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Red Ronnie e l’OM collettivo. I falsi profeti e il Nuovo Ordine Mondiale

Post n°63 pubblicato il 08 Dicembre 2021 da daniela.g0
 

 

Sempre più frequentemente si sente chi invita a pregare nelle piazze recitando il mantra dell'OM. Addirittura c'è chi accosta la recita di questo OM collettivo con quella del rosario a Maria Santissima. Come il giornalista e conduttore Red Ronnie, che, entusiasta per questa moda dilagante, parla di come «in 140 città italiane e parecchie estere ci sono state migliaia e migliaia di persone che si sono raccolte in una preghiera vibrazionale, recitando il mantra dell'OM. Prima, ognuno lo faceva alle 21 nella sua casa, unito però a tanti che singolarmente lo praticavano. Tanto che le frequenze Schumann della terra hanno evidenziato dei picchi enormi in quell'ora. Ma davvero la preghiera, qualsiasi preghiera è così potente da essere più forte delle manifestazioni fatte di slogan?». 

Ronnie poi cita anche Marina Tonini che lo ha contattato dicendogli che gli alieni le avevano chiesto di organizzare una preghiera collettiva per aiutare la terra a vincere questa fase di negatività violentissima.  

Ma cos'è l'OM ? Davvero si può pregare insieme al rosario? O chi ce lo propone in realtà - anche se in buona fede - vanifica la forza potentissima della preghiera cristiana?   

Attenti ai falsi profeti!   

Aum od Om[1] (ॐ), è un termine sanscrito indeclinabile che, col significato di solenne affermazione, è posto all'inizio di buona parte della letteratura religiosa indiana. Secondo quanto riporta Wikipedia, Om: 

Come sillaba sacra viene pronunciata all'inizio o al termine di una lettura dei Veda.
Come mantra, il più sacro e rappresentativo della religione induista, è oggetto di riflessioni teologiche e filosofiche, nonché strumento di pratica religiosa e meditativa.
Come fono, ॐ è generalmente definito "simbolo" dell'Aum ma, invece, è soltanto scritto nel carattere sanscrito devanāgarī e, se viene ripetuto almeno 21 volte di seguito, forma un mantra.  


Se è certamente vero che tutte le religioni meritano rispetto, è anche vero che la recita delle loro formule, che non di rado rimandano a significati esoterici, è assolutamente inconciliabile con il cristianesimo. Una certa teologia avvelenata, diffusasi largamente dopo il Concilio Vaticano II, ha portato a pensare che in fondo si possa arrivare a Dio e pregarlo con qualunque religione. Questa porta in ultima analisi al tentativo di fondere il cristianesimo con le altre religioni, perdendo quindi la sua unicità e specificità.  

Purtroppo è ciò a cui stiamo assistendo massivamente oggi, e il pontificato di Bergoglio ha portato al suo culmine tale processo.  

Lo scopo finale perseguito è la fusione di tutte le religioni in una sola, vanificando il messaggio cristiano: perché se è vero che frammenti di verità sono presenti in tutte le religioni, solo in Cristo c'è salvezza.  

Già in tutto l'Antico Testamento viene aborrita qualunque contaminazione della religione ebraica con quelle circostanti. I sacrifici rivolti ai falsi idoli sono definiti infatti la prova della perversione degli israeliti (cfr. Esodo 32,7): è il tradimento del popolo al Dio vivente, Jahvé, che significa Io Sono (cfr. Esodo 3,14), quindi l'Essere per eccellenza.  

Gli israeliti, a differenza di tutti i popoli dell'antichità, si caratterizzarono infatti per la loro fede esclusiva ed assoluta nei confronti di Jahvè, che in fondo, più che essere per essi oggetto di accurata riflessione filosofica, rappresentava quel Dio che gli permetteva di vincere le guerre, Colui che li aveva liberati dalla schiavitù dell'Egitto passando attraverso il Mar Rosso e li aveva condotti passo passo nella Terra Promessa. Della cui enorme e assoluta potenza, al di sopra di tutti gli altri dèi adorati dai popoli delle nazioni limitrofe, essi facevano continuamente esperienza.  

Ma è caratteristica fondamentale di Jahvè quella di essere un «Dio geloso» (Esodo 20,5; Esodo 34,14), che non tollera la contaminazione del suo popolo con gli idoli circostanti, opera delle mani dell'uomo. Ecco perché gli antichi israeliti non costruirono mai alcuna immagine di Jahvè: Egli infatti non poteva essere racchiuso in un immagine finita fatta dalle mani dell'uomo (cfr. Esodo 20,4).  

Rileggendo la Storia della salvezza che si snoda durante tutto l'Antico Testamento, possiamo leggere in filigrana anche la storia di ogni cristiano. Ancora oggi, come al tempo dell'antico Israele, Dio non cessa di guidare il Suo popolo verso la meta ultima a cui lo ha destinato prima della creazione del tempo: il raggiungimento della beatitudine eterna attraverso la piena comunione con Lui e la continua visione beatifica del Suo volto.  

Dio, nella storia del mondo, ha svelato pienamente il Suo volto una volta per tutte in Cristo Gesù: Egli è la Parola ultima e definitiva del Padre. Non può essercene un'altra. Il Logos (che in greco significa parola, discorso) è presente con Dio, è Dio stesso (cfr. Giovanni 1,1) quando diede inizio all'opera della Creazione. Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e nulla potrebbe esistere senza di Lui (cfr. Giovanni 1,3).  

Egli è la luce degli uomini (cfr. Giovanni 1,4): «la luce vera, quella che illumina ogni uomo» (Giovanni 1,9), benché gli uomini abbiano preferito le tenebre alla luce (cfr. Giovanni 1,5). Ma a coloro che lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio (cfr. Giovanni 1,12).   

«I quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.»
(Giovanni 1,13) 

 

Prologo di san Giovanni, traduzione in lingua latina  

 

In quest'ottica si comprende bene come risulti improponibile per il cristiano mescolare le proprie preghiere e quindi il proprio credo con chi pratica un'altra religione. Non certo per intolleranza con chi sta pregando in modo diverso da lui ma consapevole invece dell'unicità del cristianesimo e della peculiarità della vocazione di santità a cui è stato chiamato.  

Le parole dell'apostolo Giovanni: «La verità vi farà liberi» (Giovanni 8,32), ancora una volta trovano qui impiego un impiego privilegiato. Lo Spirito di verità (cfr. Giovanni 15,26; 16,13) infatti è quello mandato dal Padre per mezzo del Figlio, che attesta Egli stesso la veridicità di Gesù Cristo, la Sua eterna Signoria sulla storia e sull'intero universo.  

Secondo il giornalista Cesare Sacchetti, «OM è un'invocazione praticata nello Yoga ed in altre religioni orientali che sono profondamente legate al mondo dell'occulto e all'esoterismo. Queste religioni forniscono la base filosofica ed ideologica della teosofia di madame Blavatsky, che nei suoi scritti elogiava apertamente Satana. Probabilmente molti di coloro che intonavano questo mantra non avevano la minima idea di cosa veramente significasse, e del fatto che stavano intonando una preghiera di carattere esoterico».  

Come riporta Sacchetti sul suo blog, nel settembre 2020, commentando un'intervista rilasciata dall'arcivescovo Carlo Maria Viganò al giornalista Marco Tosatti: «Madame Blavatsky, l'occultista fondatrice di questa religione e presidente della società teosofica nel 1875, sosteneva che Lucifero ha in realtà le doti di un Dio "buono" in quanto avrebbe, a suo dire, donato agli uomini la conoscenza, mentre il Dio della Bibbia veniva visto come un tiranno oppressore.  

La teosofia dunque è fondata su una inversione dei valori della cristianità, nella quale il bene diventa male e viceversa. Soprattutto, a differenza della religione cristiana, crede che la salvezza non passi attraverso la fede in Cristo, ma piuttosto nella conoscenza. 

Questa religione assume una valenza fondamentale nel Nuovo Ordine Mondiale, ed è uno dei successori di Madame Blavatsky alla guida della società teosofica a spiegarlo, ovvero Alice Bailey nella sua opera "L'esteriorizzazione della gerarchia."  

Alice Bailey, oltre a succedere alla Blavatsky, fondò l'associazione "Lucifer Trust" il cui nome fa già intuire chiaramente a chi si ispira.  

Successivamente il nome fu cambiato in "Lucis Trust" e oggi questa associazione gode di uno status privilegiato se si pensa che all'ONU riveste la funzione di consulente presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, una circostanza che aiuta ancora a comprendere meglio a quali principi si ispira la stessa ONU, considerata dalle élite la base del futuro governo mondiale.  

La Bailey nel suo libro spiega chiaramente che la divinità religiosa che dovrà ispirare e guidare la formazione dello Stato globale sarà Sanat Kumara, che è l'anagramma di Satana.  

La presidente di "Lucis Trust" descrive poi la strategia attraverso la quale questa religione esoterica dovrà diffondersi e appunto esteriorizzarsi definitivamente. Nella sua idea, le istituzioni che dovevano avere il compito di portare avanti questo nuovo culto pagano sono principalmente tre: le logge massoniche, la scuola e la Chiesa.  

Prendersi la Chiesa dunque era assolutamente imprescindibile per i vertici del mondialismo.  

La Chiesa è l'istituzione che custodisce e difende la Rivelazione e se smette di assumere questa funzione, gli ostacoli verso un governo mondiale e una religione globale vengono virtualmente del tutto rimossi».  

Di fatto, osservando con attenzione, ci accorgiamo bene come le potenti forze mondialiste stiano tentando di cancellare il cristianesimo dalla faccia della Terra. Il culto a Satana è assai più diffuso tra queste forze di quanto non immagini l'uomo comune. Per lungo tempo ci è stata veicolata attraverso i media, il cinema, una certa "arte moderna"... , l'idea che il diavolo non esista. E l'uomo di oggi si è cullato volentieri in questa fallace illusione, cancellando ogni traccia di trascendenza dalla sua vita, così come troppo spesso ha imparato attraverso i modelli veicolati massicciamente da televisione e cinema.  

Tuttavia le occulte forze mondialiste che tramano contro i popoli sanno perfettamente, invece, come stanno davvero le cose.   

 

E' questo il grande paradosso moderno.   

 

Mentre il cristiano medio perde sempre più il contatto con il Dio di Gesù Cristo, divenendo facile preda delle correnti e delle mode che spopolano in un determinato periodo di tempo.  

Ecco perché bisogna ribadire un secco no alla formulazione di ogni preghiera che non appartenga alla tradizione cristiana. Nel momento in cui invece si aderisce a questo, si porta avanti il gioco - neppure troppo velato - di chi sta tentando di vanificare il cristianesimo, distruggendolo dal suo interno. E' necessario prendere coscienza del fatto che le preghiere cristiane sono in realtà estremamente temute da chi vuol trascinare il mondo verso il Great Reset.  

Ricordiamo come nel marzo 2018 l'allora capo della Polizia Franco Gabrielli fece emanare una circolare dove veniva vietata tassativamente la consueta preghiera a san Michele arcangelo, protettore delle Forze dell'Ordine, proprio nel giorno della festa a lui dedicata.  

A chi diede fastidio la preghiera rivolta a san Michele? E perché?  

L'amministrazione si affrettò a precisare che è "Tutto normale, alla celebrazione del Patrono è già dedicata una giornata".  

Come se recitare la preghiera nel giorno dedicato dalla Chiesa Cattolica alla celebrazione dell'Arcangelo, uso che risaliva già al 29 settembre 1949 quando papa Pio XII proclamò san Michele protettore della Polizia, fosse un "disturbo" da non dover assolutamente "ripetere".  

Durante il Concilio Vaticano II inoltre, con un colpo di mano, furono cancellate le preghiere a san Michele volute da papa Leone XIII, che nell'anno 1884 ebbe una visione che lo lasciò estremamente scosso ed impressionato. La mattina del 13 ottobre, durante una celebrazione nella Cappella Paolina, parve improvvisamente immobilizzarsi per qualche minuto; dopo di che, con il volto ancora provato, fece velocemente rientro nel suo studio.  

 

Papa Leone XIII (1810-1903) 

 

Come riporta la stessa Wikipedia, «il mistero di quanto accadde quel giorno fu svelato dal cardinale Pietro Boetto che ne ricevette confidenza dal confessore personale di Leone XIII e dal cardinale Giovan Battista Nasalli Rocca. Tale resoconto pubblico avvenne solo nel 1946[13]. In sintesi, il papa aveva narrato la scena d'una terrificante fuoriuscita di demoni dalla superficie terrestre spaccata, i quali dopo tanti procurati disastri giungevano alle soglie della Basilica di San Pietro provocandone quasi il crollo, ma a fermare la loro malefica impresa discese l'arcangelo Michele che facilmente sconfisse l'infernale schiera; di seguito aveva udito voci soprannaturali che preludevano l'avverarsi della minaccia entro un periodo temporale equivalente a qualche altro pontificato. Il pericolo sarebbe stato rappresentato sia dalla nazione russa che da un'aggressione contro la Chiesa, allo scopo di testarne fede e tenuta, operata da Satana a cui Dio concedeva un secolo di libertà d'azione».  

Ecco le scarne parole del Pontefice descrivere la visione suddetta: 

«Ho visto la Terra avvolta dalle tenebre e da un abisso; ho visto uscire legioni di demoni che si spargevano per il mondo per distruggere le opere della Chiesa ed attaccare la Chiesa stessa, che ho visto ridotta allo stremo. Allora apparve San Michele e ricacciò gli spiriti malvagi nell'abisso. Poi ho visto San Michele Arcangelo intervenire non in quel momento, ma molto più tardi, quando le persone avessero moltiplicato le loro ferventi preghiere verso l'Arcangelo».  

«Subito dopo papa Leone XIII aveva composto la preghiera (in forma estesa), raccomandando che fosse recitata al termine di ogni messa, oltre ad inserirla nella raccolta degli esorcismi.  

 

Statua dell'Arcangelo Michele, presso l'Università di Bonn, che tiene schiacciato sotto i piedi Satana, rappresentato come un dragone. Quis ut Deus? è la scritta sottostante : "Chi è come Dio?"  

 

Nel 1886, ciò divenne una legge interna alla Chiesa e la preghiera a san Michele in forma abbreviata fu inserita insieme alle Preci leonine, da recitare al termine delle messe non cantate. La preghiera continuò ad essere recitata fino al 26 settembre 1964, quando, con la riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II, l'istruzione "Inter oecumenici" n.48, § j, decretò: "...le preghiere leoniane sono soppresse".  

[...] Papa Leone XIII è autore del De exorcismis et supplicationibus quibusdam, raccolta di esorcismi, fra i quali rientra l'Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos, uno dei più potenti: nella prima parte, il papa inserì la preghiera a san Michele, invocato come "Principe gloriosissimo delle milizie celesti", come "custode e patrono della Santa Chiesa".

Abbiamo quindi tre versioni: 

originale estesa nel Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos di Leone XIII[2][3],
forma breve nelle Preci Leonine (Rituale romano del 1884) di Leone XIII,
esorcismo dopo il Vaticano II.  
L'esorcismo contiene la profezia, per la quale il demonio e i suoi adoratori prenderanno il controllo del papato (sede di Pietro [apostolo, primo papa] e la Cattedra della Verità) da un certo punto in avanti nella storia[4], ma senza mai riuscire a prevalere su essa[5]

[...] [...] La preghiera fu inserita, in forma estesa, in un esorcismo che lo stesso pontefice Leone XIII fece inserire nel Rituale Romanum: tale esorcismo, secondo le leggi della Chiesa Cattolica dopo il Vaticano II, può essere pronunciato solo da un sacerdote esorcista, autorizzato dal vescovo[11], mentre è raccomandata a ogni fedele la recita della preghiera a san Michele arcangelo nella sua forma ridotta[12]».  

Riporto qui il testo in forma estesa nella sua traduzione in lingua italiana dal latino ecclesiastico: 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.  


Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.  


Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio. Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l'armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell'orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v'è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti. Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.  


Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l'orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell'eterna morte.  

 
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d'immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.  


La Chiesa, questa Sposa dell'Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c'è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.  


Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono; voi, glorioso difensore contro le nefaste potestà terrene e infernali; a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.  


Presentate all'Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.  


Oltre a questa intensa, forte e bella preghiera, riporto qui anche la forma abbreviata, introdotta nel Rituale romano sempre da papa Leone XIII, destinata al termine della messa non cantata: 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. / San Michele Arcangelo, / difendici nella battaglia / contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto. / Che Dio lo comandi, / ti preghiamo supplichevoli: / e tu, che sei il Principe della milizia celeste, / Satana e gli altri spiriti maligni, / che si aggirano per il mondo / cercando la perdizione delle anime / con la virtù divina ricacciali nell'Inferno. / Amen.    

A partire dall'anno 1886, per volontà espressa di papa Leone XIII, questa intensa preghiera fu recitata ogni giorno da milioni di cattolici in ogni chiesa del mondo a conclusione della messa. Ciò avvenne per ben ottant'anni, senza sosta, fino al settembre 1964, quando fu purtroppo soppressa con l'istruzione "Inter oecumenici" n.48, § j, emanata durante il Concilio Vaticano II, come già scritto sopra.  

Ritorniamo - oggi come non mai - a recitare questa preghiera molto spesso, da sola o insieme con il santo rosario alla Beatissima Vergine Maria, respingendo con la massima decisione ogni mescolamento con qualunque altra forma di preghiera non appartenente alla tradizione cristiana.  

D'altronde il giornalista Red Ronnie vagheggia l'era dell'Aquario. Già l'astrologia, che ricordiamo non possedere alcun fondamento scientifico, viene ripudiata con forza dalla fede cristiana. Gli astri non possono sicuramente vantare alcuna influenza sui destini umani: Dio solo è il padrone della Storia e della vita di ogni uomo, il quale per volontà di Dio stesso è dotato di libero arbitrio, compresa la facoltà di orientarsi verso il male e divenire operatore di ogni iniquità contro i propri simili.  

Red Ronnie dimentica - o forse non sa - che l'era dell'Aquario di cui scrive, secondo queste antiche credenze astrologiche, segue l'era dei Pesci che, guarda caso, viene designata come l'era di Cristo: ciò che le élite sognano e che Red Ronnie sta vagheggiando sin dalla fine degli anni Sessanta, è di fatto la fine del cristianesimo per essere definitivamente sostituito da una nuova era dove non ci sarà più spazio per la Signoria di Gesù Cristo, quindi per il rispetto della dignità inviolabile dell'uomo e la libertà dei popoli.  

Le potenti forze mondialiste invocano da lungo tempo Satana perché questo accada: sarà l'inizio dell'era dell'Aquario, che in parole semplici si può tradurre come Great Reset o Nuovo Ordine Mondiale.   

 

«Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.» (Matteo 24,11-13)

 

 

 

 

 
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