AlexNews

Tutte le cose, anche le meno interessanti, o le più brutte, hanno un lato piacevole. Bisogna solo volerlo vedere.

 

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A PRESTO, SPIRITO NATALIZIO

Post n°789 pubblicato il 04 Gennaio 2011 da AlexNews
Foto di AlexNews

Certi espedienti letterari prevedono che l'inizio di un racconto parta dal finale. E visto che io avevo tutte le belle intenzioni di raccontare le mie particolarissime vacanze invernali credo sia giusto partire da come queste sono terminate, ovvero con il ritorno al lavoro. Ebbene si, questa mattina, come quasi tutte le belle cose, anche le mie vacanze sono terminate, peraltro nel punto esatto in cui queste erano iniziate.
E se non comincio parlando delle feste, delle risate, del riposo, dell'affetto, e, ahimè, pure dell'influenza intestinale che mi ha colpito, è solo perché proprio la giornata di oggi è stata la chiara testimonianza di come, in fondo, il detto che a Natale si è tutti più buoni non sia soltanto un modo di dire.
Credetemi, oggi me ne sono accorto molto bene.

Come accennavo sono reduce da una gran brutta influenza intestinale, una di quelle che per intenderci avrebbero potuto rovinare davvero le mie vacanze, e dopo aver passato i primi due giorni dell'anno recluso in casa, sfinito, e con il terrore di incappare nell'ennesima ricaduta, il pensiero dominante del viaggio verso Varallo è stato chiedermi se avrei resistito e quanto a lungo. Sono stato sorpreso di arrivare a destinazione senza problemi, non altrettanto di trovarmi subito immischiato nel bel mezzo del marasma lavorativo. Si perché il lavoretto semplice semplice che doveva portarmi via poco tempo ha finito per richiedere quasi tutta la mattinata trascinando con sè in un vortice tutto il resto della giornata. E tra linee che andavano e venivano, un fax con il quale ho affrontato un cappa e spada davvero epico, e tanti piccoli tasselli che davvero non volevano saperne di andare a posto, ecco che si è materializzato davanti a me il perfetto comitato di bentornato al lavoro.

Avevo preferito di gran lunga quello che mi aveva augurato le buone vacanze visto che l'ultimo giorno di lavoro era stato davvero molto entusiasmante.

Intendiamoci, il ritmo non era stato poi molto diverso da quello di oggi, anzi il fatto di sapere che poi per lungo tempo non ci sarei stato mi spingeva a stringere ancora di più i tempi per non lasciare troppe cose incompiute. Quello che sostanzialmente era diverso era il clima intorno a tutti noi, quell'aria di "festa in arrivo" che in effetti sembrava rendere speciale ogni singolo momento. Non so se sia esattamente lo Spirito del Natale o molto più semplicemente il miraggio di un po' di riposo che si materializza in noi, fatto sta che tutti, anche coloro che dicono di non credere in queste cose, sembrano contribuire a creare un clima di serena allegria. E io sono sempre stato convinto che maggiore allegria porti maggiore collaborazione. Ed è uno dei tanti motivi per il quale sul lavoro, anche quando sono incavolato nero, anche quando tutto gira storto, mi è sempre piaciuto cercare di metterci dentro la battuta, provocare la risata, magari ironizzando sulle mie basse capacità. Non credo sia una mancanza di rispetto per il lavoro, credo sia un modo di cercare di rafforzare un po' lo spirito di gruppo. E dopo aver passato praticamente due anni senza avere dei colleghi veri e propri, ho riscoperto come l'unione d'intenti sia davvero fondamentale.

Sono stato molto contento che le persone che lavorano con me abbiano apprezzato il piccolo pensiero che ho riservato loro, per me è stato naturale farlo, soprattutto per ringraziarli per tutto quello che nell'ultimo anno hanno saputo darmi dal punto di vista umano e lavorativo. Mi ha fatto altrettanto piacere ricevere un paio di apprezzamenti che conservo gelosamente nella memoria del telefonino e che mi hanno aperto un po' di più gli occhi su come, nonostante tutte le mie paure, nonostante tutta la mia sfiducia, c'è ancora gente capace di guardare oltre alle apparenze, desidorosa di valutarti per qualcosa che non sia solo la moda del momento ma qualcosa di più profondo. Certo, anche in tutto questo potrebbe aver influito la "bontà" dello spirito natalizio, ma sono certo che in questo caso il Natale e tutto ciò che comporta abbia solo aiutato a scavalcare la professionalità e serietà che necessariamente pervade un ambiente di lavoro come il mio.

Peccato però. Perché se comunque anche oggi con me, come sempre, sono sempre stati tutti gentilissimi e sorridenti (anche mentre mi aggiravo fiammeggiante per i corridoi alla ricerca di rapide soluzioni ai miei problemi), l'atmosfera era davvero cambiata. Tra chi è ancora in ferie e chi è presente ma con il ricordo della vacanza, il tutto è pervaso da un po' di malinconia.

Forse ci andrebbe davvero un Natale ogni mese. E non certo per i regali.

 
 
 
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Un blog di: AlexNews
Data di creazione: 25/01/2006
 

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