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Clochard
Post n°64 pubblicato il 18 Aprile 2018 da Quenofhearts84
Clochard Fra disperazione e speranza. Senza tetto,vagabondi,clochard,homeless,addirittura barboni: così sono chiamate le persone senza fissa dimora. Ma non tutti davanti a loro si voltano dall'altra parte... Il clochard, spesso è descritto come una figura romantica. ( Primo fra tutti Charlie Chaplin in Luci della città ) Il vagabondo, identificato con chi ha voluto rompere gli schemi, se non addirittura ribellarsi alle regole della società. Ma la realtà è molto più dura , e soprattutto,raramente chi vive senza fissa dimora lo fa per scelta. Ogni storia è una storia a sè, e le situazioni reali sono complesse, perchè quasi sempre si sommano due o più . La perdita di un lavoro stabile insieme alla separazione dal coniuge e dai figli sono le situazioni più rilevanti nell'innescare un percorso di progressiva emarginazione che conduce alla condizione di " senza fissa dimora ". Sono soli, i più a rischio di essere vittime di violenza, soprusi. Sono coloro che al mattino vengono ritrovati morti per il freddo. I clochard sono quelli ai quali i volontari della Croce Rossa,della Caritas e di tante organizzazioni distribuiscono pasti e bevande calde in giro per la città cercando di sincerarsi delle loro condizioni. Perchè chi vive per strada ha delle esigenze primarie: mangiare,dormire lavarsi. Lucio Dalla nella sua canzone "Piazza grande" dedicò loro un tributo. << A modo mio quel che sono l''ho voluto io>> dal Web |
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