Creato da Airetikios il 18/06/2011
Se Dio esiste ,forse non sono io.

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A Sibilla piacciono i ragnetti

Post n°127 pubblicato il 01 Ottobre 2011 da Airetikios
 
Tag: mito

Potrebbe essere il titolo di un film tipo "Viola bacia tutti" o "Giulia non esce la sera" ed invece è solamente la verità, al fantasma femmina che abita con me, (Sibilla appunto), piacciono tanto i ragnetti e cerca di riempirmi la casa con questi graziosi e simpatici artopodi della famiglia degli aracnidi.

Come tante persone sono poco propenso ad uccidere i ragni, sono utili, catturano le mosche e le zanzare e di solito si ficcano in qualche angolino e non danno fastidio, ma soprattutto ricordando la storia di Aracne, viene spontaneo un moto di simpatia verso questa figura mitologica.

Aracne era una fanciulla greca abilissima nel tessere la tela tanto che a chi le diceva che avesse imparato direttamente da Atena, lei rispondeva che in realtà era la Dea ad aver imparato da lei.
Si era talmente tanto convinta di questa tesi che un giorno sfidò direttamente Atena ad una gara di tessitura.

Gli dei e le dee non hanno mai brillato per ironia. Nonostante fossero tali per diritto di nascita, quindi nulla che si potesse ascrivere a loro meriti, avevano sempre bisogno di ribadire il concetto della superiorità.

Ora, mi dico, pazienza, io sono un uomo , sono mortale e fallibile, può essere che abbia bisogno di dimostrare qualcosa a me stesso prima che agli altri, ma tu che sei Dio, sei immortale e tutto, che bisogno hai di ribadire la tua superiorità?

Se senti il bisogno di essere adorato, pregato, riverito, venerato, è perchè in fondo non sei sicuro di te stesso, mi pare ovvio, ma allora dove sta la tua superiorità?

Atena, che pure era la Dea della Ragione, della Sapienza, della tessitura e delle arti non sfuggiva a questo limite, dunque si recò da Aracne sotto mentite spoglie per convincerla a ritirare la sfida.

Ovviamente Aracne non ci pensava neppure ed allora la Dea , dopo essersi rivelata accettò la sfida.

Perse!

Aracne tessè una tela così bella sugli amori degli dei esaltando con i colori ed i particolari le astuzie , gli stratagemmi degli stessi per raggiungere i loro scopi , che nessun'altra tela avrebbe potuto eguagliarla.

Magari Venere si sarebbe fatta due risate ed avrebbe regalato ad Aracne una chirurgia plastica e due tette nuove ed oggi saremmo a parlare di altro invece Atena, si incazzò moltissimo!
In primo luogo perchè essendo Partenòs ossia, vergine, secondo me rosicava un poco per tutto quel che si faceva mancare e che era così ben descritto, ma soprattutto perchè il suo amor proprio era stato ferito ed allora distrusse la tela, (e noi non possiamo più vederla), ma picchiò pure Aracne con la spola.

Questa spaventata, umiliata, cercò di suicidarsi, ma il mito racconta che Atena la trasformò in un ragno obbligato a tessere per l'eternità una tela dalla bocca per punirla della sua arroganza e per avere osato sfidarla, (e vincerla).

Essendo, tra le altre cose, anche dea della Giustizia, Atena non ne esce proprio benissimo nel senso che non fa poi quella gran bella figura, ma è il caso di ricordare che spesso i miti, oltre che a spiegare elegantemente l'origine delle cose, avevano anche intenti "educativi" e qui si può vedere il monito a non sfidare i potenti, un messaggio subliminale che ancor oggi troviamo qua e là nella nostra quotidianità.
Chissà se rivelandosi ad Aracne Atena pronunciò la fatidica frase "lei non sa chi sono io!!!".

Ma proprio per il fatto che Aracne subì un'ingiustizia.  sono poco propenso ad uccidere i ragnetti ed anche  per non incorrere nelle ire di Sibilla dovrò trovare un modo per convincerli a stare fuori di casa senza usare la violenza.

Insomma, stamattina c'ho da fà, poi nel pomeriggio invece lavoro

Alex

 
 
 
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