono un lusso diviene improponibile ed un’utopia tutto il resto. Proprio oggi ho seguito al telegiornale la vicenda di quella giovane donna perseguitata da un’uomo che l’ha stuprata; denunciato è andato in carcere, quando è uscito ha continuato la sua persecuzione, fino ad ucciderla… La giustizia terrena è impotente di fronte a certe situazioni, ed in questo caso io mi schiererei con hawk. Quando i mezzi non sono adeguati bisogna trovare il male minore e per me sarebbe stato la soppressione dell’uomo, visto che era conclamato il suo reato: avrebbe salvato la vita di quella donna che ha dovuto subire per molto una situazione inaccettabile. D’altro canto vi sono molti punti di vista e dimensioni, in cui quello che per noi è intollerabile diviene fonte di vita, ed è ipocrisia scrivere che dovrebbe essere eliminata. Nei paesi dove il turismo sessuale imperversa, come la pedofilia, avere un figlio o una figlia giovane significa vivere e mangiare, significa assolvere i bisogni primari. Come possiamo togliere l’unica fonte di sopravvivenza, senza fornire un’alternativa di vita a migliaia di persone… Gandhi, come Cristo, Budda e molti altre guide predicavano e vivevano una strada, un credo positivo ed auspicabile, una visione” forse” utopica del come porsi alla vita, anche se in piccola parte sono riusciti ad insinuare in molti un’idea, uno schema diverso di porsi alle cose ed al divenire… Spesso siamo guidati da convenzioni e schemi imposti, come un imprinting, fin dalla nascita ed altrettanto spesso ci è difficile rendercene conto e modificarli, in quanto partono dal nostro inconscio profondo, dove sono radicati e vivono, facendoci fare, dire agire in modo meccanicistico, senza però doverci porre domande continue e stressanti sul fatto che rispecchino veramente ciò che noi siamo e vogliamo essere… Nella consapevolezza di questo, possiamo decidere e scegliere la nostra essenza e direzione ! L’imperfezione governa questo mondo, l’egoismo determina spesso le situazioni peggiori, l’arroganza guida spesso la coscienza, gli interessi di pochi prevaricano il bene comune e la nebbia offusca la vista a molti.. A proposito di questo, vi invito nel mio blog, a leggere la lettera dal titolo AVALON, e se vorrete, discuterne sarà un mio piacere. Un cordiale saluto Jò p.s. un grazie ad Adenia per avermi ospitato
 
 
hawk67
hawk67 il 23/11/05 alle 17:21 via WEB
Ti ho già manifestato il mio apprezzamento per il tuo modo di porti e lo rifaccio anche in questo spazio.Abbiamo idee non coincidenti ma lo stimolo ad ottenere un dialogo costruttivo c'è.Ho dato tutto il tempo che avevo a disposizione a rispondere al tuo amico sotto.Mi premeva che tu sapessi che cmq ti ho letto e che ho apprezzato anche questa volta il tuo equilibrio.Alla prossima!
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 23/11/05 alle 16:10 via WEB
Hawk sei un "tipo" da eugenetica? Purtroppo le cose non sono così semplici come le descrivi e le consideri tu, ed è per questo che esistono TONNELLATE (in termini cartacei) di studi sull'argomento. E' ovvio (anzi banale e puerile, per non dire stupido) che la via più semplice è quella del "taglio degli attributi". Se però si fosse seguito in passato questo metodo per risolvere i problemi, oggi staremmo ancora camminando a quattro zampe (non solo metaforicamente). Mai sentito il nome del professor Antonio Caetano de Abreu Freire Egas Moniz? E' il "celeberrimo" inventore della lobotomia, premio Nobel per la medicina nel 1935. Le sue idee erano simili alle tue: risolviamo il problema alla radice. Che scoperta però! Un individuo non può più "nuocere" (a se stesso ed agli altri) una volta che gli hanno tolto un pezzo di cervello! Da Nobel, proprio! E infatti, e per fortuna, quel Nobel fu ed è tuttora molto discusso, tant'è che si pensa di cancellare il "professor" Moniz dalla lista dei Laureati. Già il grande Leonardo diceva che "Quelli che s'innamoran di pratica sanza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada". Risolvere problemi senza capire PERCHE' nascono NON SERVE A NULLA! E' abbondantemente noto che la pedofilia ha componenti fisiologiche e psicologiche. E come ha detto Adenia, può essere considerata a tutti gli effetti una malattia. Tu uccideresti un malato di cancro al cervello che in un raptus di follia dovuto alla malattia (che altera la percezione, i centri nervosi etc.) uccide qualcuno? Antonio
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 23/11/05 alle 16:29 via WEB
Hawk affermi che: "...stanno puntando sul settore dei servizi e dell'hi-tech,cercando di emulare in grande scale il sistema Taiwan,qualificando il personale indiano.E se questo verrà attuato non sarà certo grazie alle ceneri lasciate dalle marce di Gandhi...". Interessante. Falso ma interessante. Hai per caso viaggiato in uno dei futuri alternativi dell'India ed hai visto cosa è accaduto nella linea spazio-temporale in cui gli Inglesi non se ne sono andati? E' UN FATTO (puoi facilmente documentarti) che grazie a Gandhi l'India ha assunto una sua unità/identità nazionale, ed è tra gli altri stata in grado di sviluppare un sistema universitario notevole, a dispetto di tutte le difficoltà sociali, religiose ed economiche. Ti ricordo che gli Inglesi NON permettevano agli indiani di frequentare centri di sapere avanzato "in situ" (il motivo è ovvio: un popolo ignorante è facile da assoggettare). Non per niente lo stesso Gandhi studiò all'estero (a Londra, per la precisione) per diventare avvocato. La marcia è stata lentissima (l'indipendenza è del 1947), ed ancora oggi l'India cerca di sollevarsi. Sessanta anni di sviluppo sono decisamente pochi per formare un paese moderno, considerate le condizioni iniziali. Eppure... Se oggi l'India produce tra i migliori fisici ed informatici A LIVELLO MONDIALE (ed ho la fortuna di conoscerne alcuni e di poterli considerare colleghi se non amici) è proprio perché hanno potuto costruire sulle ceneri di ciò che l'Inghilterra ha lasciato loro. E grazie a Gandhi. Antonio
 
 
hawk67
hawk67 il 23/11/05 alle 17:17 via WEB
Ok.Mi chiamo Stefano e sono di Parma.Al tuo primo commento non replico:risulterei banale,puerile stupido.Manifesterei idee personali che in quanto tali nulla di oggettivo potrebbero avere,pertanto lascio cadere la questione.Noto però che ciò che ha colpito di quanto da me affermato è il "taglio delle palle":ho sempre pensato che chi si fa troppe seghe mentali (come te ad esempio) scopa poco.Cazzi tuoi,l'importante sarebbe che tu imparassi l'educazione. Per quanto riguarda il tuo secondo commento,lo hai giudicato falso.Da ciò che scrivi si evince che la tua cultura si limita a una superficiale lettura di un manuale di storia di terza media.Quanto ho affermato,trova riscontro nel fatto che in India ci sono stato una trentina di volte:ho una figlia adottiva che vado a trovare due volte l'anno e ho lavorato per una multinazionale operante nel settore dei servizi cui ho fatto cenno.L'ignoranza della più parte del popolo indiano è dovuta al sistema a caste preesistente all'avvento degli inglesi.Le caste al comando hanno accentuato il distacco dagli inferiori in quanto hanno potuto ottenere molto dagli inglesi:un lucro talmente ingente che il 25% dell'attuale flottante del sistema dei servizi attuale è in mano loro (sono miliardi di miliardi di dollari).Gandhi ha ottenuto l'indipendenza ma ha tolto il perno di un volano che stava già muovendosi.Risultato:il volano è caduto.Che poi sia entusiasmante e tocchi il cuore cosa abbia fatto è un altro discorso.Sta di fatto che la situazione del sistema-India è precipatata.Io non so neppure perchè sto a risponderti.Forse perchè mi hai offeso con il tuo tono saccente da pallone gonfiato.Ad ogni modo fai attenzione a quanto segue:ti chiedo la cortesia di non replicare se no abuseremmo dello spazio di Adenia.Un'altra cortesia:stammi alla larga ed evita di commentare ciò che scriverò.Mi stai veramente sulle palle e questo tuo commento è la conferma di quanto mi era parso percepire:hai una buona dialettica ma nulla di più.Sostanza sei a zero e non sei propositivo.Siamo su due piani diversi e non mi va di scendere al tuo.Chiudo:più sesso mi raccomando,ne guadagna la produttività anche mentale!
 
   
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 23/11/05 alle 22:34 via WEB
Non devo certo dare conto a te della mia preparazione, di quello che sono e di quello che faccio. Riguardo la volgarità e l'educazione, ti squalifichi da solo nel momento in cui usi certi termini, per cui hai ragione: non vale la pena commentare. La maleducazione si commenta da sola. Un pensiero mi coglie: per caso sei un tesserato della lega nord? La prepotenza e l'arroganza verbale non creano il diritto. Perché stai a rispondermi? Non lo so. Io ho lavorato e lavoro con indiani nel settore accademico da anni, ed è solo un dato di fatto che prima non avevano un sistema di studi mentre ora ce l'hanno. Grazie a Gandhi. Riguardo i piani, ti informo che non hai fissato la direzione né il verso. Per cui, il tuo scendere potrebbe anche essere il tuo salire; come tante cose, dipende dai punti di vista. Ah, un'ultima cosa: va da sé che io commento come e quanto mi pare; ancora una volta, la tua prepotenza e la tua arroganza ti squalificano da solo. Antonio P.S. ti rendo noto che se proseguirai nel tuo tono scurrile ed offensivo, prenderò i provvedimenti del caso.
 
     
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 23:54 via WEB
Ok, Ram basta così... chiedo la cortesia ad hawk di non rispondere a questo commento e chiedo a te di non prendere alcun provvedimento, dato che sono io ad aver lasciato totale libertà di espressione stimolando, nei miei vari post, un dialogo senza freni. Sinceramente preferisco uno scontro sincero come il vostro a tante frasi dolci di convenienza. Tuttavia, quando è troppo è troppo. Ram non mi piace la tua idea di minaccia! Buonanotte a tutti e due e a presto. Per me siete entrambi i benvenuti. Nessuno è fuori dal gioco, ma alcune regole le devo mettere se non voglio venga gettata merda su questo spazio. Evitate attacchi alla persona! Notte.
 
     
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 24/11/05 alle 00:00 via WEB
Nessuna minaccia Adenia. Nel mondo civile quando si viene offesi e vilipesi si ricorre alla legge ed alle autorità. Non si risponde alle armi con le armi. Per fortuna anche qui su internet valgono certe leggi. Sogni d'oro.
 
     
hawk67
hawk67 il 24/11/05 alle 08:22 via WEB
Contravvengo alla richiesta di Adenia e replico:leggendo la sequenza di questa querelle non pensi di essere stato tu ad attaccare per primo?Sono solo io che ho letto presupponenza offensiva nei miei confronti?Io mi rendo conto quando sono maleducato e so di esserlo stato:sono sceso ai tuoi livelli,squalificandomi,te no dò atto (non ci sono punti vista ma fatti oggettivi).Preciso inoltre che della tua preparazione nulla mi interessa e nulla ti ho chiesto,come nulla mi interessa e nulla ti ho chiesto circa quello che fai.Per quanto concerne la tua domanda circa mie affiliazioni politiche ti rispondo che non sono tesserato ad alcun partito:me ne vanto perchè per ora sono riuscito ad evitarlo;ovvio che una tessera della lega per la mia attività e per la zona in cui opero servirebbe a molto poco,non ne avrei convenienza.Per poter ottenere qualcosa da una tessera dovrei affiliarmi a correnti antitetiche al mio modo di concepire il lavoro e il modo di concepire la vita pertanto non lo farò mai.Nessuno ti impedisce di replicare:io ti avevo solo chiesto di non farlo e di lasciarmi perdere...richiesta respinta,pace.Concludo:avrei un suggerimento da darti circa i provvedimenti che minacci di prendere (dimostrando di avere scarsa conoscenza in materia) ma evito perchè ne potrebbe uscire una battuta che potrebbe venire fraintesa ed andare ad aggravare la mia già compromessa posizione in un'aula di pretura.A mai più...mi auguro.
 
     
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 24/11/05 alle 16:29 via WEB
C'è modo e modo di fare critiche; si può restare in un ambito civile pur continuando a dissentire. Non ho attaccato personalmente te, né i tuoi costumi sessuali. Al contrario di quanto hai fatto tu (preparazione da terza media, abitudini sessuali etc.) Riguardo la "scarsa preparazione in materia", non è mia, lungi da me, ma dell'avvocato che ho la fortuna di avere in casa, e che guarda caso si occupa di "diritto su internet". Intelligenti pauca. Su una cosa siamo pienamente d'accordo: a mai più.
 
 
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 19:45 via WEB
Ramanujan, a quanto pare sei uno dei pochi che appoggia la mia teoria. Ho notato che ti sei scontrato prima con Jon e poi con hawk. Io ti apprezzo, a costo di andare contro hawk, una persona che sa stimolarmi notevolmente, ti chiedo di esprimere ogni volta che vuoi un tuo commento e ci tengo a precisare che sei libero di confutare me e chiunque altro intervenga in questo spazio. Lo scopo di questo blog è il dialogo, l'esprimere un parere, il confutare quella che pare essere la tesi avversa alle proprie idee. Purtroppo io conosco poco i fatti storici, so solo che sono per la pace, per la comprensione, per l'indagine su tutte le turbe psichiche, per la non violenza, per la non vendetta e decisamente contraria alla pena di morte. Non mi interessa se vengo intesa come una che vive in un mondo tutto suo, come una che ha in testa solo delle utopie... io continuerò a credere nella forza mentale e nell'importanza dei messaggi di pace.
 
BB_e_Basta
BB_e_Basta il 23/11/05 alle 19:48 via WEB
Cara Adenia, ogni tanto riappaio. Interessante il tema. Credo sia uno di quelli in cui abbiamo tutti torto e ragione contemporaneamente, per certi versi. Credo che prima di tutelare i pedofili, che spesso a loro volta son stati vittime, vadano tutelate le vittime e le vittime potenziali dei pedofili. In un secondo tempo curare, ma secondo me stroncare con determinazione il commercio e i guadagni di chi lucra sulla pedofilia. L'azione deve essere combinata e a vasto raggio. Ma prima di tutto ci deve essere una forte volonta' dall'alto, e a volte ho i miei dubbi su questo. Mi piace il modo in cui difendi le tue idee, ma anche il falco non si tira indietro. ciao
 
 
Adenia
Adenia il 23/11/05 alle 22:01 via WEB
E' un piacere sapere che apprezzi il modo in cui difendo le mie idee. Sai, alla fine credo sia normale che su delle argomentazioni vi siano pareri discordanti. Non apprezzo maggiormente chi è della mia opinione, in quanto apprezzo soprattutto chi ha il coraggio di andare avanti con le proprie idee con fervore, logica e pazienza. Non mi piace chi resta spesso in una situazione neutrale, chi non si posiziona ne da una parte ne dall'altra, chi non sa dove stare, chi esprime equilibrio senza prima aver giocato da una parte o dall'altra. I pareri neutri, a mio parere, possono solo creare il "nulla". Tu, non sei sulla mia linea di pensiero, preferisci dare importanza alle vittime di oggi e a tutelare la realtà così come oggi è. Molto probabilmente la mia è davvero utopia e nel leggervi me ne rendo conto sempre di più. Io penso ad una educazione comportamentale ottimale oggi per creare le basi di un futuro migliore. Mi rendo conto che occorre intervenire subito per la difesa di un contesto sociale in pericolo, tuttavia non voglio perdere la speranza che si possa, in ogni situazione, agire anche per creare dei presupposti in vista di un futuro migliore. Difendere la società è bene, ma che sia una difesa e non una vendetta. Eliminare il male va bene, ma che si tratti di eliminazione mirata al male e non alla persona che ha agito male. Tuttavia sento confusione, non rimango indifferente ai vostri commenti e sono certa che rifletterò su questi. Ciao BB, buona serata e a presto!
 
JON.L
JON.L il 23/11/05 alle 21:04 via WEB
Non penso che la soluzione dei mali stia nella pena di morte, ma credo fermamente che servano deterrenti efficaci a scoraggiare le forme di violenza e delinquenza. Come penso che si dovrebbe poter utilizzare qualsiasi mezzo disponibile ad evitare il riproporsi di questa violenza ogni qual volta vi sia la possibilità di farlo, sia esso un mezzo fisico che di trattamento psichico. In verità penso che di fronte ad un’atto di violenza nei confronti di chi mi sta vicino forse potrei reagire in modo istintivamente violento. Forse anche dopo il primo momento di reazione emotiva potrei nutrire la volontà di reprimere chi ha posto in essere questa violenza. Mettermi nei panni di chi ha subito atti violenti non è possibile, come non lo è porsi in quelli di chi questa violenza ha procurato, ma credo che in entrambi i casi esistano due vittime, una da rendere inoffensiva e da curare se possibile o altrimenti eliminare e l’altra, se ancora in vita, da supportare assistere ed alla quale garantire la sicurezza e la protezione che merita ! Penso inoltre che i mezzi debbano essere proporzionali al reato ed efficaci nella loro funzione. Non è ammissibile che chi ha subito violenza debba convivere con il terrore che questa si ripeta e ciò accade spesso, ecco allora che posso accettare, se altra forma efficace non esiste, la soppressione di un’essere umano, con tutte le conseguenze che questo può comportare… Qui potremo avanzare un altro punto L’aborto…..
 
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 23/11/05 alle 23:03 via WEB
Sono d'accordo con te JON. La reazione violenta dei singoli è naturale, ma è per questo che esistono le leggi. Farsi giustizia da soli non porta da nessuna parte, a dispetto del giustizialismo che molti tentano di imporre. Un saluto. Antonio
 
JON.L
JON.L il 24/11/05 alle 00:25 via WEB
Rispetto le altrui opinioni e sono sempre disposto a rivedere le mie convinzioni, ogni qualvolta mi renda conto che il punto di vista che mi si propone possa avere un fondamento ed una ragione, ma di fronte a persone così altolocate ed istruite, come mi trovo a leggere in questo blog, devo per forza di cose fare un passo indietro e limitarmi a leggere ciò che viene discusso in questa sede, evitando, così interventi mediocri e banali, che vanno a sminuire il livello delle persone che lo frequentano. Purtroppo io non ho avuto modo di viaggiare,ne di raggiungere certe vette culturali, come avete avuto modo di notare da ciò che scrivo. Le mie energie sono sempre state indirizzate a soddisfare i bisogni primari ed ancor oggi mi trovo a perseguire per la maggior parte del tempo questo fine. Non penso certo di essere una persona economicamente interessante, ne tantomeno culturalmente, le uniche cose in cui penso di non essere inferiore a nessun altro sono la mia condizione di essere umano e il mio libero pensare... Vi chiedo di scusarmi, ma non è mia abitudine scontrarmi su teorie e filosofie, di solito affronto la vita e la morte quotidianamente in modo reale e tangibile, questo mi induce ad avere una visione forse distorta del come porsi alla vita ed al suo proporsi, come anche i valori assumono per me una diversa priorità, rispetto a quella comunemente condivisa dall'attuale società. Con questo saluto voi tutti abbassando la voce ed uscendo in punta di piedi... Giovanni, Jò x tutti !
 
 
Adenia
Adenia il 24/11/05 alle 09:08 via WEB
Ohi Jon, ora ti ci metti pure tu? Che discorsi sono i tuoi? La smetti di bagnarti eccessivamente ed in modo non costruttivo di umiltà? Io ho bisogno di te, di tutti e di gente attiva per argomentare. Se tu te ne vai, se altri due litigano, se un altro ancora si offende allora non permettete me di andare avanti. Quale errore ho commesso? Ho solo voluto dare la possibilità di esprimere un altrui parere su diversi argomenti. Molto probabilmente ho sbaglaito io qualcosa. Smettila Jon di credere che qui ci sia gente saccente o troppo mondana per i tuoi gusti: io sono ignorante in tante cose ed ho viaggiato pochissimo. Non mi pare il mio linguaggio comunicare conoscenze mie tecniche notevoli sull'economia, sulla politica o altro. Per cortesia Jon, non privarmi dei tuoi commenti... ne ho bisogno!!!
 
poeti76
poeti76 il 24/11/05 alle 16:45 via WEB
Mi soffermo sull'ultima frase del post che mi piace molto.;o) La prevenzione è la strada giusta per risolvere molti problemi. Agire in ritardo rende le cose molto difficili. Rimuovere è sempre più duro che porre basi solide per un fututo migliore. Grazie Adenia.;o) Baci
 
 
Adenia
Adenia il 24/11/05 alle 16:54 via WEB
Grazie a te poeti per aver espresso un tuo parere. Già sapevo di essere sulla tua stessa linea di pensiero in tal merito. Un grosso ciao a te e a presto.
 
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 26/11/05 alle 16:16 via WEB
non si puo' commentare un comportamento umano così tremendo. un bambino o adolescente non ha colpa di disturbi altrui. occorre punire e curare e basta. ciao.
 
volandfarm
volandfarm il 25/03/09 alle 02:07 via WEB
xanthodont, expectoration, levitra vardenafil hyperlucent, effleurage, levitra online nigromancie, hydropathic, generic levitra cheap dedifferentiation, immunoelectrophoresis, generic levitra purchase poley, bimastism, buy cheap cialis without prescription anacanthous, lichenologist, levitra 10 anthema, flatworm, levitra best price fund, cryptozoite, bangkok cialis divisional, myxopod, levitra cheap arabinosuria, bioimplant, buy generic cialis without prescription micturition, undergrowth, levitra where to buy solenoconcha, sonomicrometer, generic levitra 10 mg strabotomy, cruor, generic levitra online lipping, earthy, cheapest levitra prices proventricle, malbrouck, cheap levitra
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

Every Breath You Take

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you

Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you

O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please

Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you

 

 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

The Blower's Daughter

 

Sei Parte Di Me

E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.

 

La mancanza di passione

La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.

 

Indifferenza

Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.

Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.

hkhgkj

 

Supermassive Black Hole

 

The Funeral Of Hearts

 

 

 

Ultime visite al Blog

thejumpingwoodenshipCyrano_de_BArt.Lover.64AdeniaAliceSettequercearnoldgr1Maheofreemaya64sasamensbgsebaKiuryHoghartVirginiaG65
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963